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Autore: JulieMary    09/03/2014    13 recensioni
E se "Midnight memories" non fosse solo una raccolta di canzoni, ma anche di piccole storie?
Parole, sentimenti ed emozioni: in questo caso non vengono messe in musica, ma su pagine bianche riempite da lettere. Adesso tocca a voi conoscerle: non con le cuffie, ma con gli occhi. Tra trame, personaggi e rating tutti diversi fra loro, vi auguro una buona lettura.
(¯`·._.·[VI PREGO DI NON PLAGIARE]·._.·´¯)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Best song ever
(part 1)



Rating: giallo



Ripetere ai ragazzi che Gracie non era la ragazza giusta per me si rivelò inutile. “Lei è cotta di te, dalle una chance!” mi diceva sempre Harry. “E' così carina, invitala ad uscire!” mi incitava ogni giorno Niall. Louis e Liam, invece, evitavano di ficcare il naso nella faccenda, ma sapevo che anche loro avrebbero voluto che io provassi a conoscere Gracie. Era da molto tempo che non mi impegnavo con una ragazza, perciò i miei amici volevano che mi tirassi fuori dalla buca. Io non l'avrei mai fatto, però, con la prima persona che avesse mostrato interesse per me.
Nonostante tutto, quella sera invitai Gracie ad andare in discoteca con me, i ragazzi e le loro fidanzate. I miei amici erano tutti felicemente occupati, io invece ero l'unico che come compagna avevo una ragazza di cui non mi importava granché. Era carina e simpatica, ma in me non riusciva a scattare nulla. Nessun interesse, nessuna farfalla nello stomaco. E mi dispiaceva, certo, ma non potevo farci niente. Non sapevo neanche come dirlo a Gracie senza farla soffrire.
“Quando mai ho dato retta a Niall?” mi chiesi mentalmente quando arrivammo al The Palm. Ci mettemmo in coda davanti all'entrata sorvegliata da due buttafuori piuttosto robusti. Gracie mi stava fin troppo vicina, ma non volevo far trasparire dal mio volto la mia seccatura.
Mi voltai indietro e vidi Harry baciare caldamente la sua Kelly come se attorno a loro non ci fosse nessuno. Quei due non sapevano proprio cosa significasse avere un po' di contegno. Fossi stato in Harry avrei aspettato almeno di entrare prima di darmi alla pazza gioia con Kelly. O forse lo giudicavo in questo modo solo perché ero invidioso di lui. Mi mancava stare accanto ad una ragazza che sapesse prendermi davvero. Sospirai al pensiero della mia ex, Veronica. Mi mancavano di più i ricordi che lei, però.
Avanzai di qualche passo verso l'ingresso. Davanti a me c'erano ancora quattro persone e presto sarei entrato. Gracie rimaneva in silenzio accanto a me, ma con la coda dell'occhio notai che spesso mi guardava.
In quel momento sentii delle sonore risate di donna dietro di me. Non poteva essere Kelly, nemmeno le ragazze dei miei amici. Erano risate rumorose, vivaci, ma lontane. E divennero sempre più vicine. Mi voltai e i miei occhi incontrarono tre belle ragazze unite tra loro a braccetto mettersi in coda. La mia attenzione si posò pesantemente sulla rossa, la ragazza al centro. Aveva un sorriso bellissimo, raggiante, contagioso. Infatti i miei angoli della bocca si sollevarono un po'.
La squadrai da capo a piedi: aveva i capelli mossi sciolti sulle spalle, un abito lungo fin sopra le ginocchia blu elettrico e un paio di tacchi alti color caramello, lo stesso colore della piccola borsa che le penzolava da un avambraccio. La sua pelle era candida e puntinata di rosso in viso. Rimasi incantato dalla sua immagine.
-Prenderai da bere appena entri?- sentii Gracie parlarmi e mi voltai di scatto verso di lei. Ero un po' infastidito, ma cercai di reprimere quell'irritazione.
-Non lo so, non credo- risposi guardando il suolo. -Penso che prima ballerò un po', tu che farai invece?
-Ballerò anch'io- disse e rise timidamente. -Con te, ovviamente- aggiunse e continuò a ridere. La guardai forzando un sorriso, poi mi voltai ancora indietro. La ragazza dai capelli rossi non smetteva mai di mostrare i suoi denti perfetti, di illuminare i suoi occhi.
-Zayn, ti muovi?- mi richiamò Harry colpendomi una spalla e mi accorsi che davanti a me non c'era più nessuno. Era il mio turno per entrare.
Dopo aver superato i buttafuori, io e Gracie ci ritrovammo all'interno del The Palm e prendemmo un tavolino poco lontano dall'ingresso per aspettare gli altri. Quando mi sedetti poggiai le braccia sulla superficie del tavolo e le incrociai. Avevo la visuale dell'entrata della discoteca di fronte a me. Avrei visto i miei amici entrare. E poi avrei visto di nuovo la rossa dal bel sorriso. Mi sentii un po' in colpa ad essere interessato ad una ragazza che non fosse Gracie, ma non potevo essere obbligato a tapparmi gli occhi. Lei non era neanche la mia fidanzata, perciò non avevo nessuno da tradire o a cui mancare di rispetto, giusto? Di certo Gracie non sarebbe stata felice di sapere che avevo in mente qualcun altro, ma non volevo sentirmi incatenato a lei.
Vidi entrare Harry e Kelly, poi anche Liam, Louis e Niall con le loro rispettive ragazze. Ci raggiunsero tutti quando alzai un braccio in aria per farci trovare.
Niall si sedette accanto a me e mi fece segno di avvicinarmi un po' di più a lui. Probabilmente aveva qualcosa da dirmi all'orecchio, pensai. E così fu.
-Dalle un bacino stasera, mi raccomando- sussurrò il biondino, ma io lo spinsi. Lui rise e si massaggiò la spalla colpita.
Quando mi voltai ancora verso l'entrata, vidi la rossa con le sue due amiche. Il modo in cui camminava su quei tacchi mi attirava parecchio e io non riuscivo a fare a meno di seguirla con lo sguardo. Volevo tanto andare da lei e parlarle, ma non prima di averla osservata ancora per un po'.
-Allora, Zayn? Balliamo?- Gracie mi scosse un braccio per richiamare la mia attenzione. Ancora una volta venni distratto da lei e sbuffai.
-No, aspetta- le risposi, forse in modo un po' brusco. Lei non parlò più e si strinse nelle spalle. Harry mi guardò storto.
-Che vuoi?- gli mimai con le labbra e lui indicò Gracie, poi la pista da ballo. Avrei dovuto interpretarlo come un ordine? La serata era appena cominciata e già ero stufo delle pressioni dei miei amici.
Riportai lo sguardo sulla folla, ma fu proprio come immaginavo: la ragazza dai capelli rossi non c'era più. La cercai disperatamente con gli occhi, ma non riuscii a scrutarla da nessuna parte.
Quando mi decisi a buttarmi in pista, presi Gracie per mano e la strascinai in mezzo alla gente. Era arrossita in volto, io invece ero assolutamente tranquillo. Così tranquillo da annoiarmi.
Harry e Liam ci seguirono con le loro fidanzate, gli altri rimasero seduti al tavolino impegnati a scambiarsi tenerezze.
Gracie cominciò a ballare di fronte a me con scioltezza. Io no, sembravo una tavoletta di legno e stavo cominciando a vergognarmene. Non sono mai stato un bravo ballerino, ma ammetto che in quel momento mi mancava proprio la voglia di muovermi. Decisi di buttarmi in pista solo per cercare la rossa, di nuovo. Non riuscivo bene capire perché la cercassi così tanto, ma ciò a cui davo più importanza era il mio desiderio di rivederla. Volevo rimirare il suo sorriso e il modo in cui camminava.
-Tutto okay?- mi chiese Gracie con aria interrogativa.
-Certo, perchè me lo chiedi?- domandai facendo finta di non capire.
-Continui a guardarti intorno, cerchi qualcuno?
A quella domanda non risposi subito. Stavo per essere assalito dall'impazienza. Avrei voluto fermarmi, guardare Gracie negli occhi e dirle che non mi interessava nulla di lei. E avrei voluto anche dirle che stavo cercando una ragazza che, a differenza sua, era già riuscita a prendermi soltanto passandomi davanti.
-No, nessuno- le mentii, ma subito dopo continuai a cercare tra la folla un grande sorriso incorniciato da una una chioma rossa.
Io e Gracie ballammo per altri minuti che mi parvero un'eternità, poi le proposi di andare a bere qualcosa al banco bar. Lei mi seguì a ruota, poi ci sedemmo su degli alti sgabelli viola.
-Cosa prendi?- le chiesi appoggiando i gomiti sul ripiano in marmo.
-Uhm, una vodka alla pesca- rispose e accavallò le gambe.
-Bene, due vodka alla pesca, per favore- ordinai al ragazzo di fronte a me e lui provvide subito.
In quel momento arrivarono Harry e Kelly e si sedettero accanto a noi.
-Vi state divertendo?- ci chiese il riccio e mi guardò con malizia. Promisi a me stesso che il giorno dopo, a scuola, avrei fatto i conti con Harry e Niall. Il loro atteggiamento stava cominciando veramente a stancarmi, ma non potevo di certo fare scenate davanti a Gracie.
-Sì, moltissimo- risposi con ironia e Harry si trattenne dal ridere.
-Gracie, ti andrebbe di accompagnarmi al bagno? Farò presto- Kelly poggiò una mano sulla spalla della mia uscente e la guardò con occhi dolci. Lei mi lanciò un'occhiata, poi accettò.
-Arriviamo, amore- disse Kelly dopo aver schioccato un bacio sulla guancia del mio amico. Le due ragazze si persero la tra folla alla ricerca del bagno ed io e Harry rimanemmo soli a quel bancone.
-Mi sembra che ti piaccia la compagnia di Gracie- continuò il riccio a starmi addosso ed io sbuffai. Non potevo continuare a non parlare.
-Harry, basta, okay?
-Che c'è?- chiese lui come se non avesse capito niente.
-Smettetela di starmi addosso! Sappiate che dopo questa sera non chiederò mai più a Gracie di uscire- dissi con tono di rimprovero ad Harry e lui scosse la testa.
-Non puoi gettare la spugna.
-Non hai capito, io sto gettando la pazienza, proprio!
Il ragazzo di poco prima mi servì i due drink e cominciai a bere il mio. Harry ordinò il suo alcolico, poi tornò a guardarmi.
-Senti, non volevo farti pressione- mi disse calmando un po' il tono di voce, ma io non tolsi la mia attenzione dal ripiano in marmo. Ero nervoso e cominciai a tamburellare un piede su una gamba dello sgabello.
-Tu sei fuori, Georgia Rose!- esclamò una ragazza accanto a me e scoppiò una risata di gruppo. Mi voltai alla mia sinistra e finalmente la vidi ancora. Lei, la rossa. Rideva come una matta, sembrava fosse già un po' brilla. E molto probabilmente lo era anche prima di entrare in discoteca, pensai.
-Zitta, voglio un'altra birra!- protestò lei. Georgia Rose, che nome particolare. -E poi non chiamarmi col mio nome per intero, te l'ho detto un sacco di volte!
-Avevi già cominciato a bere prima di venire qui, sarebbe meglio se tu la smettessi- le consigliò l'altra amica, bionda e con un abito verde acido senza spalline.
-Ha ragione lei, dovresti smetterla- mi intromisi nel discorso di quelle ragazze e Georgia si voltò a guardarmi.
-Perché non smetti di bere tu, piuttosto?- mi sfidò la rossa e rise.
-Tieni, lo vuoi?- la sfidai ulteriormente io, tanto per metterla alla prova. Volevo vedere se avrebbe davvero bevuto la mia vodka. Feci slittare il mio bicchiere verso Georgia e lei lo seguì con gli occhi.
-Dici sul serio?
-Certo, non scherzo- dissi scuotendo la testa. Harry rimase a guardare tutta la scena in silenzio. Chissà che domande si fece mentalmente.
Georgia fissò il bicchiere per una manciata di secondi, poi lo afferrò e cominciò a bere il drink. Io la bloccai per un polso e qualche goccia di vodka le macchiò il vestito. Lei, anziché guardarmi in cagnesco come mi aspettavo, scoppiò a ridere ancora. Sollevai le sopracciglia. Stavo per scusarmi per l'accaduto, ma le sue risate mi fecero rimanere zitto.
-Vedi? Sono trasgressiva, io non obbedisco a nessuno- si vantò Georgia e una sua amica si portò una mano alla fronte per la disperazione. Chissà quanto aveva bevuto. O forse stava solo recitando la parte della ragazza ubriaca. Tante lo facevano, ma in quel momento non riuscii proprio a capire se lei faceva sul serio oppure no. Sapevo soltanto che Georgia era una ragazza stupenda. E più rideva, più mi perdevo nella sua bellezza.
-Lo vedo.
-Ma perché mi hai dato il tuo bicchiere se vuoi che io non beva più?- mi chiese lei piegando la testa da un lato.
-Era una prova- ammisi. -E non l'hai superata- aggiunsi accennando un sorriso.
-Non ho capito, ma okay.
Risi scuotendo la testa e portando lo sguardo sul marmo.
-Però, sai che sei davvero carino?
Le amiche di Georgia continuavano a scambiare commenti parlando dietro le spalle della rossa ed io non riuscii a sentire nulla. Me ne fregai.
-E tu hai rubato il mio cuore, potresti ridarmelo?- sparai la prima stupidata che mi venne in mente, come se fossi un po' ubriaco anch'io. A volte utilizzavo frasi davvero squallide per attirare una ragazza e spesso neanche me ne rendevo conto.
-Nemmeno nei tuoi sogni più selvaggi- mi rispose Georgia. Non capii se quella risposta fosse positiva o negativa, ma non le chiesi spiegazioni. Mi alzai dallo sgabello e mi posizionai di fronte a lei.
-Ti va di ballare?- le porsi la mia mano come se dovessimo partecipare al ballo delle debuttanti, e lei me la strinse.
-Volentieri.
Harry mi guardò interrogativo.
-Ma che fai? E Gracie?
-Ci balli tu!- gli dissi e gli feci un occhiolino, poi mi buttai in pista.

VAI ZAAAYN!


JulieMary ha cominciato anche Midnight memories, olè.
devo dirvi la verità, questa storia non mi fa proprio impazzire, ecco.
diciamo che ho sempre qualche difficoltà quando devo ambientare una storia ad una festa e spesso rischio di cadere nella banalità.
voi che ne pensate di questa prima parte? il parere più importante è il vostro in questo caso.
tra pochi giorni pubblicherò la seconda parte, non perdetevela!
come alcune di voi sanno, sto scrivendo anche altre due raccolte, se volete leggerle basta cliccare: Up all night e Take me home.
ritornando a questo capitolo, secondo voi come proseguirà la serata di Zayn e Georgia?
lo scoprirete la prossima puntata ;)
vado, alla prossimaaaa!


   
 
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