L’indomani, quando Kaori si svegliò, era nervosa. Dopo tutto, era quella la sera in cui aveva deciso di agire, con
la complicità delle ragazze, che, di sicuro, si aspettavano un rapporto
dettagliato il giorno dopo. Si alzò e si vestì prima di andare a preparare la
colazione.
Da parte sua, Ryo, già sveglio, stava aspettando che lei venisse
a trovarlo nella sua camera. Adorava sentirla così vicina e il suo dialogo
della sera prima con Mick l’aveva un po’ fatto riflettere su quello che stava
tramando, anche se erano stati discretamente sbronzi.
Flash Bach
-
Forza Ryo, non puoi fuggire tutta la
vita!
-
Non vedi che tutte le donne hanno
bisogno di me, non posso legarmi ad una sola! – aveva esclamato con la faccia da
maniaco ma Mick gli aveva risposto con tono serio:
-
Se l’ho lasciata stare, è perché lei
tiene a te e tu giochi a fare l’idiota. Credi che continuerà a soffrire ancora
a lungo senza reagire prima di lasciar perdere, imbecille!
Ryo non aveva detto niente e buttò
giù con un sorso il contenuto del suo bicchiere prima di ordinarne un altro ma
Mick era ripartito più di prima:
-
Hai paura per lei ma, sei un idiota,
perché con o senza te, lei potrebbe farsi uccidere
domani attraversando la strada. E, ad ogni modo, da quando si allena con Miki e
con una pistola ben regolata, si è migliorata. L’ho già vista all’opera,
bellissima vestita con una canottiera...
Mick assunse la sua aria da maniaco
ma, Ryo gli rispose senza lasciarli vedere il bicchiere stretto nella mano pronto ad andare in frantumi:
-
Sono sicuro che Kazue sarà felice di
sapere che adocchi una delle sue amiche spudoratamente!
-
Io le sono fedele! – esclamò Mick. –
E la mia Kazue, la amo ma, Kaori avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
Lei è la prima. Comunque, so che per lei io sono un amico, un fratello, e se il
suo fosse qui, ti riempirebbe di botte visto che la rendi infelice.
-
Ho giurato a suo fratello di
proteggerla.
-
E’ una scusa vecchia. Anche se lei
partisse domani, i «cattivi» se la prenderanno lo stesso con lei. E’ meglio
vivere finché possiamo con la donna che amiamo per non pentircene un domani.
Guarda me, la sto per sposare!
-
Beviamo al tuo matrimonio! – esclamò
Ryo alzando in aria il suo bicchiere e Mick lo segui decidendo di aver detto
abbastanza per quella sera.
Fine Flash Back
Quando sentì i suoi passi, si girò sulla schiena e chiuse gli
occhi. La sentì aprire dolcemente la porta poi entrare senza far rumore per
avvicinarsi a lui. Sentì il suo profumo floreale e dovette fare appello a tutte
le sue forza per non saltarle addosso.
Kaori lo ammirò un istante mentre pensava che dormisse. Era
così affascinante quando non faceva lo stupido, perché non agiva mai in quel
modo con lei? Eppure sapeva che teneva a lei, si era dichiarato allora perché
non faceva nient’altro che tirarsi indietro, quel idiota? Sarebbero stati così
felici assieme. Ma doveva comportarsi normalmente nonostante la voglia di
rimettergli apposto una ciocca di capelli sulla fronte. Lui non doveva
sospettare niente fino a quella sera.
-
Ryo,
è ora di alzarsi.
Lui borbottò e lei continuò restando in piedi accanto a lui.
-
Non
dovresti andare a dormire così tardi. Io vado a controllare la lavagna e ti
conviene raggiungermi al Cat’s Eye.
La colazione è sulla tavola, pigrone!
E detto questo, filò via e lui si alzò, le sopraciglia
aggrottate. Nessun martello oggi, cos’era successo dunque ieri sera perché
fosse così calma questa mattina? Mick forse aveva ragione, le ragazze gli
stavano preparando un brutto colpo.
***
Kaori passò per la stazione, ancora nessun cliente. Non
sarebbe stato così grave se le loro finanze non diminuissero a vista d’occhio. Quindi,
andò al Cat’s Eye dove
Falcon e Miki lavoravano. Quest’ultima le sorrise in saluto.
-
Buongiorno.
-
Buongiorno
Miki, buongiorno Falcon.
Il gigante le rispose con un grugnito, ma c’era abituata e prese posto al bancone sospirando.
-
Sempre
nessun cliente ed il nostro contro in banca diminuisce a vista d’occhio.
-
Una
ragione in più per agire alla svelta.
Il leggero rossore che apparse sulle guancie di Kaori
all’osservazione di Miki sorprese Falcon che continuò ad asciugare i piatti
senza dire niente, mentre Kaori mormorava.
-
Si... lo so.
Miki sembrava felicissima e fu allora che il campanellino
della porta tintinnò, annunciando l’arrivo di Ryo che si lanciò in volo dritto
su Miki.
-
Mikiiiiii amoreeeeee miooooo...
Ebbe diritto, questa volta, ad una bella vassoiata dritta in
faccia che lo fece scaraventare sul pavimento.
-
Fof è fiusto.
-
Se
tu dicessi buongiorno come tutti questo non succederebbe! – replicò Miki con un
sorriso.
Il campanellino dell’entrata tintinnò di nuovo e questa
volta, era Mick che vedendo Ryo a terra si accontentò di circondare le spalle
di Kaori con un braccio dicendo:
-
Mia
cara Kaori non restare più con questo buono a nulla e partiamo assieme.
-
Oh
buongiorno Kazue, - si accontentò di dire Kaori. Immediatamente Miki si
prosternò verso la porta supplicando:
-
Scusami
tesoro, lo sai bene che...
Si ritrovò di fronte il vuoto e Kaori sorrise, divertita,
proprio come Miki, mentre Mick, imbronciato, riprendeva posto accanto a lei e Ryo
che sogghignava:
-
Non
sei davvero sveglio mio povero amico!
-
Almeno
io, so riconoscere la bellezza quando la vedo.
-
Pff, dì piuttosto che hai bisogno di un paio di occhiali... Kaori, che mi
tocca sentire, la bellezza...
Kaori vide rosso e lo spiattellò con una martellata di 1000t e girandosi verso Miki, le sorrise aggiungendo:
-
Devo
andare da Eriko, se non ripasso più tardi, ci vediamo domani.
Miki annuì con un sorriso complice davanti gli sguardi
interrogativi di Mick e Ryo.
L’americano, che aveva ripreso posto al bancone chiese:
-
Che
succede? Perché quel sorriso mia bella?
-
Non
ti riguarda! – si accontentò di rispondere allontanandosi da lui per andare ad
occuparsi dei clienti che erano appena arrivati.
Falcon restò impassibile, reprimendo a gran forza la sua
voglia di ridere dato che lui, lui sapeva quello che avevano organizzato le
signore, sua moglie in testa. Perché da quello che aveva potuto sentire durante
la loro serata, Ryo, senza al dubbio, stava finalmente per essere preso in
gabbia dalla sua dolce socia. Forse allora avrebbe smesso di fare lo scemo anche se Falcon ne dubitava fortemente.