09/03/2014
3 recensioniFino alla fine
Desclaimer. Ho scritto questa storia per il mio piacere, masochistico aggiungerei, di immaginare gli Ziall genitori. Ho aperto il foglio di word e ho lasciato che i miei feels venissero distrutti. Questo scritto è quindi pubblicato senza alcuno scopo di lucro, i personaggi non mi appartengono e i caratteri descritti non rappresentano in alcun modo la realtà.
Godetevi il fluff. Buona lettura.
“Perché dobbiamo partecipare ad una festa in maschera, amore.” rispose Zayn, annodandosi la cravatta rossa e oro.
“Dov’è Edward?” Niall contemplò il riflesso di suoi marito nello specchio e sorrise, chinando il capo, pensando a quanto fosse fortunato.
“In camera sua. È un elfo adorabile.” sorrise Zayn, disegnando con una matita nera una saetta sulla fronte.
Niall uscì dal bagno ed entrò nella cameretta azzurra e bianca del loro Edward. Il bambino era nel suo box e giocava tranquillamente con i peluches.
“Ed, dolcezza, ma come ti ha conciato papà?” esclamò divertito guardandolo.
Edward, riconoscendo la voce, alzò gli occhi marroni e grandi e gli regalò un sorriso. O almeno quello sembrava essere, aveva semplicemente mostrato le gengive bagnate di saliva e la corona del primo dentino che gli stava spuntando.
Niall scosse la testa divertito e lo prese in braccio, annusando la pelle candida da bambino.
“Zayn, ma ti sembra normale il modo in cui lo hai conciato?” chiese ritornando nel bagno.
“Ehi, ha solo delle grandi orecchie e una tutina bianca! Che c’è di strano?” ribatté, scuotendo la testa e spettinando i capelli corvini.
Niall rise divertito, gettando indietro la testa, e baciò la guancia morbida del bambino.
Edward aveva una specie di cuffia sulla testa piena di morbidi capelli color cenere, delle grandi orecchie, forse più grandi del suo volto, la decoravano, rendendolo buffo. Era coperto da una candida tutina con un simbolo nero al centro.
“Perché ha due calzini diversi?”
“Perché Dobby è un elfo libero!” rispose fiero Zayn, guardando Edward dolcemente.
“Aspetta. Edward è Dobby? Il personaggio per cui hai pianto tutte le tue lacrime?”
“Ti prego, non ricordarmelo. Sei un vero Serpeverde, Malfoy!”
Niall si avvicinò al marito e lo baciò leggermente sulle labbra.
“Ho mai detto che sei l’unico folle sulla faccia della terra che shippa così tanto Drarry?”
“Almeno un milione di volte, amore. Ma mi ami anche per questo, no?”
“Sei così nerd e Potterhead che sarebbe un delitto non amarti, Zayn.” rispose sincero. “Wow, sembro un figo vestito da Malfoy!”
Zayn alzò gli occhi al cielo. E prese Edward dalle braccia dell’altro.
“Andiamo, Eddy, papà Niall sta dando di matto.”
“Ehi!”
Zayn saltellò col bambino fino alla cucina, dove riscaldò un biberon e glielo diede.
“Dov’è la mia bacchetta, Zay?”
“Malfoy, te l’ho rubata un sacco di tempo fa!”
“Allora propongo un duello, Potter. Io e te, a mezzanotte, nella Sala dei Trofei.” urlò Niall, raggiungendoli.
Zayn aveva messo Edward nel suo seggiolone e il bambino stava succhiando allegramente il latte dal biberon, emettendo ogni tanto qualche mugolio di apprezzamento.
Niall abbracciò suo marito da dietro, intrecciando le loro mani all’altezza del suo stomaco. Posò la testa sulla sua spalla e guadarono insieme quella magnifica creatura che era loro figlio.
“E’ disarmante la sua innocenza.” mormorò a mezza voce.
Zayn annuì e gli baciò una tempia.
Era tutto quello che aveva desiderato. Zayn era riuscito a creare una famiglia esattamente come aveva sempre voluto.
Stretto tra le braccia dell’uomo che amava, mentre contemplava Edward, si rese conto che la sua vita era veramente completa. Null’altro sarebbe stato più bello di quella visione.
Null’altro sarebbe stato più bello che avere due meravigliose persone al suo fianco, ogni giorno della sua vita.
Si rese conto, finalmente, che sarebbe stato disposto a morire per loro. Non sarebbe stato davvero brutto morire, se lo avesse fatto per proteggere Edward e Niall, i due fuochi attorno ai quali girava la sua ellissi vitale.
Si rese conto, per la prima volta, di quello che Lily Potter aveva fatto, ponendosi tra la morte e la vita. Il sacrificio che aveva compiuto James Potter per proteggere la donna amata e il frutto del loro amore.
Per la prima volta vide il loro sacrificio da una nuova visuale.
Pensò a Lupin e Tonks e a come avessero lasciato il figlio da solo, per cercare di costruire un nuovo mondo per lui.
Vide gli occhi grandi e marroni del figlio, ricchi della purezza propria dei bambini, e si rivide in quegl’occhi. Rivide il suo riflesso.
Edward era così piccolo, così innocente e lo amava così tanto. E si sentì demolire, per poi riessere costruito. Ritornò piccolo e poi divenne di nuovo grande, maturo.
Tutto era in quello sguardo, nel suo sguardo. Edward era quella persona per cui starebbe stato disposto a scalare montagne o nuotare per oceani, lui che non sapeva nuotare e che soffriva di vertigini. Letteralmente, sarebbe stato disposto a sconfiggere mostri e demoni, solo per lui, solo per poterlo proteggere.
E si rese davvero conto, finalmente, che era quello il suo dovere.
Doveva sconfiggere i mostri nell’armadio, lottare contro i demoni sotto il suo letto. Doveva scalare montagne per poterlo vedere sorridere. Doveva nuotare per poterlo rendere forte.
Sarebbe dovuto essere forte per lui. Vincere prima le sue paura, per poi insegnarlo.
Voleva essere per Edward ciò che era stato suo padre per lui. Voleva essere per Edward ciò che James, Lupin e tutti coloro morti prima di riuscirci, non erano stati per i loro figli. Voleva crescere con lui, misuragli l’altezza, centimetro dopo centimetro. Voleva leggergli le favole per farlo addormentare.
“E’ davvero bellissimo.” sussurrò, guardando suo marito.
Niall gli sorrise e si allungò per baciarlo.
“Tu sei bellissimo. Nostro figlio è bellissimo. La nostra famiglia è bellissima.” continuò. Gli occhi lucidi di commozione.
Edward face cadere il biberon a terra e allungò una mano verso i suoi due papà, quasi chiamandoli.
Mugolò insoddisfatto quando i due non si avvicinarono.
Niall e Zayn risero divertiti, accontentando la richiesta del loro piccolo principe.
“Cosa c’è, Edward? Sei impaziente di andare alla festa?” chiese Niall, prendendolo in braccio.
Zayn si affrettò a preparare la borsa con un altro biberon, qualche pannolino e una tutina di ricambio. Niall fece indossare a Edward il piccolo piumino blu e lo mise nel passeggino, coprendolo con una copertina di lana.
Zayn porse al marito la giacca e indossò la sua.
“Niall?”
“Si?”
“Ti amo.”
“Lo so, Zayn. Ti amo anche io.”
“E amo anche Edward.”
“Lo sa, Zayn. Nostro figlio ha tutto l’amore del mondo.”
“Resterete con me?” chiese Zayn, improvvisamente insicuro. Le mani tremavano e chinò il capo, cercando di non mostrarsi debole.
Niall sorrise e gli si avvicinò. “Fino alla fine.” disse prima di baciarlo.
Edward mugolò contento da suo passeggino e Zayn e Niall scoppiarono a ridere, di nuovo.
In fondo, aveva risposto anche lui a quella domanda.
Sarebbero stati insieme fino alla fine.
NdR: note della Ridarosa
Lo so, è corta e forse anche senza un plot ben definito, ma avevo bisogno di scriverla. Immagino gli Ziall!Parents da troppo tempo e mi stanno corrodendo dall'interno. Ho visto in giro un paio di cosplay su Harry o Draco e persino un bimbo vestito da Dobby e boom, è nata questa storia.Ho voluto ricordare il sacrificio di Lily, James, Remus e Ninfadora (confido nella vostra conoscenza di Harry Potter), perchè mi sembrava opportuno e perchè, sabato, in prima serata ci sarà l'ultimo film della saga di Harry Potter, dove ogni sacrificio verrà ricordato.
Non negherò che mi sia commossa mentre la scrivevo. Un po' per i feels Ziall, un po' per la mia natura di Potterhead.
Perdonatemi per gli errori, ma non ho riletto molto attentamente.
Benché piccola, mi lascereste una recensione? Pls!
Grazie per aver letto la mia storia.
Baci,
Giulia.