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Autore: Kumiko_Walker    09/03/2014    3 recensioni
La Day Class verrà stravolta dall'arrivo di una nuova studentessa, che ha una particolarità: il suo occhio sinistro è rosso, mentre quello destro è azzurro.
Ma anche la Night Class scoprirà qualcosa di molto importante: infatti oltre ai Level A, ai B, ai C, ai D ed ai E esistono altre due categorie: i Level X ed i Level Y. In altre parole questi nomi sono usati per nominare i bambini nati da un vampiro e da un essere umano. I Y sono quelli nati da i Level B, C o D con un essere umano, mentre gli X sono i più pericolosi, perché nati da un'umana e da un Sangue Puro.
Cosa succederà d'ora in poi? E cosa capiterà a Kumiko?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hanabusa Aido, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Level X

Capitolo 18: L'inizio della fine

 

Non so chi sono...

Non so dove sono...

E' come se la mia anima e il mio corpo si disintegrassero in un milione di pezzi così piccoli da non riuscire più nemmeno a vederli...

Nel mio cuore c'è solamente una certezza: devo proteggere le persone che amo, anche se il prezzo è molto caro.

O almeno, c'è una persona in particolare che voglio salvare.

Aidoh, colui che fin dall'inizio mi è sempre stato accanto e mi ha amato come nessuno ha mai fatto in tutta la mia vita.

Non avrei immaginato di finire così, ma il destino è il destino, nessuno può farci nulla.

Eppure, senza che neanche lo sapessi, tutto è iniziato tanto tempo fa. Lo so ora, perché ero lì.

Il mio nome è Kumiko Katou, la Hogosha, colei che protegge, e il momento della mia morte è arrivato.

 

Il destino è malvagio.

Con questa frase in testa Kumiko si risvegliò quella mattina così normale, che era quasi impossibile capire cosa sarebbe successo quella notte.

Eppure qualcosa dentro di lei aveva percepito il pericolo, ma semplicemente aveva deciso di ignorare i segnali nella sua testa.

La rossa si stiracchiò e guardò fuori dalla finestra. Era giorno, circa le undici di mattina, ma non riusciva a dormire più tardi di così, ormai sapeva che le ore di sonno che faceva erano piccolissime.

Erano passate tre settimane da quando si era risvegliata misteriosamente in infermeria senza alcun ricordo di quello che le era successo. Era semplicemente... svenuta. Come non ne aveva idea, Zero l'aveva trovata adagiata sulla fontana con le guance rigate dalle lacrime (quando Yuki glielo disse Kumiko era diventata dello stesso colore dei suoi capelli, se non peggio).

La mezza-vampira sapeva che era capitato qualcosa, qualcosa di importate, ma nonostante tutti gli sforzi per ricordare non ci riusciva, c'era come un muro che non riusciva a scavalcare che la bloccava.

Nel corso di quelle tre settimane, poi, erano cambiate molte cose: Shiki quello che lei aveva scoperto essere il suo fratellastro, si comportava in modo molto strano, ma forse era solamente una crisi adolescenziale vampiresca. Nonostante tutto lei e lui non avevano ottimi rapporti, non si odiavano, però ogni volta che si incontravano era come se fosse la prima volta, sembravano due estranei. Yuki, dall'altro canto, aveva cominciato ad avere delle illusioni su una stanza e sul sangue e sembrava sempre così spaventata, e il peggio era che Kumiko non aveva idea di come aiutarla. Kaname era il peggio di tutti: dopo che lei aveva rivelato indirettamente a Yuki che sapeva qualcosa sul suo passato perduto, le aveva chiesto di essere la sua innamorata. Inutile dire che Kumiko era andata su tutte le furie, ma alla fine si era calmata anche se era molto contrariata su come le cose stavano andando.

L'unica persona (o vampiro) su cui la rossa poteva contare era Aidoh: lui e lei si mettevano a parlare per ore seduti sul letto e ogni tanto c'erano anche baci e carezze. Era tutto così dolce e perfetto. Nonostante il biondo sembrava un po' sovrappensiero negli ultimi giorni, a Kumiko andava bene così.

La Level X non era ancora riuscita a capire come funzionavo i suoi poteri, ma tanto non le servivano, era tutto così calmo e tranquillo che ci si poteva stiracchiarsi sulla tranquillità.

Eppure era tutto troppo calmo.

La classica calma prima della tempesta.

Kumiko aprì le tende e guardò il cielo. Era nuvoloso, quasi aspettasse il momento giusto per nevicare. Non le piaceva, aveva un brutta sensazione addosso, come se tutto potesse finire in un attimo.

Ma che andava a pensare? Stava bene, Aidoh era innamorato di lei e le stava accanto, quindi cosa poteva andare storto?

Ma c'era sempre quella piccola vocina nella sua testa che le diceva che si sbagliava e si stare all'erta. Assomigliava molto ad una voce maschile bassa e profonda, e Kumiko aveva l'impressione di averla sentita di recente, però scacciò via il pensiero immediatamente. Stava sicuramente diventando pazza.

Sospirò e si mise la divisa. Quella sarebbe stata una lunga giornata di scuola.

Non sapeva per quanto tempo era restata a leggere i suoi libri, ma quando smise, era già il tramonto si stiracchiò e si avviò verso il cancello per andare a lezione, ma il custode la bloccò.

- Mi dispiace signorina Katou, ma oggi non c'è lezione, così come per tutto il resto della settimana – le disse guardandola con quegli occhi vecchi e stanchi che celavano un pizzico di malizia.

- Oh -, rispose stupita la ragazza guardandolo. Non lo sapeva, beh, allora sarebbe stato meglio andare a farsi un giro.

Andò alla solita fontana accarezzando affettuosamente i bordi di pietra.

- Cosa ci fai qui? - le chiese una voce familiare carica di disprezzo.

La rossa alzò il suo sguardo bicolore ed incontrò gli occhi argentati di Zero.

- Una passeggiata, sai com'è, oggi non c'è lezione – rispose gelida Kumiko. Non gli aveva più dato sangue, però ogni giorno che passava Kiryu non la finiva di osservarla con disprezzo, come se fosse un abominio.

Il Guardian non le disse nulla, e si limitò a spostare lo sguardo sulla fontana e l'acqua cristallina.

- Lo percepisci anche tu, vero? Sta per succedere qualcosa – disse il ragazzo. Kumiko si stupì delle sue parole: era la prima volta che non le parlava con odio o con disprezzo.

- Già – sospirò lei immergendo due dita nell'acqua gelida. - E non so cosa – aggiunse con amarezza.

Dopo qualche altro minuto di silenzio, finalmente la rossa ricominciò a parlare.

- E Yuki come sta? - chiese. Era l'unico argomento su cui lei e Zero non litigavano (non che parlassero molto comunque).

- Oggi è svenuta mentre stava con tuo cugino – rispose l'Hunter sputando l'ultima parola come se fosse veleno.

Kumiko incontrò lo sguardo di Zero con occhi allarmati – Cosa?! La mia migliora mica sviene e nessuno si prende il disturbo di dirmelo?! - chiese ringhiando stringendo i pugni. Era infuriata come non mai.

- Hai altro a cui pensare, Kuran – le rispose l'Hunter schiaffeggiando l'acqua e andandosene, senza lasciare la rossa la possibilità di replicare.

Nessuno la chiamava Kuran. Solamente Zero quando voleva insultarla. Kumiko sapeva quanto ignobile fosse stato suo padre. Ma ora non c'era più, allora perché il sangue che le scorreva nelle vene bruciava come se fosse fuoco al solo menzionare di quel nome?

Lei proprio non capiva.

Arrabbiata e confusa si incamminò con grandi passi verso la sua stanza.

Lì incrociò uno Shiki piuttosto strano e solo in quel momento la ragazza notò una cosa inquietante: aveva gli occhi di un colore diverso dall'altro. Strano, troppo strano.

- Ciao, sorellina – la salutò lui con un ghigno. Tutte le cellule del corpo della mezza-vampira le urlavano “pericolo”, così lei fece un passo verso le scale cominciando a sudare freddo.

- Ciao Shiki – rispose con gli occhi puntati si gradini di marmo.

- Scappi già? Sai, stasera sarà molto divertente – non le piacque affatto il modo in cui lui disse “divertente”. Era come partecipare ad un qualche gioco malato di cui lei era una piccola e povera pedina indifesa.

Senza dire più nulla si incamminò sulle scale di corsa con il cuore a mille senza guardarsi indietro.

Ma prima che potesse farsi una qualsiasi domanda, lo percepì.

L'odore dolce e gustose del sangue. Però era una fragranza che lei conosceva bene e che conteneva qualcosa di diverso.

Era il sangue di Yuki. E ed era anche quello di vampiro Sangue Puro.

 

 

Note dell'autrice: eeeee... sono tornata! Vi sono mancata?! E sì, ho saltato tutto il resto del volume 6 e 7, perché non avevo voglia di raccontare cose che non sarebbero cambiate affatto in questa Fan Fiction, quindi ho semplicemente tagliato tutto. Questa storia sta arrivando alla fine, sapete? Mancano circa 5 o 6 capitolo più l'epilogo e poi è finita! Spero che vi siate divertiti a leggere questa storia! Capirete presto il significato dell'introduzione di questo capitolo presto, ma potete provare ad indovinare!

   
 
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