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Autore: Exium96    13/03/2014    1 recensioni
Ritrovarci lì, sulla veranda, era un’abitudine presa quando entrambe avevamo più o meno otto anni.
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L’estate di due anni fa, Maddis ruppe quel magico silenzio, sapevo che stava per dirmi qualcosa, lo capivo dal ritmo del suo respiro.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stese sul tetto della veranda Maddis ed io non parlavamo. Eravamo stese lì, come se il grande gioco della vita si riducesse a quel piccolo e impercettibile ‘ trovarsi’; guardavamo la luna in un silenzio che rassicurava ogni piccolissima parte di me, il silenzio era tale che potevo sentire il suo respiro infrangersi sul  labbro superiore. Ritrovarci lì, sulla  veranda, era un’abitudine presa quando entrambe avevamo più o meno  otto anni. A otto anni l’appuntamento era alle 17, non troppo tardi perché le famiglie si preoccupassero, non troppo presto da impedirci di finire i compiti scolastici. Adesso, che di anni ne abbiamo 17 l’appuntamento è alle 21 e 30, non troppo tardi perché le famiglie si preoccupino, non troppo presto da impedirci di ritenerci grandi. L’estate di due anni fa, Maddis ruppe quel magico silenzio, sapevo che stava per dirmi qualcosa, lo capivo dal ritmo del suo respiro.
- Andrò con il nonno?- chiese
- Ma chi?-
- Io, dico, andrò con il nonno?-
- Ma quando ? -
- Tra un po’ penso-
- Come tra un po’? Maddis ma tuo nonno non è lassù?-

- Si-
- E allora ? Che significa tra un po’?-
- Ho un tumore, Jenny, proprio qui!- Disse, indicandosi con mano tremante entrambi gli occhi. Deglutii a fatica.
- Allora, jenny ? Andrò con il nonno?-
- No. Tu verrai, qui, al solito orario, tu guarirai, promettilo-
- Jenny, a che servirebbe guarire se non potrò più vedere la luna? A che servirebbe guarire, se il mondo si ridurrà ad un’enorme stanza buia?-
- Hai la mia voce, Maddis, ti racconterò il mondo, potrai vedere tramite le mie parole. Vedrai, i colori sono anche migliori se li immagini-
-Jenny, io ho deciso.-
- Decido cosa, Maddis?-
Non rispose, ma la sentivo ancora respirare, chiusi gli occhi anch’io, ‘’ come sarebbe il mondo se si riducesse ad un’enorme stanza buia?’’ le sue parole mi tornarono in mente; ad occhi chiusi provai ad immaginare il mondo, ma non ci riuscivo. Mi voltai verso Maddis che, stesa sul tetto, continuava a guardare le stelle e la luna. Avvicinai la mia testa alla sua, e provai a guardare nella sua stessa direzione. E mentre la luna troneggiava tra le stelle, Maddis, di scatto si voltò verso di me, con la testa si sporse sulla mia guancia e lasciò su di essa un bacio. Sebbene non face il minimo rumore, la sua ombra mi mostrava, palesemente, che si stava alzando, a piccoli  e percettibilissimi  passi arrivò sul ciglio del tetto. Sta guardando il prato per l’ultima volta, pensai.
- Jenny-
- Si, Maddis?-
- Mi fai una promessa ?-
- Dì pure-
- Se vedi un uccello, pensa a me.-

Allargò le braccia e lasciò che il buio la prendesse per sempre. Il tonfo su quasi impercettibile. Non ricordo nulla di quanto successe dopo. E ora me ne sto qui, sul tetto della veranda, a sforzarmi di risentire il suo respiro.  Mi stendo, anche stasera la luna troneggia tra le stelle. E mentre un piccolo uccello, accanto a me è intento a mangiare delle briciole, sul ciglio del tetto  allargo le braccia e lascio che il buio prenda anche me. Anche il mio di tonfo è stato quasi impercettibile. E mentre, tra le stelle, risento il suo respiro, guardo per un’ultima volta la veranda. Una porzione infinita di cielo, era solo questo, una porzione infinita di cielo, quella che ogni sera, maddis ed io, contemplavamo.

 
 
  
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