Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Totallyawesomegeek    11/03/2014    1 recensioni
Blaine Anderson è stanco di vivere la sua vita sotto i riflettori. Kurt Hummel è in cerca dello scoop che gli garantirà di ottenere il lavoro dei suoi sogni. Il loro incontro cambierà le loro vite per sempre.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
10
 
 
Era difficile riuscire a capire il motivo per cui Kurt continuasse a tirarsi indietro.
Blaine era sicuro che non fosse indifferenza. Aveva visto le sue reazioni quando erano stati vicini. Aveva notato il suo sguardo quando aveva tentato di baciarlo.
No, Kurt decisamente non era indifferente. Kurt era spaventato.
Di cosa, Blaine non aveva la più pallida idea.
Negli ultimi giorni l’uomo si era reso praticamente inaccessibile a tutto ciò che non fosse lavoro.
Non gli aveva rivolto un sorriso, né uno sguardo complice. Si era rifiutato categoricamente di incontrarlo in qualunque luogo al di fuori dal suo ufficio.
Kurt Hummel stava scappando, e Blaine non sapeva come fermare la sua corsa.
“…tutto questo tempo. Mr. Anderson?”
Blaine alzò gli occhi sul pubblico di fronte a lui. Giusto, si disse. La conferenza stampa.
Si era messo a pensare a Kurt durante la sua prima conferenza stampa in cinque anni.
“Scusi” mormorò imbarazzato. “Può ripetere la domanda?”
Sentì lo sguardo di Kurt su di sé ma lo ignorò. Sarebbe stato difficile pensare ad altro, se avesse incrociato gli occhi azzurri del suo pubblicitario.
“Quanto è cambiato il suo modo di fare musica, dopo tutto questo tempo?” ripeté il giornalista. Si costrinse a prestare attenzione.
“Non molto” rispose con un mezzo sorriso. “Fare musica è sempre stata la parte facile. Mi sono sempre fatto trasportare dalle emozioni, guidare dai sentimenti. Quest’album non è diverso.”
“Non ha paura che il mondo della musica non abbia più spazio per lei?” chiese un altro giornalista, dal lato opposto della sala.
Blaine tentò di quietare le paure che lo assalivano ogni volta che quella domanda attraversava la sua mente.
“Spero di no” sdrammatizzò provocando le risate dei giornalisti. “In verità non è qualcosa che posso controllare. Tento di preoccuparmene il meno possibile. In fondo la risposta a questa domanda arriverà molto presto.”
“Il prossimo” intercettò Kurt guardando l’orologio. Blaine mantenne lo sguardo fisso davanti a sé.
“Mr. Anderson” chiamò una donna seduta direttamente di fronte a lui. “Ha più avuto modo di incontrare Ms. Ewinton? Si dice che la sua carriera sia precipitata a causa della vostra controversia.”
Sospirò. Ed eccola lì, la domanda che aveva temuto più di tutte.
A neanche dieci minuti dall’inizio della conferenza stampa, nessuno aveva più alcun tipo di interesse per il suo album. Reporter di riviste musicali, che facevano domande di gossip. Sentì la gola costringersi. Il cuore appesantirsi per l’ennesima volta.
In quel momento la voce di Kurt tornò a riempire la sala.
“Mr. Anderson è qui per parlare del suo album. Eventi facenti parte di un passato così lontano non sono di alcun interesse per il mio cliente. Prossima domanda.”
Blaine gli lanciò un’occhiata piena di gratitudine.
Grazie al cielo per la sua presenza. O a quel punto sarebbe stato pronto a mandare tutto al diavolo.
“Dobbiamo considerarci censurati nelle domande da porre?” chiese la giornalista piccata.
Blaine tornò a guardarla, l’espressione corrugata. La mente in subbuglio.
La donna sembrava decisa, se non ad ottenere una risposta, almeno a creare abbastanza scompiglio da avere qualcosa da riportare nel loro articolo. E ingenuamente, Blaine non si era aspettato di dover affrontare quel tipo di problema.
Fece per rispondere ma Kurt lo bloccò posandogli una mano sul braccio. Il suo sguardo fu abbastanza significativo da placarlo.
“Lei ha il diritto di fare le sue domande, signorina” rispose Kurt. La sua voce dura e professionale. Impenetrabile a qualunque tipo di emozione. “Il mio cliente, in quanto uomo libero, ha il diritto di rifiutarsi di rispondere. Siamo qui per parlare della sua musica. Prossima domanda” ripeté spostando lo sguardo dalla giornalista.
“Mr. Anderson,” chiese a quel punto un giornalista corpulento. “Avremo modo di ascoltare alcune delle sue canzoni oggi?”
Blaine annuì, grato per quella domanda. Il panico si era dissipato, e tornare su un argomento che lo metteva a suo agio lo aveva tranquillizzato completamente.
“Abbiamo organizzato una presentazione unplugged di alcune tracce. In modo che potrete avere un’idea di cosa stiamo parlando. Anzi,” aggiunse, guardandosi attorno per poi fermarsi su Kurt. “Se siamo pronti, potremmo passare direttamente a quella parte.”
Kurt annuì, mettendosi in piedi e guidandolo all’angolo della stanza che avevano attrezzato di chitarra e pianoforte.
Tra i giornalisti scese il silenzio.
Blaine inspirò a fondo, tentando di mantenere la calma. Erano passati anni dall’ultima volta in cui aveva suonato di fronte a un pubblico. Ancora di più da quando aveva suonato davanti a dei giornalisti per la presentazione di un album.
Sfregò le mani sui jeans, tentando di asciugare il sudore che il suo nervosismo aveva provocato, e si sedette al pianoforte.
Kurt era a pochi passi da lui, in silenzio, ma bastava la sua presenza a riempire la stanza e i suoi pensieri. Gli sorrise e tornò a guardare il pianoforte, senza aspettare che rispondesse. Sapeva che non lo avrebbe fatto.
“Questa canzone” spiegò provando gli accordi del piano. “Si chiama “Snowblind” e sarà il primo singolo tratto dal mio nuovo album. È una canzone a cui tengo molto” continuò tornando a guardare i giornalisti. Non era sicuro del perché stesse spiegando le motivazioni che lo avevano spinto a scrivere quella canzone. Ma Blaine era stato sempre un uomo guidato dall’istinto. E l’istinto gli diceva in quel momento, di condividere quella parte di sé.  “Parla di un amore non corrisposto. Di due persone lontane, che vivono i sentimenti in maniera diversa. Che vogliono cose diverse. Due pianeti che girano uno intorno all’altro, senza incontrarsi mai.”
Lanciò un ultimo sguardo a Kurt. Lo stava guardando con un’espressione imperscrutabile, ma Blaine poteva intravedere qualcosa nei suoi occhi azzurri. Un’emozione imbottigliata che tentava disperatamente di uscire. Chiuse gli occhi, tentando di incanalare tutte le emozioni che riusciva a percepire attorno a sé. Poi poggiò le dita sui tasti del pianoforte e si lasciò andare. La voce tremò durante il primo verso.
 
I'm snowblind,
Looking at you,
Let me melt a while in your company,
I unwind in your rapture,
I'm an overture to your symphony,
 
Lasciò che i sentimenti fluissero dentro di lui e si tramutassero in note, in parole.

 
Time makes time,
A memory between us,
Am I still impossible to read?
While the whole world was looking at you,
You came and wrapped yourself around me.

 
Aprì gli occhi, riportando lo sguardo su Kurt. Era ancora lì davanti a lui, immobile. Ma la sua espressione era cambiata. Era più aperta, e Blaine sembrò vedere, per un istante, il tormento che lo accompagnava.
 
You feel the sun,
A work in progress,
I'm so far away from where I wanna be,
You stole my heart,
But my madness,
Is taking the man right out of me,

 
Tentò di riportare l’attenzione sui giornalisti. Di interrompere quel momento che non era adatto a una conferenza stampa. Di convincersi del fatto che ci sarebbe stato un altro momento per mettere a nudo i suoi sentimenti. Possibilmente uno che non comprendesse la presenza di duecento giornalisti. Tutti muniti di telecamera e di registratori, e di occhi soprattutto, che testimoniassero qualcosa di così personale.
 
You said, we could have been so good together,
I complicate so easily
While the whole world was looking at you,
You wrapped yourself around me.

 
Ma tutti i ragionamenti del mondo non gli impedirono di riportare lo sguardo su Kurt. Per dedicargli almeno, quella parte di canzone. Per fargli capire che non era solo una caccia. Che aveva la certezza assoluta, nonostante il modo in cui si erano conosciuti e re-incontrati, nonostante l’assurdità dei suoi sentimenti, che ci fosse qualcosa tra di loro. Qualcosa che trascendeva la razionalità e la follia.
 
So wonderful,
Feeling so vulnerable
You'll never know what you did to me,
Can't disguise,
I'm hiding behind my eyes,
You could've meant the whole world to me.

 
L’ultima nota risuonò, vibrando attraverso il suo corpo. Ci fu un attimo di silenzio che lo preoccupò. Poi gli applausi partirono. Un battito di mani alla volta fino a diventare un rumore fragoroso ed eccitato. Blaine sorrise. I giornalisti erano tutti in piedi. Tutti incantati dalla sua musica, e lui non era mai stato così convinto di aver fatto la scelta giusta.
Cercò Kurt con lo sguardo.
Non voleva altro che condividere con lui quel momento. Il suo ritorno al successo. Ma quando si girò, Kurt era scomparso, non era più nella stanza. Corrugò la fronte confuso, ma non ebbe il tempo di ragionare. I giornalisti si erano seduti ancora una volta, ed erano in attesa che continuasse.
Tentò di mettere da parte il panico che si era fatto strada nella sua mente quando aveva notato l’assenza dell’altro uomo e si rimise a suonare. Riuscì a finire le tracce programmate senza troppi problemi.
Il rilancio era stato senza dubbio un successo. I giornalisti, sembravano incantati dalle sue canzoni e Blaine era convinto che le recensioni dell’album sarebbero state positive.
Ma una parte di sé, continuò a concentrarsi su Kurt, sul fatto che fosse sparito senza spiegazioni. Che avesse abbandonato una conferenza stampa, su cui si giocava il suo intero futuro, lasciando che Blaine affrontasse tutto da solo.
Si sentì in imbarazzo, pensando che forse, era stato proprio il suo atteggiamento a spingere Kurt ad andare via. Il fatto che lo avesse reso il centro dei suoi pensieri durante la prima canzone. Che forse Kurt si era sentito messo alle strette, davanti ai giornalisti e ai suoi collaboratori.
Riuscì a districarsi dalle domande dei giornalisti, dirigendosi a passo svelto dietro le quinte. Intercettò Mary Jane, che lo stava aspettando.
“Dov’è Kurt?” chiese, impaziente di parlare con lui. Di scusarsi se necessario.
La donna lo guardò per qualche istante, e Blaine capì in quel momento che tutti i suoi timori erano fondati.
“ È nel tuo camerino” rispose infine. “Ti sta aspettando.”
La strada che lo divise da Kurt sembrò interminabile. Un corridoio di dubbi e incertezze. Quando aprì la porta, trovò Kurt in piedi, di fronte a lui. Si avvicinò con cautela, quasi avesse a che fare con un animale impaurito.
“Kurt” mormorò ma non fece in tempo a continuare. Gli occhi di Kurt brillarono di rabbia e un secondo dopo il palmo della sua mano si scontrò con il suo volto.
Blaine alzò la mano, posandola sulla sua guancia, nel tentativo di attutire il bruciore causato dallo schiaffo.
“Come ti permetti?” infuriò Kurt. Aveva il respiro irregolare, le guance rosse per la rabbia. Gli occhi velati di lacrime.
“Kurt” tentò di nuovo. Ma l’uomo sembrava non voler sentire spiegazioni.
“No” lo interruppe. “Non voglio sentire una parola. Cosa credevi? Che cantandomi una stupida canzone davanti a duecento giornalisti avrei cambiato idea? Che avrei finalmente aperto gli occhi e mi sarei reso conto che tenere le distanze era stato un errore? Qualcuno se ne accorgerà riguardando le immagini. Si renderanno conto che hai cantato quella canzone per me, Blaine, e i giornali si riempiranno di gossip. Monteranno una storia che non esiste, e tutto questo lavoro sarà stato per niente. Tu tornerai a fare notizia solo per i pettegolezzi, e io sarò di nuovo coinvolto in una storia con un mio cliente. Perderò di nuovo la mia credibilità, ma questa volta la caduta sarà più rumorosa e farà più notizia. E io non posso permetterlo.”
La sfuriata di Kurt lo lasciò senza parole. Era probabilmente una reazione esagerata, ma Kurt sembrava parlare con una certezza inconfutabile di quello che sarebbe successo.
“Cosa vuol dire di nuovo?” chiese poi senza riuscire a trattenersi.
“Ho avuto una storia con un mio cliente anni fa” rispose Kurt. Il tremolio nella sua voce, l’unica indicazione che stesse parlando di sé. Blaine rimase in silenzio, stupito da quella confessione. “Il suo nome era Mark,” continuò. “Era un cantante in ascesa in quel periodo. Mark era affascinante, era più grande di me di qualche anno, e sembrava avere il mondo in tasca. E io mi sono lasciato conquistare.” Blaine trattenne il fiato. Non ne aveva nessun diritto, lo sapeva. Eppure sentì la gelosia crescere dentro di sé in maniera esponenziale. Infuocare ogni parte del suo cuore fino a bruciare nelle sue vene.
“Ero appena diventato titolare della mia agenzia, non ero molto conosciuto, ma mi stavo facendo un nome nel giro” ammise. “La nostra storia cambiò tutto. Fu tormentata e traballante dall’inizio. Io ero ancora un ragazzino di città che sognava il grande amore, e lui.. beh.. lui era una star con un seguito di ammiratori pronti a lanciarsi ai suoi piedi. Una sera lo trovai con uno dei suoi fans, nel suo camerino.” Rise. Una risata ironica e piena di rabbia. “Avrei dovuto aspettarmelo, ma per qualche motivo, quel tradimento mi ferì profondamente. Inutile dire che troncai la storia.” Kurt tornò a guardarlo. Sembrava avere bisogno di un abbraccio, di sentirsi dire che non era colpa sua. Ma Blaine non era sicuro che toccasse a lui o che Kurt avrebbe accettato i suoi tentativi di consolarlo. 
“Ero deciso a mantenere il nostro rapporto lavorativo. Avrei lasciato qualcun altro a capo della situazione, ma Mark aveva un’altra idea. Andò dai giornalisti a raccontare che a causa della nostra separazione io ero stato poco professionale, e avevo lavorato contro di lui, perché perdesse i fans e il suo lavoro. Inutile dire che la mia agenzia ne risentì. Che trovare lavoro da quel momento in poi fu difficile. Nessuno voleva essere rappresentato da qualcuno poco professionale e vendicativo. Ma ce l’ho fatta. Adesso sono qui. Sono un pubblicitario di successo. E non permetterò a nessuno di trattarmi di nuovo così.”
Era una promessa. Di questo Blaine era sicuro. Kurt sembrava soffrire ancora per quella storia, e Blaine riusciva a capire solo in quel momento, il motivo della sua distanza.
Avrebbe voluto rassicurarlo, e dirgli che tra di loro avrebbe funzionato, ma la realtà era che non poteva fare una promessa del genere. Si conoscevano appena, e l’unica cosa che li legava, era la sensazione che ci fosse qualcosa di più tra di loro. Qualcosa di speciale, di diverso.
Una sensazione che Blaine non aveva idea se Kurt ricambiasse o no.
“Mi dispiace” mormorò infine. “Io non..” s’interruppe, senza la più pallida idea su cosa dire. “Mi dispiace” ripeté.
Il silenzio nella stanza si protrasse fino a diventare un muro tra di loro. Non aveva potuto saperlo, si disse. Non aveva avuto la più pallida idea di quanto Kurt avesse sofferto in passato. Del fatto che avesse avuto una storia con un suo cliente. Eppure non poteva evitare di sentirsi in colpa per quanto successo. Per averlo ferito ancora una volta, nel suo tentativo malriuscito, seppur sincero, di fargli capire i suoi sentimenti.
“Mi dispiace” ripeté di nuovo.
Kurt, di fronte a lui, sembrava diventato un muro di gomma. Gli occhi bassi, il respiro appena percettibile. Il volto pallido.
“Non possiamo più lavorare insieme” disse infine. E Blaine sentì il cuore fermarsi a quella frase. “Puoi lavorare con uno dei miei agenti o puoi cambiare agenzia. La decisione è tua. Ma io e te abbiamo chiuso.”
Kurt si diresse alla porta, senza guardarlo. Poi uscì. Lasciandolo solo.
Le lacrime, traditrici e inaspettate, scesero silenziose.

AN: e anche questa è andata. Ovviamente “Snowblind” non è stata scritta da me (non sarei mai capace di un tale capolavoro neanche provandoci) ma da Robbie Williams. Per chi volesse ascoltarla, questo è il link.
Non dimenticatevi di lasciatemi i vostri pensieri su questo capitolo. Tramite messaggio, o recensione, tramite segnali di fumo, piccioni viaggiatori, pony express, messaggeri a cavallo. Va bene tutto, basta che se ne parli.
Alla prossima ;)
Mary
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Totallyawesomegeek