Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: ljttlefood    16/03/2014    2 recensioni
Un Natale perfetto, con l'amico perfetto.
[Narry]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Niall si appresta a prendere le valigie che ha lasciato vicino a lui per osservare il grande schermo. I suoi genitori guardano le scritte che scorrono, cercando l’ora di partenza dell’aereo che li avrebbe condotti in Germania. Niall ride, la trova una cosa buffa. Cammina seguendo sua madre, giocando con il pavimento dell’aeroporto attento a non toccare con i piedi le strisce create dalle mattonelle. Suo padre lo richiama e imbarazzato alza la testa per scusarsi. Sente la voce di sua mamma alzarsi, non appena vede un’altra famiglia avvicinarsi a loro sorridenti.

«Anne!» esclama sua mamma.
«Oh, Maura» dice l’altra signora, abbracciandola.
«Ciao Bobby» abbozza un signore accanto alle due donne.
«Lui è mio figlio Niall, ve ne ho già parlato?» domanda suo padre prendendolo per le spalle.
«E’ un vero piacere conoscerti» rispondono in coro guardando il piccolo. «Lui è Harry, credo che abbiate la stessa età» continuano presentando loro figlio.
Niall lo squadra attentamente, e quando arriva alla testa gli accenna un piccolo sorriso. I suoi occhi verde chiaro si mescolano in quelli azzurri cerulei di Niall. Si avvicina a lui spedito e gli porge la mano.
«Ciao, io sono Niall» ridacchia il biondo quando l’altro bambino gli stringe timidamente la mano.
«Harry» balbetta. Abbassa la testa per nascondere le sue guance rosa, un boccolo scurissimo si appoggia sulla sua fronte liscia. Lo sposta velocemente, terminando il contatto con le loro mani.
«Come Harry Potter!» esclama il biondino scompigliandogli i capelli.
«Come?» farfuglia il riccio.
«Chissà se ha la bacchetta magica» mormora l’altro pensieroso, ignorando la domanda del suo nuovo amico.


Dopo mezzora, le due famiglie sono ormai comode sui sedili dell’aereo. I due bambini si sono seduti davanti ai propri genitori, ogni tanto si voltano, e li guardano sorridenti. Si capiscono con uno sguardo.
«Io vado in 2° elementare, e tu?» chiede il ricciolino fissando Niall.
«Anche io, abbiamo la stessa età» ridacchia. Annuiscono all’unisono e continuano a parlare di loro. Ormai sono amici, grandi amici, e i loro genitori ne sono più che fieri.
«Si avvisano i passeggeri che fra mezzora atterreremo all’aeroporto di Francoforte» una voce elettronica risuona nelle orecchie dei bambini, i quali si tappano le orecchie.
Quando le due famiglie scendono dall’aereo, i bambini non si dividono mai. Portano le valigie sorridenti continuando a parlare, i loro genitori sono un po’ sorpresi.


«E’ stato un piacere rivederti Anne» dice la madre di Niall abbracciandola.
«Anche per me» mormora ricambiando l’abbraccio. I due padri si stringono la mano sorridendo.
«Ciao Bobby» ammicca il papà di Harry. I due amici si fissano con sguardo malinconico.
«Non voglio che ci dividiamo» Niall abbassa lo sguardo fissando le sue scarpe rovinate.
«Neanche io» afferma il riccio, posandoli la sua piccola mano sulla spalla dell’altro.
I loro genitori si guardano abbastanza tristi, quella situazione è delicata. Sanno che dividere due migliori amici è una cosa molto brutta, potrebbero piangere, e cosa ancora più ovvia, potrebbero ferirli. Si guardano per un attimo con dolcezza, così la mamma di Niall sospira e li richiama.
«Potremo… passare il Natale insieme» ribadisce fra dei finti colpi di tosse.
Niall e Harry alzano il capo allibiti, con molto stupore. Dopo attimi di tensione, i due cominciano a correre intorno a loro, urlando di gioia. Quando si fermano, il riccio si butta addosso al più grande facendolo cadere. Si mettono a ridere piuttosto imbarazzati, la loro posizione non è tra le migliori. I padri dei ragazzi non trattengono una risata, che contagia anche le loro madri.
«Mamma, non stai scherzando, vero?» chiede il biondino. Lei scuote il capo.
«Noi… beh…» si guardano gli altri. «Ehm, sì, siamo seri» continuano.
Per tutta la giornata Harry e Niall non smettono di ridere e parlare tra loro, alla fine le due famiglie si sono accordate di andare in città in taxi, tutti insieme. I bambini si conoscono sempre di più.


La vigilia di Natale è arrivata, Harry deve ancora fare un regalo al suo migliore amico.
«Mamma, andiamo a comprare un regalo per Nialler» esclama. Sua madre sbuca dal salotto impacciatamente, cercando di mettersi la borsa.
«Certo tesoro» sorride lei.
«Non chiamarmi così!» sbuffa suo figlio. Entrambi escono dall’appartamento, salendo in macchina.
«Allora, cosa pensi che desideri Niall?» chiede Anne mentre guida verso il centro commerciale.
«Lui adora il calcio» mormora Harry guardando fuori dal finestrino.
«Allora compriamogli una palla» propone sua mamma raggiante.
«No, è troppo banale. L’altro giorno si sono rotte le sue scarpe, andiamo a comprarne un paio» sostiene sbuffando. Lei annuisce comprendendo il nervoso e la tensione del figlio. Conosce bene il suo comportamento, sa che per Niall farebbe di tutto.
«Siamo arrivati» lo incoraggia slacciandogli la cintura di sicurezza.


Entrambi entrano in svariati negozi, fino a quando Harry non si sofferma su una vetrina, incantato.
«Che c’è? Hai trovato le scarpe adatte per lui?» chiede sua madre.
«Sì, entriamo, su» esclama correndo verso l’entrata del negozio. Saetta verso lo scaffale dove sono riposte le scatole delle calzature da calcio, sceglie quella più adatta e sta attento a controllare il numero di scarpe esatto del suo amico.
Anne afferra il contenitore e insieme si avvicinano verso la cassa.
«Salve» saluta la cassiera.
«Ciao!» strilla eccitato Harry.
«Buongiorno, compriamo queste» ridacchia Anne posando la scatola delle scarpe sul banco.
La cassiera controlla il codice e impacchetta il tutto in uno strato rosso e brillantino, decorato da un piccolo fiocco dorato.
«Ho capito subito che era un regalo» afferma la commessa. Prende i soldi che le aveva appoggiato la mamma di Harry sulla cassa e li saluta. I due escono dal centro commerciale risalendo in macchina.
«Pensi che sia il regalo ideale?» si accerta che il figlio abbia fatto la scelta giusta. Lui annuisce.
Sospira, preme l’acceleratore e guida con destrezza verso la loro casa.


Quella sera si sarebbero trovati a casa di Niall per festeggiare il Natale insieme, ne erano molto felici.
Harry si è preparato al meglio, indossa un paio di jeans e una maglietta molto comoda. Esce di casa con i suoi genitori diretti verso casa del suo migliore amico, ovviamente con il suo regalo in mano. Lo tiene stretto, come se non volesse lasciarlo andare.
«Eccoci qui» mormora suo padre scendendo dalla macchina. Il riccio saltella fuori dalla portiera eccitato, abbastanza emozionato. Il suo cuore batte forte, è più nervoso del suo primo appuntamento.
«Busso io» sussurra il ragazzino. Dopo di che, stringe le dita per formare un pugno, e lo picchietta sulla porta della casa di Niall. Apre suo padre, con un grande sorriso stampato in faccia.
«Ciao ragazzi, entrate» dice con un tono caloroso, abbracciando tutti.
«Ciao!» esclama Maura comparendo dalla cucina, abbracciando anche lei i genitori del riccio.
«Niall è in camera sua» sussurra Bobby al suo orecchio. Lui gli sorride e corre verso le scale. E’ molto nervoso, fa in modo di non farsi sentire. Sgattaiola vicino allo stipite, e vi si appoggia aprendo la porta.
Vede il biondo sul letto, con le gambe a penzoloni. I suoi occhi fissano il vuoto, ha in mano un piccolo pacchetto sbrilluccicante. Senza accorgersi di Harry, si lancia all’indietro poggiando la schiena sul materasso e sbuffando. Fissa il soffitto, torturandosi le labbra.
«Ehm-ehm» tossisce bussando alla sua porta. Niall balza in piedi spaventato, e guarda intensamente il suo amico.
«H-Harry» balbetta. Si butta addosso al riccio, stringendolo forte.
Quando si spostano, porgono contemporaneamente all’altro il loro regalo.
«Questo è per te!» esclama Harry. Niall sorride eccitato, saltellando sul posto.
«E questo invece è per te» mormora mostrando un piccolo pacchetto regalo.
Lo scartano insieme, rimanendo entrambi sbalorditi dalla sorpresa. Niall gli aveva regalato un bellissimo paio di jeans attillati. Anche il biondo rimane sorpreso dal suo regalo, sognava da sempre un paio di scarpe da calcio.
«Grazie mille!» esclamano all’unisono. Si abbracciano di nuovo, Harry poggia la fronte sulla spalla di Niall.

«Ti voglio bene Nialler» mormora. Il biondino si avvicina al suo viso, e lascia un piccolo bacino sulla guancia destra del suo amico. Harry diventa rosso come un peperone, anzi, peggio. Niall non fa a meno di ridacchiare, la sua faccia era troppo tenera.
«Anche io ti voglio bene, Haz» dice prendendolo per mano.
«Adesso andiamo giù, sarà pronta la cena» gli sorride.
«Certo, andiamo» balzano giù dal letto, tenendosi ancora per mano. Si guardano intensamente ancora una volta, prima di uscire dalla stanza.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ljttlefood