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Autore: DDimples    13/03/2014    2 recensioni
-In ogni caso, io so dov’è Hargeon, e potrei accompagnarti.-
-No grazie, non mi serve l’aiuto di un narcisista dai capelli rosa.-
Il ragazzo mi fissò con i suoi grandi occhi scuri, in maniera così intensa che mi fece venire i brividi. Era vestito con un gilet a maniche corte completamente sbottonato sul davanti, pantaloni corti e degli strani sandali. Ma la cosa più fuori luogo era la sciarpa bianca che portava al collo.
[I nomi dei personaggi che appaiono qui sotto sono inseriti in ordine alfabetico e non in ordine di importanza nella storia]
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Conoscete la sensazione che si ha quando si combina un disastro? Beh, io si. In quel momento era quello che provavo, mentre avevo un paio di manette e uno stupido assistente mi trascinava tramite quelle. Volevo reagire, con un calcio o qualcosa di simile, ma mi chiedevo dove sarei scappata. Quell’uomo, usando un po' d'astuzia, mi stava trascinando per delle vie secondarie, anzi, ancora meno che secondarie, un labirinto di piccole strade che sembrava non avere un senso. Rimanere lì però aveva ancora meno senso, pensai, non appena riacquistai un po' di lucidità, dopo lo sconforto. Dove sarei potuta scappare? Destra? Sinistra? Boh, una direzione valeva l'altra a questo punto. Avrei dovuto correre mooolto velocemente, in una direzione a caso.
Mentre mi scervellavo penosamente su quale vicolo prendere, mi resi conto che questa storia sarebbe finita in modo diverso. Diciamo, sarebbe finita un po’ più tragicamente per tutti e due.
Sentii ringhiare dietro la mia schiena, e d’istinto, sia io che l’assistente, ci voltammo. Un cane grigio, enorme e grinzoso stava dietro di noi, e fissandoci con enormi occhi ci mostrava i denti affilatissimi. Riconobbi all’istante quel cane. Era di quel ragazzo misterioso che aveva ucciso quella donna. Per qualche istante il sangue mi si gelò. Quell’assassino era nei paraggi? Forse voleva far fuori anche me, perché si era reso conto che avevo assistito alla scena? Rabbrividii, però pensai, che forse se quel pazzo fosse apparso avrei avuto abbastanza prove per scagionarmi dall’accusa per omicidio. Si, non sarebbe stato tanto male. Solo che quel ragazzo non appariva, e il problema cominciava a diventare un altro. Quel cane stava avanzando minacciosamente verso di noi, e in più mi accorsi che aveva alcune piccole differenzuccie, rispetto a quando lo avevo visto la prima volta. Aveva perso completamente quell’aria assente e svogliata, ma poi c’era anche un altro, particolare. Era diventato grande quanto un armadio a due ante. Era cresciuto il doppio in qualche ora.
-Tu…tu ti intendi di cani?- Mi chiese l’assistente, parandosi dietro a me e usandomi come scudo.
-No, e non posso nemmeno far niente con le mani legate! Mi liberi, almeno!-
-Non posso! Potrei perderti, e perdere la carriera.-
-E in questo momento la sua stupida carriera è più importante di due vite umane?- Gli urali arrabbiata. Mossa alquanto sbagliata. Il tono di voce alto fece innervosire il cane.
-Almeno spero che abbia intenzione di fare qualcosa lei!- Dissi quasi sottovoce, ma era inutile. Il cane stava quasi per azzannarci, era vicinissimo e con la bocca spalancata.
-Oh, certo che ho intenzione di fare qualcosa!- Mi spinse ancora più vicino al cane e si buttò di lato per salvarsi. Io consapevole che non sarei riuscita a scappare, mentre il cane si buttava su di me, d’istinto mi voltai, chiudendo gli occhi e  preparandomi al peggio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“Menomale che i cani non sanno calcolare bene le distanze!”. Dissi fra me e me, mentre il mastino che si era buttato su di me per azzannarmi era riuscito solo a stringermi un po’ il braccio ed ad incastrare in uno degli incisivi inferiori le mie manette. Mi faceva un po’ male il braccio rotto, che era praticamente fra i suoi denti, ma per il momento ero viva.
il cane spalancò la bocca infastidito cercando di sfilarsi le manette dai denti, ma non ci riusciva. Poi gli balenò una luce folle negli occhi, sembrò che volesse scuotere la testa, e a quel punto per me sarebbe stata la fine. Ma non lo fece. Per mia fortuna qualcosa distolse la sua attenzione dalle mie manette incastrate fra i denti.
Apparvero due persone davanti a me, quasi improvvisamente. Il cane chiuse la bocca per ringhiare, ed io con tutta calma cercavo di disincastrare le manette. C’ero quasi riuscita, bastava solo che il cane aprisse la bocca. Ma non lo avrebbe fatto per il momento, no di sicuro. Era troppo impegnato a ringhiare. Così, mi concentrai sulle figure appena comparse, nella speranza che mi potessero salvare. Erano vecchie conoscenze. Il tizio strano dai capelli rosa, e il ragazzo dai capelli scuri, quello che mi aveva salvato. In meno di un giorno si era già ristabilito, a quanto sembrava. Era a petto scoperto e all'altezza della ferita aveva delle fasciature bianche. Mentre lo osservavo notai una cosa strana sul petto, nella parte destra. Era una ferita? Noo, era di colore blu scuro. Era tipo un tatuaggio... Oddio. Avevo capito che segno era. L'altro invece era sempre uguale, tranne che per un piccolo, piccolissimo particolare. La sua mano stava andando a fuoco.
-La...la tua mano..- Accennai, ricordandomi più tardi che in realtà se c'era una mano che mi doveva preoccupare era la mia, stretta in una morsa di una sottospecie di mastino napoletano. Il ragazzo con i capelli rosa mi ignorò e si rivolse al suo compagno.
-Che dici gli diamo una bella lezione a quel bestione?-
- Ci puoi scommettere!- Rispose l'altro mentre poggiava una mano serrata in un pugno su l'altra aperta. –Facciamo così, tu prendi il cane, io la ragazza!-
-Certo…ehi!- Il tizio dai capelli rosa fece sparire le fiamme dalla sua mano e guardò l’altro interdetto. –Come sarebbe, tu la ragazza e io il cane?-
-Tu vai addosso al bestione e io porto via la ragazza!-
-Eh, no! Io la ragazza, tu il cane!-
-IO la ragazza, e TU il cane!-
Stavano davvero litigando su una cosa così idiota. “Certo, certo, litigate pure, c’è soltanto una specie di mastino napoletano che mi sta tenendo per il gesso del braccio rotto. Sta scegliendo semplicemente con quale salsa condirmi prima di mangiarmi, ma voi continuate, certo!”
-Ehi! Sentite prendete tutti e due il cane o portatemi via da qui…come vi pare, ma aiutatemi!- Gli urlai mentre si stavano per scagliare gli incantesimi fra loro.
-Ok! Allora siamo d’accordo!- Urlarono all’unisono. –Io la ragazza, tu il cane!-
Avevo già capito che sarebbe finita male, così mi abbassai, e ciò mi provocò un dolore fortissimo al braccio che era ancora intrappolato nella bocca del cane. Chiusi gli occhi per sopportare il dolore, e poi improvvisamente, mi sentii liberata da quella stretta morsa. Fui spinta in avanti, e non riuscii a riprendere l’equilibrio, ma prima che toccassi terra delle braccia forti mi afferrarono. Riaprii gli occhi e mi trovai fra le braccia del ragazzo dai capelli scuri. Wow! Evidentemente mi aveva vinto lui. Guardai dietro di me e vidi l’altro ragazzo, con ancora le fiamme nel palmo della mano, che se ne stava in piedi accanto al cane. Quest’ultimo era a terra, che guaiva pietosamente, agitandosi, ed aveva metà corpo congelato e metà che stava andando a fuoco. Non so con quali forze, ma quella bestia si alzò e scappò nella direzione opposta, sparendo dalla nostra vista, anche se un latrato tremendo ci fece capire che era arrivato lontano.
-Grazie mille.- Dissi rimettendomi in piedi. Il ragazzo dai capelli scuri andò dall’assistente dell’investigatore, che era ancora a terra terrorizzato. Gli piantò un piede sul petto e lo costrinse a stendersi per terra.
-Tira fuori le chiavi!- Gli intimò, mentre l’assistente, tremolante tirava fuori le chiavi.
Il ragazzo dai capelli rosa gliele strappò di mano.
-Ti conviene scappare!- Disse il ragazzo dai capelli scuri togliendo il piede dal suo petto. -E chiuderemo un occhio.- Quello se ne andò con la coda tra le gambe, come solo un vigliacco può fare.
-Grazie mille!- Dissi al ragazzo dai capelli rosa che mi stava liberando dalle manette.
-Allora sei riuscita ad arrivare ad Hargeon?- Mi disse con un sorriso.
-Si ce l'ho fatta!- risposi un po' seccata. Poi cambiai tono, non era il caso di fare l'arrabbiata con due persone che mi avevano salvato la vita. -Credo, che siamo partiti con il piede sbagliato!- Dissi girandomi verso di lui e porgendogli la mano da stringere. -Piacere, Lucy!-
-Natsu!- Il ragazzo sorrise e strinse la mia mano.
-Gray!- Disse l'altro avvicinandosi a me e stringendo anche lui la mia mano.
-Come va la ferita?- Chiesi, presa completamente dai sensi di colpa.
-Oh, non é niente, già passata!- Rispose.
-Allora è a lei che hai salvato la vita!- Disse Natsu sorridente, mentre gli tirava una pacca affettuosa sulla schiena, ma con molta imbranataggine proprio sulla ferita. Gray soffocò un gemito di dolore, e cercò di far finta di niente solo per rimanere coerente all'affermazione di prima. Tornai ad osservare quel simbolo che aveva sul petto dalla parte destra, e mi resi conto che non c'erano dubbi su cosa fosse.
-Quindi sei un mago di Fairy Tail?- dissi sorridendo. Gray mi annuii con la testa.
-Anch'io lo sono!- Disse l'imbranato dai capelli rosa.
-Tu?- Inarcai un sopracciglio. Per tutta risposta lui si girò da un lato e si strappò la corta manica destra rivelando il marchio di Fairy Tail in rosso. -Wow!- Dissi sorpresa, ma contenta.
Natsu mi sorrise, in maniera solare, e sentii dentro di me una fonte di calore che si accendeva e mi riscaldava, facendomi sentire come non mi ero mai sentita a casa mia.
Poi sul suo volto scomparve il sorriso, e cadde sulle ginocchia stringendosi le mani sullo stomaco mentre quest'ultimo brontolava rumorosamente.
-Che cos'hai?- Chiesi preoccupata.
-È che sono un po' di giorni che non mangiamo!- Disse Gray abbassando lo sguardo e stringendo anche lui una mano sopra lo stomaco.
-E perché?- Domandai.
-Beh, le ultime missioni non sono andate tanto bene!- Disse Natsu debolmente.
-Già, chissà come mai!- Gray guardò storto l'amico, che però, si sentiva così debole da non riuscire nemmeno a ribattere.
-E non potete chiedere aiuto alla vostra gilda?-
-Non siamo proprio i tipi che vanno a chiedere l'elemosina-
-Ohh mamma mia! Bene, ho capito, in questo caso vi offrirò qualcosa io!-
-Ti abbiamo appena detto che non accettiamo elemosina!- Ribatté Gray.
-Allora mettiamola così: "voglio ringraziarvi di avermi salvato la vita, e sdebitarmi con un pranzo." Vi piace di più?-
-Beh, messa così...- Gray non ci pensò tanto. -Non possiamo rifiutare!- Si piegò e si passò un braccio di Natsu attorno al collo, e lo aiutò a stare in piedi. Poi, pian piano ci avviammo in cerca di un ristorante.
Mentre camminavo, rassegnata, alzai gli occhi al cielo. Ma con che persone ero capitata?! Certo, che erano proprio strani questi di Fairy Tail. Strani, si! Ma simpatici.








Eccomi! ^^
Scusate per l'assenza, ma ero in gita con la scuola, eh beh... non ho avuto molto tempo per scrivere. 
Spero che vi piaccia anche questo capitolo. Grazie in anticipo a chi recensirà :)
A presto. ^^
  
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