A Phoenicis le persone erano appena uscite dai loro rifugi e le unità militari aiutavano il popolo a sistemare i danni provocati. “Soldato!!Puoi spiegarmi che cosa è successo??”Chiese Tibarn “Lei è scomparso e noi nonostante la sua assenza abbiamo continuato a combattere Sire, poi ad un tratto tutte le ombre sono scomparse e noi abbiamo iniziato ad aiutare le persone ed i nostri compagni feriti!!”Le ombre si erano dileguate insieme al demone e di questo Tibarn ne era davvero felice .Ma ci fu una notizia che lo rallegrò ancora di più “Venite Naesala è vivo!!”Leanne piangeva di felicità e corse verso Naesala abbracciandolo. Lui arrossì ma nello stesso istante lei lo baciò. Ad assistere alla scena vi aerano Tibarn, Rafiel,Vika e Mia contenti dell’accaduto. “Bene,io dovrei ucciderti ma non lo faccio perche sei malato altrimenti un pugno non te lo avrebbe levato nessuno”disse Tibarn e Rafiel annui con la testa ma poi corsero tutti ad abbracciare Naesala che piangeva chiedendo scusa a Leanne per quello che le aveva fatto passare ma in quel momento lei non voleva sentire le sue scuse ma solo sentire il suo affetto. “Sono davvero contenta per loro”Disse Vika Ulki le se avvicinò chiedendole “Senti magari un giorno ti andrebbe di volare con me?”Vika arrossì “Magari, sarebbe bello”ma qualcosa interruppe la discussione “Tieni Vika sono per te!!E grazie di avermi salvato la vita”Vika sorrise “Di niente “Capo”!!”Gli diede i due sacchi di “Monete Rare” che le aveva promesso. “Sono davvero contenta!!”Esclamò Mia sorrise e gli riconsegnò la collana “Questa è tua Tesoro!!”Lui rise.”Grazie a te ho riscoperto il significato della parola amare.Ti amo Mia”Lei aveva gli occhi lucidi e non si trattenne a piangere “Anche io ti amo “Capo”!!”Si baciarono e sotto di loro vi era tutto il popolo che acclamava e festeggiava i due innamorati.A Crimea...“MAAMMAAAA,PAPAAAAA SONO TORNATA”Urlò correndo verso i genitori che l’attendevano a braccia aperte.”Miaa!! figlia adorata”La abbracciarono più forte che potevano e poi notarono il grande uomo alato che stava a guardare la scena “Mia chi è quello?”Mia rise.”è il mio fidanzato!!”Ma la madre contraddì “Ma non era con i capelli rossi?” ed il padre ribatté “No cara aveva i capelli biondi” “hemm che ne dite di farlo accomodare??”Disse Mia imbarazzata.”Salve signora io sono Tibarn “La madre lo guardò dalla testa ai piedi con aria poco convinta ma poi gli disse “Entra pure!!qui sei il benvenuto”Cenarono tutti insieme festeggiando con una buon pasto e del buon vino. Mia prese per mano Tibarn e lo portò fuori nel giardino. Aveva un’aria triste e Tibarn non aveva idea di cosa potesse avere.”Senti io non posso venire con te a Phoenicis”Tibarn sbarrò gli occhi e la interruppe “Cosa?E perche mai non dovresti venire al castello?”Mia abbasso gli occhi verso il basso dicendo dispiaciuta “La mia famiglia è molto povera e ha molti debiti con dei nobili terrieri e degli artisti. Purtroppo non abbiamo soldi e i miei genitori ormai non possono più lavorare. Mi vedo ostretta a fare una “doppia vita” quando torno a casa. Di giorno contadina e di sera artista..”Tibarn ribatté “Perche non me ne hai parlato prima?!Stavi forse aspettando che diventassi vecchio??”Mia alzò la voce”Smettila di dire sciocchezze!!!Credevo che non ci fosse stato bisogno di dirtelo!!”Tibarn alzò la voce coprendo quella di Mia “CERTO!!!IO LE COSE LE SO DA SOLO VEDO E PREVEDO!!!VERO!!??”Stava per fare una cosa che non aveva mai fatto in vita sua e che solo a vederla fare gli veniva la nausea. Stette per dargli uno schiaffo ma si fermò immediatamente.”Ok. Calmiamoci un attimo. Ora:sono soldi che ti servono?”Chiese a Mia che le rispose con voce fina e impaurita “E’ inutile!!Nemmeno tutti i soldi di Tellius potrebbero risanare i nostri debiti”Lui rise, scosse la testa e rientrando dentro andò a parlare con i genitori di Mia che gli spiegarono tutta la storia per filo e per segno. Nel frattempo Mia piangeva tutta rannicchiata su se stessa fuori dalla casa. Tibarn volò via senza rivolgere ne uno sguardo ne una parola alla Beorc triste e arrabbiata. Tornò nel giro di poche ore con quattro grandi sacchi di monete d’oro nelle mani e insieme ad Janaff e Ulki che ne portarono altri due a mano con un sorriso smagliante i tre dissero”Basta questo o serve altro?” La madre di Mia scoppio a piangere abbracciando i tre ragazzi che le avevano portato tutto quell’oro, il padre contento iniziò ad esultare ma durante tutti questi festeggiamenti Tibarn porse la mano a Mia dicendole “Andiamo?Adesso non dovrai più lavorare dalla mattina alla sera. Verrai con me al castello!!”Mia sorrise e dubbiosa gli chiese “E con l’oro?A te non serve?”Tibarn la baciò rispondendogli “Ho bisogno solo della famiglia degli amici e dell’amore. Dell’ oro non me ne faccio nulla!”Salutarono la famiglia di Mia e volarono via verso una terra lontana dove tutti li attendevano con gioia. FINE.