Libri > Il diario del vampiro
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Autore: vampirbloodlove    09/03/2014    3 recensioni
Bonnie però non la odia, anzi…anche se trova che il suo modo di fare nei confronti dei Salvatore sia disdicevole, non la odia, forse un po’ la disapprova ma più che altro la stima…non come donna, Elena secondo Bonnie non può essere definita una donna perché per avere questa nomina bisogna essere maturi, comportandosi in maniera tale da non creare problemi inutili a gli altri e non basare le proprie azioni sulle voglie del momento, ma soprattutto non tradire con leggerezza, non darla a tutti e quindi in breve NON ESSERE UNA TROIA.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Katherine, Klaus | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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…e Meredith riassumendo le disse: All’inizio dei tempi cerano solo druidi e streghe, che durante il passaggio delle stagioni si riunivano e scopavano tra di loro senza ritegno. Per le streghe, quei quattro incontri annuali erano importantissimi perché dovevano cercare di restare in cinte se non voleva che le streghe e gli stregoni si estinguessero. In fatti erano severamente proibiti incontri di qualsiasi natura fuori da quei particolari giorni. Alla nascita venivano smistati: le femmine rimanevano nella radura in cui erano nate e i maschi venivano portati dalle streghe, fuori dalla radura, dove un druido gli prelevava e gli portava su per i monti, nel loro quartiere generale. Le streghe venivano educate con amore e gioia i maschi con forza, quasi violenza ma non con odio. Comunque questo a quanto pare valeva solo per i maghi italiani e per quelli inglesi. Infatti secoli orsono, nella radura di Roma si presento una strega rumena; il suo nome era Mc Collough che in rumeno significa “caduta dal cielo” e pareva proprio caduta dal cielo, quella fanciulla dalla bellezza sorprendente. I suoi capelli erano lunghi, ricci e color del sangue; i suoi occhi sembravano lo specchio della foresta: erano così verdi, così lucenti, cosi vivi…E il suo corpo: il suo corpo era minuto, non particolarmente florido, pareva così fragile, quasi da ragazzina…se non fosse tato per quegli occhi. Quei smeraldi non erano solo belli e affascinanti: a uno sguardo attento, era chiaro che celassero una grande saggezza, ma anche un grande dolore…(qui Mer nn aveva mancato di far notare la somiglianza tra la ragazza e Bonnie) Comunque sia, la ragazza aveva bisogno di un posto dove dormire e quindi si rivolse alle streghe della città che vedendola, subito capirono che accettandola nel loro circolo ristretto tutto sarebbe cambiato; ma quelle streghe non erano vili e gelose, e non temevano i cambianti perciò fecero ciò che il loro cuore e la loro esperienza disse loro. Aiutarono Mc Collough: le diedero un alloggio, cibo e acqua in abbondanza e tutto ciò che essa necessitava. Ma Mc Collough non era una sfruttatrice, e dopo un solo giorno di riposo volle sdebitarsi e per farlo essa diede la sua conoscenza e la sua manodopera nei campi. Nello specifico, andò nei campi a zappare come tutte le streghe della sua età e racconto al circolo tutto ciò che sapeva sulle streghe rumene. Furono proprio le informazioni della rossa che fecero cambiare le cose. Mc disse loro che dal posto dove veniva lei tutto era diverso. Da lei druidi e streghe si comportavano come umani: vivevano tutti assieme e creavano famiglie come tutti gli esseri umani. Loro si accoppiavano solo con persone che amavano, e molti di loro si sposavano. I figli non erano un obbligo, ma una scelta, un piacere per così dire. Anche loro avevano un consiglio a cui rispondere, ma esso non decideva come druidi e streghe dovessero vivere, ma solo come essi devono gestire la magia positiva (ovviamente era severamente proibita quella nera). Queste parole veloci si sparsero nel vento, e neanche un mese dopo, sia druidi che streghe si accorsero che la loro vita era insoddisfacente che non era giusto che continuassero a seguire tradizioni arcaiche che essi stessi non approvavano e non capirono. In neanche un anno le streghe italiane divennero come quelle rumente: libere di fare le proprie scelte e soprattutto di avere una famiglia propria. La vita in comunità era bella ma la vita vera era quella con la propria famiglia, i propri cari e con le persone che noi stessi abbiamo ritenuto all’altezza. Comunque dopo qualche mese anche gli inglesi si modernizzarono e tutto andò bene. I problemi sorsero solo dopo tre anni: all’inizio le streghe i druidi anche se liberi, decisero di vivere insieme, ma sempre nei soliti luoghi (radura o quartiere generale) ma poi molti decisero di andare in giro per il mondo e di mischiarsi con le persone “normali”. Questo fatto generò i cacciatori: molti esperti dell’occulto, infatti, venivano derisi a quel tempo perché credevano all’esistenza del soprannaturale e della magia, ma non avendo prove sembravano solo dei ciarlatani; perciò quando le streghe e i druidi si spostarono dalle zone protette, non sapendo ciò che rischiavano, non si preoccuparono di passare inosservati e di celare le proprie auree (i cacciatori hanno un macchinario che rivela la portata delle auree) e quindi molte di loro furono uccise. Poi molto tempo dopo, ci fu un periodo dedicato completamente alla caccia delle streghe di Salem, divenne una specie di moda, cercare le streghe e i druidi… Comunque, i cacciatori, a un certo punto, distratti da demoni e vampiri, smisero di cacciare streghe. Per di più le streghe, non erano pericolose e non uccidevano umani. Cacciatori e streghe, fino a qualche anno si trattavano con rispetto e basta, ma poi decisero di creare un consiglio formato da anziani. 5 streghe e 5 cacciatori. Questi ministri vengono scelti per età (devono avere almeno 60 anni) e per meriti. Comunque sia, l’anno scorso hanno fatto una riforma: per aumentare il potere degli stregoni, ogni strega deve avere un partner strega/druido e ogni singola strega deve avere un cacciatore perché il consiglio pensa che è inutile andare a uccidere esseri a caso. Secondo loro è più giusto difendersi dal male, che attaccare il male e visto che le streghe, in genere sono calamite per le sventure, ai cacciatori non mancherà di certo l’azione. angolo dell'autrice: questo è un capitolo in cui spiego tutte quelle cose un po' strane che mi sono inventata
  
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