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Autore: liams_batgirl    12/03/2014    15 recensioni
Londra, 1897. I Poeti Maledetti si divertivano a vivere una vita scapigliata: giocano d'azzardo, bevono, vanno a donne e usano i Paradisi Artificiali per trovare l'ispirazione. Harry, però, è diverso da tutti gli altri Poeti Maledetti, mentre Louis viveva la sua vita confusionaria e disordinata, come tutti gli altri poeti come lui si godevano. Gli opposti si attraggono?
Uno in fuga dal suo passato. Uno in fuga dal suo futuro.
Due Poeti Maledetti.
Un amore proibito.
Harry Edward Styles e Louis William Tomlinson.
Genere: Generale, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno Harry non riusciva proprio a trovare ispirazione per la sua nuova poesia. Era da mesi che, ormai, la sua vena poetica era inaridita, non trovando più quella illuminazione che aveva una volta. Ad Harry piaceva scrivere, infatti era molto frustrato che non riusciva a cogliere una buona idea tra le mille che girovagavano nella sua testa. Era strano per lui non trovare più niente da fare, era un Poeta Maledetto, tutti gli altri poeti come lui trovavano svaghi ed interessi che egli non aveva e che non voleva avere niente a che farci. Nel 1897, essere un Poeta Maledetto aveva i suoi vantaggi: si giocava d'azzardo, si scommetteva e ci si ubriacava, per non parlare della quantità di oppio che si consumava al giorno da uno di quei poeti, per raggiungere un'altro strato di coscienza, utile per scrivere meglio; ma Harry pensava che bastasse trovare la vera essenza di sé stesso per scrivere emozioni e parole incatenate all'anima, come avevano fatto Dante Alighieri, oppure Giacomo Leopardi, i quali scrissero storie definite dal ragazzo “divine”, e che egli amava leggere nelle calde giornate d'estate; e non ricorrendo ai cosiddetti Paradisi Artificiali. Harry aveva 20 anni, abitava a Londra ed era famoso per i suoi scritti e per le sue poesie, di cui egli andava molto fiero. Amava Londra, anche se era piuttosto malfamata a quel tempo, infatti tutti i Poeti Maledetti trovavano rimedio al loro irrefrenabile vizio di condurre una vita scapigliata proprio lì, ma lui coglieva sempre le cose positive della vita, e della sua città, un vantaggio enorme quando scriveva una delle sue amate poesie. Ad Harry non piaceva bere, drogarsi o andare a donne, infatti non si poteva definire un vero e proprio Poeta Maledetto, ma lui aveva una tendenza a vivere una vita disordinata e confusa, non come i vecchi poeti che si dedicavano interamente allo studio. Harry trovava un certo fascino nella vita, e non voleva certo sprecare la sue esistenza a fumare e a giocare d'azzardo, lui riusciva a cogliere una “magia” nell'aria, come la dolce aria frizzante all'alba, oppure un tramonto spettacolare specchiato nel fiume Tamigi, o anche un parco pubblico ornato di fiori e di vegetazione. Harry, anche se si godeva la natura e non faceva quello che facevano gli altri Poeti Maledetti, non aveva una vita abbastanza tranquilla come può sembrare. Il ragazzo intinse la sua penna nel calamaio, nero come il buio, per poi tracciare alcune parole sul lungo foglio di carta bianca che teneva davanti. Staccò la penna dal foglio, per poi controllare quello che aveva scritto. Non era quello che voleva, quindi stropicciò la carta e la buttò nel camino acceso, che la fece scomparire in qualche secondo, innalzando una grande fiamma gialla. Quando era inverno, ad Harry piaceva tenere il camino acceso, emanava un calore tale da rilassare il ragazzo, un calore che non si poteva trovare in coperte o in maglioni di lana. La casa di Harry non era un granchè: solo il suo studio, dove di solito scriveva e dava libero sfogo alla sua fantasia, dimostrava che viveva in una dimora con solo l'occorrente; era una stanzetta modesta, lui scriveva su una scrivania al centro della stanza, con un buco per il calamaio nell'angolo in alto a destra, e con dei fogli scritti per tutta la superficie da lavoro, si sedeva sulla sua comoda sedia in legno, con un cuscino arancione; alla sua destra c'era una piccola finestra, che faceva entrare la dolce luce di Londra al mattino, e gli ultimi raggi di Sole del pomeriggio; mentre alle sue spalle c'era il suo amato camino, e a sinistra una mensola con libri, disegni e le sue poesie. Harry sospirò profondamente, si alzò dalla sedia poggiando la penna su un lato della scrivania, prese la sua giacca, delicatamente appoggiata sulla sedia, ed uscì di casa. Forse gli sarebbe servito per la sua ispirazione andare a visitare un circolo letterario.


SPAZIO AUTRICE:
Ciao c:
Eccomi con UN'ALTRA fanfiction c:
Visto che adoro in generale il Decadentismo, soprattutto i Poeti Maledetti, ho deciso di scrivere questa Fanfic Larry con i protagonisti che sono Poeti alla fine dell'Ottocento.
Spero vi piaccia c:
Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate di questa storia.
Continuo ad 1 recensione c:
  
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