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Autore: Oysh_more than me    14/03/2014    5 recensioni
Autmn pensa di vivere nel modo più giusto che esista, lungo una linea sottile, tra obbligo e piacere, dolcezza e aggressività, risata e sorriso, pianto e lacrima solitaria. Ma il suo vivere sul filo di un rasoio la porterà a ferirsi involontariamente, a perdere il suo equilibrio e a cercare di sbilanciarsi verso una delle due sponde, alla ricerca di risposte alle sue domande che forse le verranno fornite da chi meno si aspetta.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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If you ever feel like something's missing, things you'll never understand.
Little white shadows sparkle and glisten, part of system.
White Shadows- Coldplay
 



 
[.1]




 
Attratta da quella barchetta di plastica che ondeggiava, spinta dal vento, nel mezzo di quel piccolo laghetto artificiale di uno sperduto parco londinese, Autumn sospirò dalla sua postazione, sicura di aver trovato qualcuno o meglio qualcosa nella sua stessa condizione. Perché Autumn si rivedeva più che in quella piccola imbarcazione, nella sua grande e candida vela, come lei sapeva di essere fragile ma agl’ occhi altrui così resistente, come lei appariva in ordine, pulita, senza difetti, ma forze estranee creavano pieghe, la sporcavano e la spingevano verso posti a lei sconosciuti e capaci di spaventarla, come quella vela, Autumn stava nel mezzo. La ragazza assottigliò gli occhi per la forte ondata di aria gelida e tagliente che l’aveva appena investita, strofinò le mani l’una contro l’altra per riscaldarle alitandoci sopra donando loro un po’ di tepore, con fare incerto alzò poi lo sguardo notando nuvoloni neri iniziare a farsi spazio e a coprire quel pallido cielo invernale, ma che regnava sereno fino a pochi istanti prima; decise di alzarsi e di fare ritorno al Campus non prima di aver buttato un’ ultimo sguardo su quella barchetta che aveva completamente attirato la sua attenzione durante tutto il pomeriggio trascorso sotto una vecchia quercia, sorprendendosi nel trovarla esattamente nello stesso punto, ancora nel mezzo. Aveva trovato la sua immagine riflessa, quella piccola imbarcazione non era nient’ altro che lei allo specchio, una posizione fissa, la metà, perché non sapevano sbilanciarsi, non riuscivano a capire cosa volessero fare, cosa volessero essere, cosa volessero diventare e nell’ incertezza più assoluta restavano ferme ad aspettare, qualcosa o meglio qualcuno che desse loro una spinta, che le spostasse, perché entrambe erano vogliose di cambiare posizione, o finalmente di prenderne una, ma spaventate più che mai e convinte che quello fosse il posto più adatto a loro, non avevano idea di quale direzione dovessero prendere.
 
 



“Sparklin è gay” dichiarò Helen ondeggiando i suoi capelli folti, prendendo posto accanto alle sue migliori amiche a quel tavolo rotondo della spaziosa e pulita mensa della St. Joseph, caratteristiche ricercate e invidiate considerando si trattasse di una cantina scolastica, accomodandosi alla destra di Autumn intenta a chiacchierare con Moon a proposito di alcuni nuovi corsi inseriti per l’inizio del secondo trimestre scolastico, richiamando il loro interesse . Quest’ ultima, una volta aver compreso la notizia, sputò tutto il succo alla pesca contenuto nella sua bocca, allibita e scioccata da ciò che le era stato appena riferito dalla riccia, incurante di aver sporcato il maglioncino bianco della bionda e ignara di avere quegli occhi verdi-azzurri, in quel momento, ammonitori su di se. “Cosa?” chiese sbalordita Moon spalancando i suoi occhi castani e sbattendo più volte le ciglia incredula. “L’ho trovato a letto con mio fratello” raccontò non curante del grande dispiacere che avrebbe causato all’ amica, ,la portatrice della notizia, che nel frattempo riportò nuovamente il suo bicchiere alla bocca. Un secondo sputo proveniente dallo stesso soggetto terminò lo splendido capolavoro sul cardigan di Autumn facendola sbuffare nuovamente e scuotere piano la testa, ormai rassegnata. “Cosa?” rispose nuovamente ‘la sputatrice’ spalancando questa volta non solo le orbite ma anche la bocca prolungando di qualche secondo di troppo l’ultima vocale della parola, alzando notevolmente il tono della voce, quasi strozzata, provocando su di sé lo sguardo di gran parte della sala e arrossendo di colpo una volta essersene accorta. “T-tuo fratello è gay?” chiese bisbigliando verso Helen riafferrando il bicchiere tra le mani nel tentativo di bere nuovamente presto interrotto da una previdente Autumn, che sfilandoglielo con leggerezza dalle mani  riportò la sua attenzione e quella della sua amica alla riccia. “Non lo so, credo stia sperimentando” spiegò loro. “La scelta è sua, a me non me ne importa nulla” continuò. “Di cosa cara sorellina?” chiese uno splendido Harry con il suo solito sorriso smagliante mettendo in mostra le sue fossette, dopo aver raggiunto il tavolo delle ragazze, e aver messo un braccio attorno al collo di Helen la quale boffonchiò ("Parli del diavolo…") ricevendo poi un bacio sulla guancia da parte sua, seguito da Niall Horan e Liam Payne, appartenenti ormai anche loro al gruppo di Moon, Helen ed Autumn. “Di quanto tu ami i wurstel e le patate”  gli rispose lei senza peli sulla lingua facendo scoppiare a ridere Autumn che cercò di contenersi in tutti i modi. Il riccio sorrise alla sorella per niente impacciato, non vergognandosi di quella situazione e del suo ancora incerto orientamento sessuale. “E’ il mio gusto di pizza preferito, infatti” rispose schiacciando un’ occhiolino verso la riccia e facendo ridere tutto il loro tavolo ad eccezione della povera Moon, che rimasta in silenzio fino a qualche attimo prima, scossa e delusa, inventandosi una banale scusa circa un test di ingresso per un nuovo corso della professoressa Bower, si congedò e allontanò dai suoi amici con lo sguardo perplesso dei fratelli Styles e dell’ irlandese su di se. “Che le è preso? Non sarà mica omofoba’” chiese Helen all’ orecchio della bionda che semplicemente osservando la reazione dell’ amica aveva capito al volo la situazione. “Dico che si è presa una bella sbandata per tuo fratello”.
 
 



Camminavano spedite per le vie della loro fredda città alla ricerca dell’amica, Autumn e Helen si sentivano così stupide, come era stato possibile non essersi accorte prima di quel sentimento che forse andava oltre una semplice infatuazione per Moon nei confronti del gemello della riccia, e proprio mentre quest’ ultima continuava a ragionare ad alta voce: “Porca miseria, perché non me ne sono stata zitta”. “Dove si è cacciata?”, “Appena la troviamo mi sente”, la bionda venne invasa da un forte senso di insicurezza mista ad ansia, perché stare nel mezzo le dava la possibilità di osservare ogni più piccola sfaccettatura, ogni particolare, aveva la possibilità di stare sempre connessa, di non perdersi nulla, di capire e cercare di aiutare gli altri, escludendo se stessa, ma questa volta la sua posizione non le era stata d’aiuto e la situazione che si era creata rendeva il suo stato ancora più vulnerabile e incerto di quanto già non fosse. “Helen fermati” ordinò pacatamente alla ragazza accanto a lei che una volta preso un bel respirò fece quello che le era stato appena intimato. “Ragioniamo”. “Se ci trovassimo nei panni di Moon, se avessimo il suo carattere, dove andremmo dopo aver ricevuto una notizia del genere, in preda ad una delusione d’amore?” chiese la bionda a se stessa e alla sua alleata nella ‘missione-trova Moon’. “Io…non lo so, lei ama i libri, ma in biblioteca non c’era, men che meno nella caffetteria della scuola, i ragazzi non l’hanno più vista e io…Non lo so, okay Tumn, sei tu quella brava in queste cose, sei tu che capisci gli altri, io faccio solo casini e mi sento uno…” non riuscii a terminare la frase che la bionda si gettò tra le braccia dell’ amica sull’ orlo di una crisi di nervi, entrambe evidentemente preoccupate, tentando di calmarla e di farle recuperare quel minimo di tranquillità che le era rimasta, perché questa situazione dovevano salvarla insieme.  “Credo che se fossi in lei, farei qualcosa di cui sicuramente me ne pentirei il giorno dopo, cercherei uno sfogo, una via di fuga, qualcosa che mi faccia sentire qualcun altro per qualche ora, che non mi faccia pensare ai miei mali” rifletté la castana staccandosi piano dall’ abbraccio trovando il consenso della bionda. “Alcol” esclamarono all’ unisono dopo una breve pausa di meditazione. “E come direbbe Niall, quale posto migliore di ‘Ernan’ per prendere la sbronza più colossale di Londra?!” aggiunse Autumn citando una frase ricorrente del loro amico biondo e guidando l’altra ragazza verso la loro meta.  
 
 



“E’ l’ultima volta che te lo dico Moon Wallar, miseria ladra, scendi subito da quel tavolo” le ordinò con tono duro Helen osservandola dal basso infuriata, ma allo stesso tempo preoccupata. Da lassù la mora si godeva la scena, beffeggiando la sua amica, ondeggiando i fianchi a tempo di musica, chiudendo gli occhi e sentendo la testa girare e muoversi con il suo corpo e i lunghi capelli corvini sempre rigorosamente lisci arricciarsi a causa del caldo secco che la stava invadendo, alzando le braccia al cielo e seguendo a pezzi la canzone che risuonava nel locale. In quel momento non poteva rendersi conto di essere al centro dell’ attenzione dato il suo stato mentale, oltre alla sua posizione privilegiata, la maglietta era stata alzata notevolmente scoprendo il suo ventre piatto, attirando occhi indiscreti, o come avrebbe detto Helen ‘Gente in astinenza’. “Per favore Moon scendi” la pregò questa volta Autumn. E proprio mentre la diretta interessata tentò di abbassarsi per rispondere alle amiche scivolò trovandosi con il sedere piantato a terra, scoppiando poi a ridere senza avvertire alcun dolore. Le risate di Autumn furono bloccate sul nascere da una collerica Helen che abbassandosi e chiedendo poi l’aiuto della bionda afferrò l’amica e la rimise in piedi seppur in uno stato precario. “Penso di dover vomitare” sbiascicò la mora. “Aspettatemi fuori, pago il suo conto e arrivo” diede disposizioni Tumn riprendendo il controllo. Helen sospirò annuendo e trascinando l’amica fuori dal pub.
 
 



 
Face sbattere accidentalmente la grande porta d’ ingresso di ‘Ernan’ ritrovandosi di colpo immersa nel più pungente freddo invernale, il suo sguardo non poté che essere attirato dalle sue due amiche posizionate sull’altro ciglio della strada, una Moon inginocchiata accanto ad un piccolo cespuglio nel tentativo di rigettare tutto quello che aveva bevuto e una Helen sempre più stanca ma finalmente più tranquilla che le stava affianco sollevandole i capelli per evitare che si sporcassero. “Si è fatta un tatuaggio” una voce proveniente dalla sua sinistra si rivolse chiaramente a lei. Educata si voltò verso la fonte e rimase qualche secondo ad osservare il ragazzo in penombra che le aveva parlato pochi istanti prima appoggiato con la schiena al muro intento ad aspirare un tiro dalla sigaretta che teneva stretta tra le dita. “Come prego?” chiese incerta incastrando i suoi occhi cerulei in quelli color ambra dello sconosciuto. “Si è fatta un tatuaggio”. “E tu come lo sai?”. “Sai sarebbe stato difficile non notare la tua amica stasera” le rispose lui passandosi una mano nel lungo ciuffo spostando lo sguardo proprio sul soggetto del loro discorso evidentemente colta da un conato di vomito. “E poi diciamo che potrebbe essere stata opera mia” continuò il moro. Tra lo sbalordito e il confuso la prima reazione di Autumn fu un mezzo sorriso. “E’ incredibile cosa sia riuscita a fare in due ore” commentò. “E tu saresti capace?”. “Se intendi promuoverti come tatuatore mi spiace ma non mi interessa”. Il ragazzo ancora senza identità si lasciò sfuggire una piccola risata, dal suono incantevole alle orecchie di lei. “Intendo, la tua amica in due ore si è ubriacata, situazione evidentemente mai provata da lei, si è fatta un tatuaggio che le ricorderà per sempre questa serata e forse per la prima volta ha fatto qualcosa non pensando alle conseguenze, uscendo dagli schemi, tu l’avresti mai fatto?”. Una domanda che lasciò a bocca aperta la bionda e privo di risposta l’ affascinante ragazzo misterioso. “Tumn” la richiamò a gran voce la riccia. “Sbrigati, si sta riprendendo, portiamola a casa” le urlò. Ancora scossa e dubbiosa in seguito a quella domanda fece per andarsene senza degnare di uno sguardo quello strano soggetto che si rivolse ancora a lei: “Pensaci Tumn”. “Ah…Falle bere tanta acqua” le consigliò riferendosi a Moon. E Autumn prima di andarsene e ritornare a casa con le sue amiche, non fece altro che voltarsi un’ ultima volta verso di lui, concedendogli un’ espressione enigmatica, piena di incomprensione, la stessa incomprensione che caratterizzava quel ragazzo e le sue parole che ormai continuavano a rimbombare nella sua testa.








 
-Spazio Autrice.

Salve a tutte! Vi ringrazio di cuore se siete arrivate a leggere fino a qua. Vi presento ufficialmente la mia nuova creazione: White Shadows.
E' un esperimento, non ho ancora terminato di scrivere l' epilogo della mia prima storia ''Summer Loves'' ,ma delle nuove idee per una nuova long mi hanno affollato la testa e ho avuto il disperato bisogno di metterle per iscritto e quale miglior test se non la loro pubblicazione immediata?!
Per chi mi avesse conosciuta tramite l'altra fanfiction avrà subito notato un evidente cambio di scrittura, ho voluto rischiare e gettarmi in un racconto che prevedesse un narratore esterno e onniscente incentrato soprattutto su Autumn, protagonista della storia, e un po' meno sugli altri personaggi che comunque verranno coinvolti e avranno i loro spazi nel caso la ff proseguisse, perchè ho in mente qualcosa di molto più introspettivo e incentrato su questa ragazza che scoprirete con il passare del tempo e che io scoprirò con voi scrivendo di lei e della sua storia.
 Spero che le mie idee vi abbiano colpito almeno un briciolo. Vi prego di farmelo sapere in una recensione, ve ne sarei davvero grata e potete chiedermi tutto ciò che volete. Non prometto di aggiornare costantemente, ho davvero moltissimi impegni, probabilmente la pubblicazione di nuovi capitoli proseguirà a rilento fino a Giugno per poi ''sbocciare'' nel periodo estivo :') 
Vi ringrazio ancora e vi mando un grande bacio digitalizzato <3
Vi aspetto nelle recensioni eh?! Fatevi sentire ;)
 


Vi lascio i link delle mie One shots:
Letter to Liam. 
Wake me up.
I'm with you.
Ray of light.
 
  
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