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Autore: SheDontLikeTheLights    15/03/2014    0 recensioni
Lei è una ragazza con una vita difficile, circondata da persone che non attendono altro che un suo errore.
Lui ha una vita perfetta, quello che ognuno sognerebbe, o almeno cosi sembra, ma la sta vivendo nel modo sbagliato.
Il destino vuole dare una possibilità a entrambi, saranno in grado di coglierla?
-Posso essere il tuo angelo, bambolina?-
-Si, ne ho davvero bisogno.-
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo
Due.

“Non è una giornata molto calda” penso mentre mi alzo, mi lavo il viso e cerco qualcosa da mettere. Scelgo dei jeans chiari e una felpa viola con la scritta Happiness sul davanti, mi pettino i capelli in una lunga treccia e metto le mie converse bianche. Prendo la mia borsa, saluto inutilmente mia madre e mi dirigo verso la fermata dell’autobus più vicina. Aspetto qualche minuto e quando arriva l’autobus mi siedo al mio solito posto e tiro fuori il cellulare, collego le cuffiette e faccio partire Sweet Child O’Mine.

In una quarantina di minuti sono a scuola, vedo in lontananza i capelli biondi di Anne e quelli rossi di Brigitte cosi mi avvicino
'Ciao ragazze.’ dico quando le ho quasi raggiunte, Anne si gira in fretta e mi prende per un braccio
‘Ti prego dimmi che verrai, per favore, non posso andare da sola, ti prego Sum.’ mi supplica facendo gli occhi dolci. Sono un po’ spaesata e Brigitte se ne accorge cosi mi spiega
‘Stasera c’è una festa da Damon e Anne è stata invitata ma deve portare qualcuno, ha chiesto a me ma ho un altro impegno, quindi-’
‘Ho capito, vorrebbe che andassi io, okay a che ora è? Perché lavoro fino alle otto oggi’
‘Ti passo a prendere alle otto e mezza, devi esserci.’
‘Okay Anne ci sarò.’ dico abbozzando un sorriso, non amo le feste, non è il genere di posto in cui mi trovo più a mio agio ma se ci tiene tanto la devo accompagnare, e in più la festa è da Ben Damon, Dio mio credo sia il ragazzo più popolare di tutta la scuola, ciò significa che ci saranno tutti.

La mattinata passa tranquilla, a pranzo mangio mezzo sandwich e torno a casa. Ho circa un’ora prima di dover andare a lavoro cosi studio scienze per un po’ e poi inizio a pensare alla festa. Apro l’armadio e cerco qualcosa di carino da mettere, probabilmente le ragazze saranno tutte tirate in dei vestitini cortissimi ma non ho intenzione di attirare l’attenzione anche se non voglio nemmeno trovarmi fuori luogo. Scelgo una gonna lilla che arriva a metà coscia e una camicetta bianca smanicata. Appoggio tutto sul letto e indosso l’odiosa “divisa” del bar. Esco di casa, entro al Bar, saluto John e indosso il grembiule. Servo alcuni tavoli e anche se ricevo qualche sguardo e commento indiscreto non va a finire come ieri.

Tornata a casa mi faccio una doccia veloce e indosso i vestiti che avevo preparato, non tiro i capelli, li lascio cadere sulla schiena in dei boccoli neri, indosso le solite converse e decido di truccarmi un pochino. Metto solo un po’ di mascara e sono pronta, dopo qualche minuto suona il campanello, do un bacio a mia madre ed esco
‘Ehi Sum.’ mi sorride Anne dalla macchina, apro la portiera e salgo
‘Ciao.’ rispondo sorridendo
‘Allora vediamo un po come ti sei vestita.’ inizia Anne, è tipico di lei squadrare le persone e soprattutto l’abbigliamento ma non lo fa con cattiveria
‘Wow, Summer Jane Stuart con una gonna, era un secolo che non ne mettevi una!’ in effetti è vero, se non si considera l’abbigliamento del bar, non metto molto le gonne ma comunque non le detesto ‘sai dovresti metterle piu spesso, stai benissimo.’
‘Grazie Ans anche tu sei bellissima con quel vestito.’ rispondo
‘Spero proprio che Gordon la pensi nello stesso modo.’ dice ridendo. E’ pazza di Gordon da circa due anni, all’inizio lui non la calcolava ma circa un mese fa avevano iniziato a uscire assieme e ora lei aspetta che lui le chieda di fidanzarsi. Secondo circa tutta la scuola non durerà fra loro, lui si è portato a letto quasi tutte a scuola e anche secondo me se Anne si rifiuterà di farlo non si farà problemi a scaricarla e in questo modo a spezzarle il cuore. Lei sembra convinta del contrario e spero sul serio che abbia ragione.

In una quindicina di minuti arriviamo a casa di Damon, mi giro verso Anne e le sussurro
‘Spero che non si girino a fissarci, sarebbe imbarazzante.’
‘Vedrai che non si accorgeranno nemmeno che ci siamo.’ mi risponde aprendo la porta e devo ammettere che ha ragione, c’è chi beve, chi fuma, chi si bacia e chi va oltre il bacio ma nessuno sembra accorgersi di noi.

Ci togliamo le giacche e le riponiamo assieme alle borse del guardaroba bianco. Ha davvero una casa enorme, ci saranno circa duecento persone, mi giro verso Anne ma non la trovo
‘Ehi Ans’ mi faccio spazio tra i ragazzi che bevono e la vedo assieme a Gordon ‘fantastico’ sospiro tra me e me ‘sarà una serata fantastica’ dico ironicamente mentre mi dirigo verso il tavolo del buffet, come sempre non ho fame, cosi mi verso un bicchiere di coca cercando di non macchiare la camicia, appoggio il bicchiere sul tavolo e mentre sto chiudendo la bottiglia qualcuno si avvicina
‘Aspetta non chiuderla.’ mi dice il ragazzo alle mie spalle, mi giro e incrocio i suoi occhi caramello. Lui mi fissa un secondo e poi inizia a parlare
‘Ehi bambolina’ inizia sorridendomi ‘mi passi la coca o hai intenzione di stare qui a fissarmi tutta la sera?’ mi fa un occhiolino e io mi mordo distrattamente il labbro, poi realizzo ciò che ha detto e gli porgo la bottiglia
‘Grazie, comunque io sono Justin.’ mi risponde versandosi un bicchiere, intanto io recupero la mia coca e ne bevo un sorso
‘Io sono Summer.’ dico con un sorriso
‘Allora come mai qui? Sei un’amica di Ben?’ mi chiede quando ha finito di bere
‘Ehm..no io sono con una mia amica.’ rispondo balbettando
‘Sei sempre cosi loquace o sono io che ti metto ansia?’ mi strizza l’occhio ridacchiando, penso sia il ragazzo più superbo che conosco ma per questo non è irritante
‘No-Io-insomma volevo ancora ringraziarti per ieri.’ dico prendendo sicurezza
‘Figurati bambolina.’ risponde sottolineando il nomignolo, di sicuro non è modesto ma è davvero dolce e devo ammettere che è parecchio bello, indossa una canotta nera, una camicia di jeans con le maniche arrotolate per mettere in mostra le braccia muscolose, dei jeans neri a vita bassa e delle supra color oro.
‘Mi stai controllando per caso?’mi chiede con sguardo confuso, in effetti lo sto fissando dalla testa ai piedi da un po ormai
‘No, non-’
‘Vuoi venire a ballare?’ mi interrompe e si stampa un sorriso in viso mostrandomi i suoi denti bianchissimi
‘Si ma non so ballare, è da tanto che non ballo.’ dico cercando di giustificare il fatto che non so muovermi a tempo di musica
‘Ballo io, tu seguimi.’ mi prende la mano e mi trascina in mezzo alle coppiette e alle ragazze che ballano ondeggiando i fianchi, quando si ferma mi prende i fianchi e inizia a muoversi a ritmo di una canzone di Chris Brown che al momento non riconosco, io cerco di seguire i suoi movimenti ma sono davvero impedita
‘Quando è stata l’ultima volta che hai ballato, bambolina?’ chiede ridendo ai miei movimenti malriusciti.

Quando è stata l’ultima volta? Sono passati degli anni ormai, ero con mio padre, ne sono sicura, ballavo sempre con lui. Mi portava alle feste dei suoi colleghi e li ballava un po con mia madre e un po con me, oppure a casa, lui era un ballerino bravissimo, e cercava di insegnare anche a me. Mi manca mio padre, davvero tantissimo, una lacrima mi scende sul viso e sento che sto per scoppiare a piangere. Odio piangere, mi fa sentire debole, e soprattutto non sopporto piangere davanti agli altri cosi mi allontano sotto lo sguardo spaesato di Justin.

JUSTIN POV.

Il dj fa partire Turn up the music, adoro questa canzone, non posso non andare a ballare cosi interrompo Summer qualunque cosa mi stia dicendo e la invito a ballare, la trascino sulla pista e le prendo i fianchi. Credo sia la ragazza piu magra che conosco, quando le prendo i fianchi le mie mani quasi si uniscono, non sembrava cosi magra con la camicia, ho quasi paura di farle male, cosi le sfioro solo i fianchi e inizio a ballare, devo ammettere che è davvero negata, anche se si muove in modo sexy non ha un minimo di senso del ritmo cosi scherzando le chiedo
‘Quando è stata l’ultima volta che hai ballato, bambolina?’ lei abbassa lo sguardo e si allontana un po, credo di aver detto qualcosa di sbagliato ma era solo una battuta, stavo scherzando, lei si gira e si allontana. Resto qualche secondo fermo a fissare davanti a me cercando di capire dove ho sbagliato, e la vedo sparire tra la gente. Provo a seguirla e la vedo uscire, cosi apro la porta e mi siedo accanto a lei sugli scalini dell’entrata
‘Ehi Summer è tutto okay?’ le dico, ha la testa nascosta tra le ginocchia e le braccia sulle orecchie, sembra una bambina che non vuole ascoltare i rimproveri della madre
‘Vai via Justin.’ dice singhiozzando
‘Scusami bambolina, non volevo offenderti, stavo solo scherzando, non prendertela.’ cerco di scusarmi anche se non trovo niente di tremendo in quello che ho detto e sono quindi convinto che ci sia qualcos’altro
‘No-non è colpa tua..lascia stare n-non è nulla.’ non so cosa fare, non capisco se vuole aiuto o se vuole restare sola, non posso lasciarla qua da sola al freddo a piangere, mi tolgo la camicia e gliela metto sulle spalle e finalmente lei alza lo sguardo mormorando
‘non hai freddo?’
‘è tutto okay, serve di piu a te, ora calmati.’ le dico asciugandole le lacrime e abbozzando un sorriso
‘grazie.’ sussurra pulendosi il viso dal trucco colato
‘Vuoi rientrare?’ le chiedo dopo un po ‘O preferisci parlarne?’
‘Preferirei rientrare, grazie Justin.’ mi sorride.

Si alza, mi ridà la camicia e entra. Che cosa ho appena fatto? Ero partito da casa convinto di ubriacarmi e portarmi qualcuna a letto e invece sono qui a consolare questa ragazza e non so nemmeno per che cosa. Wow. Non me l’aspettavo proprio. Entro dietro di lei, chiudo la porta e la vedo avvicinarsi ad una ragazza, si scambiano qualche parola e si avvicinano a me
‘Io vado a casa, grazie.’ mi dice cercando di sorridere
‘Mi ringrazi un po troppo spesso bambolina.’
‘È che hai fatto tanto per me stasera.’
‘Si ti ho fatta piangere.’ dico passandomi una mano tra i capelli
‘Non dire cosi.’ mi risponde legandosi i capelli neri in una coda, le stampo un bacio sulla guancia e la guardo allontanarsi con la sua amica.
 

Ciaoo, grazie mille per le recensioni, ho apprezzato molto e spero ne lascerete qualcuna anche a questo capitolo c: Vorrei presentarvi un attimo i personaggi, cliccate sul nome per vedere le immagini:
Justin

Summer
Anne
Brigitte
Gordon
Spero vi piaccia il capitolo, un bacio
Lucrezia
  
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