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Autore: Traum    12/03/2014    2 recensioni
"Sul cono" precisò Alice.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Semplicemente esisteva. Come una lama di coltello, o un’ape o un elegante rinoceronte bianco, la bella ragazza esisteva.
Respirava, anche.
E poteva pensare. O meglio, era abbastanza sicura di poterlo fare, ma almeno quanto lo fosse di non poter dimostrare in alcun modo che effettivamente stava pensando.
E se fosse stato tutto falso? In fondo nemmeno il computer più avanzato del mondo poteva effettivamente dimostrare che fosse tutto reale. Anche il gigantesco computer iper-tech che si immaginava in quel momento poteva benissimo essere falso.
E allora non era così semplice poter affermare che effettivamente la bella ragazza stava esistendo.
Sogno o no la ragazza, che vero o no, era distesa su un letto grande più o meno quanto un letto, si alzò in piedi e uscì di casa.
Trovò un gatto, sulla strada per la gelateria, e gli chiese: “Esisti?”
Per tutta risposta il gatto alzò gli occhi al cielo e mormorando borbottii sconnessi continuò per la sua strada.
La bella ragazza sorrise di sbieco, un po’ infastidita dallo scortese comportamento di Gatto, ma in fondo non poteva pretendere che uno sconosciuto rispondesse alle sue domande esistenziale così, su due piedi (sarebbe meglio dire “su quattro zampe”, visto il caso che ci si pone davanti).
La bella ragazza aveva in mente una parola strana qual giorno, di cui non conosceva il significato.
Sulla strada che portava alla gelateria si imbatté in una leggiadra foglia fluttuante nel vento.
Le chiese: “Questa parola esiste? Non la conosco, posso dire che qualcosa che non conosco esiste, almeno per quanto riguarda la Mia Realtà?”
La foglia sorrise saccente, e si allontanò facendosi trascinare da Vento e Aria, due tipi poco affidabili.
Alice pensò che la poveretta faceva meglio a stare attenta alle compagnie che si sceglieva.
La strada verso la gelateria era silenziosa ma ben illuminata, proprio un piacere camminarvici!
La bella ragazza salutò un’amica che aveva visto poco prima, e che però era tornata indietro perché aveva dimenticato il suo ospite in casa.
L’amica si avvicinò ad Alice e le mostrò qualche foto del viaggio che aveva appena fatto, ma la bella ragazza aveva altro a cui pensare.
“Cosa siamo?” chiese distrattamente Alice alla compagna.
Lei stette in silenzio. Rumore di cervello che pensa.
“In effetti proprio non saprei, non posso mentirti. Potrei dirti che siamo affamate, per questo stimo andando a prendere un gelato, no?”
Le rispose Alice: “Ma da quando stai venendo con me?” Però poi si accorse che era stata poco garbata, e si offrì di pagarle il gelato.
Sulla via per la gelateria passarono su un ponte. L’amica lanciò nel fiume sottostante una monetina che aveva trovato in una fontana poco prima, insieme a tante altre monetine.
“Il ponte deve farci attraversare il fiume, – disse Alice – per questo è qui. Allora noi perché siamo qui?”
“Stiamo andando a prendere il gelato” Rispose l’amica.
Alice questa volta evitò di ribattere. I suoi pensieri erano lontani. Per precisione nello Spazio.
Alla bella ragazza piacevano i rettangoli.
Lo Spazio è triangolare?
Non lo poteva sapere. Forse quando sarebbe morta l’avrebbe capito. Sua mamma le diceva che il Paradiso esiste. Ma dove può stare? “Senz’altro nello Spazio” si era risposta Alice. Ma ‘spazio’ non è un termine terribilmente generico? Spazio è tutto. Lo spazio che separa due alberi. Ma sicuramente il Paradiso non era lì. Forse Alice ERA in Paradiso, ma se ne era dimenticata! Le avevano sempre detto che era una persona un po’ distratta…
Le due amiche si trovarono davanti a un bivio, e Noemi senza pensarci imboccò la strada a destra.
“Perché sei andata da quella?” Le chiese la bella ragazza, ferma alla biforcazione delle strade.
“È più corta questa strada, io ho fame”
“Ma a sinistra si cammina sotto i ciliegi in fiore e le viole e le api. Tra poco sfiorirà tutto.” Si lamentò Alice.
“Andiamo vieni, sono pigra io!”
Così le ragazze presero la strada di destra.
Alice si disse che era stata una pessima scelta, ma ormai era stata presa e tornare indietro non sarebbe stato possibile.
Il sole si era spostato poco quando arrivarono alla gelateria.
Noemi voleva un frappè.
“Un frappè all’acqua e un gelato alla lavanda”
“Sul cono” precisò Alice.
  
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