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Autore: kibachan    29/06/2008    5 recensioni
una strana visita imprevista si trasforma nel pretesto per una notte diversa, e con un finale non esattamente programmato.. ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Kurenai Yuhi, Shino Aburame
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole era da poco tramontato dietro gli alberi del fitto bosco di Konoha.
Kiba si trattenne ancora qualche istante ad osservare i riflessi viola/arancio che erano rimasti nel cielo… adorava guardare ogni sera il tramonto insieme ad Akamaru… quello spettacolo aveva il potere di rigenerarlo da tutte le fatiche della giornata.
Quando tutto si fece completamente scuro e le stelle si affacciarono a decorare la notte si alzò in piedi e si stiracchiò con un enorme sbadiglio.

-andiamo Akamaru…- biascicò con la bocca un po’ impastata  mentre quello anche si stiracchiava come un gatto…

entrarono in casa. Decisamente avevano entrambe bisogno di una bella dormita.
Kiba stava per andarsene in camera sua quando sentì bussare alla porta. Tese le orecchie. Probabilmente si era sbagliato…
No. un nitido bussare lo raggiunse di nuovo.

-oh ma dai!!! Ma chi cazzo rompe le scatole a quest’ora!!- imprecò.

Sbuffò pesantemente e poi si diresse ad aprire snocciolando tutto il corollario di parolacce che conosceva, e non  erano poche.
Spalancò la porta.

-maestra Kurenai!!- esclamò incredulo
-cosa ci fa qui!?-
la donna gli sorrise dolcemente.
-buona sera a te Kiba…-
il ragazzo arrossì confuso
-oh si… mi scusi…. Certo… buonasera…è solo che sono rimasto sorpreso- si spostò per farla entrare
-scusi il disordine colossale… ma sono solo a casa da due giorni!- esclamò grattandosi la testa davanti alla baraonda di cani vestiti e cucce che c’era nella casa.
Kurenai però non sembrava molto impressionata… si fece spazio sul divano e si sedette lentamente a causa del pancione ormai sempre più prominente…. Poi tirò un sospiro.
Kiba la guardava perplesso…. Ok… forse non era stato particolarmente educato prima, ma la domanda rimaneva lo stesso: che diavolo ci faceva la sua sensei a casa sua a quell’ora????

-a dire la verità Kiba… è proprio perché sapevo che stavi solo che sono venuta proprio da te..-
il ragazzo non potè impedirsi di arrossire davanti a quella frase e scacciò con violenza un pensiero non molto consono dalla sua mente.
-mi serve un favore…- continuò la donna riportandolo coi pedi per terra.
-a casa mia hanno cominciato adesso dei lavori di ristrutturazione per la camera del bambino in arrivo..- spiegò con un sorriso accarezzandosi delicatamente il ventre
-bhè in pratica è un cantiere aperto…. Così mi chiedevo se per un paio di giorni potevo dormire qui da te…- ammise con un candore disarmante
-COSA??? DORMIRE QUI??- esclamò Kiba a un tono di voce più alto di quello che avrebbe voluto.
Kurenai però non sembrò farci caso.
-lo so è una seccatura adesso che avevi casa tutta per te… però non posso permettermi di chiedere alla famiglia Hyugha di ospitarmi… e a casa di Shino…- arrossì leggermente
-non credo che riposerei granchè con tutti quegli insetti che hanno in casa lì a guardarmi…. Mi rimanevi solo tu… ^^-
Kiba arrossì di nuovo (sono io che non dormirò granché sapendo che lei dorme nella stanza vicino alla mia…) pensò….. poi però si rese conto che le parole della sua sensei erano tragicamente vere.
Non aveva nessun altro…. Dei genitori…. O…… un fidanzato…. Che potessero aiutarla nella situazione difficile che stava attraversando. Portare avanti una gravidanza tutta da sola…  se non poteva contare neanche sui suoi allievi che razza di mondo schifoso abitavano..?

-ma no! di che seccatura parla! Non c’è alcun problema! Può rimanere tutto il tempo che vuole, tanto mia sorella Hana non tornerà prima di una settimana e la sua camera è la più pulita di casa!- esclamò quindi sorridendo.
Kurenai tirò un sospirò di sollievo
-guarda non so proprio come ringraziarti-
-io vado di sopra faccia come a casa sua….- disse lui facendo per salire le scale… fece cenno ad Akamaru di seguirlo ma quello si era accomodato sul divano con la testa sulle gambe della sensei e non voleva saperne di muoversi…

- Akamuaru!!- lo chiamò Kiba…. Quello non si mosse.
Il ragazzo sbuffò e se ne salì in camera sua…
- e poi dicono che il cane è il miglior amico dell’uomo…- bofonchiò.

Kiba se ne stava seduto sul suo letto teso come una corda di violino. Più cercava di non pensarci più la sua mente non faceva che riproporgli la questione che la sua (estremamente sexy) sensei avrebbe passato la notte a casa sua… e che erano soli!!!
A un certo punto non resistette più e si fiondò a volo d’angelo sul telefono.
Compose velocemente un numero e attese…

-pronto?-
-Hinata!! Meno male che hai risposto tu! vieni subito qui!!-
-Kiba che succede!?-
-te lo spiego dopo devi venire a casa mia adesso-
-ma…..-
-Hinata ti prego, ti prego, ti scongiuro!-
-va bene d’accordo non agitarti arrivo…-
ah grazie!! Ti adoro!!-

e attaccò il telefono…. Si concesse qualche istante per constatare che aveva appena detto ad Hinata di adorarla… cosa tragicamente vera sotto ogni aspetto e che si era ripromesso di tenere gelosamente per se…. Ma si convinse che lei non ci avesse dato peso… detto in quel modo.
Poi chiamò Shino..

-Shino?-
-razza di deficiente lo sai che ore sono…-
-si scusami… devi venire qua da me-
-ma sei fuori?-
-Shino comportati da amico per una volta nella tua vita e vieni qua- ringhiò
-chiama Hinata… io ho sonno..-
-già fatto.. sta venendo-
-a maggior ragione non vedo a cosa ti servo io…- ribattè Shino che conosceva bene i sentimenti di Kiba per la ragazza
-ti prego!!! La maestra Kurenai vuole dormire qua da me stanotte e sono solo! Mi viene il panico!!-
-dormirà la??? La sensei??-
-si-
-e perché non lo hai detto subito… arrivo..- e attaccò il telefono.

Kiba osservò la cornetta con tutta l’intenzione di spaccarla in due
-entomologo pervertito…- ringhiò… poi scese di sotto.

-Maestra se non le dispiace ho chiamato Shino e Hinata… vengono a farci compagnia anche loro..-
esordì entrando nella stanza.
-oh che pensiero carino ma non dovevi disturbarli!- disse sorridendo.
Kurenai si era cambiata ed indossava solo una vestaglia di seta rosa..
Kiba aveva decisamente fatto bene a chiamarli…. (Mooooolto bene)… pensò voltandosi di spalle e arrossendo di nuovo.
Fortunatamente per la salute mentale di Kiba poco dopo bussarono di nuovo alla porta. Il ragazzo si catapultò ad aprire e spalancò un gran sorriso nel vedere i suoi due compagni di squadra.

-ragazzi meno male!- sospirò
-Kiba, Shino mi ha spiegato la situazione per strada…- disse timidamente Hinata entrando
- è solo che non capisco quale sia la tua preoccupazione..- pigolò ingenuamente.
Kiba lanciò uno sguardo inceneritore a Shino e cambiò prontamente argomento dirottando Hinata nel soggiorno.
Non appena vide la sua sensei a Hinata si illuminarono gli occhi e si fiondò accanto a lei cominciando a riempirla di domande  e premure
Shino invece se ne stava ancora fermo in piedi ad osservare con un sopracciglio sollevato lo stato dell’abbigliamento di Kurenai.

-scollati da per terra… ti ho chiamato per aiutarmi non per stare li a sbavare!- gli ringhiò Kiba in un orecchio
-perché sei scemo… io al posto tuo col cavolo che ti avrei chiamato..- disse lui serafico
-Shino!- esclamò esterrefatto Kiba.
Il ragazzo lo ignorò, si tolse il giaccone col cappuccio e si piazzò anche lui sul divano a seguire la conversazione tra le due donne.

-perché a me!?- sospirò Kiba prima di unirsi a loro.

Passarono un paio d’ore in tranquillità… poi a un certo punto Kurenai fu colta da un grosso sbadiglio

-accidenti deve essere tardissimo sto morendo di sonno…..- disse nascondendo con la mano un'altro sbadiglio
-che giornata avete voi domani, ragazzi?- chiese
-io ho gli allenamenti con mio padre e con Neji..- disse Hinata orgogliosa
- a me l’hokage mi ha convinto a tenere una lezione all’accademia su come seguire le tracce..- borbottò Kiba a mezza bocca prevedendo già la noia mortale. Hinata rise sommessamente
-e tu Shino?- chiese ancora Kurenai. Ma non ottenne risposta.
-Shino?- chiamò anche Kiba. Niente il ragazzo si era dileguato.
Lo cercarono al piano superiore chiamandolo senza ottenere risposta fino a che Kiba non trovò la porta di camera di sua madre chiusa a chiave

-Shino sei li dentro?- chiamò
-si. Per favore sono molto stanco non disturbatemi…- si sentì dire da dentro
-razza di fanatico arrogante esci subito da lì!! Non puoi prenderti un letto matrimoniale tutto per te!!- urlò Kiba sbattendo un pugno sulla porta
all’interno della stanza Shino era talmente impressionato che si era messo a pulire le lenti degli occhiali.
Ignorò bellamente le proteste veementi che arrivavano da fuori crogiolandosi invece nella sua totale genialità. Aveva lasciato il suo migliore amico libero di stare con Hinata, la ragazza di cui era innamorato dall’età della pietra. Non era forse un comportamento encomiabile il suo?

-Shino maledizione! Non renderti ancora più imbecille di quanto tu già non sia!!!- imprecò ancora Kiba.
Kurenai gli mise una mano sulla spalla
-non preoccuparti Kiba… lascialo stare. Vorrà dire che io e Hinata divideremo il letto di tua sorella- disse dolcemente
-si… la prego cerchi di perdonarlo di tanto in tanto ha scatti di idiozia folle alla Naruto..- commentò Kiba sospirando.
Ma in quel momento intervenne Hinata
- ma no maestra! Nella sua condizione…. Prenda lei il letto di Hana e si riposi per bene..- disse risoluta.
I due la guardarono
-io posso dormire con Kiba…- aggiunse tranquillamente.
L’espressione sulla faccia del ragazzo era talmente ridicola da risultare comica… Hinata… dormire con lui?????? Nel suo letto??????... ok se lo stava sognando…
Kurenai ridacchiò della reazione del suo allievo
-bhè divertitevi..- disse facendo arrossire stavolta anche Hinata. Poi entrò nella stanza accanto a quella in cui si era barricato Shino e chiuse la porta dietro di se.

Kiba e Hinata si guardarono. Lei arrossì tutta ma cercò di fare la persona adulta
-suvvia Kiba… dormiamo sempre fianco a fianco in missione…. Non ti darò fastidio..- gli disse sorridendo.
Ma di che diavolo di fastidio stava parlando????
Il ragazzo degludì forte. Poi tossicchiò appena per ricomporsi
-bhè… andiamo..- disse
-hem… io vado.. a cambiarmi in bagno..- disse Hinata arrossendo di nuovo
-oh certo si….- ribattè lui schizzando nella sua camera.

Appena entrato si poggiò alla porta e fece un profondo respiro.
(suvvia Kiba… Hinata ha ragione… è esattamente come in missione. Tu sei tu. e lei è lei. Tutto sotto controllo)
si tutto sotto controllo eccetto per il fatto che a casa sua Kiba era abituato a fare esattamente come gli pareva e perciò aveva perso l’abitudine di adoperare pigiami già dall’età di 6 anni!
(bhè…. Vorrà dire che mi tengo i boxer…) pensò tranquillamente.
Qualche minuto dopo Hinata entrò nella stanza timidamente in calzoncini e maglietta e trovò Kiba con addosso solo i sopraccitati boxer

-ciao…- disse lui tranquillamente
lei invece divenne praticamente fucsia e con urlo richiuse la porta di scatto
-SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA…. IO NON VOLEVO…IO NON..-
-è tutto apposto Hinata entra entra…-
-MA TU SEI… INSOMMA SEI…- non riusciva ad abbassare il volume della voce  e questo la faceva imbarazzare ancora di più
-Hinata vuoi piantarla?? Entra dai! Sono solo mutande! E pulite giuro…niente di terrificante!- le disse lui spazientito cercando di aprire la porta a cui lei si era appesa con tutto il peso.
Ci fu qualche istante di silenzio poi Hinata lasciò la presa e permise a Kiba di aprire la porta.
Entrò a testa bassa rossa come un pomodoro e si sedette sul letto.
-mi dispiace ma non uso pigiami e non mi va di mettermi quelli di mia sorella se permetti..- le disse ridacchiando
-s..si…. non preoccuparti è solo… che non me l’aspettavo..- balbettò lei.
Kiba fece spallucce e ricominciò a sistemare la sua roba per non far assomigliare troppo camera sua a una cuccia.
Hinata si costrinse  ad alzare un po’ gli occhi a guardarlo per non sembrare maleducata…. E invece… si ritrovò suo malgrado a osservarlo attentamente…
Erano due anni che non si potevano concedere una vacanza al mare… ed era più o meno da allora che non vedeva Kiba spogliato.
I 16 anni gli stavano bene… aveva tutti i muscoli tirati e l’incarnato scuro.. la pancia piatta e definita e un bel paio di spalle…
Lo sguardo della ragazza indugiò per un secondo sul suo fondoschiena prima che lei se ne rendesse conto. A quel punto avvampò come non mai e schiaffò la faccia sul cuscino sentendo scottare ogni centimetro di pelle.
Ma che cavolo stava facendo????? Pensare in tali termini al suo migliore amico! Che volgarità!!

Sentì le lenzuola alzarsi e il materasso ricevere il peso di qualcuno. Lo stomacò le si accartocciò su se stesso e il cuore cominciò a batterle a mille. Forse non era stata poi una grande idea dormire li…

-dormi già?- gli sentì dire
-no- esclamò voltandosi di scatto……. Per ritrovarsi il naso di Kiba a neanche un centimetro dal suo.
Evidentemente si era sporto verso di lei per controllare.
Per un istante si guardarono negli occhi.
Poi vide Kiba arrossire e ributtare la testa indietro sul cuscino che stavano dividendo.
Solo allora le sembrò che il suo cuore avesse interrotto i tentativi di evadergli dal petto con un salto.
Era strano… aveva sempre avuto un rapporto molto fisico con Kiba. Lui lo aveva con tutti in effetti faceva parte del suo carattere…. E presto ci si era abituata anche lei…. Allora perché da qualche tempo a quella parte era tutto diverso? Perché stargli così vicino le provocava quelle sensazioni??
Perché se la sua testa voleva scappare da quella situazione di disagio il suo corpo era del parere opposto e non si sarebbe mai mosso da lì?

-scusa… si sta stretti…- le disse il ragazzo dopo un po’ che entrambe fissavano il soffitto.
-non ti preoccupare…- soffiò lei..

Kiba anche provava sensazioni contrastanti. Se da un lato gli sembrava di toccare il cielo con un dito a stare in quella situazione con Hinata…. Dall’altro aveva lo stomaco chiuso dal magone.
Perché sapeva che a Hinata piaceva  Naruto.. e allora…. Dormire una notte insieme… avere il suo corpo accanto per una volta… era davvero tutto ciò a cui lui poteva aspirare…?
Questo lo faceva sentire triste… e anche un po’ patetico.

Per diversi minuti regnò il silenzio ma entrambe aveva gli occhi bene aperti… e il cuore che batteva forte.

-dimmi…… pensi ancora ogni notte a Naruto?- disse a un certo punto Kiba infrangendo il silenzio. Hinata sussultò

-m..ma… Kiba… co…cosa dici!!- farfugliò
-tempo fa me lo dicesti tu…- la interruppe lui
-mi confidasti di pensare a Naruto ogni notte prima di addormentarti- Hinata arrossì col cuore in gola dall’imbarazzo
-è ancora così?- chiese di nuovo Kiba girandosi dalla sua parte, sollevando un po’ il busto e poggiando il mento sulla mano.
La ragazza lo guardò per una frazione di secondo per poi rigirare gli occhi verso il soffitto.
-io….- balbettò….
-no… credo che non succeda più…. Così spesso..- si trovò a rispondere. E si sorprese da sola della sua affermazione.. non ci aveva fatto caso ma era vero, il tempo che passava a pensare a Naruto senza un perché era notevolmente diminuito…
non se n’era nemmeno accorta… il fatto che lei fosse cotta di Naruto era talmente un’abitudine che ormai lo dava lei stessa per scontato.
Kiba dal canto suo, piacevolmente sorpreso da quella risposta, si drizzò a sedere nel letto e si voltò verso di lei scatenandola una nuova ondata di imbarazzo.
-e a cosa pensi allora?- le chiese inclinando un po’ il capo da un lato… proprio come faceva Akamaru quand’era perplesso.
Hinata sorrise appena e si mise seduta anche lei, s tirò su il lenzuolo a coprirsi il più possibile cercando di guardarlo negli occhi di modo da non risultare sconveniente…. lui era ancora… bhè… praticamente nudo…
-bhè penso….. alla giornata appena trascorsa..- iniziò lei con fare insicuro
- penso agli allenamenti che ho fatto con te e Shino…. Ai momenti divertenti… (con te), a quelli meno belli.. (dove tu mi fai coraggio)… e…e….. cerco…. Di pensare… a cosa potrei fare di buono il giorno dopo.. (come mi hai insegnato tu)- si accorse solo mentre parlava dei pensieri che accompagnavano le sue parole…. In pratica… era a lui che pensava prima di dormire.. arrossì e abbassò gli occhi ad osservarsi le mani che stavano strizzando il lembo del lenzuolo con l’apparente intenzione di disintegrarlo.
Kiba la guardava sorridendo…… parlare imbarazzata e composta….. come suo solito. Tutte quelle piccole cose, quegli atteggiamenti che la rendevano l’esatto opposto di lui, l’avevano sempre fatto uscire pazzo.. pazzo di lei.
Forse era per la particolare situazione in cui si trovavano, per le parole di lei che forse gli avevano dato coraggio, ma senza neanche rendersene conto si trovò a dire
-io penso a te invece, Hinata- la ragazza tirò su il viso con una tale velocità che quasi si slogò il collo
-a dire la verità..- aggiunse Kiba allungando un braccio per spostarle una ciocca di capelli dal viso
-io penso sempre a te. Perché mi piaci da matti..-
Hinata sentì come qualcosa che le scoppiava dentro, e lo stomaco come accartocciarsi in una strana, gradevole sensazione. Socchiuse le labbra arrossendo più di quanto avesse mai fatto prima quando le si avvicinava Naruto.
Kiba distolse lo sguardo per un attimo
-io lo so che ti piace Naruto..- le disse poi
-ah! Kiba….-
-però…- aggiunse voltandosi di nuovo a guardarla. Era stanco di fare il migliore amico.
-se tu potessi concedermi un minuto…. Soltanto un minuto. Solo per me-
avvicinò il viso  quello di Hinata e gli piantò gli occhi nei suoi fissandola tanto da farla arrossire di nuovo. La fissò per un tempo che a lei parve infinito, e tutte le volte in cui lo sguardo del ragazzo dardeggiava per un istante dai suoi occhi alle sue labbra, Hinata sentiva il corpo vibrare, lo sentiva vertere verso quello di lui con una forza di attrazione più incontrastabile della gravità.
Scoprì la sua testa a fare un cenno di assenso.
Kiba si lasciò sfuggire un fugace sorriso. Con il cuore che gli batteva all’impazzata le posò una mano dietro la nuca, e si piegò di lato dandole un bacio sulla guancia.
Poi si mosse, cominciando a lasciare una scia di baci da lì fino al suo orecchio. La sua testa rombava.
Quando le baciò il lobo Hinata arrossì dalla testa ai piedi e si sentì invadere ogni centimetro di corpo da un calore immenso. Sospirò leggermente.
Kiba scese a baciarle il collo facendola gemere di nuovo. Incoraggiato da questo le passò un braccio dietro la schiena e la avvicinò a se ancora di più.
La ragazza lo sorprese ancora un istante dopo, quando si aggrappò alle sue spalle con entrambe le mani riducendo a zero la distanza tra i loro corpi.
Hinata riusciva solo a pensare che a nessun’altro avrebbe mai permesso di farle quello che le stava facendo Kiba.
In quel momento lui sollevò il viso dal suo collo. La baciò ancora sulla guancia, poi si avvicino ancora, vicinissimo alla sua bocca.
A Hinata si mozzò il respiro.
-adesso….- Sussurrò
-se tu non vuoi….. posso fermarmi…- la voce appena udibile. A meno di due centimetri dalle sue labbra. Hinata poteva sentire il suo respiro entrarle nella bocca semichiusa.
Sollevò una mano. Timida. Gli sfiorò il profilo del viso con la punta della dita. Kiba sentì la schiena percorsa da una scarica elettrica.
“mi fermo..?” chiese di nuovo.
Fece cenno di no con il capo. Consapevole di qualcosa che forze fino a quel momento aveva voluto ignorare. Che il suo amore aveva traslocato. Aveva lasciato il nido delle fantasie infantili, ed era approdato in un posto diverso…. Forse ancor più al sole del precedente.
Kiba fece un ghigno malizioso, quello che a lei inspiegabilmente era sempre piaciuto, perché sapeva di selvatico, poi le prese tra le mani il viso per osservarla, e compiacendosi nel vedere le sue guance arrossarsi sotto il suo sguardo.
Poi di colpo; le passò con impeto improvviso una mano dietro la nuca, quasi con violenza,
posando poi velocemente senza possibilità di difesa le sue labbra sulla bocca chiusa di lei, cingendole la vita con l’altra mano. Finalmente la baciò con tutta la passione ed il trasporto che l’attesa di quel momento aveva maturato.
Hinata sussultò appena, colta alla sprovvista. Ma solo per un attimo. Stranamente quell’irruenza che lui aveva usato le era piaciuta… la trovava così…… eccitante?
Kiba, forse rendendosi conto di aver esagerato allentò la presa sulla sua nuca permettendole di rilassarsi, ma non smettendo di baciarla. Assaporando ogni molecola di lei.
Quello era un sogno che diventava reale.
Hinata si aggrappò al suo torace stringendolo forte e ricambiò il suo bacio con tutta la passione di cui era capace.
Non riusciva a dare altro nome ai suoi sentimenti: gioia.
Senza accorgersene si stese di nuovo sul letto, lui le scivolò sopra, tentando di sorreggersi sui gomiti per non schiacciarla.
Hinata smise di pensare, e lasciò che il suo bacio le arrivasse fino alla punta dei piedi.


Nessuno dei due sapeva per quanto tempo erano rimasti così. Stesi, abbracciati, a baciarsi.
Minuti? Ore? Tutta la notte?
La sola cosa certa fu che a un certo punto Hinata si staccò dalle sue labbra
-Kiba…- lo chiamò con una voce che non le parve più neanche la sua. Lui la guardò. Aveva gli occhi lucidi e tutta l’aria di essere scontento dell’interruzione. Lei gli prese il viso con entrambe le mani
-Kiba io credo…. che dovremmo dormire adesso…- gli disse facendosi una violenza da sola
-cosa…?- riuscì solo a dire lui guardandola come se avesse appena bestemmiato.
Anche la sua voce sembrava diversa.
-credo che dovremmo dormire…- ripetè lei con più convinzione
-domani sarà una giornata per cui entrambi avremo bisogno di energie…-
Kiba la guardò per un attimo. Poi fece un sospiro infinito alzando gli occhi al cielo rassegnato.
-hai ragione maledizione…- imprecò sollevandosi un po’ e poggiandosi con gli avambracci ai lati delle sue spalle..
si chinò su di lei un attimo e le stampò in rapida successione un bacio sulle labbra e su entrambe le guance; poi, facendola imprecare mentalmente per il suo odioso senso del dovere, si sollevò da sopra di lei e le si stese accanto.
Il ragazzo fissò il soffitto. (nonostante tutto) pensò (posso ancora annoverare questa notte in cima alla mia classifica).
Si girò a guardare Hinata, ora inspiegabilmente in imbarazzo. Strano dopo che era stato proprio lui a prendere l’iniziativa in quel modo.
Lei gli sorrise, poi prese il suo braccio, e con una mossa rapida che lo stupì un po’, se lo avvolse attorno stringendosi a lui.
Kiba sorrise
-me lo potevi dire che volevi un abbraccio…- le disse osservando, sotto la sua spalle, la sommità dei suoi capelli scuri.
Gli sembrava così piccola ora. Più di quanto già non fosse in realtà, e venne colto dal desiderio di stringerla più forte con entrambe le braccia.
Hinata non si era mai sentita più al sicuro di così.
-Kiba…- lo chiamò
-tienimi con te per sempre…- appena un sussurro.
Il ragazzo si sentì in paradiso.
- per sempre…- le disse…
Hinata sorrise contro la sua spalla…. Immergendosi nella splendida sensazione di sentirsi finalmente desiderata.




Kiba aprì gli occhi quasi improvvisamente.
Il sole filtrava dalla tenda nella stanza.
Gli uccellini canticchiavano fuori dalla finestra. A quanto pare per una volta era riuscito a svegliarsi dopo di loro.
Con sua grande sorpresa era anche solo nel letto..
Doveva essere mostruosamente darti….
Questo pensiero lo spinse a saltare fuori dal letto e a buttarsi sulla sveglia per controllare allarmato l’ammontare del suo ritardo.
Sospirò di sollievo ributtandosi seduto sul letto. Le 7 e mezza…
Due ore dopo rispetto all’abitudine. Ma comunque troppo presto per qualsiasi cosa riguardasse l’accademia ninja. Bene. Non era in ritardo.
Era praticamente uscito dalla camera quando si ricordò che quella mattina girava per casa sua anche la sensei Kurenai, ed ebbe la decenza di mettersi almeno un paio di calzoni.
Si sentiva felice come non mai.
Non vedeva l’ora di vedere Hinata. Poterla guardare negli occhi senza doverle più nascondere il suo amore, finalmente alla luce del sole.
Approdò in cucina convinto di trovarla lì e invece, con suo sommo disappunto, seduto al tavolo trovò Shino, con un improbabile maglietta arancione e i capelli più sconvolti del solito, intento a fare colazione.
Ovviamente gli occhiali scuri erano tatuati al loro posto.
-buongiorno…- gli disse lui. Kiba storse in naso…
-non sembri felice di vedermi…-
.tsk… non sei certo un bello spettacolo di prima mattina…-
.senti chi parla……. Hei sono graffi quelli che hai sulla schiena?- gli chiese Shino a bruciapelo.
Kiba fece un salto dalla sopresa arrossendo e voltandosi di nuovo verso di lui
-cosa?? Dove??-
-stavo solo scherzando…-
Kiba era sul punto di aggredirlo per strozzarlo quando Shino lo gelò sul posto
-bhè mi aspettavo come minimo dei ringraziamenti da te… dopo questa notte… se non fosse stato per me…-
Kiba boccheggiò sgranando gli occhi..
-te…. Te lo ha detto lei??- gli chiese
Shino lo guardò con un sopracciglio alzato. (che sempliciotto non si è neanche preso la briga di negare…)
-ti pare una cosa possibile??- gli disse
-ovviamente ho mandato un paio dei miei insetti a controllare…- Kiba arrossì dalla testa ai piedi
-TU HAI FATTO COSA????-
-ero sicuro che il tuo fiuto sarebbe stato occupato in ben altro e che non te ne saresti accorto…- aggiunse invece Shino non filandolo…
Kiba era sconvolto…. E non sapeva se arrabbiarsi o scappare, così su due piedi..
Shino finì tranquillamente la sua tazza di caffè mentre l’altro sembrava essere diventato una statua di sale vicino al frigo. Poi si alzò e si diresse alla porta. Si fermò sulla soglia e si voltò a guardare Kiba.
-bene ora devi raccontarmi tutto tu però…- gli disse. Kiba lo guardò con espressione assassina
-insomma, lo sai che i miei insetti non sono molto bravi nelle descrizioni…-




furono i forti rumori e le grida ad attirare di corse le due donne, che erano uscite per godersi l’aria del mattino, nella cucina di casa Inuzuka.
Kurenai irruppe nella stanza seguita a ruota da Hinata.
-Kiba!! Shino!! Perché diavolo vi state azzuffando di prima mattina!!! E sul pavimento della cucina per giunta!!- strillò la sensei incredula..
i due non diedero adito di averla sentita.
Hinata si limitò a ridere sommessamente….


  
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