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Autore: QuelloCheLeDonneNonDicono    15/03/2014    0 recensioni
Avete presente le storie d’amore epiche, quelle che iniziano con uno sguardo così intenso da farti tremare le ginocchia e, dopo peripezie strappalacrime, distanze insormontabili e quant’altro, finiscono con un happy ending da manuale?
Avete presente le farfalle nello stomaco, quelle sensazioni così particolari e così destabilizzanti da farti credere davvero che l’anima gemella esista, che l’hai trovata, che ci sei, cazzo, che non devi più aspettare per avere il tuo stucchevole romanzo rosa?
Ecco, sono tutte stronzate.
Guardiamo in faccia la realtà, donne di tutto il mondo. Leviamoci il prosciutto dagli occhi e, al massimo, mangiamocelo, perché tanto se anche ingrassiamo non frega un cazzo a nessuno. Allora, la sincerità prima di tutto no? Eppure, c’è da dire che essere sinceri è difficile almeno come mettersi un assorbente interno per la prima volta. Ecco, c’è a chi viene facile, quasi naturale - non chiediamoci il perché - e chi, invece, finisce per buttarlo nel cesso dopo una rumorosa crisi nervosa.
Genere: Erotico, Introspettivo, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente le storie d’amore epiche, quelle che iniziano con uno sguardo così intenso da farti tremare le ginocchia e, dopo peripezie strappalacrime, distanze insormontabili e quant’altro, finiscono con un happy ending da manuale?

 

Avete presente le farfalle nello stomaco, quelle sensazioni così particolari e così destabilizzanti da farti credere davvero che l’anima gemella esista, che l’hai trovata, che ci sei, cazzo, che non devi più aspettare per avere il tuo stucchevole romanzo rosa?

 

Ecco, sono tutte stronzate. 

 

Guardiamo in faccia la realtà, donne di tutto il mondo. Leviamoci il prosciutto dagli occhi e, al massimo, mangiamocelo, perché tanto se anche ingrassiamo non frega un cazzo a nessuno. Allora, la sincerità prima di tutto no? Eppure, c’è da dire che essere sinceri è difficile almeno come mettersi un assorbente interno per la prima volta. Ecco, c’è a chi viene facile, quasi naturale - non chiediamoci il perché - e chi, invece, finisce per buttarlo nel cesso dopo una rumorosa crisi nervosa. 

 

Il fatto è che ogni donna vuole viverre la propria fiaba, vuole essere la protagonista di una vita di sentimenti struggenti e mancanze sentite, ma non va sempre così. Un film cardine per il genere femminile, in effetti, dovrebbe essere “La verità è che non gli piaci abbastanza”. Voglio dire, lì c’è un sacco di verità. Ti insegna che non sei l’eccezione, ma che sei la regola, il che non vale soltanto per l’uomo della tua vita ma per la vita in generale. Tralasciamo il fatto che poi Biancaneve - l’attrice è quella che fa Once Upon a Time, no? - trova il suo dannatissimo Principe Azzurro e se lo sbaciucchia con trasporto sulla soglia di casa sua, contenta come una rondine a primavera, e concentriamoci sul concetto cardine: le crepe nelle illusioni che ci facciamo sono tante, troppe per non essere viste. 

 

E allora, che si fa? 

Siamo solidali, ragazze. 

Diciamoci la verità. Diciamocela tutta tutta, raccontiamoci le situazioni imbarazzanti, quelle che solo a pensarci ti fanno venire il mal di pancia e che prometti a te stessa di non dire mai e poi mai a nessuno. Perché, in fondo, tutto ciò che ci rimane è la consapevolezza che non siamo le uniche, che in noi - perdindirindina! - non c’è proprio niente che non vada. O, magari sì, c’è qualcosa che non va, ma il problema non siamo solo noi, è tutto il cazzo di genere femminile e forse addirittura il genere umano! 

 

Soffermiamoci sulle schifezze della vita, su quei momenti che nessuno tratterebbe perché sono fondamentalmente così merdosi  - scusate, i francesismi non sono il mio forte, soprattutto quando si tratta di questi argomenti - che già solo a scriverne o a guardarli ti sotterreresti. Beh, noi tre ci sotterriamo e lo facciamo a testa alta - si può?

 

Innanzitutto piacere. 

Siamo tre ragazze di età indefinita - possiamo solo assicurarvi che non siamo vecchie, per quanto forse lo siamo intimamente - che hanno deciso di combattere contro il convenzionale orgasmo fasullo, contro i baci così perfetti da farti dimenticare il mondo, contro i capelli che svolazzano nella lieve brezza primaverile e tutte le sciocchezze che tutte cercano e inventano perché a trovarle sono le “eccezioni”. 

Miss Liberté, Miss Egalité e Miss Fraternité fanno un inchino e sorridono alla vita, nonostante sappiano che Schopenhauer aveva più che ragione, che questa vita è un pendolo che oscilla tra la noia e il dolore passando per attimi fugaci di piacere. Ecco, soffermiamoci su quei dannatissimi e maledettissimi attimi di piacere, vi va? Perché il problema è proprio lì, tutto lì. Perché, se quel piacere ci fosse veramente, magari il dolore e la noia sarebbero anche sopportabili. Se quel piacere, però, diventa a sua volta noia o sofferenza, che si fa? 

 

Non è semplice trattare questi argomenti, come ho già detto, ma - per Diana - vogliamo almeno provarci? 

Tutto è nato da una di quelle discussioni tra donne che farebbero rabbrividire qualsiasi uomo. Non prendiamoci in giro, noi donne siamo a dir poco lontane dall’idea che il genere maschile ha di noi, e non credo che sia un problema perché è vero anche il contrario. Dunque, dicevo, le state ricordando? State ripensando alle parole dette durante quelle notti insonni, in compagnia di una o più amiche, durante le quali avete riso con la stessa leggiadria del barman di Harry Potter al Paiolo Magico? (A tal proposito, consigliamo vivamente la visione del film). Ecco, noi ne siamo reduci, da una di quelle notti, ed è stata una notte a dir poco fondamentale perché, nonostante i discorsi affrontati in svariati anni di vita con svariate persone, a volte certe cose semplicemente non le dici. E, invece, stavolta l’abbiamo dette. 

 

Ciò che vi chiediamo è di aiutarci. 

Per quanto la nostra sincerità sia un punto di inizio, ci serve anche la vostra. 

Aiutateci, diteci quali sono i vostri disagi riguardo l’amore, riguardo il sesso, riguardo la vita in generale, se così più vi piace. 

Promettiamo solennemente di avere buone intenzioni, facendovi mantenere l’anonimato ma aiutando, in tal modo - si spera - donne che pensano di avere qualcosa che non va a sentirsi meno sole. 

Contattateci su FB!

 

Siamo un po’ all’inizio di un viaggio, donne. Eccoci. 

Combattiamo contro le menzogne, tutte insieme. 

Combattiamo contro la figura della donna che fa la cacca profumata. 

Combattiamo contro i gemiti soavi. 

Combattiamo contro le prime volte tutte rose e fiori. 

Combattiamo contro l’orgasmo maschile, scontato e sempre imminente. 

Combattiamo contro tutto ciò e molti di più, ma facciamolo con dignità e con sincerità. 

Cazzo, facciamo fronte unito. Ci state? 

 

Miss Liberté,

Miss Egalité, 

Miss Fraternité. 

 

Ps: Perché la Rivoluzione francese? Perché è una rivoluzione, ed è ciò che vogliamo. Perché è partita dalle classi basse e ha cambiato il mondo. Perché siamo un po’ filosofiche, per quanto in maniera forse un po’ troppo sommaria e quindi pretenziosa, ma cifreganaminchia. Perché fa pure un po’ figo avere il nome in francese. 

  
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