Mi alzo e mi diriggo verso l'armadio per decide gli indumenti da indossare; vado al bagno:mi lavo la faccia, i denti, mi pettino i capelli ravvivando il ciuffo afflosciato dalla notte e mi improfumo quel che basta da lasciare una scia di buon odore.
Sono le 7:20! Mi infilo le scarpe ed esco dall'appartamento; cavolo l'autobus, corro e per un soffio non lo perdo. Sono a due fermate dalla scuola e dal finestrino vedo gli scolaretti passeggiare e ridere in attesa dell'appello iniziale.
Eccoci tutti nel cortile dell'istituto. Guardo furtivamente le faccie dei miei futuri compagni, anche se so che presto non li rivedrò più. Sono tutti imbarazzati dalla preside che uno alla volta pronuncia i loro nomi, ma io sono tranquillo. Passa da una classe all'altra molto velocemente, in circa 25 minuti abbiamo quasi finito.
LUCA D'ALESSIO! Alzo la mano e mi avvio verso la prof. che dovrà mostrarci la scuola con una breve visita guidata. Siamo al completo ed entriamo dentro. La scuola sembra carina, non è tanto grande ma è molto luminosa per via delle tante finestre. Entriamo tutti nelle medesime classi ed io prendo posto all'ultimo banco. La professoressa comincia a parlare descrivendoci ogni singolo laboratorio, si presenta fugacemente e ci illustra i libri da comprare.
Tic-toc, tic-toc faccio il conto alla rovescia in attesa della ricreazione; c'è un brusio di sottofondo, tutti si presentano e cominciano a fare amicizia ma io rimango in disparte; ogni tanto qualcuno viene a parlarmi ma la cosa finisce lì.
Suona la ricreazione e sono il primo ad alzarmi. Vado verso il bagno per dissetarmi, noto che c'è tanta gente, più di quanto mi aspettassi. Entro nel bagno del primo piano ed è pulito, ma le porte sono tutte rotte e le finestre chiuse. C'è puzza così bevo velocemente ed esco. Faccio su e giù tra i piani, passeggio nel corridoio e torno in classe.
Ogni ora si presenta un professore nuovo, ci ripetono tutti le stesse cose ma d'altronde è il primo giorno, di cosa vuoi parlare? Finalmente suona per l'ultima volta la campanella avvisandoci della fine della lezione e della giornata scolastica. Mi faccio spazio tra la folla ed esco da scuola. Fuori ci sono tutti i genitori che sono venuti a prendere i loro figli. Non ce ne è uno che si dirigge in fermata come me, ma non mi interessa; aspetto l'auto che mi riporti a casa ascoltando un pò di buona musica e ripensando alla mattina.