Goodbye
Toc,
toc.
-Tsunade?
-Jiraya…
puoi
uscire un momento?
-Con
te?
-Con
me.
-Perché?
-…-
-Va
bene,
vengo.
La
vedi alzare il capo verso il cielo,
l’aria assorta.
La
vedi aggiustarsi una ciocca di capelli
ribelle dietro l’orecchio, soprappensiero.
Vedi
le sue labbra muoversi, e sentì ciò
che dicono.
-Parto,
Jiraya.
Silenzio.
Quanto
possono cambiare la tua vita, due
semplici parole?
Si
volta verso di te, forse per scrutare
la tua reazione.
Rimani
lì, bloccato, lo sguardo fisso
davanti a te, senza trovare il coraggio di guardarla negli
occhi.
-Quando?
Lo
sapevi. L’avevi intuito.
Ma
sentirlo fa male.
La
senti sospirare.
-Adesso.
Ti
volti di scatto, la guardi.
Noti
lo zaino che porta sulle spalle.
-Tornerai?
Ci
speri ancora, povero illuso.
Lei
rimane in silenzio.
Attesa.
-No.
Pugnalata.
Dritta
al cuore.
Lo
senti? Si contrae, ti fa male .
Non
dici nulla. Continui a dondolare le
gambe, seduto su quella panchina al centro di Konoha, accanto alla
persona a
cui tieni di più al mondo.
Che
non lo sa, e che sta per lasciarti.
Dannato
Dan, se fossi ancora qui ti
rispedirei all’inferno con le mie stesse mani.
-Jiraya?
Incontri
il suo sguardo lievemente
preoccupato. Ti domandi che espressione deve avere il tuo viso.
Omicida,
rabbiosa, addolorata, fredda,
indifferente?
Forse
un po’ tutte queste cose.
-Sei
arrabbiato?- ti chiede, lievemente
esitante.
Che
razza di domanda.
Sei
arrabbiato, sì.
Con
Tsunade, che si è arresa. Con Dan, che
con la sua morte l’ha ridotta in questo modo.
E con
te stesso, che non sei abbastanza
importante da convincerla a non andare.
Anche
se non hai risposto alla sua
domanda, lei intuisce lo stesso la risposta.
Sospira
di nuovo, alzandosi dalla
panchina.
Ti
guarda, forse sperando in un saluto, ma
vanamente.
Non
alzi nemmeno lo sguardo.
-Addio,
Jiraya.
Nessuna
risposta.
Tsunade
si morde il labbro, sentendo gli
occhi inumidirsi leggermente.
Sperava
che almeno lui l’avrebbe capita.
Si
volta, e inizia a camminare.
Senti
i suoi passi allontanarsi sempre di
più.
Solo
quando il loro suono comincia ad
affievolirsi alzi lo sguardo, seguendola con gli occhi mentre si
avvicina
sempre di più alle porte di Konoha.
La
vedi prendere per mano una bambina dai
capelli scuri, rimasta lì ad aspettarla per tutto il tempo.
Ma la
visione è sfocata.
Rabbiosamente,
ti passi una mano sugli
occhi.
Torni
con lo sguardo a Tsunade, poi lo
distogli, per poi posizionarlo di nuovo.
Ma no,
non ce la fai.
Ti
alzi di scatto, e corri alle porte.
-Tsunade!
Lei si
gira, sorpresa.
Ti
vede, gli occhi ancora lucidi, le
labbra aperte solo a metà, come incapaci di dire
ciò che vorrebbero.
Sorrise,
ripetendo il saluto.
-Addio,
Jiraya.
-Arrivederci.
Per l’amor del cielo,
concedimi almeno questo.
Lo
guarda. Hai un’espressione risoluta sul
viso.
-Arrivederci,
allora.- sussurra. Ci crede
poco, e lui lo sa.
Ma gli
basta.
Tsunade
afferra la mano di Shizune, e si
volta.
Mentre cammini, senti il suo sguardo sulla
tua schiena.
Arrivare
agli alberi è quasi un sollievo,
non sentire quel contatto inesistente ma bruciante tra le scapole ti
permette
di respirare di nuovo.
Non ti
giri un’ultima volta.
Tuttavia,
mentre cammini nel verde, alzi
lo sguardo al cielo senza nuvole.
-Arrivederci.-
sussurri.
E
mentre lo ripeti, capisci che non era un
saluto, ma una promessa.
Fine
Fic
senza pretese ambientata nella
giovinezza di Jiraya e Tsunade, dopo la morte di Dan, quando lei lascia
il
villaggio.
Ho
sempre amato questa coppia, e non posso
fare a meno di continuare a farlo, nonostante quel famoso spoiler che
tanto ci
fa soffrire.
Spero
che qualcuno apprezzi il mio lavoro,
o meglio, il mio “svago”.
Ma
soprattutto, spero che qualcuno sposti
la freccetta del mouse su “vuoi inserire una
recensione?” e mi faccia
sapere la sua opinione al riguardo.
Plize?
*_* Grazie, vi sono infinitamente
grata (_ _)
Alla
prossima!
Kiaretta_chan_94