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Autore: Kelaria    09/03/2014    1 recensioni
SPOILER Thor The Dark World
Thor piange la morte di suo fratello... di nuovo... per poi scoprire che...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jane Foster, Loki, Sif, Thor
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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L'autrice di questa storia è straniera. Potete trovare qui la storia originale.
Traduzione a cura di melting ice.
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“Jane,” la salutò Thor, abbracciandola e baciandola. “Tutto bene?” le chiese con gentilezza.

“Sì, sto bene,” lo rassicurò lei allegra. “Tu come stai?”

Thor le rivolse un sorrise comprensivo: sapeva che Jane non stava così ‘bene’ come voleva fargli credere, ma capiva che non era ancora pronta per parlarne e probabilmente gli era grata per la distrazione che gli forniva con la sua presenza. Mi sentivo allo stesso modo quando è morta mia madre..

“Oh, tutto bene,” rispose Thor seguendola in cucina mentre lei cominciava a preparare un po’ di tè. “Le cose stanno tornando alla normalità. La statua di mio nonno è stata inaugurata la settimana scorsa.” Si scambiarono un sorriso divertito; le aveva raccontato della stupida idea di suo fratello, ma alla fine Loki aveva acconsentito di malavoglia a rimpiazzare la statua distrutta con un’esatta replica dell’originale.

“E tuo padre?” chiese Jane.

“Sta lentamente riacquistando la sua dignità,” proseguì Thor, ridendo. Odino si era risvegliato dal suo sonno da due settimane e si era detto esasperato dal comportamento infantile di Loki, tuttavia si rendeva conto di non poter punire una persona ufficialmente morta. E benché si rifiutasse di ammetterlo, Thor sapeva che in fondo suo padre era contento di sapere che Loki stesse bene.

“E Loki cosa fa?” domandò lei.

“Finora sembra si stia comportando bene,” rispose Thor, con un sorriso affettuoso. “Se si è cacciato in qualche guaio, io non ne ho avuto notizia. In realtà l’ho visto proprio questa mattina: è passato a farmi gli auguri per il giorno della fioritura.”

“Il giorno della fioritura?” chiese Jane incuriosita. “Avete una festa per celebrare i fiori?”

“Sì,” annuì Thor. “In realtà solo un fiore specifico: il fiore-di-primavera. Fiorisce solamente per un giorno all’anno. Ne abbiamo uno a palazzo, ha più di diecimila anni. Quindi, è tradizione che ogni anno si tenga una cerimonia per vederlo fiorire. È un evento molto speciale.”

“Sembra affascinante,” concordò Jane. “E bello,” aggiunse, sorridendo malinconicamente.

“In realtà, è veramente noioso,” sospirò Thor. “È una cerimonia che dura ininterrottamente per dieci ore, in cui noi dobbiamo solo stare seduti a guardarlo, in una sala gremita di migliaia di persone. E anche dai posti in prima fila il fiore si vede comunque a malapena. È una cosa dolorosamente noiosa ,” rise, scusandosi. “Loki e io dovevamo subirla tutti gli anni, da bambini. Così questa mattina è passato a prendermi in giro, prima di andarsene di nuovo,” le spiegò Thor, alzando gli occhi al cielo.

Jane ridacchiò, ma dopo un attimo lo guardò perplessa. “Aspetta… ma se oggi si sta svolgendo una cerimonia di dieci ore, cosa ci fai qui?”

Thor le rivolse uno sguardo preoccupato. “Heimdall mi ha trascinato fuori dalla cerimonia. Ha detto che ti aveva vista piangere, e che… mi dispiace tanto, Jane,” disse, prendendole la mano. “So che lo consideravi un membro della tua famiglia… il tuo bambino… devi essere distrutta,” sospirò, chinando la testa. “Sono venuto subito.”

Jane strabuzzò gli occhi confusa. “Di che cosa stai parlando?”

Thor si accigliò. “Heimdall mi ha detto che gli sembrava che il tuo topolino fosse morto.”

“Cosa?” esclamò Jane, orripilata. “No no no no…” continuò a ripetere mentre correva nella sua stanza seguita da Thor. “Squittolino?” lo chiamò preoccupata. Sentendo la sua voce, il topolino alzò la testa, con i baffetti che si agitavano indagatori. “E’ tutto a posto… sta bene.” Jane sospirò di sollievo, lo tirò fuori dalla gabbietta e lo abbracciò teneramente. “Oh, Squittolino, non farmi più prendere questi spaventi,” gli disse baciandolo sulla testa. Poi si rivolse a Thor preoccupata. “Ma quindi… Heimdall vede il futuro?” chiese, stringendo protettivamente il topolino.

“No,” le rispose confuso. “Mi aveva detto che era successo questa mattina.”

Jane si accigliò. “Stamattina sono andata a prendere un caffè con Darcy e Erik.”

“E non stavi piangendo?” chiese Thor. “Per nessun motivo?”

“Assolutamente no,” rispose. “Ridevamo.”

“Ma perché mai Heimdall avrebbe dovuto mentirmi?” si domandò Thor perplesso. “Perché mi ha trascinato fuori da una cerimonia ufficiale senza alcun motivo?” Ora che ci ripensava, quella mattina Heimdall gli era sembrato in qualche modo… strano. E nonostante avesse cercato di mantenere la sua solita espressione imperturbabile, per un attimo aveva visto una scintilla maliziosa nei suoi occhi…

“Perché non era Heimdall,” realizzò Thor, ridendo sommessamente.

“Cosa?” chiese Jane.

Thor sorrise apertamente: solo una persona poteva conoscere Squittolino, e preoccuparsi per lui. “Era un regalo per il giorno della fioritura da parte di Loki,” disse a Jane, toccato dalla premurosità di suo fratello. “Per salvarmi dal giorno più noioso dell’anno.” Mi ama

Jane gli rivolse uno sguardo confuso. “Cioè, mi stai dicendo che Loki ha finto di essere Heimdall e ti ha detto che Squittolino era morto… per farti un regalo?”

“Sì,” confermò Thor, sorridendo divertito. Riuscirò mai a non cascarci?


The End

  
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