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Autore: AlexVause    14/03/2014    3 recensioni
Due mondi differenti, separano ciò che il destino sembrava aver unito.
Con un piccolo aiuto, tutto ciò che è andato perso, verrà ritrovato.
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Swan Queen
Seguito di Trust e For You...Always.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amarsi e perdersi per poi ritrovarsi. Destino.'
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Breve avviso ai lettori...questo capitolo è un pò Angst. Buona Lettura :)
 
Capitolo 16
 
Regina, Malefica e la Regina delle Nevi, comparvero sul sentiero che conduceva alla residenza invernale di Leopold. Da li, il palazzo distava un centinaio di metri.
Potevano osservare la totale assenza di eserciti, guardie e illuminazione sia esterna che interna.
L’immagine che dava quel’imponente oscura fortezza, era cupa e di abbandono. Sembrava desolata.
- Niente magie impegnative contro quei maghi. Non dobbiamo spendere energie inutili.
Si assicurò la Snow Queen.
- Attiriamoli all’esterno.
Propose Malefica.
- Sanno che ti puoi tramutare in drago. Non sono così sciocchi da “caderti direttamente fra le fauci”.
Rispose l’Evil Queen.
- Come se l’interno di un castello, riuscisse a fermarmi.
Borbottò di rimando la Strega.
Le tre sospirarono e s’incamminarono, raggiungendo la maestosa porta principale, prestando attenzione ad ogni singolo rumore.
Regina stava per avanzare verso l’entrata, quando Malefica la fermò.
- Secondo voi, quante possibilità di vittoria abbiamo?
Chiese la donna bionda, con lieve preoccupazione. Sentiva dentro se, come se qualcosa potesse andare storto.
- O vinciamo, oppure la guarderemo ridere di noi, mentre ci da fuoco.
Rispose schiettamente la Regina delle Nevi.
- Oh, adesso mi sento più tranquilla.
Intervenne Malefica, poco convinta.
- Guardiamo il lato positivo: almeno ci teniamo compagnia.
Ironizzò la donna dai capelli lunghi e bianchi.
- Qual gioia.
Sbottò l’Evil Queen, alzando gli occhi al cielo.
- Sfondiamo?
Propose Malefica.
Regina poggiò una mano, sulla grande porta in legno massiccio, dando una lieve spinta.
La porta, cigolando, si aprì.
- Oppure l’apriamo.
Sorrise la Strega.
La Regina delle Nevi, entrò per prima.
Malefica la stava per seguire, ma stavolta fu Regina ad afferrarla per un braccio e trattenerla.
- Non usare il fuoco.
Disse in un bisbiglio all’orecchio dell’amica, che la guardò perplessa.
- Poi capirai.
Aggiunse la mora indicandole la Snow Queen con lo sguardo,  per poi incamminarsi e seguire all’interno del castello, la donna dai capelli bianchi.
Un mugugno di disapprovazione, scaturì dalla Evil Queen, quando vide le condizioni di degrado della sua vecchia dimora.
I resti di un’armatura intralciarono loro la strada. Malefica si chinò, raccogliendone il pesante guanto in metallo.
- Nessun’arma alle pareti. La tua vasta collezione di spade, asce e alabarde, svanita nel nulla.
Constatò la bionda.
Regina serrò la mascella dalla rabbia.
- Sarebbero stati degli sciocchi a tenerle in bella vista.
Si intromise la Snow Queen.
Una nube nera, affiorò dal pavimento. Prendendo forma, fece apparire dinnanzi a loro i dieci maghi della Congregazione di Avalon.
- Vi aspettavamo.
Disse il più anziano.
Gli stregoni, posti a semicerchio, alzarono i bastoni ponendoli davanti al proprio corpo.
Erano pronti ad attaccare.
- Anche noi.
Sorrise Regina, dopo aver pronunciato quelle parole.
Un attacco magico di quella portata, avrebbe fatto consumare alle tre donne, troppa energia per proteggersi. Decisero così per il corpo a corpo, costringendo quei giovani ad usare le mani e non la magia attraverso i bastoni.
Fu Malefica a dare inizio allo scontro, colpendo sul viso con il guanto di metallo, uno dei giovani accanto a lei stordendolo.
- Emozionante!
Esclamò poi, soddisfatta.
Regina, fece materializzare nelle sue mani due spade corte, ponendosi in posizione d’attacco.
Mentre la Snow Queen, cercava di difendersi da un’onda d’urto, uno dei ragazzi ne approfittò per colpirla alle spalle con scarso successo. Con uno stiletto ghiacciato lo colpì al cuore, uccidendolo.
I due maestri anziani fecero alcuni passi indietro. Si fermarono a ridosso di una parete, mettendosi a pronunciare un incantesimo che diede vita ai quattro Gargouille, posti in alto accanto al soffitto negli angoli della stanza.
Ora le tre donne potevano essere colpite anche dall’alto. Così fu, quando i mostri le attaccarono all’unisono con palle di fuoco, senza ferirle ma solo per farle indietreggiare. Mossa astutamente calcolata dagli anziani, che permise ai giovani allievi di cambiare strategia d’attacco.
Tre maghi indietreggiarono di due passi per poterle affrontarle con la magia, coprendo le spalle agli altri quattro coetanei che invece avanzarono, sostituendo il loro bastone con spada e scudo per affrontarle da vicino.
Con la coda dell’occhio, Regina vide che i Gargouille stavano per attaccare nuovamente. Fece sparire una spada dalla sua mano, per poterla liberare così da poter alzarla e creare uno scudo per proteggere se stessa e le altre. Sapeva benissimo che quella mossa l’avrebbe limitata.
I mostri interruppero l’attacco.
Si sentirono in netta minoranza, ma sapevano di avere più esperienza e la consapevolezza di ciò, era la loro forza. Dopo uno sguardo d’intesa, le tre donne attaccarono.
Una di fianco all’altra, lanciarono in sincrono delle sfere di ghiaccio che andarono a colpire gli scudi dei maghi, come previsto.
Velocemente gli scudi gelarono, rendendo impossibile parare l’onda d’urto che seguì le sfere, senza mandarli in frantumi.
I tre ragazzi a difesa dei quattro giovani in prima linea, tentarono di fare loro scudo con la magia, ma l’incantesimo lanciato dalle tre donne fu troppo potente per i poveri allievi.
Con tutti i maghi a terra anziani esclusi, fu facile per le tre maghe distruggere i Gargouille.
Subito dopo le donne si voltarono attaccando i quattro giovani appena rialzatisi da terra.
Malefica creò uno scudo attorno ad essa per non essere vulnerabile alla magia. Così mentre con il suo bastone era intenta a parare alcuni fendenti da parte di due maghi, la protezione la lasciò illesa dopo che delle sfere di fuoco furono dirette a lei.
Regina e la Snow Queen, furono molto più aggressive.
L’Evil Queen, decise di difendersi da un attacco magico, facendosi scudo con il giovane, fattosi avanti verso lei per colpirla con la spada.
La mora si scostò di lato, così da afferrargli la mano con cui reggeva la spada. Si poggiò contro il petto del giovane con la schiena, sentendolo accusare il colpo dopo che la sfera magica l’ebbe colpito. Per essere sicura che non potesse più nuocerle in alcun modo, lo trafisse più volte al ventre con la spada corta, lasciandolo cadere a terra privo di vita.
Mentre ciò accadeva, la Regina delle Nevi lanciò uno stiletto ghiacciato verso il mago che stava per compirla con la magia, uccidendolo. Il giovane davanti a lei si voltò a guardare la fine che fece il suo amico, gesto che gli costò caro. La Snow Queen gli afferrò un braccio, ghiacciando l’arto. Il ragazzo urlò dal dolore, fino a che la donna dai capelli bianchi non mise fine alle sue sofferenze, poggiandogli una mano sul cuore gelando anch’esso. Il mago cadde a terra senza vita.
Regina andò in soccorso dell’amica, distraendo uno dei due maghi con spada che l’attaccavano.
Malefica dopo aver eliminato un giovane, trafiggendolo con il proprio bastone mutato in lancia, ringraziò la mora con un sorriso.
Solo allora vide che i due anziani, avevano unito entrambe i bastoni per potenziare un incantesimo, che decisero di lanciare in quell’istante.
Gli allievi svanirono, lasciando spazio allo sguardo allibito delle tre donne quando videro troppo tardi, il fascio di luce che andò a colpirle.
Vennero scaraventate a terra, nel tentativo di parare il colpo.
- Il nostro debito con Morgana, è stato saldato.
Disse l’anziano, prima di svanire e lasciarle sole in una stanza vuota.
Regina e la Snow Queen, si guardarono intorno per vedere se tutte e tre stessero bene.
Malefica era scomparsa.
Le due donne si alzarono di scatto.
- Dove l’avranno portata? Che vuole Morgana da lei?
Domandò la Regina delle Nevi alla mora.
L’Evil Queen chiuse gli occhi per captare dove potesse essere l’amica, grazie alla sua energia magica.
- Non lo so.
Rispose con tono piatto.
Stettero in silenzio qualche istante.
In lontananza sentì la presenza di ben tre esseri magici, di cui uno solo potente.
- Sento qualcosa, ma non sono loro.
Informò Regina.
- Possibile abbia schermato il luogo, in modo da avere più tempo?
Chiese la donna dai capelli bianchi.
- Tutto è possibile. Com’è possibile che, ciò che sento, ci possa aiutare.
- Tentar non nuoce. Fammi strada.
Disse la Snow Queen risoluta.
 
L’energia magica che Regina sentiva, proveniva da una stanza situata nei sotterranei.
Decisero di avanzare con cautela.
Senza far rumore, si appostarono accanto alla porta che conduceva alle prigioni.
Seduti a terra ed incatenati al muro, vi erano Belle, Neal e Gold.
Il Signore Oscuro era privo di sensi, ciò spiegava il fatto che fossero ancora imprigionati nel castello.
A guardia dei tre, c’era il più giovane dei due anziani.
Il piano pensato dalle due donne era semplice: Regina doveva distrarre il mago, mentre la Snow Queen liberava i prigionieri facendoli svanire, mandandoli direttamente dai Charming.
L’Evil Queen si fece avanti. Entrò nella sala agendo frettolosamente.
Senza esitazione lanciò una saetta diretta allo stregone, che con la sua esperienza la parò facilmente rimandandola al mittente.
Regina cadde a terra. Gli occhi chiusi.
Mentre l’anziano si avvicinò alla donna per vedere se era ancora viva, la Snow Queen comparve accanto ai prigionieri. Belle e Neal strabuzzarono gli occhi preoccupati, ma la Regina delle Nevi, intimò loro il silenzio posandosi l’indice sulle labbra.
Ghiacciò le catene, ma prima di distruggerle fece cenno ai due di attendere.
Lo stregone si accucciò su Regina che tratteneva il respiro. Appena fu abbastanza vicino, aprì gli occhi di scatto trafiggendolo al fianco con un pugnale.
L’uomo urlò dal dolore. L’Evil Queen si alzò, afferrando la gola del mago, senza levare la lama dal corpo di lui.
- Dove si trova Morgana?
Domandò furente, mentre la Snow Queen liberò gli ostaggi, mandandoli al castello dei Charming.
L’anziano indicò il soffitto.
- La sala del trono?
Specificò la mora.
L’uomo fece un cenno d’assenso con la testa, prima di svanire in una nube nera.
Le due donne, scomparvero a loro volta.
 
Malefica era sdraiata su di un altare in pietra.
Nell’aria, un odore pungente che riconobbe all’istante, facendole capire lo scopo di Morgana.
La maga voleva rubare i suoi poteri e ci sarebbe riuscita, se solo fosse stata più attenta.
Le tre donne che attaccarono il castello, non erano di certo delle sprovvedute. Prima di inoltrarsi in questa “missione”, assunsero una pozione che le rendeva immuni da qualsiasi veleno o incantesimo che potesse renderle inermi.
Malefica finse. Finse di essere svenuta, in attesa del momento giusto per attaccarla o per scoprire di più sul conto di quella straniera.
Morgana si avvicinò alla bionda Strega, controllando che fosse ancora priva di sensi.
Malefica avrebbe voluto afferrarla ed ucciderla all’istante, ma non poteva sottovalutarla.
La donna si voltò, tornando a darle le spalle dirigendosi verso un tavolo. Accese alcune candele. L’illuminazione in quel luogo era totalmente assente.
L’Evil Queen e la Regina delle Nevi, erano vicine. Malefica poteva saperlo grazie ad un incantesimo, fatto in precedenza per comunicare col pensiero.
La bionda, intercettò una frase, segnale d’accatto da parte di Regina: “Che i giochi abbiano inizio”.
Del ghiaccio, cominciò a formarsi attorno alle gambe di Morgana, fino ad immobilizzarla.
Malefica svanì dall’altare, raggiungendo le altre, pronte a colpire duramente, ma Morgana se ne andò scomparendo.
- E adesso?
Domandò Malefica, provando a captare l’energia della straniera.
- Dividiamoci.
Propose Regina, indicando alle altre due con lo sguardo, le sue intenzioni.
 
Regina apparve in un lungo corridoio. Si guardò intorno, assicurandosi che la protezione contro la magia, in quel luogo fosse ancora attiva. La protezione era intatta, quindi la magia non avrebbe funzionato, sino al superamento della soglia che portava alla sala ricevimento.
Il silenzio si era fatto pesante.
A infrangerlo, fu il suono lieve di una spada, che venne estratta dal fodero.
- Immagino tu, sappia benissimo che in questo luogo, la magia non funziona.
Disse Regina ridendo.
- L’hai fatto per mettermi alla prova e vedere, se so usare altro oltre a pozioni e incantesimi?
Proseguì la Evil Queen, avanzando lentamente, ma nessuno le rispose ne si mostrò ai suoi occhi.
- Ti sei chiesta, perché questo castello, fosse adornato di una così vasta collezione di armi bianche? Le trovo estremamente affascinanti.
Chiese poi.
Una spada fu lanciata verso di lei, andando a conficcarsi alla parete alle sue spalle.
Regina non riuscì a spostarsi velocemente, così fu ferita ad uno zigomo dalla lama.
- Voglio proprio vedere, se oltre ad ammirarle, sai pure usarle.
Rispose Morgana.
L’Evil Queen, si toccò la ferita marginale, vedendo del sangue sulle dita.
Sorrise, mentre volse il suo sguardo verso Morgana, immobile a pochi metri da lei.
Brandiva una spada dalla lama decorata.
Regina si voltò per estrarre l’arma conficcata nella parete, per poi tornare a guardare la straniera, che avanzò verso di lei a spada tratta.
Ogni loro sguardo, era di sfida, fino a che Morgana non fu abbastanza vicina da attaccare.
Regina parava i fendenti della donna, con fare elegante e sinuoso.
Una leggiadria nel brandire la spada, che faceva apparire quel duello, di livello insignificante per l’Evil Queen.
Ciò fece arrabbiare la maga di Avalon, che colpì sempre più duramente.
Ma Regina, conosceva bene quella rabbia, la stessa che aveva riversato varie volte, sul proprio padre.
Era stato proprio lui, ad insegnarle a difendersi con la spada.
“Papà, perché non sei stanco quanto me?”
Chiese una giovane regina, con il fiato corto.
“Perché, lascio che la forza dell’avversario, si ripercuota su se stesso. Soprattutto se essa, è maggiore di quella che necessita.”
Rispose Henry, padre di Regina, accarezzandole una guancia.
“Comprendo la tua rabbia, figlia mia.”
“Ma non sei mai dalla mia parte.”
Regina parò un colpo alto, rivolto nuovamente al suo viso, tenendo la spada in orizzontale davanti al suo petto.
Morgana la spinse con forza, facendola indietreggiare.
- Ti stai stancando mia cara?
Domandò sorridendo l’Evil Queen, notando il fiato corto della donna davanti a se.
La straniera indietreggiò di un passo, per poter caricare il colpo, ma Regina non le diede il tempo per farlo.
Con degli attacchi veloci, la mora riuscì a mettere in difficoltà la sua avversaria, costringendola ad arretrare sino alla soglia del lungo corridoio.
Malefica era comparsa nella sala ricevimenti.
Appena Morgana vi entrò, la bionda con un gesto della mano, la scaraventò contro una parete, ma ella svanì prima di toccare la fredda pietra.
Entrambe le donne, guardarono la Snow Queen in piedi dalla parte opposta del corridoio.
Regina alzò gli occhi al cielo spazientita.
- Non farà così tutto il tempo.
Sbottò poi la mora.
 
- Continuerai a scappare?
Domandò sogghignando la Regina delle Nevi.
La sala del trono, era composta da 3 entrate. Nord, est e ovest, occupate rispettivamente da Regina, dalla Snow Queen e da Malefica.
Morgana si trovava al centro della stanza, seduta sul maestoso trono, una volta appartenuto a Leopold e successivamente a Regina.
- No.
Sorrise di rimando la straniera.
Morgana, ancora con la spada fra le mani, svanì.
Comparve davanti alla Regina delle Nevi, ferendola alla spalla con un fendente, per poi svanire nuovamente.
Le due donne, assistendo alla scena, si misero sulla difensiva.
Morgana comparve alle spalle di malefica, colpendola con una sfera di energia, che la fece cadere a terra malamente.
- Brutta figlia di…
Borbottò la bionda rialzandosi.
La straniera rise, comparendo nuovamente seduta sul trono.
Il pavimento sotto i piedi delle tre donne, iniziò a tremare, costringendole ad appoggiarsi al muro per sorreggersi.
Il soffitto cominciò a crollare.
Regina fu costretta a buttarsi a terra, per evitare un pezzo di pietra di grandi dimensioni.
La Snow Queen schivò dei pezzi di soffitto, scostandosi di lato, mentre Malefica, si lanciò all’attacco diretto verso la maga d Avalon.
Una scossa forte fece perdere l’equilibrio alle due donne in piedi. L’Evil Queen rimase ferma a terra.
Un grande crollo, causò una nube grigiastra che impedì loro di vedere cosa accadde.
In un attimo, tutta quella nube svanì e la sala del trono, tornò illesa come se nulla fosse accaduto.
- È uno spasso, restare a guardare, quanto vi date da fare per restare in vita.
Disse Morgana divertita.
La Regina delle Nevi, attaccò la maga lanciandole stiletti di ghiaccio, che la donna sciolse con il fuoco.
La Snow Queen fece un passo indietro.
- Che succede, paura del fuoco?
Chiese la maga.
La donna dai capelli lunghi e bianchi, mise le mani davanti a se lanciando un’ondata di ghiaccio, che fu contrastata da un ondata di fuoco da parte di Morgana.
Regina richiamò l’attenzione di Malefica, indicandole di guardare la scena, per poi svanire.
La mora comparve silenziosamente, dietro Morgana, colpendola con un’onda d’urto che la mandò bruscamente contro la parete.
La donna gemette di dolore.
Malefica, notò che le mani della Regina delle Nevi, iniziarono a gocciolare.
Regina e la Snow Queen, colpirono nuovamente Morgana con attacchi di ghiaccio, a cui la donna rispose sempre con il fuoco.
Sapevano che nessuno l’avrebbe avuta vinta, ma Regina aveva un piano.
Per contro, la maga si concentrò solamente sulla Regina delle Nevi. Il fuoco era il suo punto debole. Credeva che, in quanto bersaglio facile, l’avrebbe sconfitta velocemente.
Notò con piacere che le due streghe, non aiutavano la donna dai capelli bianchi, se non solo in modo marginale.
Se ne volevano liberare? Perché non dar loro una mano…in definitiva, una in meno è sempre un traguardo.
Ma l’intenzione delle due donne, non era certo liberarsi della Snow Queen.
- Niente fuoco!
Urlò la Regina delle Nevi, prima di intensificare il suo attacco che sovrastò quello di Morgana, costringendola a scostarsi dalla parete, dove l’ondata di ghiaccio si schiantò.
Malefica e Regina fecero un passo indietro.
La sala del trono iniziò a gelarsi totalmente.
Il ghiaccio, formò delle stalattiti appuntite che scendevano dal soffitto.
La Regina delle Nevi, quando fu soddisfatta del risultato ottenuto, alzò una mano verso il soffitto e con la magia,  staccò alcune stalattiti lanciandole contro Morgana che per evitarle, si tuffò a terra.
La Snow Queen non le lasciò tempo per rispondere all’attacco. Staccò altre stalattiti, lanciandole nuovamente contro la donna, che prontamente le evitò ancora e ancora.
Appena Morgana fu a ridosso di una parete, Malefica le bloccò la via di fuga alzando una mano e immobilizzandola al muro.
Regina la bloccò totalmente, lasciando che il ghiaccio sulla parete le imprigionasse gambe e braccia, per poi mettersi davanti a lei, osservandola.
- Uccidimi forza, che aspetti?
Disse risoluta Morgana.
- Magari la prossima volta.
Rispose Regina con tono piatto.
- Aspetta, che…cosa?
La donna era sbigottita.
La Snow Queen, fece comparire fra le sue mani, una fiala dal contenuto rossastro, porgendola poi alla Evil Queen.
- Di tutte le decisioni sbagliate che hai preso, questa è la peggiore.
Sbottò Morgana infuriata. Aveva forse compreso cosa volessero farle?
- Non imparo mai dai miei errori.
Disse Regina.
Le tre donne si allontanarono dalla maga di Avalon.
La mora lanciò la fiala a terra, ai piedi di Morgana.
Rompendosi, ciò che ne scaturì, fece perdere i poteri alla straniera.
- Non vivrai abbastanza per pentirtene!
Esclamò furente la maga di Avalon.
- Allora, richiederò qualche assicurazione.
Disse Regina sorridendo, mentre le si avvicinava.
Con un gesto veloce, le estrasse il cuore dal petto.
- Fa un solo errore…
L’Evil Queen lo strinse leggermente nella sua mano, facendo gemere Morgana dal dolore.
- …e ne pagherai le conseguenze.
Malefica fece apparire uno scrigno, dove Regina vi depose il cuore.
- Un’ultima cosa.
Intervenne la bionda.
Malefica passò una mano, davanti al viso di Morgana, togliendone ogni ricordo che riguardasse incantesimi e pozioni.
Con l’altra mano, fece svanire ogni libro di magia presente nella sala.
Con un cenno del capo, la mora salutò e ringraziò la Snow Queen, prima di voltarsi nuovamente verso l’amica.
- Noi qui, abbiamo finito.
Disse poi, prima di svanire assieme alla bionda.




Note di Alex: Eccoci alla battaglia. Scusate il ritardo, ma volevo scriverla bene e mi ci è voluto più tempo del solito.
Siamo agli sgoccioli :)
Spero vi sia piaciuta. Attendo recensioni :)
Grazie a tutti quelli che seguono questa storia, siete sempre in aumento e per me è una grandissima soddisfazione. Grazie a tutti.
  
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