09/03/2014
0 recensioniOne Shot.
Sono passati ormai quattro anni.
Quattro anni orribili.
Quattro anni che, giorno dopo giorno, mi hanno fatto capire quanto veramente lui contasse per me e quanto mi senta persa, quanto lui mi servisse.
''Eh si, sono ancora qui caro diario.
So che ormai ti sto scrivendo così tanto che le tue pagine si stanno consumando.
Credimi, il mio cuore sta peggio di te.
Sai che giorno è oggi?
Certo che lo sai, ogni giorno è come se facessi un conto alla rovescia e tu fossi il mio cronometro.
Orami sei l'unico che mi capisce.
L'unico che nonostante io sia diventata così mi sta ancora accanto.
Perchè si, mi hanno abbandonata tutti.
Perfino la nonna lo sta facendo.
In questi giorni ha avuto svariati cali di pressione; così ieri ho chiamato il medico, lui disse che non era niente di che, solo un po' di preoccupazione e eccessivo nervosismo, ma ormai è in ospedale da svariate ore e qui in casa mi sento più sola che mai.
Quindi è ufficiale che ormai sei il mio unico amico.
Non ti ho mai raccontato il perchè se non erro.
Le pagine precedenti racchiudono solo singhiozzi, abbozzi di sentimenti e lacrime sbavate di mascara.
Sai, esattamente quattro anni fa morirono i miei genitori, è una cosa che riesco a raccontare mantenendo abbastanza la calma, ormai l'ho quasi superato del tutto; da quel giorno il mondo mi cadde addosso.
E dopo 1.460 giorni penso ancora che sia stata colpa mia.
Un'incidente. Papà era nervoso e mamma cercava invanamente di calmarlo. Ero stata io con i miei capricci da quattordicenne a farlo uscire dai gangheri.
Quella stessa sera lui e mamma dovevano andare a cena fuori.
Non riuscirono ad arrivare al ristorante.
Si scontrarono con un tir e morirono; e pensare che l'ultima cosa che gli avevo detto fu un vaffanculo.
Si, è stata colpa mia.
Mio padre era nervoso per colpa mia e quindi non stava attento alla strada.
E quando il tir li ha presi in pieno ho sentito una fitta al cuore.
Morirono sul colpo, d'impatto.
Non ho mai trovato il coraggio per raccontarlo a te o a lui, Niall.
Esatto Niall Horan, la grande pop star che quattro anni fa mi mollò.
Lui diceva che stavo cambiando, che ero sempre triste e non ero più la Alexis che conosceva, che con la mia tristezza lo contagiavo e che gli impedivo di spiccare il volo.
Una cosa davvero da stronzi; dopotutto lui è sempre stato così.
Un ragazzo dolce quanto basta e non eccessivamente sdolcinato; giusto e ragionevole, diretto e consapevole della realtà che vivevamo, consapevole della sua ma non della mia.
Un ragazzo che sa amare ma pensa prima di tutto al suo futuro.
Un ragazzo che ti crede senza porsi il minimo dubbio.
Il ragazzo che quando sono morti i miei ha creduto alla storiella del sono dovuti partire per lavoro in Italia e io per ora starò con mia nonna, senza porsi il minimo dubbio, senza notare che ogni giorno piangevo per loro, non perchè ero depressa, senza notare che saltavo la scuola per andare al cimitero e non perchè non avevo voglia di studiare.
Il ragazzo che a cui ho dato tutto anche quando non avevo più niente.
Il ragazzo che era diventato il mio tutto.
Il ragazzo che al presentarsi di un problema non si è fatto scrupoli a lasciarmi.
L'unico ragazzo che io abbia mai amato.
Quello che ora è una pop star mondiale e che starà con una ragazza diversa a serata.
Pensa che ha pure cambiato cellulare!
Qualche settimana dopo che mi ha lasciata ho provato a chiamarlo; volevo raccontargli la verità, dirgli che non avrei resistito ancora senza di lui, dirgli che avevo bisogno di lui con tutto il cuore; ma non il numero con il quale fino a qualche mese prima scambiavo lunghe chiaccherate notturne ormai era inesistente.
Sono certa che lui non si ricordi di me.
Con tutta questa fama avrà altro a cui pensare.
Ma io non ho mai smesso di pensare a lui, te lo giuro; anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto e secondo dopo secondo non sono mai riuscita a scordarmelo.
Sineramente non voglio neanche dimenticarmi di lui.
Anche se qualche volta credo che sarebbe meglio.
Ho anche trovato il metodo pensa...
Quindi più che altro sono qui per scriverti un'addio caro diario.
Scrivo un'addio perchè finalmente lascio questo folle mondo.
Perchè ne sono convinta.
Ormai è troppo tardi per far silenzio nel rumore.
Quindi, addio; e abbi cura di te.
Rassicurati, io starò bene.
Sto venendo a trovarvi mamma e papà e, questa volta, staremo insieme per sempre.''
Attaccai lo stereo, misi a tutto volume una canzone di Niall, non so quale fosse, forse una del nuovo album.
Ah si, Half a heart.
Ascoltai un pezzo della canzone, chiusi gli occhi e saltai giù dal balcone.
Addio, addio per sempre sentimenti, ricordi e cazzate del genere.
Addio.