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Autore: Light Clary    16/03/2014    2 recensioni
Twilight è una ragazza che conosce solo due parole: STUDIO e IMPEGNO.
La sua unica ragione di vita? Studiare all'accademia più famosa del suo regno ed essere laureata in ogni materia. Ma quando il suo sogno sembra realizzarsi, conoscerà una parola al di fuori dello STUDIO e dello IMPEGNO: ovvero la parola AMICIZIA.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Cap 66
Rarity sta nuotando in un mare di lacrime. Sua sorella si è nuovamente addormentata dopo aver subito varie cure da parte di Joy, che l’aveva lasciata con gli zigomi unti per via di diverse creme, il naso fasciato e una pezza bagnata sulla fronte. Suda parecchio, per lo sforzo di respirare.
“Quella figlia di puttana” commenta la ragazza stringendosi a Gabriel “me la pagherà! Fosse l’ultima cosa che faccio, me la pagherà!”
“Rarity” le accarezza i capelli il ragazzo “so che quello che sto per dire ti farà un po’ irritare ma …”
“Ma …?”
“Potrebbe esserci un'altra spiegazione”
“Che vuoi dire?”
“Beh, conoscendo a fondo Twilight, penso che per una storiella bruciacchiata non impazzirebbe a tal punto da diventare una semi assassina. Forse … è stato qualcun altro”
“Quindi stai insinuando che la persona ripresa dalle telecamere era una travestita? Con gli stessi capelli ben ordinati, gli stessi vestiti copiati e la stessa andatura insignificante che nessuno vorrebbe imparare?”
“Beh … sì”
“Non dire stronzate! Anche io avrei pensato si trattasse di Trixie o Sunset Shimmer, ma quest’ultima era in punizione con Flash, e Trixie … lei non si sognerebbe nemmeno di farsi spacciare per una stronza come Twilight. È troppo vanitosa!”
“E se fosse stato qualcun altro? Magari Twilight ha altri nemici che non conosce e nessuno lo sa”
“E’ stata lei” Rarity non grida per paura di svegliare la sorella e Fluttershy, che si era appisolata sul divano “e ti giuro che se prova ad avvicinarsi a me o a Sweetie Belle anche a dieci metri di distanza … l’ammazzo!”
“Sweetie Belle … morirà?” domanda nel frattempo Applebloom, mentre sua sorella le sta rimboccando le coperte nella stanza d’albergo.
“No. Questo non accadrà” risponde Applejack sedendosi accanto.
“Tu dici?”
“Lo dico perché lo so. Non le succederà nulla. Sarà in perfetto stato tra qualche giorno e potrete ricominciare a giocare”
“Secondo voi … perché Twilight avrà fatto una cosa del genere?” domanda Scootaloo, che non mollava l’abbraccio con Rainbow Dash.
“Non lo so” risponde lei, stringendola più forte “l’unica che può darci una vera spiegazione di quello che è successo è Sweetie Belle”
“Glielo chiederemo appena verrà dimessa” dice Pinkie aprendo il divano letto, dove avrebbero dormito lei e le tre amiche “forse … potremo chiedere informazioni anche a Twilight, non trovate?”
“No!” esclama Applejack “Eravate presenti quando ha lanciato il libro contro Rarity. Già quella era un’azione fin troppo facinorosa. Le probabilità che sia stata lei sono 98 su 100”
“La odio” piange Applebloom “odio Twilight! Non la voglio più vedere”
“Oh, piccola mia” a sorella le si avvicina e l’abbraccia.
Nel frattempo, Twilight sta scendendo le scale diretta all’aula magna. Piange in silenzio per non attirare l’attenzione dei bidelli o degli allievi ribelli che non stanno ancora dormendo.
La sua ultima notte all’accademia. La sua ultima notte nel posto dei suoi sogni. Ora poteva dire addio anche alla possibilità di farsi tanti amici, di realizzare il suo sogno e diventare scrittrice e … di avere un fidanzato.
Ormai non poteva più negarlo. Ma provava davvero qualcosa per Flash. Una persona con cui condivideva le stesse passioni, che si prepara sempre a difenderla, che è presente nei momenti bisognosi. Rarity aveva cercato di farla confessare e tutto quello che lei era riuscita a dire, era un insulto spezza cuore e una reazione aggressiva. Poi c’era il caso di Sweetie Belle. Voleva solo giocare e invece si era ritrovata a soffrire come un cane. È troppo piccola per conoscere tanto dolore, invece qualcuno gliel’aveva anticipato, portandola a un passo dalla morte. Come poteva?
Sempre pensierosa, varca la soglia dell’aula magna: “Eccomi”
La sua voce riecheggia sulle pareti. Le luci sono spente, a parte i fari del palco. La scrivania è proprio sotto il sipario ed è vuota. A parte lei non c’è nessuno. Supera alcune poltrone e la raggiunge. Il foglio delle dimissioni è già stato compilato da Zach Evly e la sua firma è accanto uno spazio vuoto che descriveva: FIRMA ESONERO.
Twilight prende una penna da un bicchiere e esita a lungo prima di scrivere il suo nome. Alcune lacrime bagnano il foglio e per non rovinarlo si sbriga a firmare. Nota vicino una spillatrice, un modulo con i nomi dei candidati al concorso. Al nome di un gruppo accaso c’è un = e subito dopo ci sono i componenti. Legge:
Rix’s brother: Pamela Rix, Lalla Rix, Jack Rix.
I magnifici soli: America, Molly.
Equestria Girls: Applejack, Rarity, Pinkie Pie, Fluttershy, Rainbow Dash.
Si blocca vedendo che sul suo nome era stata tracciata una grossa X.
Lacrima a non finire. Ormai non fa più parte delle Equestria Girls. Può solo abbandonarsi ad un pianto senza fine, che sta per avvenire lì dov’è.
Ma un rumore proveniente da dietro le quinte, le fa battere il cuore. Finora c’era solo silenzio intorno a lei e il primo suono la spaventa. Era una specie di oggetto che cadeva per terra senza rompersi.
“Oh cavolo!” strilla una voce “Vacci piano con quella roba! Se la perdiamo addio fortuna!” la riconosce. È la voce di Zach Evly “Bene, ora pensiamo a chi, durante le prove, salirà sul palco prima del Gran Finale. Uhm … dove ho messo il mio block notes?”
Può benissimo riferirsi al foglio dove erano segnati i nomi dei gruppi. Decide di portarglielo. Lo prende e sale le scale ritrovandosi sul palco. Guarda davanti a sé. Si era molte volte, immaginata il giorno in cui avrebbe dovuto cantare con le sue amiche, davanti a mille persone in diretta TV … un altro sogno frantumato. Pensando che tutto quello che voleva ora era chiudersi nella sua camera (se può ancora chiamarla così) e piangere, finché non arriva il mattino, si sbriga a riconsegnare gli appunti a Zach. Fa il giro del palcoscenico e giunge dietro il grande tabellone. Tante costruzioni di cartone che mostrano le rappresentazioni di alberi, case, fiori e così via, sono sistemati in un armadio trasparente. Servono al club del teatro per la piccola recita di Pollyanna che stanno organizzando. Le voci provengono dal corridoio che da alle porte dei camerini. Il corridoio è buio se non si fa caso a una linea di luce che proviene da sotto una porta rossa. Le urla esasperate del signor Evly, in preda al panico per aver perso il suo modulo, sono gli unici rumori.
“Signor Ev …” Twilight non finisce la frase, perché  mentre si avvicina alla porta, inciampa in qualcosa di rotolante e finisce per terra. Dopo essersi ripresa da una sbucciatura sul gomito, vede la causa della caduta: una piccola candela rossa spenta con una scritta sul manico. La prende: “Ma cosa ci fa, qui?” si chiede, girandosela tra le mani. Ma studiandola con attenzione, nota che non si tratta di una candela. La scritta infatti dice chiaro e tondo che è pura DINAMITE. Sbianca e la fa cadere. Non si era mai ritrovata fra le mani una delle armi più pericolose del mondo e la prima volta non era stata tanto piacevole. Cosa ci fa una dinamite lì? La risposta arriva subito. Guardandosi intorno, si accorge di un grosso scatolone su cui avrebbe potuto benissimo imbattersi se evitava la dinamite. Sul coperchio della scatola c’è scritto: ESPLOSIVI PER IL TRASPORTO. PERICOLO. VIETATO APRIRE.
Twilight fa spallucce. Sicuramente gli esplosivi servivano agli organizzatori del concorso, magari per creare un effetto fuochi d’artificio non appena si sarebbe scoperto il vincitore. Si china per riprendere il modulo, ma quando si rialza, si ritrova davanti agli occhi due enormi braccia pelose, incrociate. Esse appartengono ad un uomo che la fissa con le sopracciglia inarcate. È Dominio. Un sigaro che sta tirando, lo fa tossire.
“Cosa combini, ragazzina?” gli domanda.
“Ecco … io …” tende il block notes “volevo ridare questo al signor Evly” egli spunta proprio in quel momento da dietro Dominio. Per una volta non indossa gli occhiali e si possono ammirare i suoi occhi neri.
“Oh, Twilight! Ti ringrazio!” esclama strappandoglielo dalle mani “Lo sto cercando da ore … sai mi serve per”
“Regolare chi salirà per primo sul palco per il Gran Finale” ricorda Twilight. La voce è ancora rotta per via del lungo pianto, ma si sta lentamente riabilitando “L’ho sentito”
“Davvero?” esclama Zach “E … cos’hai sentito?” serra la mascella.
“Che cercavate i vostri appunti” dice la ragazza “e basta”
“Oh, ok!” l’uomo riacquista il suo stato brioso “Allora nulla. Non farci caso … hai firmato il foglio di dimissione?”
“Sì” china il capo.
“Bene! Allora vieni. Ti accompagno fino all’uscita” le cinge le spalle con un braccio e la trascina via “Quindi” cerca di formare una piccola conversazione “te ne vai, dico giusto?”
“Sì” sospira lei “a quanto pare sì”
“Mi dispiace. Ma una punizione la meriti dopo quello che hai fatto a quella povera, piccola, bambina!”
“Non sono stata io … posso giurarlo”
“Rilassati! Non sei la sola a mentire per non cacciarti in guai seri”
“Ma io …”
“Continua a studiare e magari un giorno ti troverai un’altra scuola, dove sono tutte delle secchione”
“Signore, non credo che io … mi cerchi un'altra scuola”
“Fa come vuoi. Ognuno è libero di realizzare i propri sogni, dice il mio programma! Qui sentiremo tutti la tua Mancanza. Le tue amiche se la caveranno anche senza di te, credimi”
“Non credo possa definirle ancora mie amiche”
“Ah giusto! Ricordo che la bambina che hai picchiato era la sorella di una delle tue amic … compagne”
“La prego” dice Twilight ad occhi lucidi “non parli più di loro” si asciuga gi occhi, ma nel farlo sente un dolore lancinante al gomito dove si era ferita. Lo stringe gemendo.
“Cos’hai?” chiede Zach fermandosi e lasciandola “Ti sei fatta male?”
“No … non è niente” menzogna la ragazzina “sono solo caduta prima … ma ora sto bene”
“Prima, mentre discutevo con i miei colleghi, ho udito un rumore strano provenire dal corridoio” si china verso il suo volto “eri tu?”
“Sì. Sono inciampata ma non è niente di grave”
“Sei inciampata” ripete il signor Evly “e in cosa … se non sono sollecito? Quel corridoio è più vuoto di un deserto senza sabbia e non sei il genere di ragazza talmente goffa da cadere ad ogni passo”
“Sono inciampata … in una candela” mente Twilight.
“Una candela?” la voce dell’uomo è profonda “Io non ne ho viste”
“Era … una candela … particolare” la ragazza indietreggia sospettando che al signore non sarebbe piaciuto sapere la verità.
“Che tipo di candela?”
“Una … una …”
“Aspetta” la blocca “forse posso aiutarti” e tira fuori da dietro la schiena un’altra dinamite “questa?”
Twilight sussulta e balbetta “S … s … sì”
“E dove l’hai messa?”
“Ecco … io …”
“L’hai nascosta?”
“No … v-v-volevo rimetterla a posto, ma la cassa … era chiusa”
“La cassa? Hai visto la cassa?”
“Sì  ma non ho toccato niente! Giuro! La prego mi perdoni!”
“Oh, piccola impicciona” schiocca le dita.
La ragazza, pochi secondi dopo, sente qualcosa chiudersi intorno alla sua bocca. Le labbra e le narici si bagnano di una sostanza fresca e profumata, mentre le mani le vengono bloccate dietro la schiena. Inizia a vedere tutto appannato e ogni cosa prende a girarle davanti agli occhi. La testa diventa pesante come un mattone e la obbliga ad accasciarsi per terra anche se nessuno la tiene più ferma. Poggia la nuca sul tappeto e prima di chiudere gli occhi, riesce a scorgere un sacco che le viene calato addosso.

 
  
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