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Autore: Roev_Chan    12/03/2014    1 recensioni
Qualche mese dopo aver respinto Satana all'Accademia della Vera Croce, Roev riprende il corso di studi per diventare esorcista, finché Mephisto, il preside, le dà la notizia del furto di un importante cimelio: l'occhio sinistro del Re delle Impurità. Il responsabile, Saburota Todo, è ora diretto a Kyoto, dove è tenuto nascosto l'occhio destro. Il suo chiaro intento di rubarlo è evidente. Ma nessuno sa ancora qual è il suo vero obiettivo...
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Sequel di [Candy Piano] ♥
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Roev venne raggiunta da Mephisto che la prese per le spalle da dietro e la fece girare verso di lui, scuotendola con foga.
-Ma sei pazza ad andare in giro da sola?! Secondo te perché ho ordinato il coprifuoco?! Dannazione, sto cercando di proteggerti ma sembra che tu te ne freghi di tutto quello che sto facendo!- La sgridò con un tono di voce piuttosto alto. La ragazza era spaventata da quello che era avvenuto pochi istanti prima, ma riuscì a riprendersi quasi subito.
-Magari invece di farti gli affari tuoi potresti presenziare un po' di più nella mia vita, non trovi?!- Rispose lei, gridando a sua volta -Sei il mio tutore adesso, dovresti comportarti da tale!-
-Roev io non sono solo il tuo tutore, ho altre responsabilità, sia come demone che come esorcista. Non posso fare il padre adesso, non lo sono, non lo sono mai stato e non ho idea di come si faccia!- Appena Mephisto pronunciò la parola “padre”, il volto della ragazza si rabbuiò più di prima. Si infuriò talmente tanto che Mephisto si morse le labbra, maledicendosi per essersi paragonato al papà della ragazza.
-Scusami.-
-Non sei mio padre.- Fece con rabbia cupa. Mephisto la abbracciò forte, appoggiando la testa sulla spalla di lei.
-Ti ho quasi persa una volta, non voglio che si ripeta di nuovo.- Roev tremò leggermente, e improvvisamente, si rasserenò. Non era molto contenta, ma non era nemmeno più arrabbiata. Lui si staccò dall'abbraccio e le prese il visto tra le mani -Ho avuto paura per te, ma non posso correrti dietro ogni volta, capisci? Ho anche io i miei problemi da risolvere.- Roev capì che forse aveva esagerato a prendersela. Mephisto allungò la testa e la baciò sulla fronte, provocando un capogiro di lei -Cercherò di starti più vicino, te lo prometto, ma tu obbedisci alle regole, per favore...- Lei era mentalmente confusa, quel gesto così affettuoso così all'improvviso l'aveva lasciata spiazzata. Non riuscì a fare altro che annuire -Brava.- La lodò. Si alzò in piedi e si sistemò la mantella bianca. Roev si avvicinò alle piante e rovistò un momento in mezzo agli arbusti per poi trovare Murasame che era stata brutalmente scagliata in mezzo ai cespugli -Come ha fatto a finire lì?- Le chiese Mephisto.
-Todo mi ha disarmata, non sono stata abbastanza svelta.- Rinfoderò la katana nella guaina, e guardò l'intaglio del drago sconsolata -Probabilmente Seiryu si sarà offeso. Scusami.- Accarezzò l'intaglio del dragone con il pollice.
-Roev adesso dobbiamo andare tutti e due. Credo sia successo qualcosa mentre eravamo qui a chiacchierare... Il fatto che Todo si sia presentato qui alla Succursale mi fa pensare che...-
Non fece in tempo a finire la frase che uno degli esorcisti aprì di colpo la porta scorrevole, chiamando a gran voce il preside della Vera Croce.
-Principale! Principale!- Lo chiamò ansimando -L'occhio destro... L'occhio destro è stato rubato!- Gracchiò l'uomo. Roev trattenne il fiato e cercò qualche segno di preoccupazione nello sguardo di Mephisto: lui non fece una piega. Rimaneva lì immobile senza cambiare espressione, poi sospirò; sembrava esasperato.
-Che due palle.- Disse solo cominciando a camminare verso la Succursale. Roev lo seguì, ma lui la bloccò immediatamente, voltandosi e alzando il palmo della mano, in segno di stop -No, Roev. Tu vai dalla tua classe.- Le ordinò impassibile. Lei se la prese.
-Perché?!-
-Obbedisci e basta.- E una volta dette quelle parole, se ne andò. La ragazza tenne il broncio per un po', osservando l'edificio, ma le passò quasi immediatamente. Perché non voleva che la seguisse? Stava forse nascondendo qualcosa come al solito? Le domande che la giovane esorcista si poneva costantemente le frullavano vorticosamente nel cervello. Non capiva perché assumeva quegli atteggiamenti nei suoi confronti certe volte, però capì che forse era meglio strane fuori. Se Mephisto non voleva che lei si intromettesse, magari c'era un motivo. Se ne tornò silenziosamente all'albergo, leggermente offesa. Chiuse la porta dietro di sé e si avviò in cucina con passi pesanti. Era da due giorni a Kyoto, e già si era rotta le scatole di stare lì. Aprì la porta della cucina tenendo lo sguardo basso e appena lo alzò, sussultò vedendo Suguro proprio davanti a lei. Aveva una guancia gonfia e arrossata, e si stava strusciando un panno bagnato contro.
-Che diavolo ti è successo?!- Chiese lei aggrottando la fronte. Suguro aveva uno sguardo torvo, terribilmente cupo.
-Quell'idiota di Okumura...- Bofonchiò solo. Roev scosse la testa. Si chinò verso il freezer e cercò un panetto di ghiaccio.
-Dà qua.- Gli strappò il panno dalle mani e lo avvolse attorno al ghiaccio.
-Non ne ho bisogno.-
-Non rompere e taci.- Fece secca. Lo afferrò per la camicia e lo fece sedere su una sedia, appoggiandogli il panetto alla guancia. Il ragazzo si tenne il panetto premuto contro e si grattò la testa, era piuttosto scombussolato. Roev prese un bicchiere e lo riempì con dell'acqua fresca, poi si sedette sul mobile della cucina, con le gambe a penzoloni, bevendo a brevi sorsi.
-Allora che è successo?- Chiese d nuovo, appoggiando il bicchiere di fianco a lei. Suguro sospirò come un facocero, allargando le narici. Era piuttosto arrabbiato.
-Mamushi... l'occhio...- Borbottò. Roev si fece attenta, e alla fine i sospetti vennero confermati: Mamushi Hojo aveva rubato l'occhio destro. Era lei la traditrice alla fine -Okumura è stato portato nelle prigioni della Succursale.- Disse anche, dopo aver taciuto per un po'. Ora lei era confusa.
-Perché hanno rinchiuso Rin?- Suguro si massaggiò la guancia cercando di non procurarsi eccessivo dolore.
-Ha perso il controllo. Non si vede?- Rispose come se fosse ovvio. La ragazza fece finta di nulla, ignorando l'insolenza con cui le rivolse quelle parole. Si alzò dal mobile e gli andò vicino.
-Tu pensa a rimetterti.- Come lui aveva fatto a lei prima, Roev gli puntò l'indice in fronte e lo spinse all'indietro -Scemo.- Lo superò e se ne andò via. Era stranamente tutto troppo tranquillo, quella sera. Dopo la comparsa di Todo e la notizia del furto, ogni cosa attorno a Roev si era ammutolita. L'unico rumore che percepiva era lo scricchiolio dei passi sul pavimento di legno. Si guardò intorno, come le diceva spesso Mephisto. Vedeva i malati soffrire, e lo sguardo degli esorcisti senza più un barlume di speranza. Il furto dell'occhio destro era stato un duro colpo per tutti. Stava per andarsene, quando vide una bambina correre verso uno dei malati. Si chinò piangendo sul corpo affaticato dell'uomo.
-Papà!- Pianse disperata. Roev la guardò pietrificata. Il sangue le si gelò nelle vene, quella visione ricordò lei con suo padre, quando lo avevano trovato pieno di ferite causate dai demoni. Le era andato incontro, chiamandolo mentre i suoi occhi grondavano di lacrime. La bambina fece la stessa cosa che fece lei allora. Se ne andò con il cuore che le batteva all'impazzata. Ripensò a quando era morto suo padre, e la sua intera famiglia. In quel periodo, si era sentita la persona più sola del mondo. E il ricordo faceva male, come delle spine che le pungevano il cuore. Camminò velocemente verso le camere e, quando entrò nella stanza dove dormiva assieme ai compagni, senza pensarci si spogliò della divisa. Fu un peccato che Shima era proprio lì in quel momento. Era letteralmente scioccato.
-A... Akuma?! Che diavolo stai facendo?!- Roev si era cambiata con abiti quotidiani, molto più comodi della stretta divisa della Vera Croce -Akuma?!- Balbettò di nuovo il ragazzo dai capelli rosa.
-Shima, dove sono la Hojo e Todo?- Chiese la ragazza. Shima parve spiazzato da quella domanda, e non riuscì a dire altro se non bofonchiare.
-Ma che posso saperne io...- Farfugliò. La ragazza si legò la spada a spalle con un laccio e aprì la porta uscendo verso il giardino.
-Se non mi puoi aiutare così, allora fallo chiudendo il becco. Se dici a qualcuno che sto uscendo, ti ammazzo.- Fu chiara ed esplicita. Si gettò nel giardino e corse verso il muro dove Todo aveva scavalcato con un balzo. Afferrò il bordo delle cinta e si tirò abilmente su, puntando i piedi contro il muro e facendo forza sulle braccia. In un attimo, fu dall'altra parte. Osservò le impronte che Todo aveva lasciato nel fango. Suo padre, quando era ancora in vita, le aveva insegnato a seguire le tracce, essendo cacciatore. Lei era un po' arrugginita, ma dubitava che qualcuno potesse aggirarsi per quei boschi lì. Cominciò ad andare dietro alle impronte, seguendole per qualche minuto nel folto degli alberi. Sentì uno scricchiolio di rami inquietante, e si voltò di scatto sfoderando Murasame a metà. La luce prodotta dalla lama blu metallico illuminò l'ambiente, e scoprì un cervo che la fissava piuttosto spaventato. Roev si tranquillizzò e continuò a seguire tracce per la sua strada. Arrivò fino a un sentiero costruito con pietre e pezzi di legno. Per terra vi erano resti di terriccio e di fango. Osservò bene le sagome sul terreno pietroso del sentiero e notò che formavano il disegno della suola delle scarpe di Todo. La ragazza si guardò attorno e vide un cartello sul bordo del sentiero: c'era scritto “Monte Kongoshin – Tempio Fudobu-Ji” e c'era un freccia che indicava il verso della strada. Roev fece un respiro profondo e, armandosi di coraggio, cominciò a salire per la montagna.





Angolo autrice:
Siamo circa a metà della fic, e farò tutto il possibile per renderla sempre più avvincente!
Ho di recente acquistato il numero 11 del manga di Blue Exorcist, e da un po' di tempo mi 
ponevo una domanda... perché è così lento? Cioè, ne escono due all'anno se tutto va bene...
Mi demoralizza così tanto questa cosa, essendo che è il mio manga preferito ;w;
Nel 2011 qui in Italia è uscito il primo numero, sono passati tre anni... 
...è con questa riflessione che vi lascio con il capitolo 5 di [Impure Souls] ● !
Grazie per aver letto, un saluto a tutti quanti!
Bye!

Roev_Chan

 

   
 
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