Allora…prima d tutto salve!!!!
Volevo sl dire ke è la prima ff su k
hearts e ke sarà una riku-sora…adoro questa coppia e devo ringraziare vale, ke
m ha fatto venire voglia d scriverla!!!
Il titolo è tratto da una canzone dei
whitin temptation: somewhere!!!! Troppo bella!
Inserisco qui il testo e la
traduzione!!!
Somewhere
Within Temptation
Lost
in the darkness
Hoping for a sign
Instead there's only silence
Can't you hear my screams?
Never stop hoping
Until you know where you are
But one thing's for sure
You're always in my heart
[Chorus:]
I'll find you somewhere
I'll keep on trying
Until my dying day
I just need to know
Whatever has happened?
The truth will free my soul
Lost in the darkness
Tried to find your way home
I want to embrace you
And never let you go
Almost like you're in heaven
So no one can hurt your soul
Living in agony
Cause I just did not know
Where you were
[Chorus]
Wherever you are
I won't stop searching
Whatever it takes me to go
[Chorus]
Da Qualche Parte
Perduto nell’oscurità
Sperando in un segno
Invece c’è solo silenzio
Non riesci a sentire le mie urla?
Mai smettere di sperare
Finchè non sai dove sei
Ma una cosa è sicura
Sei sempre nel mio cuore
[Rit:]
Da qualche parte ti troverò
Continuerò a cercare
Fino al giorno della mia morte
Ho solo bisogno di sapere
Cosa mai è successo?
La verità libererà la mia anima
Perduto nell’oscurità
Tentato di cercare la tua strada verso casa
Voglio abbracciarti
E non lasciarti andare mai
Quasi come se fossi in paradiso
Così che nessuno possa ferire la tua anima
che vive in agonia
Solo perché non sapevo
dove fossi
[Rit]
Ovunque tu sia
Non smetterò di cercare
qualunque cosa ci voglia per farmi andare
[Rit]
Somewhere …
(Ovunque…)
CAPITOLO 1
Corro…corro…corro…
Non so bene
dove sto andando, ma l’importante è continuare a correre.
Non devo fermarmi.
È una
consapevolezza che mi è entrata dentro da quando ho aperto gli occhi in questo
posto.
E anche
allora stavo correndo.
Devo correre
per non essere raggiunto.
Questo
pensiera mi fa rallentare.
Devo correre
per non essere raggiunto?
Raggiunto da
chi? Davvero voglio continuare a scappare?
Per quale
motivo poi?
Aggrotto la
fronte, concentrandomi sul mio respiro affannato e mi do dello stupido.
Certo che
devo continuare a correre!
Perché
fermarmi adesso?
Eppure, alle
mie spalle, sento un calore allucinante, ma non improvviso.
È come se
quel calore ci fosse sempre stato…solo non me ne sono accorto prima.
Ma cos’è?
Vorrei
girarmi a guardare, ma, come prima, una voce nella mia testa pare avvertirmi.
Se mi girerò
non potrò ignorare ciò che vedrò ed esso mi divorerà, lo so.
Lo sento.
Eppure il
mio istinto mi suggerisce che non c’è niente di cattivo in quel tepore e, per
un attimo, mi sento quasi in colpa ad
ignorarlo.
Perché ormai
è palese.
Quel calore
cerca me e nessun altro.
Le gambe mi
si fanno pesanti.
Strano.
Non sono
stanco, invece è come se qualcosa mi volesse bloccare.
E il
desiderio di farlo è tanto.
La mia corsa
si riduce ad un semplice camminare.
Ecco, ora la
presenza è più vicina, soffia alle mie spalle, invitandomi a voltarmi.
Mi blocco,
la tentazione è troppo forte.
Lentamente i
miei occhi incrociano una luce densa e rassicuranete che quasi mi acceca.
Sorprendo me
stesso quando mi accorgo di non provare alcun timore.
Al
contrario, ne sono totalmente succube.
Mi avvicino
di qualche passo e, allora, riesco a distinguere i contorni di qualcuno
all’interno di quel bagliore.
È…un
ragazzo?
All’inizio
non lo capisco bene, ma poi mi è impossibile non carpire la forma delle spalle
larghe, i fianchi stretti, il volto…
Preso da uno
strano coraggio, mi avvicino ancora.
Il giovane
pareva aspettare quella mia mossa da sempre.
Ad un gesto
della sua mano, la luce comincia ad affievolirsi, fino a scomparire
completamente.
Finalmente i
nostri occhi si incontrano ed il mio cuore perde un colpo.
Non ho mai
visto occhi così belli.
Hanno una
forma dolce e sottile, leggermente allungata, ma quello che mi fa morire il
fiato in gola è il loro colore.
Ad una prima
occhiata mi erano parsi verdi, ma ora che il mio volto è ad un soffio dal suo
posso immergermi in quelle singolari sfumature aquamarina.
Il mio
sguardo si abbassa sulle sue labbra.
Sono carnose
e rosee, leggermente socchiuse così che il suo respiro mi muove debolmente
qualche ciocca castana ribelle.
Passo poi a studiarne
i lineamenti, tratti delicati e perfetti.
Sospiro
quando mi accorgo di essere anch’io sotto esame, ma non mi ribello, anzi.
Alzo una
mano e vado ad accarezzare una lunga ciocca di capelli argentei.
È un colore
strano, ma qualcosa mi dice che non sono tinti.
Sono così
morbidi e lisci.
Glieli
scosto dalla fronte, sfiorando anche uno zigomo.
Per
guardarlo sono costretto ad alzare il viso.
È alto,
molto.
Sarà almeno
una decina di centimetri più di me.
Certo, non
che ci voglia molto a battermi in altezza…ma così tanto non mi era mai
capitato.
Eppure non
mi sento schiacciato dalla sua presenza…protetto, forse.
Lui immerge
una mano tra i miei capelli, avvicinandomi di più.
Indossa un
lungo soprabito di pelle nera, aperto sulle gambe, dove intravedo dei pantaloni
stretti dello stesso colore, anch’essi ornati con qualche catena d’argento.
Mi piace
l’odore che mi sta avvolgendo.
È fresco e
familiare.
Vorrei
parlare, chiedergli chi è, ma dalla mia bocca esce solo un lieve sibilo.
Lo vedo
sorridere, mentre prende ad indietreggiare lentamente, con mio sommo rammarico.
Per un
attimo mi aveva preso tra le braccia.
All’improvviso,
sento uno strattone verso l’alto, la pura consapevolezza di dover andare.
Lo guardo
con intensità, trasmettendogli quel tacito messaggio.
Lui allarga
il suo sorriso e mi saluta con un cenno del capo, sussurrando un flebile:-
Finalmente ti ho trovato…
Sora saltò
in aria appena aperti gli occhi.
Ma che
cavolo…?
Che diamine
era quel sogno?
Lentamente si
porta le mani al petto, dove il suo cuore sembra voler esplodere da un momento
all’altro.
Sente ancora
il sudore freddo che scendo lungo la sua schiena.
Non aveva
mai fatto un sogno del genere…tanto bello eppure tanto brutto.
Per un
istante rimase semplicemente ad ascoltare il suo respiro impazzito e, solo
quando si fu chetato, decise di azzardare a mettere i piedi oltre la sponda del
letto per poi posarli a terra.
In un attimo
di follia, sorrise.
Che sogno!
Non vedeva
l’ora di raccontarlo a Kairi…
Cavolo,
Kairi!
Sentiva già
un nuovo tipo di tremore…
Kairi non
sopportava proprio i suoi ritardi e quella mattina le aveva promesso di andare
insieme ad una mostra!
Rischiò una
timida occhiata alla sveglia.
Perché
cavolo non aveva suonato la dannata?
Corse subito
in bagno con la debole speranza che, forse, poteva fare ancora in tempo.
ALLORA,
RAGA?
COMMENTINO?
PLEASE! BEN ACCETTE ANKE LE CRITIKE!yoko-kage13