Best song ever
(part 1)
Ripetere
ai ragazzi che Gracie non era
la ragazza giusta per me si rivelò inutile. “Lei
è cotta di te,
dalle una chance!” mi diceva sempre Harry. “E'
così carina,
invitala ad uscire!” mi incitava ogni giorno Niall. Louis e
Liam,
invece, evitavano di ficcare il naso nella faccenda, ma sapevo che
anche loro avrebbero voluto che io provassi a conoscere Gracie. Era
da molto tempo che non mi impegnavo con una ragazza, perciò
i miei
amici volevano che mi tirassi fuori dalla buca. Io non l'avrei mai
fatto, però, con la prima persona che avesse mostrato
interesse per
me.
Nonostante tutto, quella sera invitai
Gracie ad andare in discoteca con me, i ragazzi e le loro fidanzate.
I miei amici erano tutti felicemente occupati, io invece ero l'unico
che come compagna avevo una ragazza di cui non mi importava
granché.
Era carina e simpatica, ma in me non riusciva a scattare nulla.
Nessun interesse, nessuna farfalla nello stomaco. E mi dispiaceva,
certo, ma non potevo farci niente. Non sapevo neanche come dirlo a
Gracie senza farla soffrire.
“Quando mai ho dato retta a Niall?”
mi chiesi mentalmente quando arrivammo al The Palm.
Ci
mettemmo in coda davanti all'entrata sorvegliata da due buttafuori
piuttosto robusti. Gracie mi stava fin troppo vicina, ma non volevo
far trasparire dal mio volto la mia seccatura.
Mi voltai indietro e vidi Harry baciare
caldamente la sua Kelly come se attorno a loro non ci fosse nessuno.
Quei due non sapevano proprio cosa significasse avere un po' di
contegno. Fossi stato in Harry avrei aspettato almeno di entrare
prima di darmi alla pazza gioia con Kelly. O forse lo giudicavo in
questo modo solo perché ero invidioso di lui. Mi mancava
stare
accanto ad una ragazza che sapesse prendermi davvero. Sospirai al
pensiero della mia ex, Veronica. Mi mancavano di più i
ricordi che
lei, però.
Avanzai di qualche passo verso
l'ingresso. Davanti a me c'erano ancora quattro persone e presto
sarei entrato. Gracie rimaneva in silenzio accanto a me, ma con la
coda dell'occhio notai che spesso mi guardava.
In quel momento sentii delle sonore
risate di donna dietro di me. Non poteva essere Kelly, nemmeno le
ragazze dei miei amici. Erano risate rumorose, vivaci, ma lontane. E
divennero sempre più vicine. Mi voltai e i miei occhi
incontrarono
tre belle ragazze unite tra loro a braccetto mettersi in coda. La mia
attenzione si posò pesantemente sulla rossa, la ragazza al
centro.
Aveva un sorriso bellissimo, raggiante, contagioso. Infatti i miei
angoli della bocca si sollevarono un po'.
La squadrai da capo a piedi: aveva i
capelli mossi sciolti sulle spalle, un abito lungo fin sopra le
ginocchia blu elettrico e un paio di tacchi alti color caramello, lo
stesso colore della piccola borsa che le penzolava da un avambraccio.
La sua pelle era candida e puntinata di rosso in viso. Rimasi
incantato dalla sua immagine.
-Prenderai da bere appena entri?-
sentii Gracie parlarmi e mi voltai di scatto verso di lei. Ero un po'
infastidito, ma cercai di reprimere quell'irritazione.
-Non lo so, non credo- risposi
guardando il suolo. -Penso che prima ballerò un po', tu che
farai
invece?
-Ballerò anch'io- disse e rise
timidamente. -Con te, ovviamente- aggiunse e continuò a
ridere. La
guardai forzando un sorriso, poi mi voltai ancora indietro. La
ragazza dai capelli rossi non smetteva mai di mostrare i suoi denti
perfetti, di illuminare i suoi occhi.
-Zayn, ti muovi?- mi richiamò Harry
colpendomi una spalla e mi accorsi che davanti a me non c'era
più
nessuno. Era il mio turno per entrare.
Dopo aver superato i buttafuori, io e
Gracie ci ritrovammo all'interno del The Palm e
prendemmo un
tavolino poco lontano dall'ingresso per aspettare gli altri. Quando
mi sedetti poggiai le braccia sulla superficie del tavolo e le
incrociai. Avevo la visuale dell'entrata della discoteca di fronte a
me. Avrei visto i miei amici entrare. E poi avrei visto di nuovo la
rossa dal bel sorriso. Mi sentii un po' in colpa ad essere
interessato ad una ragazza che non fosse Gracie, ma non potevo essere
obbligato a tapparmi gli occhi. Lei non era neanche la mia fidanzata,
perciò non avevo nessuno da tradire o a cui mancare di
rispetto,
giusto? Di certo Gracie non sarebbe stata felice di sapere che avevo
in mente qualcun altro, ma non volevo sentirmi incatenato a lei.
Vidi entrare Harry e Kelly, poi anche
Liam, Louis e Niall con le loro rispettive ragazze. Ci raggiunsero
tutti quando alzai un braccio in aria per farci trovare.
Niall si sedette accanto a me e mi fece
segno di avvicinarmi un po' di più a lui. Probabilmente
aveva
qualcosa da dirmi all'orecchio, pensai. E così fu.
-Dalle un bacino stasera, mi
raccomando- sussurrò il biondino, ma io lo spinsi. Lui rise
e si
massaggiò la spalla colpita.
Quando mi voltai ancora verso
l'entrata, vidi la rossa con le sue due amiche. Il modo in cui
camminava su quei tacchi mi attirava parecchio e io non riuscivo a
fare a meno di seguirla con lo sguardo. Volevo tanto andare da lei e
parlarle, ma non prima di averla osservata ancora per un po'.
-Allora, Zayn? Balliamo?- Gracie mi
scosse un braccio per richiamare la mia attenzione. Ancora una volta
venni distratto da lei e sbuffai.
-No, aspetta- le risposi, forse in modo
un po' brusco. Lei non parlò più e si strinse
nelle spalle. Harry
mi guardò storto.
-Che vuoi?- gli mimai con le labbra e
lui indicò Gracie, poi la pista da ballo. Avrei dovuto
interpretarlo
come un ordine? La serata era appena cominciata e già ero
stufo
delle pressioni dei miei amici.
Riportai lo sguardo sulla folla, ma fu
proprio come immaginavo: la ragazza dai capelli rossi non c'era
più.
La cercai disperatamente con gli occhi, ma non riuscii a scrutarla da
nessuna parte.
Quando mi decisi a buttarmi in pista,
presi Gracie per mano e la strascinai in mezzo alla gente. Era
arrossita in volto, io invece ero assolutamente tranquillo.
Così
tranquillo da annoiarmi.
Harry e Liam ci seguirono con le loro
fidanzate, gli altri rimasero seduti al tavolino impegnati a
scambiarsi tenerezze.
Gracie cominciò a ballare di fronte a
me con scioltezza. Io no, sembravo una tavoletta di legno e stavo
cominciando a vergognarmene. Non sono mai stato un bravo ballerino,
ma ammetto che in quel momento mi mancava proprio la voglia di
muovermi. Decisi di buttarmi in pista solo per cercare la rossa, di
nuovo. Non riuscivo bene capire perché la cercassi
così tanto, ma
ciò a cui davo più importanza era il mio
desiderio di rivederla.
Volevo rimirare il suo sorriso e il modo in cui camminava.
-Tutto okay?- mi chiese Gracie con aria
interrogativa.
-Certo, perchè me lo chiedi?- domandai
facendo finta di non capire.
-Continui a guardarti intorno, cerchi
qualcuno?
A quella domanda non risposi subito.
Stavo per essere assalito dall'impazienza. Avrei voluto fermarmi,
guardare Gracie negli occhi e dirle che non mi interessava nulla di
lei. E avrei voluto anche dirle che stavo cercando una ragazza che, a
differenza sua, era già riuscita a prendermi soltanto
passandomi
davanti.
-No, nessuno- le mentii, ma subito dopo
continuai a cercare tra la folla un grande sorriso incorniciato da
una una chioma rossa.
Io e Gracie ballammo per altri minuti
che mi parvero un'eternità, poi le proposi di andare a bere
qualcosa
al banco bar. Lei mi seguì a ruota, poi ci sedemmo su degli
alti
sgabelli viola.
-Cosa prendi?- le chiesi appoggiando i
gomiti sul ripiano in marmo.
-Uhm, una vodka alla pesca- rispose e
accavallò le gambe.
-Bene, due vodka alla pesca, per
favore- ordinai al ragazzo di fronte a me e lui provvide subito.
In quel momento arrivarono Harry e
Kelly e si sedettero accanto a noi.
-Vi state divertendo?- ci chiese il
riccio e mi guardò con malizia. Promisi a me stesso che il
giorno
dopo, a scuola, avrei fatto i conti con Harry e Niall. Il loro
atteggiamento stava cominciando veramente a stancarmi, ma non potevo
di certo fare scenate davanti a Gracie.
-Sì, moltissimo- risposi con ironia e
Harry si trattenne dal ridere.
-Gracie, ti andrebbe di accompagnarmi
al bagno? Farò presto- Kelly poggiò una mano
sulla spalla della mia
uscente e la guardò con occhi dolci. Lei mi
lanciò un'occhiata, poi
accettò.
-Arriviamo, amore- disse Kelly dopo
aver schioccato un bacio sulla guancia del mio amico. Le due ragazze
si persero la tra folla alla ricerca del bagno ed io e Harry
rimanemmo soli a quel bancone.
-Mi sembra che ti piaccia la compagnia
di Gracie- continuò il riccio a starmi addosso ed io
sbuffai. Non
potevo continuare a non parlare.
-Harry, basta, okay?
-Che c'è?- chiese lui come se non
avesse capito niente.
-Smettetela di starmi addosso! Sappiate
che dopo questa sera non chiederò mai più a
Gracie di uscire- dissi
con tono di rimprovero ad Harry e lui scosse la testa.
-Non puoi gettare la spugna.
-Non hai capito, io sto gettando la
pazienza, proprio!
Il ragazzo di poco prima mi servì i
due drink e cominciai a bere il mio. Harry ordinò il suo
alcolico,
poi tornò a guardarmi.
-Senti, non volevo farti pressione- mi
disse calmando un po' il tono di voce, ma io non tolsi la mia
attenzione dal ripiano in marmo. Ero nervoso e cominciai a
tamburellare un piede su una gamba dello sgabello.
-Tu sei fuori, Georgia Rose!- esclamò
una ragazza accanto a me e scoppiò una risata di gruppo. Mi
voltai
alla mia sinistra e finalmente la vidi ancora. Lei, la rossa. Rideva
come una matta, sembrava fosse già un po' brilla. E molto
probabilmente lo era anche prima di entrare in discoteca, pensai.
-Zitta, voglio un'altra birra!-
protestò lei. Georgia Rose, che nome particolare. -E poi non
chiamarmi col mio nome per intero, te l'ho detto un sacco di volte!
-Avevi già cominciato a bere prima di
venire qui, sarebbe meglio se tu la smettessi- le consigliò
l'altra
amica, bionda e con un abito verde acido senza spalline.
-Ha ragione lei, dovresti smetterla- mi
intromisi nel discorso di quelle ragazze e Georgia si voltò
a
guardarmi.
-Perché non smetti di bere tu,
piuttosto?- mi sfidò la rossa e rise.
-Tieni, lo vuoi?- la sfidai
ulteriormente io, tanto per metterla alla prova. Volevo vedere se
avrebbe davvero bevuto la mia vodka. Feci slittare il mio bicchiere
verso Georgia e lei lo seguì con gli occhi.
-Dici sul serio?
-Certo, non scherzo- dissi scuotendo la
testa. Harry rimase a guardare tutta la scena in silenzio.
Chissà
che domande si fece mentalmente.
Georgia fissò il bicchiere per una
manciata di secondi, poi lo afferrò e cominciò a
bere il drink. Io
la bloccai per un polso e qualche goccia di vodka le macchiò
il
vestito. Lei, anziché guardarmi in cagnesco come mi
aspettavo,
scoppiò a ridere ancora. Sollevai le sopracciglia. Stavo per
scusarmi per l'accaduto, ma le sue risate mi fecero rimanere zitto.
-Vedi? Sono trasgressiva, io non
obbedisco a nessuno- si vantò Georgia e una sua amica si
portò una
mano alla fronte per la disperazione. Chissà quanto aveva
bevuto. O
forse stava solo recitando la parte della ragazza ubriaca. Tante lo
facevano, ma in quel momento non riuscii proprio a capire se lei
faceva sul serio oppure no. Sapevo soltanto che Georgia era una
ragazza stupenda. E più rideva, più mi perdevo
nella sua bellezza.
-Lo vedo.
-Ma perché mi hai dato il tuo
bicchiere se vuoi che io non beva più?- mi chiese lei
piegando la
testa da un lato.
-Era una prova- ammisi. -E non l'hai
superata- aggiunsi accennando un sorriso.
-Non ho capito, ma okay.
Risi scuotendo la testa e portando lo
sguardo sul marmo.
-Però, sai che sei davvero carino?
Le amiche di Georgia continuavano a
scambiare commenti parlando dietro le spalle della rossa ed io non
riuscii a sentire nulla. Me ne fregai.
-E tu hai rubato il mio cuore, potresti
ridarmelo?- sparai la prima stupidata che mi venne in mente, come se
fossi un po' ubriaco anch'io. A volte utilizzavo frasi davvero
squallide per attirare una ragazza e spesso neanche me ne rendevo
conto.
-Nemmeno nei tuoi sogni più selvaggi-
mi rispose Georgia. Non capii se quella risposta fosse positiva o
negativa, ma non le chiesi spiegazioni. Mi alzai dallo sgabello e mi
posizionai di fronte a lei.
-Ti va di ballare?- le porsi la mia
mano come se dovessimo partecipare al ballo delle debuttanti, e lei
me la strinse.
-Volentieri.
Harry mi guardò interrogativo.
-Ma che fai? E Gracie?
-Ci balli tu!- gli dissi e gli feci un
occhiolino, poi mi buttai in pista.
♥
VAI ZAAAYN!
JulieMary ha cominciato anche Midnight memories, olè.
devo dirvi la verità, questa storia non mi fa proprio impazzire, ecco.
diciamo che ho sempre qualche difficoltà quando devo ambientare una storia ad una festa e spesso rischio di cadere nella banalità.
voi che ne pensate di questa prima parte? il parere più importante è il vostro in questo caso.
tra pochi giorni pubblicherò la seconda parte, non perdetevela!
come alcune di voi sanno, sto scrivendo anche altre due raccolte, se volete leggerle basta cliccare: Up all night e Take me home.
ritornando a questo capitolo, secondo voi come proseguirà la serata di Zayn e Georgia?
lo scoprirete la prossima puntata ;)
vado, alla prossimaaaa!