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Autore: Piratessa1996    13/03/2014    3 recensioni
E se vi dicessi che "tutto" non è finito con la morte di Raito? Se vi dicessi che Kira dopo la sua morte ha dovuto intraprendere un nuovo viaggio? Un viaggio che lo porterà ad attraversare i tre regni dell'oltretomba con la speranza di non scomparire....
Genere: Azione, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Raito's Commedia'
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Raito passò i successivi gironi a rimuginare sulle parole di Tiresia, senza parlare, lasciando Ryuk a lamentarsi della sua scarsa loquacità.                                               
I due passarono il girone dei barattieri sommersi nella pece, quello degli ipocriti coperti da cappe di piombo  e quello dei ladri tormentati dai serpenti senza che Kira non pronunciasse una parola.                                        
“La mia missione è destinata alla gloria purchè riesca ad ottenere il favore di Kronos e di….chi altro? E cosa intendeva il vecchio con Kronos? Il Dio, un allegoria,…?Incertezze e dubbi continuano ad assillarmi.  Devo mantenere la calma.Kira risorgerà”                                                                                                         
La voce di Ryuk lo riportò alla realtà                                                       
“Raito! Ormai è da tre gironi che non mi parli! Mi sto annoiando! Di’ qualcosa!”                                                                      
“No, e smettila di scocciarmi con le tue inutili chiacchiere”                                                                                                 
Arrivati alla soglia del girone successivo un sorriso si dipinse sul volto dello shinigami.                                                                    
“Guarda un po’ dove siamo arrivati Raito. Una tua vecchia conoscenza ti attende. Parlerai, ne sono sicuro.”                                                                                                       “Vecchia conoscenza?”                                                                                        
Dopo molti giorni passati a guardare senza veramente osservare Raito si rese conto in che girone si trovavano.                                                                 
I dannati erano avvolti in una fiamma eterna.
Quello era il girone dei consiglieri fraudolenti.                         
“Ryuk, tra le mie conoscenza non ricordo nessuno che rientri in questa categoria.”                                                                              
Ryuk proruppe in una fragorosa risata                                         
“Ne sei proprio sicuro Raito? La morte ti ha forse fatto scordare le regole del Death Note?”                          
Raito si mise a ripassarle mentalmente. Ce ne era solo una che poteva spiegare la presenza di una sua antica conoscenza nel suddetto girone: la manipolazioni delle azione prima del decesso.                   
Sentiva che di essere sulla via giusta e si mise a scrutare con attenzione i volti dei dannati e lo trovò, trovò quello a cui aveva rovinato l’esistenza.                                                         
L’uomo teneva gli occhi chiusi, un po’ per cercare di estraniarsi dalla pena, un po’ per ripotare alla memoria i bei momenti passati quando era ancora in vita. Per darsi conforto il malcapitato continuava a ripersi una nome: Naomi.                                
“Bene, bene, bene, chi abbiamo qui? L’ex agente del FBI Raye Penber”                                                                            
Sentendosi chiamare per nome Raye aprì gli occhi e si ritrovò faccia a faccia con l’uomo che lo aveva costretto a quel girone.
La rabbia lo travolse completamente. Allungò il braccio con l’intento di afferrare Kira e fargli provare il dolore che solo le fiamme infernali potevano recare.                                         
Raito si spostò fuori dalla portata del braccio dell’agente sapendo che non poteva lasciare il suo posto e con un sorriso beffardo lo canzonò                                             “
Vedo che non ti è passata la voglia di comabattere”        
“Bastardo! Sono qui per causa tua! Tu mi hai fatto consigliare ai miei colleghi di mandarmi i loro file per conoscere i loro nomi, con la scusa che conoscendoci fra noi saremmo stati tutti più al sicuro da Kira! Me li hai fatti tradire e poi mi hai costretto ad ucciderli! Sono stato il tuo burattino! E per causa tua ora  sono obbligato a bruciare nelle fiamme dell’inferno per l’eternità. E la mia Naomi…maledetto hai ucciso anche lei! Ci dovevamo sposare! Noi…Naomi…mi manchi…”                              “
Se ti può consolare, era più sveglia di te. E’ stata un’avversaria temibile, ha rischiato di porre fine al regno di Kira. Però alla fine ha perso anche lei…”                  
“Ma è finito lo stesso il tuo regno di terrore, altrimenti non saresti qui a parlare con me. La giustizia trionfa sempre.”                                       
Raito lo guardò divertito                                                      
“Giustizia? Esiste a questo mondo? Cosa è la giustizia?Se esistesse tu caro Raye non saresti qui a bruciare per l’eternità.”                                                               
Raye non ribattè, Kira aveva ragione, la giustizia non esisteva o lui non sarebbe stato lì, ma al fianco di Naomi.                                                                              
Raito si avvicinò a quel corpo martoriato dalle bruciature e gli sussurrò all’orecchio                                             
“Io non ho ancora perso. Il regno di Kira inizierà adesso”                                                                                         
Ma Raye non ascoltava più, era tornato a sopportare in silenzio la sua pena mormorando solo il nome di Naomi per darsi forza.                                                                       
Raito si voltò e se ne andò.                                                   
“Alla fine tutto è relativo. La giustizia è solamente un’utopia”                                                                                              
E con queste ultime parole Raito si accomiatò da quel girone, il viaggio doveva proseguire.                                                                                                                                                                                              
                                                                                                                                                    
 
 
  
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