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Autore: Antonella84    09/03/2014    12 recensioni
Eccomi tornata con una nuova idea!
La storia ha come protagonisti Akane e Ranma e, come si può intuire dal titolo, si troveranno ad affrontare la loro solita vita, il loro quotidiano "dal punto di vista" dell'altro..Che cosa accadrà? Sarà l'occasione per conoscersi meglio o peggiorerà le cose?
A voi scoprirlo ;)
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Happosai, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV DOTTOR TOFU. 
Avevo dimenticato quanto fosse bello il paesaggio sulle montagne. 
La mia famiglia è sempre stata modesta.
Mio padre e mia madre hanno sempre vissuto con i prodotti che la natura offriva loro e allevando il bestiame. 
Quando mio padre si è ammalato ero ancora un ragazzino. 
È sempre stato un uomo forte, con la passione per le arti marziali che ha trasmesso anche a me, il suo unico erede. 
Un altro dono che mi ha fatto è stato l'amore per queste montagne. 
Un giorno avrei preso il suo posto. Eppure la vita dura dei monti ha peggiorato la sua salute. Quando gli hanno diagnosticato un difetto cardiaco, il mio mondo e quello di mia madre è andato in frantumi. 
Mi sentivo impotente.
Nonostante fossi piccolo quando se ne è andato, è stato proprio in  quel momento che ho deciso di abbandonare la montagna per impegnarmi nello studio e diventare medico. 
Mia madre, al contrario, non è riuscita a lasciare questo posto nel quale, a suo dire, si sente più vicina a mio padre. 
L'aria del mattino è fresca e pulita.
Ho raccolto dei fiori gialli da regalare a Kasumi..è stata gentile ad accettare l'invito di mia madre. 
Rientro in casa e cerco un vaso per mettere dentro i fiori.
"Oh Dottore sono bellissimi!". 
Sento la voce della donna che amo da sempre, provenire da dietro le mie spalle. 
E, come da sempre accade, avverto il mio cervello entrare nel panico più totale.
"Ka-kasumi..be-bella giornata eh?" Sebbene il mio corpo vada per fatti suoi, dentro di me sono più che consapevole delle figuracce che faccio ogni volta in sua presenza. 
"Dottore venga a sedersi..ho preparato la colazione!" Mi dice sfoggiando uno di quei sorrisi che potrebbero stendere chiunque.
Afferro la mia ciotola di riso e comincio a tremare.
Prendo le bacchette e invece di indirizzare il boccone dove è giusto che vada, adagio il riso sulla mia testa. Dannazione! Sembro un'idiota.
"È buonissimo Kasumi ahahahah!".
Lei osserva attenta questa mia stranezza che si ripete fin quando il cibo sulla mia testa ha assunto la forma di una montagnetta. 
Invece di scappare a gambe levate, Kasumi ride di gusto.
Il suono della sua risata è come una dolce melodia..e sebbene dentro mi sembra di aver raggiunto il paradiso, fuori il mio corpo non si tranquillizza per niente. 
Mi sento afferrare una mano. "Dottor Tofu..lei è molto divertente!". 
Mi blocco di colpo.
Ho pensato tante volte al momento in cui avrei sfiorato la pelle candida di Kasumi. Ho sempre immaginato che sarei morto d'infarto all'istante..oppure avrei cominciato a girare su me stesso per poi morire per autocombustione.
Invece, sento il mio corpo tornare normale e gli occhiali spannarsi.
Quindi è così..La causa della mia follia è anche la cura.
Abbandono le bacchette e poggio la mia mano sulla sua. Il cuore batte forte, ma la voce esce fuori sicura:
"Ono Kasumi...chiamami Ono".
Arrossisce. Ed io mi perdo di fronte a tale meraviglia.
"Oh ma come siamo carini...". Una voce familiare mi risveglia dal sogno.
É mia madre che davanti la porta ci osserva con sguardo indagatore che mi mette un pò a disagio. 
D'istinto tolgo la mano da sopra quella di Kasumi ed è come se avessi staccato la spina che dava corrente al mio corpo.
Mia madre molto lentamente si avvicina al tavolo e prende posto accanto all'oggetto dei miei desideri. 
"Figliola che bella colazione..Hai fatto tutto da sola o lo scapolo incallito di mio figlio ti ha dato una mano?". Afferma mia madre guardandomi male. 
"Si signora, mi sono permessa di preparare la colazione..ed il Dottor..anzi Ono, ha portato questi fiori che hanno abbellito il tutto!". 
Afferma Kasumi.
"Grazie cara, l'ho notato dai tuoi fianchi che sei una donna di casa..Saresti una moglie perfetta per il mio Ono!".
Credo di aver perso i sensi per qualche minuto.
Poi la voce della mia amata mi ridesta dal coma.
"Dice davvero signora? Così mi fa arrossire!". E di fatti è quel che succede.
Non so se ringraziare mia madre per questa sua sparata oppure diventare orfano..Opto per la prima. 
La mamma mi fissa.
So che si aspetta che io dica qualcosa.
Ma ho praticamente la lingua accartocciata su se stessa. 
"Comunque.." esclama mia madre "Prima sembravate una vera coppietta...certo ai miei tempi era molto diverso..".
Avverto chiaramente il sangue concentrarsi sul mio viso.
Sono rossissimo ed il fumo mi esce dalle orecchie. Ho un'espressione ebete, ma adoro mia madre!
"Oh grazie signora! Ai suoi tempi come funzionava l'amore? Ci racconti..". 
Kasumi non sembrava affatto dispiaciuta dall'insinuazione di mia madre..E poi è la prima volta che la sento parlare di argomenti romantici anzichè di cucina. 
Mia madre riprende la parola.
"Davvero ti interessa figliola? Non vorrei annoiarvi con storie oramai datate..".
La mamma mi guarda per cercare il mio consenso.
Con la bocca ancora spalancata, lo sguardo offuscato e le orecchie incandescenti, riesco miracolosamente ad annuire.
Accidenti..ma perchè devo fare sempre queste figuracce!
"Visto che insistete..." mia madre assume un tono quasi solenne.
"Ai miei tempi, quando avevo più o meno la tua età Kasumi..L'amore era molto più complicato di oggi. Ci si incontrava di nascosto lungo il fiume, dove noi ragazze in età da marito, lavavamo i panni..
Ci era proibito parlare con i ragazzi, potevamo solo guardarci senza farci beccare.
Tuo padre, caro Ono, mi lanciava degli sguardi che valevano più di mille parole.
Quando è andato da mio padre per chiedergli il permesso di sposarm,i è stato per me il giorno più bello.
Finalmente potevamo parlare e...tenerci per mano!
Dovete sapere che era necessario essere fidanzati per poterlo fare..".
Kasumi spalanca i suoi magnifici occhi.
"Addirittura signora?" Domanda.
"Certo cara! Era dura la vita per noi innamorati! Figurati che per baciare mio marito..ho dovuto aspettare il matrimonio! Guai a farlo prima! era quasi fuorilegge!".
L'affermazione di mia madre mi fa quasi rinsanire..
"Fuorilegge..un bacio? E se qualcuno trasgrediva?" le chiedo sempre più interessato.
"Ah Dottore! Bentornato!". Mi sorride Kasumi.
Non adesso..devo stare attento.
Smetto di ridere come uno scemo e ascolto attentamente la storia di mia madre. 
"Si tesoro..dovevamo aspettare il matrimonio! Mi ricordo però che qualcuno aveva trovato uno stratagemma per convincere le ragazze a farsi baciare..Un'antica tecnica tramandata da un bonzo a cui piacevano tanto le donne..
In pochi riuscirono ad impararla..alcune di noi furono costrette a cedere per TORNARE SE STESSE..Anche se non ho mai capito cosa volesse dire..
Tuo padre però era un gentiluomo e mi ha rispetttata! ".
Kasumi unisce le mani e dice entusiasta:
"Oh che storia romantica signora!".
Mia madre le prende le mani e le risponde:
"Grazie cara..Che ne diresti di lasciare lo scapolo di mio figlio a casa e venire al mercato con me?". 
La ragazza che amo mi guarda e mi chiede:
"Non ti dispiace vero Ono?". 
Il mio nome pronunciato da quelle labbra sembra il più bello del mondo. 
Muovo meccanicamente la testa a destra e sinistra per dire non c'è problema. 
"Ok! A più tardi!".
Si toglie il grembiule e stupenda più che mai esce di casa. 
Lentamente riacquisto lucidità.
Il racconto di mia madre ha molti punti in comune con la vicenda che è accaduta a Ranma e Akane.
.I tempi coincidono e la storia pure..quanti bonzi maniaci potevano esserci dopotutto! 
Quindi la soluzione alla tecnica è..solo un bacio! 
Devo avvisarli. 
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Sento qualcosa premere sul petto.
Non è un fastidio anzi..
Qualcosa colpisce i miei occhi.
Li apro lentamente e vengo accecato dalla luce che filtra dalla piccola finestrella sul soffitto.
Mi guardo intorno e mi accorgo di essere in soffitta. Quindi non era un sogno..è acccaduto tutto quanto.
Ho la mano destra appoggiata lungo la schiena di Akane.
La muovo su e giù. Mi sembra abbastanza minuta. 
Mi sto illudendo.
A quest'ora la mia ragazza sarà diventata un omaccione aitante e col codino..
Abbasso gli occhi e noto una testa bruna posata sul petto.
Era questo il dolce peso di poco fa..
Mi sporgo e le sussurro: "Buongiorno maschiaccio..".
Mi blocco di colpo. Il suono della mia voce non è cambiato da ieri sera.
Ho la MIA voce! Una voce da uomo. 
Sento Akane sbadigliare e alzando un pó il viso per incontrare i miei occhi mi risponde:
"Buongiorno a te stupido..". 
Incontro i suoi occhi castani fissarmi sconvolti. S
commetto che anche il mio sguardo è così. Sobbalza da sopra il mio corpo e mette le mani sul viso.
"Ranma!!Sono ancora me..e tu..tu sei TU!".
Mi alzo dal letto con uno scatto fulmineo!
Mi tocco il codino, il petto muscoloso, le braccia..Poi la prova del nove..Sposto l'elastico dei pantaloni e ci spio dentro..Eccolo!
"Evviva! C'è proprio tutto! Akane siamo tornati noi stessi!!!". Urlo e saltello per tutta la stanza.
Akane mi fissa con un sopracciglio alzato.
"Sei un porco..". 
Mi immobilizzo di colpo.
Le mani tengono ancora l'elastico dei pantaloni.
"Ehehehe scusami!" Le dico tirando fuori la lingua. 
"Secondo te cosa è successo?" Mi domanda la mia fidanzata seria. 
"Non lo so...magari la tecnica si è bloccata di colpo, oppure la pillola l'ha annullata completamente..". Lei mi guarda preoccupata.
"E se invece l'effetto fosse più duraturo ma comunque momentaneo?".  
Mi chiede.
"Akane adesso non ci pensiamo..godiamoci questo momento di normalità!". 
Le dico.
E senza pensarci un secondo mi fiondo su di lei e..la bacio. 
Ci stacchiamo e vedo le sue pupille dilatate guardarmi sorprese. 
"È così che volevo fossero stati i nostri BUONGIORNO..". 
Sorride arrossendo.
"Sei il solito maniaco Ranma..". Mi dice in tono per niente arrabbiato.
Poi continua. "Il galateo mi impone di ricambiare con altrettanta affettuosità il gesto appena ricevuto..Vieni qui e fa felice le mie labbra!".
La guardo sconvolto.
Poi lei scoppia a ridere.
"Dì la verità...hai avuto paura!".
Scoppio a ridere anch'io.
"Santo cielo Akane, pensavo fossi diventata Kuno!! Per poco non ho rischiato di morire!". 
Akane si asciuga le lacrime dovute alle risate.
Mi abbraccia allacciando le braccia intorno al collo e mi dice:
"Credo di non averti sentito poco fa..Cos'è che dicevi?". 
Sorrido a tanta intraprendenza.
Sto per ripetermi quando lei non me lo permette incollando le sue labbra alle mie. 
Non potevo sperare in un inizio di giornata più bello.
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Le labbra di Ranma sono una calamita per le mie...
Neanche nei miei sogni più belli l'avevo immaginate così..Continua a baciarmi e mi sfiora i fianchi con le mani..subito un brivido mi percorre la schiena. 
Lui se ne accorge.
"Sbaglio o le do i brividi signorina?" mi guarda malizioso. 
"Certo! Come se non lo sapesse che la sua vicinanza mi fa rabbrividire.." rispondo assumendo un'espressione accigliata. 
"Lo sai che detto così non sembra un complimento?" mi fa notare Ranma.
Indietreggio e gli faccio una linguaccia:
"E infatti non lo è!!!!". 
Comincio a correre dentro quello spazio ristretto.
Lui mi è praticamente quasi appiccicato. Ad un tratto con un salto mi si mette davanti ed io gli sbatto addosso, facendo cadere entrambi rovinosamente sul letto. 
Mi trovo sopra di lui ad un centimetro dalla sua bocca. 
"Allora?" mi dice.
"Allora cosa? " Gli chiedo confusa e con un pò di fiato corto, non solo per la corsa..
"Che cosa aspetti? Io non opporrò resistenza!".
Sorride.
E mi pento amaramente quando mi scosto da lui per parlare.
Avrei dovuto baciarlo. 
"Ranma...ora che la tecnica sembra sia sparita..pensi che dovremmo dirlo a Nabiki? Così magari ci farà uscire..".
Dico ad occhi bassi.
Lui mi si siede accanto e guardando i suoi piedi mi chiede:
"E se invece facessimo finta di nulla?". 
La sua domanda mi stupisce.
"Hai in mente qualche vendetta?". 
Gli chiedo curiosa.
Lui alza lo sguardo fissando intensamente il mio viso.
Arrossisco. 
"Veramente...avevo pensato ad un'opportunità..". Credo di non capire.
E questo traspare perfettamente dal mio viso. Ranma sbuffa. 
"Oh Kami Akane...Pensavo di non dire nulla a Nabiki..così..possiamo passare questi ultimi quattro giorni qui insieme...da soli..". 
Sono stupita.
Non ho mai sentito Ranma parlarmi così.
La sua voce è piena di dolcezza, imbarazzo e...amore?
Già..però ancora..non mi ha detto quelle due paroline magiche..Magari questi pochi giorni potranno esserci utili..in tutti i sensi. 
Senza pensarci gli salto al collo, tornando alla posizione di due minuti fa. 
"Ehi! Lo devo prendere per un si?" mi dice sorridendo. 
"Prendilo come un forse...". Poi mi sporgo verso di lui e lo bacio con trasporto. 
Quando sento il respiro mancarmi mi stacco dalle sue labbra. 
Ha lo sguardo piacevolmente sorpreso. 
Mi avvicino al suo orecchio e sussurro:
"Questo era un Si Ranma..". 
Sono felice.
Siamo riusciti a ritagliarci un piccolo angolo di paradiso senza impiccioni di nessun tipo intorno..
E tutto questo grazie ad un solo bacio. 
Il nostro primo vero bacio..il primo di una lunga serie
  
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