Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: Nano    13/03/2014    1 recensioni
Finalmente completa. Grazie a tutti, per tutto.
Monchele. Lea Michele e Cory Monteith a prese con la loro vita di tutti giorni, cosa accade quando un desiderio li accomuna ma allo stesso tempo li allontana? Un desiderio che dovrebbe unirli, ma che in realtà finisce solo per distruggerli? Per il secondo anno decido di scrivere una long fic. Ho ricevuto parecchie richieste, persone che mi chiedevano di continuare "What Real Love Is About" e finalmente mi sono decisa. La One Shot che avevo pubblicato sarà utilizzata in futuro nella storia. La storia ha un nuovo titolo, " Ho imparato a sognare", perchè credo sia la cosa più bella che una persona possa fare nella sua vita; sognare è ciò che ci rende liberi. Questa fanfic è per far sognare tutti voi.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomi con il nuovo capitolo! Chiedo scusa se i tempi sono accelerati notevolmente, ma non me la sentivo di indugiare troppo sui dettagli. E' stato già abbastanza difficile finire questa fanfiction. Ci sono ancora un paio di capitoli, due o tre al massimo. Spero vi piacciano.
L.
Ho imparato a sognare
what real love is about
 
Lea aprì gli occhi, cercando di ricordare dove si trovasse.
La notte scorsa era sicura di essersi addormentata sul divano, ma ora decisamente non era in salotto. In realtà, nemmeno era a casa sua.
Si sollevò piano, guardandosi intorno.
“Oh, buongiorno!”
Una voce le arrivò delicata alle orecchie.
Lea era sdraiata su un lettino, avvolta solamente in un asciugamano bianco. La ragazza sbattè e palpebre un paio di volte, e sbadigliò.
“Dove sono?” Domandò alla voce, che proveniva da dietro un separatore. La stanza in cui si trovava era grigia, e profumava di pietre e olio di mandorle. Un piccolo separè divideva il suo lettino da una sezione di cui Lea riusciva a vedere solo una piccola finestra.
Finalmente una ragazza apparve da dietro il separè e sorrise a Lea.
“Buongiorno, signorina Michele. Io sono Emma. Oggi sarò la sua assistente, per qualsiasi cosa le serva.”
La ragazza aveva un dolcissimo sorriso, e doveva avere la stessa età di Lea.
Dove diavolo era finita?
“Questo è il centro di bellezza Thornes. Siamo appena fuori New York, signorina. Il signor Monteith ha chiamato la scorsa settimana per avvisare che la sua fidanzata incinta avrebbe sicuramente gradito i nostri servigi per il weekend. Non era stata informata?”
Lea si guardò le mani, e successivamente i piedi. Non aveva mai sentito parlare di questo centro di bellezza. DOVE DIAVOLO ERA FINITA?
“Posso chiamare Cory?” Domandò lentamente, sulla difensiva.
“Certamente. Il suo telefono cellulare è su quel tavolino. Io tornerò tra poco.” Con queste parole la ragazza lasciò la stanza.
Cory rispose dopo pochi squilli.
“Dove sono?” Lea domandò, senza nemmeno salutarlo.
“Buongiorno amore mio.”
“Dove sono?” Lea ripetè, ignorando il tono entusiasta di Cory.
“Sei nel New Jersey. Qualche settimana fa ho fatto un po’ di ricerche e ho trovato quel centro, in cui si prendono cura di donne incinte. Massaggi specifici, manicure, pedicure, piscine e istruttori che ti guidano per alleviare ogni fastidio che provi.” La voce di Cory era così rassicurante, riusciva sempre a calmare Lea.
“Si, ma, come ci sono arrivata?”
“Doveva essere una sorpresa, per cui stamattina intorno alle 5 ti ho caricata in macchina e ti ho portata li. Non hai aperto occhio, né bocca.” Quando Lea non rispose, Cory esitò.
“Sei sorpresa vero?”
Lea aveva gli occhi lucidi.
“Si. Oddio. Cory.”
La ragazza stava singhiozzando violentemente, seduta sul lettino nella stanza grigia e profumata. In quel momento, un movimento giunse dalla sua pancia.
“Cory!” Lea gridò nel telefono, saltando in piedi.
“Cosa c’è, tesoro?”
“Ecco, ecco. Oddio. Credo.. Credo che il bambino abbia calciato. Oddio. Mi sta calciando. La mano. Cory, mi sta calciando la mano. Ehi! Stai tranquillo tesoro, la mamma è qui. Anche papà è qui. Cory, dove sei?”
Cory sorrise contro il telefono, orgoglioso.
“Sono a New York, tesoro io oggi lavoro. Stasera però ti raggiungo, e domani possiamo farci coccolare insieme.”
“Oh, Cory. Grazie. Io.. Non so cosa dire.”
“Vai, non perdere tempo a parlare con me. Hai perso quai tutta la mattina!” Lea si guardò intorno, in cerca di un orologio. Era vero, erano ormai le 11. Ma quanto aveva dormito?!
“D’accordo. Ti chiamo più tardi. Buon lavoro, Cory.. E grazie.”
Lea riattaccò, proprio nel momento in cui Emma stava rientrando nella stanza.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: Nano