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Autore: Kisshou    30/06/2008    4 recensioni
Erano un semplice team. Non erano più intelligenti degli altri, né più forti, più spiritosi e nemmeno più divertenti. Rin era semplicemente semplice. Una ragazza come tante di un team come tanti di un villaggio come tanti di un pianeta come tanti. Obito aveva sangue nobile nelle vene, ciò nonostante il suo cuore di Uchiha batteva per una ragazza che non l’amava. Kakashi era un ragazzino complicato, abile e sicuro in tutto ciò che faceva, non guardava mai indietro, mai. Sapeva che la direzione della vita è una sola: Avanti.
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Obito Uchiha, Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Erano un semplice team.

Non erano più intelligenti degli altri, né più forti, più spiritosi e nemmeno più divertenti.

Rin era semplicemente semplice. Una ragazza come tante di un team come tanti di un villaggio come tanti di un pianeta come tanti.

Obito aveva sangue nobile nelle vene, ciò nonostante il suo cuore di Uchiha batteva per una ragazza che non l’amava.

Kakashi era un ragazzino complicato, abile e sicuro in tutto ciò che faceva, non guardava mai indietro, mai. Sapeva che la direzione della vita è una sola: Avanti.

 

- Obito, puntuale mai, eh?-

- Ma che vuoi, sono arrivato, no?-

- Come no…-

- FORZA KAKASHI!- Urlò il ragazzino moro al compagno.

- Non ho voglia di allenarmi con te, oggi. Ho da fare.-

- Strizza, eh, Kakashi?-

Intanto una bella ragazza sedeva composta, il busto aderente al tronco del pesco che la sorreggeva, i capelli sciolti e indomabili, lo sguardo attento, fisso sui suoi compagni.

- Eddai, allenati con me! Che ne è del lavoro di squadra? Se non accetti devo dedurne che mi temi!-

- Obito, lascia in pace Kakashi!- Sbottò la bella Rin.

Lo sguardo del ragazzo si fece vacuo, mentre il cuore batteva forte al solo udire le parole di lei.

- Scusami, Rin.-

 

Erano un semplice team.

Non erano più intelligenti degli altri, né più forti, più spiritosi e nemmeno più divertenti.

Rin la bella

Obito il folle

Kakashi l’abile

 

- Rin …-

- Che vuoi, Obito?-

Il ragazzo passò lo sguardo sul corpo della compagna, indugiando sui bei seni.

L’Uchiha arrossì e volse lo sguardo altrove.

- Vuoi essere la mia ragazza?-

E se qualcuno fosse passato avrebbe detto che quel tizio parla col vento, tanto si sforzava di non guardare Rin.

- Manco morta, scusa.- Lei scoppiò a ridere, era certa che il compagno scherzasse. Ma poi vide i suoi occhi riempirsi di lacrime, e le parve di vederlo spegnersi.

- Obito …ma dicevi sul serio?-

La ragazza si rispose da sola. Era imbarazzata come non mai.

-Tu sei un mio caro amico …ma io amo Kakashi, non te.-

- Certo …sì.- Il ragazzo fece per avviarsi a villa Uchiha.

- Obito ?-

- Sì?-

- Sicuro di stare bene?-

- Certo.-

Erano un semplice team.

Non erano più intelligenti degli altri, né più forti, più spiritosi e nemmeno più divertenti.

Rin era confusa

Obito era insicuro

Kakashi era costantemente impegnato

 

 

- Ciao Kakashi!!-

- Ciao Rin- Ma lui nemmeno la guardava, aspirava ormai da troppo tempo all’invenzione di una tecnica formidabile che avrebbe zittito tutti quanti.

- Senti, vuoi venire a bere qualcosa?-

- No scusami …andate tu e Obito, io ho troppo da fare per le cenette di team.-

Rin cominciò a capire cosa provava Obito.

- Ma io non intendevo affatto una cena di team intendevo …ecco …qualcosa di intimo, insomma …solo noi due.-

Il ragazzo sbuffò.

- Ascolta, Rin, se hai tempo da perdere con me perché non vai a esercitarti in qualche tecnica?-

La ragazza tornò a casa sua,si stese a letto e, affondando la testa sul cuscino, pianse amaramente

 

Erano un semplice team.

Non erano più intelligenti degli altri, né più forti, più spiritosi e nemmeno più divertenti.

Rin era ferita

Obito era a pezzi

Kakashi non aveva tempo.

 

- Obito?.-

- Che c’è?- Chiese voltandosi verso il compagno di team. Sembrava triste come non l’aveva mai visto. In effetti non ricordava di averlo mai visto triste.

- Hanno rapito Rin …alcuni ninja della roccia.-

L’Uchiha scattò in piedi.

- Spetta a noi recuperarla!-

- Certo.-

“Ti salverò Rin. A costo di rimetterci la vita, ti salverò.”

 

Erano un semplice team.

Non erano più intelligenti degli altri, né più forti, più spiritosi e nemmeno più divertenti.

Ma all’occorrenza Rin sapeva essere decisa

Obito poteva restare serio.

Kakashi riusciva a trovare tempo.

E nei momenti duri, sapevano essere uniti.

- KAKASHI, ATTENTO!!-

Il ragazzo albino si voltò velocemente verso la frana. Veniva verso di lui. Sarebbe stato sommerso dalla terra e dalle rocce.

Sarebbe morto. Sarebbe se qualcuno non l’avesse spinto via.

Un grido, un suono sordo, il sapore della polvere.  E di Obito più nessuna traccia.

 

Erano un semplice team.

Non erano più intelligenti degli altri, né più forti, più spiritosi e nemmeno più divertenti

Ma tutti e tre sapevano amare.

 

- OBITO!!-

- Kakashi …amico mio.-

- No …-

Scavando tra le macerie liberò Obito, ma la parte destra del suo corpo era stata distrutta dai detriti.

- Mi dispiace …-

Le lacrime solcavano il volto di Kakashi.

- Rin …sta …bene?- chiese a fatica Obito.

- Sì. Mi dispiace, amico. Non sono stato capace di proteggerti. Non ho saputo riportarvi entrambi a casa.-

- L’ho …fatto…per Rin …e per te. Perché …lei…ti.. ama…non ama…me.-

Kakashi cadde in ginocchio accanto a ciò che restava del suo compagno.

- Kakashi …?-

- Shh …non parlare. Vedrai che riuscirò a salvarti. Ce la faremo, Obito, anche questa volta.

- Ti prego …prendi il mio segreto.-

- Cosa?-

Ah, Sharingan. Qualità ambita. Pochissimi hanno la fortuna di possederla, nessuno di acquistarla. Solo Kakashi.

Colui che restò accanto all’amico, e gli tenne la mano mentre la sua anima volava in cielo.

 

Kakashi stava in piedi davanti alla calda roccia scaldata dal sole. Erano passati molti anni, troppi.

Depose un fiore sopra la tomba, mentre con la mano carezzava l’incisione di Obito Uchiha.

“Buongiorno, amico mio” Kakashi contemplò ancora il nome del compagno sbadato, chiacchierone, un po’ pazzo e sempre mezzora in ritardo. Se era vivo, era solo merito suo, e del suo straordinario coraggio. Era morto da eroe, anche se non aveva vissuto come tale. Ma si sa, un cambiamento può avvenire in decenni, ma spesso una persona rivela ciò che alla fine. La fine della strada. La fine della vita.

Kakashi guardò l’orologio. Sorrise: i suoi ragazzi avevano aspettato abbastanza.

 

 

FINE

 

È la mia prima fanfic su questo team. Spero vi abbia commosso.

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