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Autore: Rosalie97    16/03/2014    7 recensioni
Cosa avrebbe detto Mike se l'avesse vista? Zoey era sicura che l'avrebbe odiata, guardata per sempre con disprezzo. Ma ora Mike non c'era più, ed a lei non restava che il suo peggior nemico.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Gwen, Heather, Mal, Zoey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Zoey stava camminando nel buio della notte, diretta verso quella specie di orribile catapecchia in cui era costretta a vivere. Dopo aver ucciso Mike, Mal cominciò a cercarla, e lei non voleva avere niente a che fare con lui. Si era ritrovata a scappare lontano, senza le sue cose, rimaste a casa. Era riuscita a prendere solo qualche vestito ed il telefono. I soldi del milione che aveva portato con sé li aveva ormai finiti.
Ed ora eccola lì, al verde, a vivere in un condominio fatiscente, dovendo pagare più di ciò che aveva e con un lavoro al fast-food della città, da cui a malapena ricavava ciò che le serviva per vivere. Era tutta colpa di Mal, lo sapeva, ma ora non riusciva più ad odiarlo, era come se qualcosa di fondamentale, dentro di lei, fosse cambiato per sempre.
<< Hai qualche spicciolo? >> Chiese il vecchio barbone che viveva fuori del condominio, in un mucchio di stracci ed un scatolone di carta.
<< Io.. >> Si sentiva in colpa, a dirgli di no, ma cosa poteva fare? Non aveva niente con sé, in quel momento. << No, mi dispiace.. >> Si affrettò ad entrare nella hall del condominio e a salire velocemente le scale.
Quando entrò nel suo appartamento, andò dritta dritta a distendersi sul divano, dove prese a guardare la tv. Voleva distrarsi completamente.
Prese il telefono e compose il suo numero. Sperò che rispondesse, e le sue preghiere, per una volta, furono ascoltate.
<< Zoey! >> La voce di Heather squillò dall’altra parte della cornetta, era felice di sentirla.
<< Heather, ciao >> quella di Zoey invece era mogia mogia.
<< Cosa è successo? Ancora Mal? >>
<< Si.. Ma stavolta è successa una cosa.. Strana.. >>
<< Cioè? >> Heather sembrava veramente preoccupata. Lei e Zoey erano diventate amiche alla fine di Total Drama: All Stars, e si sentivano molto spesso.
<< Io.. >> Zoey sospirò, << Oggi ero vicino alle rotaie, dove c’è quel fiume grandissimo che sembra un mare >> lei stava spiegando, ma sapeva che l’amica non avrebbe capito, non aveva mai visto quella città. E per che mai avrebbe dovuto? Lei non era stata costretta a fuggire per colpa di un maniaco assassino. << Ed io.. Ho provato pena per lui.. Mal ha sofferto e.. >>
<< Oh no Zoey, non farlo, non pensarci nemmeno. Non puoi sempre salvare tutti, non puoi essere gentile con chiunque conosci. Zoey >> Heather era preoccupata al massimo, non poteva credere che l’amica fosse caduta nella trappola dopo aver passato tutto quel che aveva passato, << devi imparare che spesso la gente non è buona. Guarda me, io sono odiosa con tutti, con te sono gentile solo perché siamo amiche.. >>
<< E se lui fosse.. Gentile con me? Io potrei aiutarlo.. >>
<< Okay, no, forse ho sbagliato esempio. Allora.. Pensa ad Alejandro, lui non sarà gentile mai con nessuno, è un calcolatore, è cattivo fino al midollo. E Mal è pure peggio di lui. Non puoi credere alle sue menzogne, Zoey, ricorda che ha ucciso Mike. >>
A Zoey si frantumò il cuore. Non poteva credere di esserselo dimenticato così, in uno schiocco di dita. Era davvero una brutta persona, Mal la stava trasformando in una sua facsimile, e più tempo restava vicino a lui e più tempo lo pensava, a lungo termine sarebbe finita male. Ma non riusciva a non pensare a lui, a quei capelli castano scuro, a quegli occhi magnetici ed al suo sorriso cattivo. Tutto in Mal la faceva sentire strana, non spaventata, forse solo un pochino, più.. Propensa ad accettare il fatto che spesso la via dei buoni non è la più allettante. Aveva paura, ma allo stesso tempo sentiva di aver trovato quello giusto.
<< Zoey? Zoey, ci sei? >> Chiese Heather.
<< Si, scusami.. Hai detto qualcosa? >>
<< Si, ho detto che devi riuscire a tenerlo lontano da te, da quanto ho capito sta sera più o meno l’hai cercato tu, ma non devi rifarlo, stagli lontana e non appena hai finito con il lavoro torna e barricati in casa. Quel ragazzo è un male, persino il suo nome dice tutto. Avrà l’aspetto di Mike e saprà mentire bene, ma dentro, il suo cuore è marcio. Non sa amare, non cadere nella trappola, Zoey, capito? >>
Heather era triste, come se si aspettasse che Zoey non seguisse i suoi consigli ma ciò che il cuore le diceva. Si dice così, no? “Fai ciò che dice il cuore”, ma non sempre è la via giusta, ed in questo caso, era più che sbagliata, era la via per la tomba.
<< Va bene, Heather, lo farò. Ora >> Zoey fece una pausa, guardandosi intorno << vado a dormire perché sono stanca ed è tardi.. ‘Notte, Heather, ti voglio bene.. Ah e, saluta Gwen e Courtney da parte mia. >>
<< Certo, lo farò. >> Dalla fine dell’ultima stagione di Total Drama, le quattro erano diventate amiche, Gwen e Courtney erano come sorelle, sempre insieme, condividevano tutto, come Zoey ed Heather.
La ragazza spense il cellulare e lo posò sopra il piccolo tavolino accanto al divano, per poi spegnere la tv. Avrebbe voluto tenerla accesa, per sentire le voci ed immaginare di non essere sola in tutto quel casino, come quando delle volte andava a dormire dalle sue amiche, ma non aveva soldi per pagare, e quindi ci rinunciò. Almeno aveva l’mp3 e le cuffie. Andò in camera, aprì piano la finestra e sentì odore di scarico di auto. Sospirando la richiuse e, dopo aver preso le sue cose andò a farsi una doccia.
Lì, appena prima di aprire l’acqua, quasi ci ripensò. Era stata così vicina a Mal, da avere sui vestiti il suo profumo. Sapeva di aria di primavera, le ricordava una giornata che aveva passato in un boschetto nei pressi della grande casa dei suoi nonni, qualche anno prima. Si chiedeva perché non fosse scappata lì, invece di fermarsi in una città che sembrava fatta degli scarti delle esalazioni delle fabbriche newyorkesi.  Ricordò la grande casa dei suoi nonni, una villa immensa, completa di giardini e di boschi tutt’attorno; di giorno sentivi aria di primavera e di notte i versi degli abitanti dei boschi, era bellissimo per Zoey, un paradiso.
Quando arrivava l’inverno tutto si colorava di bianco, e la neve era talmente pura da sembrare provenire da uno dei racconti dei libri che leggeva nella grande biblioteca, luccicava ai raggi del sole. E lei e sua nonna passavano le mattine a lavorare in casa, per poi prendersi delle cioccolate e parlare per ore.
D’autunno invece, la mattina presto, la nebbia saliva è rendeva tutto più mistico e misterioso. Zoey si svegliava alle sei di mattina, e dopo aver preso tutto ciò che le serviva, partiva e si avventurava per i boschi. Aveva un grande orientamento, e per questo riusciva sempre a tornare a casa, era come se fosse nata per quei luoghi. Ma ora sapeva per che cosa era nata.
Zoey riportò alla mente il presente, l’acqua ancora aperta, che scendeva dal soffione della doccia, ormai bollente. Ricordò cosa doveva fare, ma ricordò anche di aver addosso l’odore di Mal. Era un dilemma senza soluzione, come poteva rinunciare alla traccia, alla certezza di aver avuto Mal così vicino? Ma doveva fare una doccia, era sudata e pure i vestiti erano sporchi. Non c’era altro da fare.
Entrò e chiuse le porte trasparenti che le permettevano di vedersi al grande specchio posto direttamente davanti alla doccia. Portò l’acqua ad un livello sopportabile per un essere umano, non voleva bollire viva. E si perse nei suoi pensieri; mentre alzava il viso i suoi capelli rossi le ricaddero sulle spalle, non più legati in codini. L’acqua aveva un effetto ristoratore per la sua anima contusa. Sentiva dolore al cuore, ed odiava provare sofferenza, ne aveva già provata troppa in passato per poterne sopportare ancora.
Quando uscì dalla doccia si avvolse il corpo nell’asciugamano color crema ricamato che si era portata da casa ed i capelli in quello lilla. Guardandosi allo specchio si accorse di non essere cambiata molto, seppur si sentisse una persona completamente diversa, dentro. Cosa le era accaduto? Come poteva trovare talmente attraente quel ragazzo? Mal era odioso, cattivo, senza cuore, ed aveva ucciso il suo ragazzo. In un certo senso, si rese conto che Mike e Mal erano fratelli, dopotutto anche Mike le aveva raccontato che lui e le altre personalità chiamavano Mal “il fratello cattivo”. << Quindi, ragionando su questa linea, io mi sto.. Innamorando del gemello cattivo di Mike.. Oddio >> Zoey poggiò il viso tra le mani, cosa stava facendo? Era completamente impazzita? Già stava cominciando a provare qualcosa per l’assassino di Mike, ed in più, l’assassino era il fratello del ragazzo che prima amava. Già “prima” perché ora non sapeva se amava ancora Mike.
Dopo qualche minuto, in cui restò li a piangere, con le lacrime che cadevano sul marmo del lavandino scheggiato, si riprese. Si asciugò i capelli, fece una treccia e si mise il pigiama verde di flanella. Aprì di un poco la finestra del bagno: cominciava a far caldo, lì dentro, e lei preferiva il freddo, da sempre.
Quando posò la testa sul cuscino bianco, le lacrime ricominciarono a scendere. Perché sbagliava in tutto ciò che faceva? Perché era così stupida da volere Mal?  Si voltò su un fianco, le braccia sotto il capo, mentre ancora piangeva
 
Zoey, il mattino dopo, si svegliò di malavoglia. Si vestì in fretta e si pettinò; doveva andare al lavoro. Raggiunse la cucina e fece colazione, in silenzio, nella più completa tristezza, finché non lo notò. Il cellulare era sopra il banco da lavoro della stanza. Com’era possibile? La sera prima l’aveva lasciato sul tavolino accanto al divano, com’era possibile che adesso fosse in cucina? I telefoni non si muovono da soli.
Tremante lo prese. Sul display era aperto un messaggio nella sezione bozze; la ragazza lo lesse in silenzio, lentamente:
 
Ciao mio bel fiorellino. Sai, hai una casa bellissima, certo, forse un po’ mal ridotta, ma è sempre una casa, no? Soprattutto ora, che hai dovuto lasciare la tua di fretta e furia.. Bè, succede, non trovi?
 
A Zoey cominciò a mancare l’aria. Com’era entrato in casa sua? Si alzò di corsa ed andò in bagno, dove trovò ancora la finestra aperta; ma non era possibile che Mal fosse entrato da lì, era impensabile. Chi poteva arrampicarsi fino al settimo piano ed entrare da una finestra a malapena aperta? Forse, dopotutto, aveva ragione Heather, doveva tenerlo lontano. Se riusciva ad entrare in casa sua in quel modo, poteva fare qualsiasi cosa. E se avesse tentato di farle del male mentre dormiva? Rabbrividendo, e non per il freddo, Zoey prese la borsa ed il telefono, senza cancellare il messaggio. Sentì il cellulare suonare per l’arrivo di un messaggio.

 
Non provare ad andare dalla polizia, mio dolce fiorellino.
 
Il numero era sconosciuto, ma sapeva che era Mal. Con un brivido di paura, uscì dall’appartamento, scese le scale e corse fuori, sotto la luce del giorno, diretta al fast-food, mentre, dietro di lei, Mal la guardava senza battere ciglio, con un sorriso inquietante sul volto.
  
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