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Autore: Directioner_2001    11/03/2014    3 recensioni
"Fai quel che sai fare meglio".
Genere: Azione, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Altri tributi, Bimba Mellark, Bimbo Mellark, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Io vi ucciderò, in un modo o nell'altro. '
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-Pericoli.-

Il mio unico desiderio è tornare a casa, io sono la vittima principale degli Hunger Games qui!
**************
Diedi uno sguardo ai piedi dell'albero.
Non c'era nessuno.
Era ormai mattina, e io avevo una fame da lupi.
Dovevo almeno cacciare.
Scesi dall'albero in fretta, mettendo tutto (sacco a pelo, cintura) nello zaino.
Lo chiusi in fretta e ricominciai la mia camminata.
Indossai la faretra, presi una freccia "normale" e la incoccai all'arco.
La mia fame, non resistette!
Mi fermai davanti ad un cespuglio pieno di bacche, quando mi accorsi che erano i famosi 'Morsi della notte'.
La roteai fra l'indice e il pollice, mentre le mie dita si dipingevano di rosso.
La lasciai cadere ai miei piedi e continuai, distogliendo lo sguardo da quel cespuglio appetitoso, che sembrava un piatto d'argento servito di mattina presto.
Deglutii e continuai.
Potevo andare al lago no?
Infatti, andai verso il lago, e con la freccia già incoccata catturai qualche pesciolino da cuocere.
Ma dovevo farlo adesso.
Presi qualche ramo di legno, tolsi le foglie e con un accendino datomi dallo zaino di Capitol City accesi il fuoco.
Misi il pesce sul fuoco e aspettai che si cuocesse in fretta.
Dovevo spegnere quel fuoco, sarebbe sembrato un piccolo avviso ai Favoriti che io sono in circolazione.
Appena cotto, lo mangiai a morsi e sgomberai tutto, per poi scappare in qualche direzione.
Quella più lontana dai Favoriti.
Scostai qualche ramo che mi impediva la strada, e mi accorsi delle orme che avevano lasciato nel fango.
Erano fresche, quindi di qualche ora prima.
Corsi fino alla luce che mi abbagliava, e trovai la Cornucopia.
Era cambiata totalmente.
Nella notte, era stata modificata.
Le piattaforme erano scomparse, la Cornucopia era circondata da un mare profondo, con piccole stradine strette che attraversavano il mare.
"I settantacinquesimi Hunger Games..." pensai.
Iniziai a correre, in equilibrio, sulle stradine in pietra nera.
Raggiunsi la Cornucopia quando mi trovai a terra.
-Ah!- urlai.
-Zitta...
-David!
-Zitta, nasconditi, ti cercano.
-Lo so, vi ho sentito.
-Lo so anch'io, ti ho visto su quell'albero, su nasconditi!- sussurrò, spingendomi verso l'interno della Cornucopia.
Mi nascosi dietro agli attrezzi, mentre lui scappava.
"Fa che tutto questo finisca, mamma!" pensai cacciando qualche lacrima.
Me l'asciugai, e quando sentii i passi di Jack e vidi i suoi capelli biondo cenere, mi alzai.
Mi pulii dalla polvere e presi qualche coltellino lì dentro.
Li misi nello zaino, e quando ero pronta, uscii correndo verso i boschi.
Colpo di cannone.
No!
David!
Nooo!
Corsi nella direzione che prese e dopo un po' trovai macchie di sangue.
Cos'era successo?
Iniziai a piangere per davvero, e continuai.
L'hovercraft comparì davanti a me, e mi accorsi che non era David...
Una ragazza.
Dai capelli biondi come il sole.
Venne sollevata e tutto tornò normale.
15 morti.
9 vivi.
Cacciai un sospiro, e mi chiesi allora dov'era David.
Era mezzogiorno appena.
Mangiai solo un po' di pera e un pezzo di pesce rimasto dalla colazione.
Mi arrampacai su un albero finchè non vidi i Favoriti che mangiavano beati.
Feci la tosse, ovviamente finta.
-UUU la Ghiandaia Imitatrice.- rise una ragazza dai capelli neri come la pece.
-Ciao, Favoriti!- sorrisi, mettendomi seduta al ramo su cui ero.
-Come stai?- mi chiese un rossa.
-Abbastanza bene, è la prima volta che vengo...ben allenati?- chiesi scherzosa.
-Da una  vita.- rispose Jack con un sorriso malizioso sul viso.
Feci una faccia disgustata.
-Ma che fortuna, chi ha ucciso la bionda?
-Io!- alzò la mano la rossa.
La nera gli diede uno schiaffo alla nuca e sbuffò.
-Brava.- mi congratulai.
-Sai chi è la mia prossima vittima?- mi chiese Jack, iniziando ad arrampicarsi sul mio albero.
-Io?
-Si, indovinato...- rise.
Cacciò dalla sua cintura un coltellino.
Presi una freccia velocemente e gliela conficcai nel braccio, così cadde di schiena sul suolo.
Il suo coltellino, però, volò prima e mi procurò un bel graffio sulla spalla destra.
Iniziai a tamponare la ferita con la mia mano, mentre Jack cercava di togliere la freccia dal suo braccio.
-Addio, Favoriti!- li salutai, sparendo tra gli alberi.
******************
Presi un altro po' d'acqua tra le mie mani e la misi sulla ferita aperta.
Esitai un po' quando l'acqua salata sfiorò il graffio.
Guardai il cielo diventare  blu scuro, e aspettai mia madre che mi mandasse qualche medicina o crema.
Strappai un po' del mio interno giacca e lo strinsi attorno alla ferita, come per fascia.
La coprii mettendogli poi la giacca e me ne andai dolorante.
Mi rifugiai in un altro albero, e mi ci addormentai immediatamente.
Anche se un dolore allucinante mi tormentava tutta la notte, potevo almeno avere una notte bella e calma..
*********
Una scossa.
Due scosse.
Tre scosse.
Mi sveglia spaventata e raccattai tutto in tempo.
Ma cosa?
"Terremoto, scappa Prim!" mi ordinai da sola.
Scesi dall'albero in fretta e iniziai a correre a più non posso.
Mi slogai una caviglia, e per fortuna arrivai alla Cornucopia in tempo.
Il mare agitato, il terremoto finì e davanti a me, si creò un tornado d'acqua.
"Oggi morirò!Oggi morirò!" dissi chiudendo gli occhi.
-No Prim!- gridò una.
Mi buttò a terra e mi tenne al sicuro fra le sue braccia.
-Chi sei?- chiesi.
-Zitta...- sussurrò lei.
Fissai la ragazza, stupita, e affondai il viso nell'erba fresca.
-Ti proteggo io, non ti farò del male...- sussurrò ancora.
Madlyn.
Madlyn...sì, era lei.
Il tornado si distrusse, diffondendo acqua per tutta la Cornucopia e un colpo di cannone si fece spazio in tutta l'arena solo per attirare l'attenzione dei tributi rimasti.
Un hovercraft comparì sopra le nostre teste e mi portò in braccio finchè non fummo lontani.
Rimisi a posto la faretra e lo zaino dietro alla mia schina e tenni fermo l'arco tra le mie mani.
-Grazie.- le dissi sorridendo.
-Stai perdendo sangue!
-Eh?- vidi la mia spalla e annuì.-Si, da ieri.
-Vieni con me, Prim.
-Dove?!
-Ti curo io, tranquilla.- mi sorrise.
Potevo fidarmi?
Annuii e insieme ci dirigemmo sulla riva del lago.
-Ci sono stata ieri, ma non ha funzionato!- spiegai.
-Tranquilla, so quel che faccio.
Mi abbassò la zip e vide la ferita aperta.
-Puoi curarmela?- chiesi, ma non ebbi risposta dopo in avanti.
-Si, certo.- rispose, solamente quando tolse le mani dalla mia spalla.
Non avevo sentito dolore.
Eppure, la crema che mia aveva applicato qualche minuto prima, stava già facendo effetto.
-Vuoi essere la mia alleata?
-Cosa?
Non ci credevo.
Non me lo stava chiedendo per davvero, giusto?
-Che cosa...hai detto?- chiesi ancora.
Rise di gusto e mi fissò dolcemente.
-Allora?Accetti di essere mia alleata o no?
-Ma lo dici sul serio?- chiesi, un po' insicura.
-Certo che sì!
-Ehm, okey.- annuii.         
-Bene, la mia tana è lì.- indicò una parte della "spiaggetta".
C'era una piccola grotta, coperta da piccole rocce che la facevano diventare una cosa naturale, non proprio naturale (eravamo in un'Arena  tecnologica, ovviamente).
-Non ci credo!- esclamai.
Ci avvicinammo di più e io potetti vederla da vicino.
Era un'idea super geniale, eppure io ci passavo tantissime volte al lago (per riempire la borraccia).
-Grazie ancora..- dissi, entrando in quella piccola tana.
-Di niente, Prim.
-Vado a cacciare io?- chiesi.
-No, non preoccuparti, nasconditi e se qualcuno ti scopre...- disse, estraendo un piccolo coltellino, e me lo passò.- Fai quel che sai fare, Prim.
Come mai tutte le persone che avevo incontrato, mi dicevano quella piccola frase?
Sembrava ripetitiva.
Mi accarezzò i capelli scuri scuotendomeli un po' e uscì armata, per poi prendere la via di destra e scomparire nei boschi.
"Sono di nuovo sola, voglio tornare a casa...il mio unico pensiero, il mio unico desiderio.."pensai.
In un pugno stringevo l'arco e nell'altro il coltellino.
Ero armata, perchè avevo tanta paura allora?
Perchè ero una scema.
Avevo sempre paura di tutto.
Un tuono mi fece sobbalzare.
Iniziò a piovere a dirotto, e mi rimisi nel sacco a pelo senza problemi.
Mentre l'aspettavo, chiusi occhio per un po' e mi addormentai.
Speravo tanto che tornasse con qualche coniglio in mano.
*****
-Giorno...- sussurrò al mio orecchio Mad.
Sbadigliai e mi stiracchiai.
-Buongiorno Mad...- dissi io, passandomi la mano sull'occhio, per metterla a fuoco.
D'improvviso, vidi tutto abbaiato.
Avevo pianto?Bho!
-Ti sei addormentata, ho fatto io la guardia.- mi avvertì lei.
-Scusami, avevo tanto sonno...
-Ti capisco, tranquilla Prim, vuoi un po' di tacchino?
-Tacchino...?
-Si, ne vuoi un po'?
-Certo, grazie..- dissi prendendone una piccola parte.
-Su, dai!
-Cosa c'è?- dissi ingoiando il pezzo già mangiato.
-Prendine ancora un po'!
-Davvero?
-Non fare domande stupide, Prim...prendi dai!
E così nacque la vera amicizia.
Lei era gentile.
Vivace, ma soprattutto anche una ragazza carina.
Si fece subito notte, gli Strateghi volevano qualcosa su cui scommettere, eh?
Uscimmo fuori solo per respirare un po' d'aria e iniziai a indicare il cielo.
-Guarda lì!
-Una stella cadente!- urlò lei di seguito sorridendomi.
-Ma non è...naturale! Vero...?- le chiesi consapevole di ciò che dicevo.
-Già, non lo è affatto.- rispose.
-Peccato, io non l'avevo mai vista una vera stella cadente.
-La vedrai, ne son sicura.
-Sarò io la stella cadente che cadrà dopo gli Hunger Games...
-Che vorresti dire?
-Morirò, andrò lassù e farò vedere a tutti i bambini del mio Distretto una vera stella cadente.- sorrisi.
-No, la vedrai tu stessa, non sarai una stella cadente, Prim....vivrai!
-Non è vero, lo dite tutti, e non succederà mai.- ammisi.
-Ti proteggerò io, lo prometto.
-Non mi serve nessuna protezione, Madlyn, so difendermi da sola...non mi fido di nessuno.
-Neanche di me?
-No, di te mi fido...ma non troppo..
-E' meglio tornare indietro, sta facendo piuttosto freddo.- disse ritornando nella tana.
Sospirai per un po' e ritornai dentro anch'io.
Appena entrai, toccò il posto accanto a lei.
Capii un: "E' ora di dormire, Prim, mettiti accanto a me".
Annuii solamente e presi il mio sacco a pelo, mi sdraiai accanto a lei e chiusi occhi di nuovo.
Mi accarezzò il capo, mentre io iniziavo a sognare cose che non avrei mai più visto.
-Notte Prim...- lasciò la sua mano cadere sulla mia spalla mentre perdeva i sensi e iniziava ad addormentarsi.
Avevo bisogno di mamma.
Di papà.
Di Rye.
Avevo bisogno di tornare a casa presto.
Il più presto possibile.




#MYSPACE.

Ve piasa il nuovo capitolo?
Lo spero.
Un po' più lungo degli altri eh?
Grazie alle mie lettrici preferite :
1D_we_love_4ever (dovevo sempre taggarti, angelo, l'hai fatto anche tu!! <3 ) e auroranadi (grazie ancora bella :3)che recensiscono sempre i miei capitoli.
Vi amo ragazze.
Kiss <3 

Directioner_2001

 
  
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