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Autore: Zomi    09/03/2014    8 recensioni
Zoro, beatamente steso sull’erba, braccia incrociate dietro il capo a fargli da cuscino, e gambe divaricate, fissò la cartografa avanzare verso di lui a passo di marcia, con già alzato un pungo pulsante di rabbia.
-Che ci fai sveglia a quest’ora?- sbadigliò, richiudendo l’occhio buono.
-Picchio i buzzurri deficienti che fanno gli spiritosi- gli schiacciò la pianta di un piede sul viso, pesandola ben bene contro il naso del verde.
Quello, ringhiante e con una vena ingrossata sulla fronte, aprì l’occhio, puntandolo sulla rossa...
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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YUKATA
 

 
Riemerse dal mare in velocità, spezzando il fine strato d’acqua con un sorriso.
Portandosi dietro il capo i ricci ramati, nuotò sotto la luce perfetta e bianca della luna, raggiungendo in poche bracciate la chiglia della Sunny, aggrappandosi alla robusta scala di corda che aveva slegato sul bordo della nave.
Guardandosi indietro, Nami fissò per un’ultima volta l’oceano calmo e piatto in cui si era appena concessa un lunga nuotata, godendosi della pace notturna di quel tratto di mare e del moto ondoso che l’aveva accompagnata a ogni bracciata.
Facendo leva sui primi scalini di corda, si issò sulla scala, arrampicandosi fin al parapetto del ponte, che superò con un leggero balzello, arrivando a piedi pari sull’erba fresca del prato.
Setacciò il ponte, cercandovi qualche traccia di un qualche compagno svegliatosi dal suo nuotare, ma non notando nessuno, si avviò verso il sotto coperta, ancheggiando nel striminzito costume da bagno verde e bianco, raccogliendo i lunghi capelli rossi in un coda.
-A quest’ora le mocciose dovrebbero essere a letto-
Sussultò al suono di quella voce, emettendo un acuto gridolino nella notte buia e silenziosa, spaventata.
-Razza di idiota- individuò il compagno stravaccato sul lato opposto del ponte –Vuoi farmi venire un colpo?-
Zoro, beatamente steso sull’erba, braccia incrociate dietro il capo a fargli da cuscino, e gambe divaricate, fissò la cartografa avanzare verso di lui a passo di marcia, con già alzato un pungo pulsante di rabbia.
-Che ci fai sveglia a quest’ora?- sbadigliò, richiudendo l’occhio buono.
-Picchio i buzzurri deficienti che fanno gli spiritosi- gli schiacciò la pianta di un piede sul viso, pesandola ben bene contro il naso del verde.
Quello, ringhiante e con una vena ingrossata sulla fronte, aprì l’occhio, puntandolo sulla rossa.
Dalla sua posizione, e con il delicato piedino di Nami schiacciato sul viso, poteva godersi senza problemi la visione dal basso verso l’alto del formoso corpo della cartografa, beandosi delle sue lunghe cosce, delle mutandine striminzite che le vestivano il bacino, di cui notava il sedere bello sodo e candido, il ventre piatto e il pezzo superiore tendersi a coprire il prosperoso seno, di cui però, o per fortuna, lasciava nudo la parte inferiore.
Il tutto abbellito dall’espressione incarognita di Nami, ovviamente.
-Sai di salsedine- si alzò in piedi, spostandosi a malo modo il piede della rossa dal viso.
-Chissà perché?!?- sbottò Nami, alzando gli occhi al cielo.
-Perché ti sei fatta una nuotata di mezzanotte…- sbadigliò grattandosi la nuca lo spadaccino, oltrepassandola di un passo.
-Si, perché mi sono fatta un… ehi!!!- sbranò gli occhi, seguendolo a bocca spalancata –E tu come fai a saperlo?!?-
Zoro si fermò a metà del ponte, inclinando il capo all’indietro.
-Come?-
-Ti ho chiesto come fai a spere che ho fatto una nuotata- gli andò vicino, assottigliando lo sguardo su di lui.
Lo vide alzare le spalle e voltarsi completamente verso di lei.
-Umpf- scrollò le spalle, infilandosi le mani nelle tasche dello yukata –Una mocciosa che nuota si nota lontano un miglio…-
-E con questo che vorresti dire?-
Una vena pulsava violentemente sulla fonte di Nami.
-Secondo te?- sbottò.
Possibile che non capisse che lui l’avrebbe notata anche in mezzo a una folla, o al mare?
-Che ne so io, sono parole tue- strillò stanca di quell’assurda situazione.
-Sei un idiota- si puntò le mani ai fianchi –A parlare con te mi viene il mal di testa- si massaggiò le tempie con due dita.
-Forse hai mal di testa perché sei mezza nuda e bagnata fuori al freddo della notte-
-Non sono mezza nuda- strinse i pugni lungo i fianchi –E a quest’ora sarei al caldo del mio letto se tu non mi facessi perdere tempo con assurde frasi senza senso-
Lo scansò con una spallata, irritata dal suo atteggiamento.
Perché doveva sempre criticarla e farla irritare?
Dire che l’aveva vista nuotare perché la guardava sempre era troppo difficile?
“Ma che vai a pensare Nami” si sgridò, incamminandosi verso il sotto coperta,  “Quel buzzurro non passa le sue giornate a fissarti…”
Si strinse nelle spalle, infreddolita e mogia, chiedendosi perchè si era innamorata proprio di un uomo così insensibile e irraggiungibile.
Se solo le avesse rivolto una parola, uno sguardo, un gesto gentile…
Improvvisamente si ritrovò al buio, intrappolata in un sacco pesante e caldo.
-Ma che…?!?-
Si dimenò, fino a togliersi dalla testa la camicia dello yukata di Zoro, che le aveva gentilmente lanciato addosso.
La rossa fissò stupefatta lo yukata tra le sue mani, incredula.
-Vestiti o prenderai freddo- borbottò lo spadaccino, puntando lo sguardo sul mare.
Nami l’osservò senza parole, stupida dal gesto che, seppur rude e privo di educazione, le aveva rivolto con l’intenzione di farla stare bene, al caldo.
Sorridente, si coprì le spalle con lo yukata, stringendoselo al petto.
-Sei un buzzurro…- ridacchiò, correndogli vicino e aggrappandosi al suo braccio, facendolo sussultare.
-… ma sei il mio buzzurro- lo baciò piano su una guancia.
Zoro arrossì, storcendo le labbra a nascondere un imbarazzo che non era suo, fissando impacciato la compagna.
-S-sei una mocciosa- l’apostrofò, facendola ridere invece che sbuffare arrabbiata -… la mia mocciosa…-
Vedendola sorridente e attaccata al suo braccio, gli sfuggì un ghigno, e ben presto entrambi si ritrovarono uno nelle braccia dell’altro addossati al paraetto della nave.
A dividerli solo lo yukata sulle spalle di Nami.
-Zoro-
-Mm-
-La prossima volta che farò una nuotata di mezzanotte, la fari insieme a me?-
Il verde ghignò, stringendosi la cartografa al petto.
-Anche subito mocciosa…- si abbassò a baciarla sulle labbra.
 
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EXTRA:
 
-Zoro-
-Mm-
-Ho freddo-
-Ti ho già dato il mio yukata- sbottò.
Nami si rigirò tra le sue braccia, schiacciandosi con il petto prosperoso e florido sul suo nudo, premendo i seni contro i pettorali del verde, abbracciandolo per le spalle.
-E non hai nient’altro da darmi per scaldarmi?- gli soffiò in un orecchio, prima di mordicchiarlo.
In un attimo la rossa si ritrovò in spalla allo spadaccino, diretti di corsa nella sua cabina.

 
   
 
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