Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: stelazz    15/03/2014    0 recensioni
Allison è una diciassettenne che frequenta il penultimo anno delle superiori, vive a Londra con la madre e potrebbe sembrare una teenager qualunque se non per una sua caratteristica: la voce. La ragazza infatti è molto dotata dal punto di vista canoro e dopo un provino presso una casa discografica verrà accettata e scelta per incidere un disco. Qui conoscerà una delle cime più famose della musica odierna: Justin Bieber. Una storia di amore e odio, di conoscenza e di crescita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il caldo delle coperte mi stava soffocando, l’orologio segnava le 3.47 di notte, il tempo sembrava non passare. Erano passati 3 giorni dal famoso pranzo con i produttori e non riuscivo ancora a smettere di pensare a l’imbarazzo provato dopo aver eseguito quello spettacolino di canto di fronte a Bieber. 

‘’Sei un ottimo investimento Black’’

Quelle poche parole rimbombavano nella mia mente senza darmi tregua da troppo tempo! Era riuscito a provocarmi, farmi innervosire e a farmi  sentire speciale tutto in un sola giornata. Forse non era così male come  avevo pensato, era del tutto sbagliato basarsi su una prima impressione, in fondo non era altro che un ragazzo come me con solo un po’ più di esperienza nel settore.

Dopo avergli mostrato cosa ero in grado di fare con la mia voce ancora sorpreso ricevette una chiamata. Dopo pochi minuti mi disse semplicemente che doveva sbrigare delle faccende personali e che ci saremmo rivisti presto per iniziare a lavorare seriamente al mio primo singolo.

Mi rigirai per l’ennesima volta tra le coperte del mio letto super lussuoso, diedi un’occhiata nell’oscurità della mia camera d’albergo e per una frazione di secondo un senso di nostalgia attaccò il mio stomaco, mi mancava tanto la mia piccola casa, le mie amiche, la mia cara mamma.. Ma mi ripresi subito, stavo vivendo il mio sogno, ciò per cui avevo lottato così tanto e piano piano, tra un pensiero e l’altro, accompagnata dal dolce suono di una voce conosciuta e da due occhi nocciola mi addormentai.


….................................


TOC TOC! ‘’Signorina Black? Signorina? Allison? Sta bene?’’ 

Una voce continuava imperturbata a provenire da fuori dalla stanza e concentrandomi riconobbi che si trattava di Philson. Mi girai ancora stordita dal sonno verso la sveglia per controllare l’orario e non appena vidi i numeri dell’orologio balzai su due piedi come una molla.

Avevo dormito ben 12! Erano le 15,30 del pomeriggio e io sarei dovuta essere pronta e  lavata per le 16 dal momento che avevo la prima seduta con i produttori per la stesura del testo del mio singolo. 

‘’Sto arrivando Philson! Dammi 15 minuti!!!’’

Presi i miei jeans blu chiari e in fretta e furia me le infilai abbinandogli sopra un top semplice nero. Corsi in bagno per lavarmi il viso e pattinarmi ma i miei capelli erano un grosso e infinito nodo così optai per una treccia e riuscii a mettermi giusto un filo di eye-liner prima di afferrare il mio imbottino di jeans e scappare fuori dalla porta.

Philson mi stava aspettando nella hall dell’albergo, sembrava alquanto preoccupato per il mio ritardo ma cercai di rassicurarlo con un sorriso. Partimmo in fretta e furia verso lo studio di registrazione. Per tutto il viaggio guardai fuori dal finestrino e mi domandai se ci sarebbe stato anche lui, Justin.  Non conoscevo nulla di lui ma aveva già potere su di me e ciò mi stupiva dal momento che ero stata durante tutta la mia vita tutto tranne che aperta con gli sconosciuti.

Giunti davanti all’imponente palazzo non rimasi stupita nel vedere fotografi e telecamere dappertutto, era ovvio che quel giorno ci sarebbe stato anche Justin e i paparazzi non aspettavano momento migliore di quello per immortalarlo. Philson non trovano un parcheggio dove accostare optò per l’entrata sul retro e dopo avermi scaricata mi salutò gentilmente informandomi che sarebbe tornato a prendermi per le 20.

Entrai nell’edificio carica di adrenalina. Ero finalmente vicino al mio sogno, stavo per scrivere e leggere le parole della mia prima canzone e, devo ammetterlo, tutta quella carica era data anche dalla piccola curiosità che provavo nel poter rincontrare quel ragazzo.

Una ragazza che disse di chiamarsi Jane mi disse che LA per quel giorno non sarebbe potuto esserci per cause lavorative all’estero e mi fece accomodare in una sala che loro definivano ‘’d’attesa’’ ma che io avrei chiamato più propriamente ‘’delle star’’. Tutti i muri erano tappezzati di poster con raffigurati i più grandi cantanti del paese, premi e dischi d’oro erano incorniciati ovunque e poi c’era lui, seduto in un angolo con in mano il suo cellulare intento a fare qualcosa.

‘’Ciao!’’ dissi sperando tirasse su quella testa e staccasse una buona volta gli occhi da quel piccolo schermo.

Justin alzò lo sguardo e lo indirizzò verso di me. Sembrava innervosito, scosso ma allo stesso tempo felice di vedermi, difatti mi fece quel suo sorrisetto indecifrabile.

‘’Hey Black, come va?’’ chiese scrutandomi dall’alto al basso. ‘’ Siamo in versione barbone stamattina?’’ disse.

‘’Come scusa?! Cosa ci sarebbe di sbagliato nel mio look?’’ Risposi sbogottita di fronte alla sua schiettezza.

‘’Beh innanzitutto quello strappo sulla coscia oltre a farti sembrare molto sexy ti rende anche un po’ rude..’’ disse passandosi il pollice sulle labbra e sorridendo.

Abbassai lo sguardo vidi che avevo i jeans a lato della coscia completamente squarciati.

‘’Oddio deve essere capitato stamattina…’’ esclamai cercando di coprimi il più possibile.
Provai a cambiare argomento per evitare altre figuraccie.

‘’Oggi è il gran giorno!’’ affermai entusiasta.

‘’Pronta a lavorare? Ricorda la musica è tutto, non farti mai distrarre da nulla’’ disse con fare simile a quello di un vecchio saggio veterano. 

‘’Già..’’ dissi sorridendo ma una sagoma entrò dalla porta interrompendo il nostro dialogo. Era Jane.

‘’Signor Bieber è appena arrivata la signorina Gomez, dice di dover parlare urgentemente con lei..’’  un’altra persona entrò con passo irruento nella sala interrompendo Jane. Era una ragazza di media altezza, magra, capelli mori e mossi e con un viso molto bello ma qualcosa non mi piacque di lei, forse il suo modo di fare o le parole che disse successivamente.

‘’Perché non mi rispondi? Mi vuoi spiegare cosa sta succedendo con te? ‘’ disse con voce squillante indirizzando il suo sguardo verso il ragazzo.

‘’Selena basta, mi sembra di essere stato già fin troppo chiaro.. Non mi sembra il momento adesso’’ disse Justin con tono fermo giocando con il ciuffo dei suoi capelli.

‘’NO! Non accetto che tu ti comporti così..’’ urlò la ragazza in maniera isterica.

‘’Forza su usciamo, parliamone fuori non mi sembra il caso ora..’’ disse Justin sbuffando e aggiunse
‘’Black iniziate senza di me, mi tratterrò per qualche momento’’.
Mi guardò in maniera sfuggevole, i nostri occhi si incontrarono per l’ennesima volta e l’effetto era sempre quello: scontro di sensazioni impercettibili.

I due uscirono dalla stanza ed io curiosa come sempre chiesi a Jane chi fosse quella ragazza tanto prepotente.

‘’E’ Selena Gomez come fai a non riconoscerla? I due hanno avuto una relazione per lungo tempo e ora lei sembra non accettare la fine e forse anche lui prova ancora qualcosa chissà.. In fondo sono giovani!’’ disse la mia nuova conoscente.

‘’Si sono abbastanza fuori dal mondo del gossip quindi non sono informata sugli ultimi avvenimenti.. Comunque ora è meglio che vada in studio da registrazione ho già perso fin troppo tempo, oggi è il mio giorno!’’

 Risposi sorridendo e mi girai. Mi girai e me ne andai da quella stanza non solo perché ero così intrepida di conoscere il mio primo singolo ma soprattutto perché quella notizia sui due mi aveva turbata. Il tutto era ridicolo, io e Justin non eravamo nulla se non colleghi ma immaginare lui baciare qualcun altro scatenò in me una sensazione di risentimento.

Ma non dovevo lasciarmi andare a piccole questioni di cuore inesistenti per giunta.  Justin Bieber non era nulla per me, mi ero fatta trasportare dalla mia mente adolescenziale in un viaggio immaginario.

Al diavolo le sciocchezze! Non dovevo farmi abbattere in quel momento.


NOTE AUTRICE:

Sono stata parecchio assente, avevo lasciato questa storia in attesa ma appena recuperato un po' di tempo ho deciso di continuarla! Ho in mente una grande storia per questi due personaggi.. Se il capitolo è di vostro gradimento lasciate una recensione con scritti i vostri pareri così sarò in grado di scrivere il prossimo con ancora più carica!:) Grazie mille!

  
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