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Autore: SeelLith    16/03/2014    4 recensioni
Questa fanfiction parla degli anni di liceo di Oliver (Infatti le vicende sono narrate dal suo punto di vista), dove sono presenti membri di altre band (come Paramore, You Me At Six, Pierce The Veil, Sleeping with Sirens, All Time Low, Tonight Alive, My Chemical Romance, e con la speciale apparizione dei Green Day, e Jared Leto. Scusate per la macedonia di band.)
I Bring Me The Horizon al completo ci saranno solo in qualche capitolo.
Si può dire che è una specie di multiband.
Dal quinto capitolo:
"Hayley e Josh avevano i maglioncini natalizi coordinati, la trovai una cosa tanto carina.
-Hannah, perché noi non abbiamo i maglioncini natalizi coordinati?!- chiesi piagnucolando indicando Hayls e Josh.
-Oh, tesoro, rimedieremo l'anno prossimo.- disse lei scompigliandomi i capelli."
Genere: Angst, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Grow Up

 

Capitolo 1: Istinto di Sopravvivenza

 

Pov Oliver

 

Il bus mi lasciò davanti all'entrata del cortile della mia nuova scuola. Per motivi di lavoro di mio padre mi sono dovuto trasferire dall'Inghilterra all'America. Ho dovuto lasciare là tutti i miei amici e la mia vecchia scuola, ma in fondo è un bene: non mi trovavo molto bene prima, ho avuto diversi problemi con i professori e con i miei compagni. Pensai che mi avrebbe fatto bene cambiare aria. 

Scesi dal bus ed entrai dal grande cancello rosso che delimitava il cortile della scuola. Era enorme, una delle scuole più grandi che avessi mai visto. 

Mi avviai attraverso un sacco di ragazzi e ragazze per raggiungere le porta d'entrata della scuola. 

Entrai e dentro era deserto. Tutti erano fuori a godersi gli ultimi minuti di libertà prima di entrare ed essere rinchiusi per cinque ora nella stessa stanza. 

Avrei preferito di gran lunga anche io stare fuori a prendere un po' d'aria, ma sfortunatamente quello era il mio primo giorno e dovevo andare nell'ufficio del preside per farmi spiegare le solite menate, del tipo quale fosse il mio armadietto, il mio orario…

Entrai nell'ufficio della preside che scoprii fosse una donna abbastanza giovane che non sembrava affatto una preside di un liceo. Ci volle davvero poco tempo per spiegarmi le varie regole e cose del genere, si vedeva che non aveva per niente voglia di avere un nuovo studente a cui badare. 

Non ebbi nemmeno tempo di uscire dalla stanza che la prima campanella suonò e io fui sommerso da un'ondata di persone che spingevano per raggiungere le classi. Il corridoio diventò claustrofobico, così mi misi a spingere per riuscire a leggere i cartelli sulle porte delle classi per riuscire a trovare la mia. 

La trovai dopo venti minuti e nell'entrare tutti si girarono verso di me. Volevo ricominciare tutto da capo, quindi risposi a quei sguardi con un sorriso e un 'ehy'. 

La classe tornò a fare casino e io mi diressi in fondo alla stanza, per occupare un banco. Mentre passavo attraverso la classe, notai subito una ragazza con i capelli di un arancione accesso e una frangetta gialla che sorrideva a tre ragazzi. 

Mi misi a sedere, appoggiai lo zaino a terra e cominciai ad osservare le persone nella stanza

C'erano due ragazzi che scherzavano, uno seduto sulle ginocchia dell'altro. Parlavano con le persone davanti a loro, ma ogni tanto si sorridevano. Quello di loro che aveva il ciuffo biondo lanciava occhiate all'altro molto spesso. Pensai subito che stessero insieme.

Una ragazza con i capelli di un biondo ossigenato parlava con un ragazzo castano che le sorrideva. Lui sembrava molto preso da lei, che gli spiegava chissà cosa gesticolando e ridendo ogni tanto. Avevano entrambi il piercing al naso e il ragazzo continuava a sistemarsi il cappello sulla testa.

La porta della classe si aprì ed entrò una donna di mezza età con i capelli neri.

-Buongiorno ragazzi.- disse lei. Tutti si alzarono, e lo feci anche io, constatando che la donna era la professoressa. Precisamente la signora Smith, insegnate di scienze, almeno così diceva il mio orario.

I suoi occhi si fissarono subito su di me. La donna mi squadrò da capo a piedi, rimanendo un po' interdetta dal mio aspetto, ma cercò di non farlo notare e mi sorrise.

-Tu devi essere Oliver Sykes, il nuovo studente. Benvenuto.- disse semplicemente, evitando di mettermi in imbarazzo con domande varie.

-Grazie.- mormorai sorridendo a mia volta.

La professoressa si sedette, e con lei ci sedemmo anche noi. Quando aprì il computer per iniziare a fare l'appello sul registro elettronico, la porta si aprì di nuovo.

-Buongiorno professoressa! Kellin Quinn è arrivato.- esclamò il ragazzo appena entrato con una voce squillante. Aveva i capelli neri lunghi fino a poco sopra le spalle e sorrideva.

-Sì Kellin, va tutto bene. Ora siediti. Ti prego.- chiese la professoressa Smith prendendosi il volto fra le mani.

Il ragazzo ridacchio compiaciuto e si diresse verso il suo banco. Nel camminare lungo il corridoio inciampò nel mio zaino malamente appoggiato a terra.

-Scusami.- dissi spostando lo zaino.

-Non fa niente. Sei quello nuovo?- chiese porgendomi la mano.

-Quinn siediti.- disse la professoressa con tono autoritario.

-Sì professoressa, cercavo solo di fare conoscenza.- rispose lui. -Comunque io sono Kellin.- disse rivolto a me. Gli strinsi la mano e risposi: -Oliver.- 

Mi sorrise e si sedette nel banco dietro il mio, vicino al ragazzo con il piercing e il cappello.

-Ehi Vic.- sentii dire da Kellin. -Ciao Kells.- rispose il ragazzo vicino a lui.

La professoressa fece l'appello e cominciò la lezione.

Notai i miei compagni avevano dei nomi abbastanza strani.

Constatai anche che il ragazzo con il ciuffo biondo si chiamava Jack Barakat e il suo amico/ragazzo era Alex-cognome-impronunciabile.

Quello vicino a Kellin era Vic Fuentes, e la ragazza con cui parlava prima dell'arrivo della professoressa era Jenna.

La ragazza con i capelli arancioni si chiamava Hayley e i tre con cui parlava erano Josh Franceschi, Dan Flint e un certo Taylor.

Mi stufai presto di ascoltare la professoressa che spiegava cose che non avrei mai capito sulle cellule del sistema nervoso, e mi misi ad origliare la conversazione di Kellin e Vic.

Non avrei dovuto, ma era abbastanza complicato non sentirli visto che erano a dieci centimetri da me e che stavano praticamente urlando.

-Kells, non possiamo più stare da me.- 

-Perchè?-

-Perchè ieri Mike ci ha sentiti e sinceramente non mi va che lo dica ai miei o cose del genere…- Mentre pronunciava queste ultime parole il tono di Vic si abbassò drasticamente.

Decisi di smettere di origliare perchéè la conversazione prendeva una piega fin troppo intima e preferivo evitare di scoprire cose che probabilmente non mi avrebbero mai detto.

La campanella suonò indicando la fine della lezione di scienze.

Le successive due ore passarono velocemente, poi la campanella della terza ora segnò la ricreazione.

Mi alzai e mi diressi fuori dalla classe.

Scoprii velocemente dove si andava per fumare quando non volevi essere beccato dai professori, e mi diressi lì.

Presi una sigaretta dal pacchetto e l'accesi. Poco dopo vidi la ragazza con i capelli arancioni venire verso di me insieme a Josh e Dan.

-Ciao Oliver… Giusto?- chiese tendendomi la mano. Io annuii. Lei mi sorrise. -Sono Hayley.- si presentò tendendomi la mano. Ricambiai il gesto.

-Piacere.- dissi.

-Come ti trovi?- chiese allegra.

-Bene, per essere il primo giorno.- risposi ridacchiando.

Si presentarono anche i due ragazzi, e ci mettemmo a scherzare un po' prima che vedessero un loro amico e si allontanassero lasciando Hayley e me soli.

-Ehi, hai una sigaretta?- chiese Hayley indicando quella che stavo fumando.

-Sai, una ragazza bella come te non dovrebbe fumare.- dissi ridendo.

-Oh, io non fumo, è per Josh. Comunque grazie, me lo dicono in tanti.- rispose atteggiandosi da ragazza snob  (non era per niente una ragazza snob) e ridendo con me.

-In questo caso va bene. Tieni.- esclamai prendendo una sigaretta dal pacchetto, inginocchiandomi e porgendogliela con i palmi aperti sopra la testa come se fosse l'arma più potente e magica dell'universo.

Lei si inchinò e la prese, chiamando Josh e consegnandogli l'arma, cioè, la sigaretta nello stesso modo che avevo usato io.

Entrambi ci voltammo sentendo la voce squillante di Kellin rimproverare qualcuno.

-JUSTIN! VATTENE SUBITO TU NON DEVI FUMARE CAPITO?!- strillò Kellin. -GUARDA CHE LO DICO A MAMMA!- concluse poi.

-Se continui così la mia mamma sarai tu.- esclamò di rimando il ragazzo che Kellin aveva aggredito.

-Dammi quella sigaretta Justin, se no sai dove te la ritrovi? Nel…- iniziò Kellin, per poi essere interrotto sul più bello da un ragazzo alto e moro.

-Ehi ehi ehi, calmi ragazzi. Kellin, vai a farti un giro, ci penso io a lui.- disse il ragazzo.

Kellin sbuffò e si allontanò.

Si diresse verso me e Hayley.

-Ciao ragazzi. Ciao Oliver. Ti trovi bene?- chiese appena ci raggiunse, ancora alterato dalla discussione con quello che avevo capito essere suo fratello.

-Sì, tutto bene.- dissi sorridendogli e buttando la sigaretta ormai finita a terra.

Mentre inizia una conversazione sui professori con Kellin, arrivarono anche Josh e Dan che iniziarono a prendere in giro Hayley per la sua statura. In effetti era piuttosto bassina. 

Stavo scherzando con Josh sul professore di matematica, quando sentii Kellin trascinarmi per un braccio. 

-Ehy Kellin! Lascia qua Oliver, stava parlano con noi!- Urlò Hayley, afferrandomi per l'altro braccio. 

-Sì, okay, ma ora deve venire con me che gli voglio far conoscere Victor!- ribattè Kellin, strattonandomi verso di lui. 

-Ah sì, Victor…- mormorò Hayley alzando le sopracciglia in segno allusivo verso Kellin.

-Piantala.- disse lui guardandola torvo.

-Okay, scusami Kells. Allora vengo con voi.- disse lei, avviandosi a passo di marcia insieme a Kellin.

-Ehm…Ragazzi, potete lasciarmi ora?- chiesi ai due che ancora mi stringevano le braccia.

-Oh, si, scusami.- mormorò Hayley smettendo di stritolare il mio polso e prendendomi a braccetto. Wow.

Ci avviammo verso le panchine situate sotto due grandi alberi, dove riconobbi Vic. 

-Ehy ragazzi, vi voglio presentare quello nuovo. Si chiama Oliver!- urlò Kellin indicandomi e destando l'attenzione di mezzo cortile.

Feci cenno con la mano per salutarli. Per quanto mi stessi sforzando di essere amichevole, mi era comunque difficile presentarmi a nuove persone. 

Dalla panchina si alzò un coro di:-Ciao Oliver!- che faceva molto gruppo di riabilitazione. 

Ci avvicinammo di più e quello che ormai avevo identificato come Vic si fece avanti.

-Ehy, io sono Vic!- Mi porse la mano che, per ricambiare il gesto, strinsi. 

Anche gli altri, ovvero Jenna, Taylor, Justin e Mike (il ragazzo che aveva difeso Justin da Kellin. Wow.) si presentarono. Scoprii che Mike era il fratello minore di Vic e confermai la mia ipotesi: Justin era il fratello di Kellin.

Ricordai anche quel frammento di conversazione tra Kellin e Vic che avevo origliato alla prima ora, e gli sguardi torvi che Mike lanciava ai due confermavano indiscutibilmente quello che si erano detti.

Ci mettemmo a scherzare quando Mike esordì con una frase del tutto fuori luogo: 

-E voi due, statemi lontani che sono sono ancora incazzato per il fatto di ieri.- 

-Mike, senti non farla così tragica.- rispose Vic. 

-Esatto Michael, non è stato niente di che, rilassati.- continuò Kellin. 

-Come!? Niente di che!?- sbottò Vic, di nuovo. 

Kellin sgranò gli occhi e cercò di zittire Vic. Dopo qualche minuto di imbarazzante silenzio i due decisero che era meglio levare le tende e andarsene. 

-Ma… Mike, davvero lo hai scoperto solo ora che quei due scopano?- Taylor ruppe il silenzio che stava diventando davvero insopportabile. 

-E perché? Voi lo sapevate già?- chiese Mike, sgranando gli occhi. Tutti lo guardarono come per dire 'era una cosa ovvia.', quindi Mike si agitò e se ne andò con Justin.

-Oli, andiamocene.- disse Hayley ancora un po' sconvolta da tutto quello che era successo nell'arco di quei cinque minuti. Oli?! Nessuno mi chiamava così da tanto tempo. La cosa mi fece piacere, ma mi riportò alla mente vecchi ricordi che cercavo di seppellire da quando mi ero trasferito.

La seguii dall'altra parte del cortile e vidi che ci dirigevamo verso Jack e Alex, i due ragazzi che avevo visto quella mattina.

-Ciao ragazzi, conoscete già Oliver, no?- chiese Hayley rivolta ai due.

-In un certo senso. Piacere io sono Alex e lui è Jack.- disse Alex stringendomi la mano.

-Piacere mio.- dissi stringendo anche la mano di Jack.

Dopo aver parlato un po' del più e del meno notai che le mani dei due ragazzi si erano unite e che Alex giocherellava con il laccio della felpa di Jack.

A interrompere i miei pensieri sulla loro relazione furono un ragazzo e una ragazza che ci raggiunsero salutando calorosamente Hayley.

-Lui chi è?- chiese il ragazzo appena arrivato. Aveva i capelli di un rosso brillante e sorrideva un po' confuso.

-Oh, sì, lui è Oliver. E' nuovo ed è in classe con noi.- disse sorridendomi.

-Oh, ciao. Piacere, io sono Gerard.- esclamò il ragazzo stringendomi la mano. Mi chiesi perché tutti in quella scuola stringevano la mano a quelli nuovi. Nel vecchio posto dove studiavo tutti snobbavano i nuovi o si limitavano a presentarsi e poi andarsene.

-Lei è Hannah.- continuò Gerard indicando la minuta, bella, meravigliosa ragazza vicino a lui.

Il mio cervello si scollegò subito dopo averla vista, riuscendo a fissarsi solo sui suoi occhi e su quanto fosse maledettamente bellissima, e su quanto io sembrassi stupido a continuare a fissarla. Abbassai lo sguardo e constatai quanto fossero interessanti le punte delle mie scarpe.

-Piacere, a mio fratello piace parlare per me.- disse lei porgendomi la mano e lanciando uno sguardo torvo al fratello.

-Piacere.- mormorai. Lei mi sorrise e ritrasse la mano. Wow. Il suo sorriso. Wow. Non avevo mai visto un sorriso così bello. I suoi occhi marroni si illuminarono, e continuai a focalizzarmi solo su quanto fosse perfetta.

Cercai di non guardarla, ma i suoi occhi si fissarono nei miei, scrutandomi dentro, mentre continuava a sorridermi. Anche io sorrisi, ma probabilmente mi resi ancora più stupido ai suoi occhi.

-Sì, d'accordo.- disse Hayley dopo un lungo periodo di silenzio dove io e Hannah continuavamo a sorriderci.

Mi voltai verso di lei e vidi che passava lo sguardo da me a Hannah, sorridendo compiaciuta. Gerard, Alex e Jack stavano parlando in disparte, e la conversazione sembrava seria, quindi non ci davano molta attenzione.

Cercai una distrazione per smettere di fissare Hannah, quindi tirai fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette.

-Non fumare qui. Non vorrai metterti nei guai già il primo giorno.- disse Hannah.

La guardai per un attimo e rimisi il pacchetto in tasca. Ma lo faceva apposta?! Io cercavo un modo per non stare lì a fissarla come un ebete e lei mi toglieva anche la possibilità di mantenere un po' della mia dignità.

La campanella suonò, interrompendo anche quell'ultimo sguardo che ci stavamo scambiando.

-Ciao Oliver, ci vediamo dopo.- disse Hannah passandomi davanti e entrando a scuola. I miei occhi la seguirono automaticamente finché non sparì nell'edificio.

Mi voltai verso Hayley e la vidi che mi guardava ridacchiando.

-Ehi, sei proprio cotto.- disse prendendomi a braccetto. Ci dirigemmo verso la scuola.

-Nah, che dici?!- esclamai negando. Lei mi guardò inarcando un sopracciglio. -Si vedeva tanto?- chiesi dopo qualche secondo abbassando lo sguardo.

-No tranquillo. Sembrava solo che te la volessi fare in mezzo al cortile.- rispose lei. -Ma tranquillo, è normale con Hannah, anche a me è successo la prima volta che l'ho vista.- continuò tranquillamente.

Io mi voltai di scatto e la guardai con un misto di confusione e perplessità.

-Scherzavo, ma è sexy, non è che sei l'unico che lo può pensare.- esclamò lei.

Io scossi la testa e mi misi a ridere. 

-Amore!- disse Hayley lasciandomi il braccio e trotterellando verso Josh Franceschi.

-Ciao piccola.- esclamò lui sollevandola da terra e dandole un bacio sulle labbra.

Si sorrisero, poi si voltarono verso di me, li raggiunsi, Hayley mi riprese il braccio, Josh mi prese l'altro, e tornammo in classe.

 

Dopo qualche giorno ero riuscito ad inserirmi bene, come non ero mai riuscito a fare prima.

Scoprii che Jack e Alex stavano davvero insieme, e che Vic e Kellin invece scopavano e basta.

Mi divertivo molto con loro quattro, e nell'ultimo periodo avevo passato molto tempo con Hayley, Jack, Alex, Gerard e Hannah.

Io e Hannah continuavamo ad avere conversazioni brevissime e a stare tutto il tempo a guardarci e sorriderci.

Hayley mi aveva anche detto che però lei aveva un ragazzo quindi le mie speranze si erano parzialmente spente sul nascere.

Ma non mi importava.

Dopo scuola Hayley e Josh mi portarono in una pizzeria dove avremmo dovuto incontrarci con Jack, Alex, Gerard e Hannah. Hannah. Con il suo ragazzo.

All'inizio avevo tentennato un po' nel sapere che sarebbe venuta anche lei con il suo ragazzo, ma poi Hayley mi aveva convinto.

Ci sedemmo ad un tavolo e dopo poco arrivarono anche gli altri.

-Io sono Pete.- si presentò il ragazzo.

Noi lo salutammo, visto che nessuno lo conosceva.

Pete aveva i capelli rossi (naturali, non come Gerard), e degli occhi marroni (insignificanti, non come quelli di Hannah).

Mi stava già antipatico.

Lui le prese la mano, ma lei gliela lasciò sussultando. Pete per nascondere quel gesto freddo da parte della sua ragazza sorrise e si inserì nella conversazione.

Mi soffermai sui particolari tatuaggi che ricoprivano la mano di lei, stretta attorno al bicchiere, e d'istinto guardai le mie di mani, pensando a come sarebbero stati bene i suoi tatuaggi con i miei. Ma poi, il mio istinto di sopravvivenza mi impedì di autodistruggermi con pensieri del genere e mi portò ad ascoltare la conversazione che stava avendo luogo attorno al tavolo.

In sintesi Gerard si stava lamentando del fatto che erano tutti fidanzati.

-Ehi, ti ricordo che io non ho una ragazza.- dissi sorridendo.

-Perfetto! Hai ragione!- esclamò lui illuminandosi come se la sua vita avesse appena acquistato un senso. -Ehi sai, dovremmo metterci insieme. Tutto sarebbe più bilanciato.- continuò lui facendomi l'occhiolino.

"No grazie, mi sono innamorato di tua sorella." pensai, ma il mio istinto di sopravvivenza sopraggiunse nuovamente per mettermi a tacere e risposi un normalissimo: -Sì, ma solo per stasera amore.- 

Tutti scoppiammo in una risata.

In risposta Gerard, che era vicino a me, avvicinò la sua mano alla mia, io la presi e gli feci l'occhiolino.

Ordinammo le pizze e nell'attesa decisi di uscire a fumare insieme a Josh.

-Amore torna presto, non ce la posso fare senza di te.- mi disse Gerard.

Le nostre mani si lasciarono in un gesto molto teatrale e poi Josh mi trascinò fuori.

Accesi la sigaretta e inspirai, chiusi gli occhi per evitare di guardare Hannah dalla finestra.

-Carina eh Hannah?!- chiese Josh. 

-Sì, è bellissima…-mormorai in ammirazione, poi mi resi conto di ciò che avevo detto e mi schiarii la voce correggendomi: -intendevo, sì, è carina, non è male. Insomma, nella norma cioè…Ecco.- dissi prendendomi il volto fra le mani e scuoterdo la testa.

-Tranquillo, non lo dirò a nessuno.- disse lui dandomi una pacca sulla spalla, buttando la sigaretta a terra e rientrando nella pizzeria.

Io rimasi fuori ancora qualche secondo a schiarirmi le idee e poi rientrai anche, autoconvincendomi che Hannah in realtà non mi piaceva.

Mangiammo e dopo qualche battutina su Jack e Alex che non si mollavano neanche un secondo, decidemmo di andare a bere qualcosa in un locale.

Appena entrai nel locale fui investito dalla musica troppo alta, l'odore di alcol e il caldo causato da troppe persone in un posto troppo piccolo.

Hayley trascinò Josh a ballare, mentre Jack e Alex iniziarono a pomiciare su un divanetto.

Pete e Hannah iniziarono una breve discussione perché Hannah voleva ballare e lui no, quindi lei con il bel caratterino che aveva si incazzò e trascinò me in pista.

Vidi Pete dire qualcosa a Gerard e poi andarsene dal locale.

Gerard indicò Hannah e mi fece l'occhiolino, io alzai gli occhi al cielo e lo mandai a quel paese, ma nella mia mente lo ringraziai per non avermi fatto storie.

-Però io non so ballare, anzi, sono un pericolo pubblico quando mi muovo.- dissi a Hannah.

-Non fa niente, basta che ti lasci andare.- disse lei sorridendomi.

Iniziammo a muoverci a ritmo, e fui subito rapito dai suoi movimenti e dai suoi occhi sempre fissi sui miei.

Dopo un po' sentii un istinto irrefrenabile dentro che si contrapponeva a quello di sopravvivenza, scattai in avanti e la baciai poggiando una mano sulla sua schiena.

Lei non protestò, anzi, rispose, ma io mi resi presto conto dell'enorme cazzotta che stavo facendo. Mi staccai di colpo e la guardai confuso.

-Mi dispiace. Non avrei dovuto, scusami. Cazzo, sono un idiota.- farfugliai allontanandomi.

Lei mi corse dietro, prendendomi per un braccio e baciandomi di nuovo.

La allontanai.

-No fermati.- dissi serio.

-Perchè? Non ti piaccio?- chiese lei un po' offesa.

-No, sai benissimo che non è per questo. Anche un deficiente si sarebbe accorto che mi piaci, e parecchio, l'ha capito pure Josh! Ma non puoi proprio farlo. Tu hai un ragazzo, e io ho sbagliato. e tu non dovresti incoraggiare le mie speranze…- dissi guardandola negli occhi.

-Oli, non fare lo stupido.- disse lei sorridendo e provando ad avvicinarsi di nuovo alle mie labbra.

-No, tu non fare la stupida.- dissi serio e uscii dal locale.

Mandai un messaggio a Hayley: "Me ne sono andato, a domani. -Oli".

Mi tirai il cappuccio sulla testa, accesi una sigaretta e provai a camminare il più velocemente possibile verso casa mia.

 

Angoloino trullallà (?) :
Hello!
Allora, scusate per il miscuglio di persone varie che non c'entrano quasi niente le une con le altre.
Scusate anche per gli eventuali errori di distrazione.
Sono fiera di questa FF, quindi gli errori si possono anche tralasciare, no?! 
Don't Worry people che nei prossimi capitoli diventa più interessante. :')
Bye bye.
c:
(Hope you like it, btw)

  
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