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Autore: FrancyF    12/03/2014    2 recensioni
Lui e Lea ne’ avevano passate così tante assieme, ma assieme avevano anche resistito.
Non avevano dato retta ne' ai paparazzi ne’ alle critiche.
Ma, soprattutto, non avevano mai smesso di credere in loro.
Nel loro Amore.
Cory sorrise tra se’, ripensando a come era iniziato tutto.
Con una semplice frase di una canzone dei Journey: Don’t stop believin.
_Basata sulla mia precedente one-shot: "You're my life".
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Questo deve essere l’anno migliore della mia vita”.
Era questo quello che Lea aveva pensato quando aveva visto la sfera cadere a Time Square, ovviamente, l’aveva vista alla televisione con i suoi genitori e Cory che continuavano ad assillarla sulla sua gravidanza.
Il 2014 sarebbe stato un anno diverso dagli altri: niente viaggi, interviste, paparazzi o nottate in bianco con Cory. Be’ forse le nottate in bianco ci sarebbero state lo stesso, ma per via del bambino…
Lea aveva lasciato a malincuore New York perché sapeva cosa la attendeva al suo rientro a casa: niente. Ormai era incinta di sette mesi e persino Ryan le aveva ordinato di non presentarsi al lavoro, ma di stare a casa a riposarsi.
Bloccata a casa la ragazza si sentiva una prigioniera e si stava veramente stressando. Stava tutto il tempo con Sheila a leggere “Cosa aspettarsi quando si aspetta” e sapeva a memoria tutta la descrizione del settimo mese: “I seni si induriscono, aumenta il bisogno di urinare, iniziano i dolori alla schiena, cala il desiderio sessuale…”. Praticamente Lea si sentiva uno straccio e il momento più eccitante della giornata per lei era aspettare qualche telefonata o che quello scemo di Cory rientrasse a casa dal lavoro. Anche se, a volte, le era più di intralcio che di aiuto.
-Lee ti sono mancato?- Cory posò le chiavi di casa sul tavolo in soggiorno e si sedette accanto a lei sul divano. Appoggiò immediatamente la testa al pancione per sentire il piccolo muoversi.
Lea sospirò e gli accarezzò i capelli.
-Dovremmo smettere di fare sesso lo sai Monteith?-
-Perché?- Cory la guardò in tralice, additando al libro –lo hai letto lì dentro?-
-No- ammise Lea –non proprio… c’è scritto che i rapporti dal settimo mese diventano più difficili per via della pancia…- il suo tono era lamentoso e, solo allora, Cory capì perché.
-Cucciola per me sei sempre sexy lo sai- la baciò dolcemente sulle labbra e la fissò negli occhi.
-Non è vero Cory- si lamentò lei –insomma guardami sono grossa come una balena! E’ impossibile che tu mi trovi ancora attraente e fare l’amore diventerà una tortura. Sudo un sacco, non mi vedo neanche più le caviglie da quanto sto ingrassando!-
-Amore ma che dici?- Cory si sentiva male per lei –io ti amo e ti amerò sempre. Non mi importa se non faremmo più sesso per due mesi. Resisterò giuro… e poi ti trovo sempre meravigliosa, anzi forse sei ancora più bella adesso di prima-
Lea le fece un sorriso acquoso, le lacrime le rigavano le guance.
-Davvero?-
-Davvero cosa?-
-Davvero non cercherai una donna più bella, magra e giovane?-
Cory rise, accarezzandole i capelli.
-Certo tesoro. Lo sai che oramai mi hai fregato…-
-Ah Cor-
-Si Lea?-
-Dovremmo anche andare al corso pre parto-
-Tutto quello che vuoi-
 
La prima lezione del corso pre parto fu posticipata per colpa di Heather.
Elijah aveva tre mesi e Heather e Taylor volevano trascorrere una serata romantica, ma entrambi  i genitori dei ragazzi erano impegnati, quindi  Cory e Lea si fecero avanti.
-Siete proprio sicuri?- Heather era davanti a casa Monteith, riluttante, con Elijah in braccio –perché so che Lee è davvero distrutta e che tu avrai mille cose a cui pensare…-
-Rilassati HeMo- Cory le sorrise incoraggiante, prendendo in braccio il bambino –io e Eli ci divertiremo un mondo e inoltre inizierò a fare pratica-.
-Davvero non sappiamo come ringraziarti- Taylor sospinse la fidanzata in macchina, e sfrecciò via.
 
-Papà e mamma avevano molta fretta eh?- Cory era seduto sul divano con Elijah in braccio, accanto a Lea.
-Be’ ci credo- Lea sorrise –è importante sai ritrovare l’intimità dopo un bambino-
-Ok… quindi i tuoi genitori non fanno sesso per colpa tua diavoletto?-
-Cor!-
-Che c’è?-
-Non parlargli di queste cose o crescerà pervertito come te!-
-Ti spiace tenerlo un attimo mentre vado a prepararli il biberon?-
-No di certo-
Cory tornò pochi minuti dopo, prese il bambino in braccio e gli porse il biberon.
-Come fai a sapere come prenderlo?-
-Ero abituato con i mie cugini amore… ehi nanerottolo avevi fame eh?-
Lea sorrise, mentre Cory le porgeva Elijah.
-Sembriamo piacerti non è vero Eli?-
Il piccolo emise un gorgoglio soddisfatto e fissò la ragazza con i suoi grandi occhi azzurri.
-E’ adorabile!- squittì Lea baciandoli entrambe le guance.
 
Le ore che Cory e Lea trascorsero con Elijah furono una ventata di aria fresca per Lea: finalmente, con accanto un neonato, sembrava aver dimenticato le sue crisi da “donna nevrotica e incinta”. Cory passò il pomeriggio a fare mille facce buffe per far ridere il bambino e quando ci riusciva veniva ricompensato dal dolce suono dei suoi strilli di gioia. Lea appoggiava le manine del bimbo al suo pancione e non la smetteva di raccontarli del suo futuro baby Monchele.
-Perché sarà divertente no crescere assieme? Scommetto che diventerete molto amici, giocherete sempre assieme…-
-Tesoro non credo che ti stia ascoltando... guarda sta sbadigliando-
-Oh- Lea coprì il bambino con una coperta, tenendolo stretto fra le braccia.
-Possiamo dormire assieme allora- disse avviandosi verso la camera, dopotutto, era sempre incinta di sette mesi e stare tutta la mattina a prendersi cura di Elijah l’aveva sfinita.
-Ok- Cory li guardava sorridendo –intanto vi preparerò uno spuntino-.
Vedere Lea con un bambino in braccio era una delle cose più belle che avesse mai visto, non vedeva l’ora di fare lo stesso con suo figlio.
Un’ora dopo Cory svegliò Lea: si era stesa sotto le coperte con Elijah usando come barriere i cuscini, impedendo così al bambino di cadere.
-Ti ho fatto un panino-
-Aww! Grazie amore!-
-Il piccolo dorme ancora?-
-Si-
La coppia abbassò lo sguardo su di lui: era perfetto.
-Heather non mi aveva detto che suo figlio era così forte- Cory accarezzò delicatamente i capelli biondi del bambino –non vedo l’ora di vedere il nostro-.
Dopo pochi minuti Elijah si svegliò e iniziò a piagnucolare.
-Ehi piccolo non iniziare a fare i capricci eh?- Cory lo prese in braccio nel tentativo di calmarlo e capì immediatamente il problema –si è fatto la pipì addosso- brontolò.
Lea si alzò.
-No- protestò Cory –tesoro faccio io, tu riposati-
-Ma Cory stai facendo tutto tu. E’ anche mio nipote sai?-
-Ok…allora puoi distarlo mentre lo cambio-.
Cambiare il pannolino a Elijah fu una delle cose più difficili del mondo per Cory: non solo perché il bambino continuava ad agitarsi, ma perché sembrava che avesse ancora tanta pipì da espellere. Nemmeno Lea e la sua voce angelica riusciurono a impedire a Elijah di bagnare tutta la maglietta di Cory di pipì.
-Be grazie amico. Con questo ti sei giocato tutti i tuoi futuri regali di Natale o di compleanno-
Finalmente erano riusciti a cambiare Elijah e, ora, stavano tutti e tre seduti in soggiorno, Lea sul divano mentre Cory era seduto sul tappeto con Elijah e stava tentando di farlo giocare.
-Ok questo è l’orso Blujeans. E’ di testa d’arachide, ma dato che diventerete migliori amici te lo lascerò masticare per bene se vuoi…-
Elijah mise in bocca un orecchia dell’orso.
-Credo che gli piaccia- osservò Lea, massaggiandosi la pancia.
Dopo aver fatto il bagno a Elijah e averlo fatto cenare, Lea li mise il suo pigiamino e si sedette sul divano, accanto a Cory.
-Ok ometto ora della nanna- Cory prese il bambino dalle braccia di Lea e lo appoggiò contro il suo petto, coprendolo con una coperta. Lea continuò ad accarezzarli i capelli biondi e a cantarli “Twinkle twinkle little star”, finché Elijah non chiuse gli occhietti.  Respirava piano, la sua cassa toracica che si alzava e abbassava ritmicamente, mentre le manine stringevano la maglia del padrino.
A Lea vennero le lacrime agli occhi: vedere Cory con in braccio un bambino, che continuava a sussurragli quanto gli volesse bene; era qualcosa di incredibilmente giusto nella sua mente. Forse Dianna aveva ragione, Cory era nato per fare il padre. Glie lo si leggeva in faccia, c’era una dolcezza in lui mentre era con il bambino.
-E’ meraviglioso- sussurrò, prima di stringersi a Cory –tu sei meraviglioso-.
Lui sorrise, attento a non muoversi, per non svegliare Elijah.
-No tu sei meravigliosa-
 
-E’ stato un tenerone!- Lea strinse a se’ Elijah un’ultima volta prima di consegnarlo a Taylor.
-Davvero non vi ha dato nessun problema?- Heather baciò il figlioletto su entrambe le guance.
-Solo uno- Cory sopragiunse sulla soglia, portando la borsa con dentro le cose di Elijah –mi ha lavato con la sua pipì, ma ci sono cose peggiori-
-Davvero? Eli non si fa… povero zio Cory- Heather sorrise –comunque ragazzi ci avete salvato davvero. Ricambieremo il favore-
La coppia salutò il terzetto con la mano finché l’auto non scomparve.
Un’ondata di ottimismo pervase Lea: di essere grassa o non grassa non le importava minimamente, voleva solo stringere il suo bambino fra le braccia; e cosa più importate, amava assolutamente il modo in cui Cory aveva fatto il papà per Elijah.
Sarebbero stati una famiglia perfetta in solo due mesi.


Awww ok... troppo fluffoso? No, io amo alla follia Elijah e amo alla follia immaginarmi quei due alle prese con il piccolo.
Ora scappo a vedere Glee gente... le nazionali, so già che il mio povero cuoricino non reggerrà.
Le recensioni sono l'amore.
Ci vediamo SAB 15 MAR e MER 19 MAR.
FrancyF
   
 
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