~ Solo Per Lei ~

Hinata si nascondeva sempre.
Celava, dietro grossi abiti, il suo bel corpo.
Celava il suo viso tenendolo sempre basso, così come il suo sguardo.
Celava i suoi veri sentimenti dietro una maschera di gentilezza e sottomissione anche quando era chiaro che stesse male.
E anche per quello si rinchiudeva in bagno a piangere e a tentare di curarsi le mani, ferite dal suo lavoro - di per sé non duro portare la borsa dell'attrezzatura di un fotografo ma per come veniva bistrattata dal padre, quel lavoro diventata il più pesante di tutti -, senza chiedere aiuto a nessuno.
Perché per lei, nessuno poteva e voleva aiutarla.Neji però sapeva tutto e avrebbe voluto aiutarla ma... non poteva in quel momento.
Sapeva che sua cugina nascondeva il suo corpo per paura di essere giudicata e guardava.
Sapeva che abbassando la testa e gli occhi cercava di domare la sua voglia di scappare da quell'uomo che era suo padre.
Sapeva che quella maschera di gentilezza disgustava non solo lui ma anche Hinata nei momenti in cui avrebbe desiderato tanto scoppiare in lacrime. Quella maschera che cadeva in mille pezzi quando si rinchiudeva in bagno senza più soffocare quei dolorosi singhiozzi.
Singhiozzi che, a Neji, dilaniavano l'anima perché lui la sentiva attraverso la porta di quel bagno e con lei soffriva.
Gli faceva male non poterla aiutare e restituirle in quel modo tutto l'affetto che gli aveva donato quando, orfano, era finito in quella casa che odiava.
Perché Hinata era stata la prima a tendere la mano a quel bambino distrutto dalla prematura morte del padre.
La prima a donargli la sua amicizia e nonostante il suo caratteraccio.
E lui tutto quello non l'aveva dimenticato.
Solo crescendo e maturando aveva capito tutti i suoi errori.
Aveva sbagliato a cercare di allontanare, trattandola male, Hinata quando lei cercava solo aiutarlo.
In quel modo l'aveva solo ferita ulteriormente ma nonostante questo, sua cugina c'era sempre stata per lui, nel bene e nel male.
Neji aveva imparato a comprenderla - e successivamente ad amarla - molto lentamente. E per quell'appena nato amore, impossibile in quella casa, lui era diventato un fotografo come Hiashi.
No.
Non 'come' lui, 'migliore' di lui.
Perché Neji lavorava come un pazzo per riscattarsi, per essere più bravo dello zio.
Per avere riconoscimenti e denaro... solo, per portare via Hinata.
Quando avrebbe ottenuto tutto quello, allora avrebbe aperto la porta di quel bagno, le avrebbe asciugato le lacrime curandole le mani, che da sola non sarebbe mai riuscita a curare, e l'avrebbe portata via con sé.
Perché solo per lei poteva fare grandi imprese.