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Autore: VicGranger    16/03/2014    3 recensioni
Mini è 'la ragazza dal nome romano che porta i caffé'. La ragazza che ha deciso di lasciare gli studi per accettare una proposta di lavoro. Una proposta di lavoro alla BBC. Mini è la ragazza che incontrò David Tennant. La ragazza che realizzò che tutto, quel fatidico giorno, sarebbe potuto cambiare.
Genere: Erotico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Catherine Tate, David Tennant, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You're my best friend.



Mini era appena uscita dall'ufficio quando il suo cellulare cominciò a squillare. Fu costretta a fermarsi nel bel mezzo del corriodio per appoggiare la cartellina con i fascicoli per terra e rovistare nella borsa. 
-Pronto?- rispose con il fiato corto.
-Miniii!- 
Riconobbe la voce al di là della cornetta e sorrise involontariamente.
-Ma ciao, orecchie da elfo!- disse raccogliendo la borsa.
-Sei ancora al lavoro o sei libera?- le chiese l'amico.
-Sto uscendo proprio ora. Non vedo l'ora di andare a casa e..-
Non fece neppure in tempo a terminare la frase che venne interrotta.
-Come hai detto? Casa? Non se ne parla! Ti aspetto al pub con una birra gelata. Mi devi raccontare parecchie cose!-
Mini rise tra sé e chiamò l'ascensore. 
-Per esempio?-
-Cose. Semplici cose.- replicò l'amico.
-Le cose sono soltanto cose, Matt.- lo apostrofò la ragazza.
-Smettila di fare la filosofa e raggiungimi. Ti aspetto.- 
-Arrivo.- rispose Mini.
-Sei già arrivata?- scherzò Matt. 
La ragazza rise prima di chiudere la telefonata, e si infilò le cuffiette nelle orecchie. Conosceva molti rimedi per rilassarsi e staccare dalla realtà, ma il migliore restava quello di ascoltare i Beatles.
Socchiuse gli occhi e si lasciò trasportare dalle note di George Harrison fino a quando si sentì picchiettare sulla spalla. D'istinto, alzò gli occhi al cielo. Odiava essere interrotta mentre stava ascoltando la musica. Figurarsi quando si trattava dei Fab Four. 
-Sì?- disse voltandosi.
-Questa è tua, per caso?- 
David era di fronte a lei e stava facendo ondeggiare la sua valigetta. Mini sgranò gli occhi ed annuì.
-Sì! Grazie!- esclamò prendendola.
-L'ho vista appoggiata al muro e ho pensato fosse tua.- specificò David infilandosi le mani in tasca.
-Che gentile.- commentò sincera lei.
Soltanto in quel momento si accorse di avere ancora le cuffiette, per cui si affrettò a toglierle per stropicciarle nella tasca dei jeans.
-Che cosa stavi ascoltando?- le chiese David quando l'ascensore arrivò.
-I Beatles. Vieni anche tu?- ed indicò l'ascensore.
-Oh, sì. Certo.-
Sembrava sempre con la testa fra le nuvole. E il modo in cui sorrideva faceva venir voglia a Mini di fare altrettanto.
-Amo i Beatles.- le disse quando le porte si chiusero.
-Anch'io!- 
Mini si voltò verso di lui e gli sorrise.
-Hai lavorato fino a tardi.- commentò David.
-Non è un problema. Non ho nessuno ad aspettarmi a casa. Voglio dire, c'è Matt che mi aspetta ma lui è il mio migliore amico.- 
David annuì ed alzò un angolo delle labbra.
-Che c'è?- chiese la ragazza.
-Assolutamente nulla.- replicò lui sorridendole.
-Come vuoi, Dottore.-
David scoppiò a ridere, portando indietro la testa.
-E' stato strano, oggi.- commentò quasi tra sé e sé.
-Che cosa intendi?- chiese Mini.
Le porte dell'ascensore si aprirono. Uscirono nella hall, percorrendola fianco a fianco.
-Il modo in cui ci siamo incontrati.- rispose David.
-Beh, strano è bello.- commentò Mini alzando un sopracciglio.
David la guardò negli occhi e le sorrise. Mini non poté fare a meno di rispondere a quel sorriso così bello e sincero.
-Cominceremo le riprese questa settimana, sai?- 
Mini evitò di dirgli che già lo sapeva, dato che Winston l'aveva sovraccaricata di impegni e pratiche non appena la riunione era finita. Evitò di dirgli tutto ciò perché vedere l'espressione di David era qualcosa di magnifico. Sembrava di vedere un bambino prima di una gita fuori città. 
-Sono veramente fuori di me!- commentò lui per l'appunto -Da piccolo ho sempre sognato di diventare il Dottore. Ed ora lo sono!- 
Aprì le porte di vetro, facendola passare per prima. 
-Grazie.- rispose Mini.
-Senti, Mini..- 
Il suo tono si era fatto improvvisamente serio. La ragazza si voltò nella sua direzione, rimanendo in silenzio.
-Sì?-
-Ti andrebbe di bere qualcosa, un giorno di questi?- 
La ragazza abbozzò un sorrisetto e rifletté. Un caffé con David Tennant. Pensò alle future fan che avrebbe avuto quell'uomo di fronte a lei e si disse che avrebbero sicuramente pagato oro pur di trovarsi al suo posto. 
-Magari. See ya.- gli rispose prima di salutarlo con la mano. 
David sorrise divertito.
-Guarda che il Dottore non dimentica mai una promessa!- le gridò.
Mini si voltò sorridente.
-Buonanotte, Ten!- 

*

Spinse le pesanti porte di vetro rosso e blu del pub. Cercò Matt tra la folla di giovani, alcuni già brilli ed altri già pronti a seguire le orme dei primi. Lo individuò seduto ad un tavolino, mentre una giovane ragazza gli parlava, attorcigliandosi i capelli con le dita. Mini sorrise tra sé e sé quando incrociò il suo sguardo. Riconobbe al volo quell'occhiata. Era una richiesta di soccorso, che lei accolse al volo e ben volentieri. Si tolse il giubbotto in pelle, si frizionò i capelli biondi e si diresse a passo sicuro verso l'amico. 
-Ciao, amore.- gli disse fingendo una voce languida. 
La ragazza al suo fianco le scoccò un'occhiataccia, alla quale Mini rispose alzando un sopracciglio.
-Ciao, ciao.- le disse facendo sventolare la mano.
La ragazza se ne andò sbuffando e sbattendo i piedi. Matt scoppiò a ridere e la invitò a sedersi accanto a lui.
-Ciao, amore mio.- le disse facendola ridere.
-Ti sono mancata, luce dei miei occhi?- replicò Mini stando al gioco.
-Mi sono mancate le tue lentiggini, Sole della mia vita!-
-Questa è veramente pessima!- replicò la ragazza scoppiando a ridere.
Anche Matt rise di gusto, appoggiandosi allo schienale della sedia. Mini appoggiò il braccio al legno caldo del tavolo e lo guardò.
-Che hai?- le chiese l'amico.
-Mi piace quando ridi così. Sei così diverso.- rispose.
Matt si avvicinò al suo viso, e le rivolse uno sguardo malizioso.
-Più sexy, forse?-
-Forse.- gli rispose Mini sostenendo i suoi occhi verdi.
-So che hai un debole per me, Minerva Stonem.- 
-Come l'hai scoperto?- replicò la ragazza fingendosi stupita.
-Io lo so.- rispose Matt a chiare lettere.
-Quante birre hai bevuto?- gli chiese Mini sorridendo.
-Soltanto tre.- replicò l'amico con un veloce gesto della mano. 
Tornò a stendersi contro lo schienale della sedia, incrociando le braccia. Ma non smise di guardarla. 
-Com'è il nuovo Dottore?- le chiese con curiosità.
Mini abbassò involontariamente lo sguardo e sorrise tra sé e sé.
-Oh, beh.. E' ok.- balbettò.
-Non posso crederci!- esclamò Matt.
-Cosa?- replicò Mini rubando un sorso dalla sua birra.
-Ti piace!- 
Matt si divertì molto a sussurrarle quelle due parole. Mini quasi soffocò, e cominciò a tossire rumorosamente. 
-Ma che cosa miseriaccia stai dicendo?- 
Per tutta risposta, lui le puntò un dito contro.
-Ti piace il Decimo Dottore!- disse a gran voce.
-A me piacciono tutti i Dottori.- replicò Mini.
-Oh, non cambiare discorso! Ormai ti conosco bene, Mini.- la ammonì Matt.
-Vado a prendere una birra.- disse la ragazza alzandosi.
-Non puoi scapparmi.- la canzonò l'amico sorridendole divertito.
-E chi lo dice?- replicò Mini con una smorfia.
Si appoggiò al bancone di legno ed ordinò una birra fredda. Scambiò qualche parola con la barista, una giovane ragazza dai lunghi capelli rossi.
-Ecco qui una birra per la nostra cliente preferita!- le disse facendo scivolare il bicchiere di fronte a lei.
-Grazie, Emily.- rispose Mini dandole una banconota da cinque sterline.
-Lascia stare. Faccio io.-
Matt si era improvvisamente materializzato al suo fianco, e aveva tolto dalle dita di Emily i soldi.
-Non la smetterà mai, eh?- disse la ragazza facendole l'occhiolino.
-Puoi scommetterci.- rispose Mini infilandosi il giubbotto in pelle.
-Non fartelo scappare.- le sussurrò Emily prima che uscisse. 
Mini la guardò e rispose con un semplice 'Ciao' prima di uscire nella fresca notte londinese. Guardò Matt al suo fianco. Il suo migliore amico Matt. Il ragazzo alto, dai bizzarri capelli castani. Il ragazzo che sognava di diventare calciatore, ma che aveva scoperto che spesso la vita riserva delle brutte sorprese. Il ragazzo che beveva birra gelata davanti al Tamigi. Il ragazzo che le pagava ogni birra, in cambio di informazioni e news sul mondo di Doctor Who. Il suo fantastico amico Matthew Robert Smith.
-Allora, amica..- iniziò lui passando un braccio sulle sue spalle.
-Dimmi, amico.- rispose Mini sedendosi di fronte a lui.
Matt appoggiò le braccia sopra il tavolino, e si protese verso di lei.
-Ti ha già chiesto di uscire?- le chiese.
-Chi?-
-The Doctor!- esclamò lui.
-Ecco.. veramente..-
-Lo sapevo!- sbuffò Matt alzando gli occhi al cielo -Non ti ha ancora notata? Ma come può essere così cieco?-
Mini sorrise divertita e lo zittì, posando un dito sulle sue labbra.
-A dire il vero mi ha chiesto di bere qualcosa insieme a lui.- gli disse.
Matt alzò un sopracciglio e socchiuse gli occhi. 
-E tu?- chiese rubandole un sorso di birra a tradimento.
-Gli ho detto che ci avrei pensato.- rispose Mini portando le gambe contro il petto.
Matt le diede il cinque e urlò entusiasta.
-Questa è la mia ragazza!- 
Mini scoppiò a ridere. Ripensò alle loro chiacchierate quando erano più giovani. Alle loro corse fuori da scuola, verso il loro solito pub. A come John, il barista, passava loro di nascosto le birre anche se non avevano ancora l'età per bere alcolici.
Cosa vuoi che ci faccia una birra? era solito dirle Matt.
E poi brindavano alla loro. Brindavano alla loro amicizia, ai loro sogni e alle loro speranze.
Un giorno me ne andrò, Mini. le diceva sempre l'amico. Realizzerò tutto quello che voglio.
Lei aveva sempre sperato che diventasse quello che era in quel momento, davanti a lei. Un brillante ed intelligente ragazzo. Matt non era soltanto un bel viso, era molto più di quello che aveva mostrato durante i suoi anni scolastici. 
-Ti ricordi quando ci siamo conosciuti?- le disse di punto in bianco sorridendo.
-Mi ricordo di com'eri spaventato.- rispose Mini.
-Non capita tutti i giorni di ricevere una sberla del genere da una ragazza di trenta chili.-
Scoppiarono a ridere divertiti, rubandosi sorsi di birra e sguardi complici. 
-Sei sempre stata l'unica ragazza con cui non abbia mai voluto divertirmi.- le confessò mentre camminavano.
-Stai forse dicendo che sono noiosa?- lo rimbeccò Mini voltandosi.
-Hai capito perfettamente che cosa voglio dire.- disse Matt fermandosi di fronte a lei.
Mini lo guardò negli occhi ed annuì. Certo che aveva capito. Eccome se aveva capito.
-Sei la mia amica, Mini. La mia migliore amica.-
-E tu il mio.- 
-Vieni, dobbiamo pensare a come conquisterai Mr. Tennant.-
Mini sorrise e riprese a camminare verso casa insieme a lui. Quella notte dormirono insieme. Matt non aveva voglia di tornare a casa, e lei non voleva lasciarlo andare. Le piaceva addormentarsi tra le sue braccia, mentre lui le accarezzava i capelli. 
-La gente non potrebbe mai capire il nostro rapporto.- sussurrò il ragazzo nella semioscurità.
Mini si voltò verso di lui e gli sorrise.
-Chi se n'importa della gente.- replicò stringendosi ancora di più a lui -Ci vogliamo bene. Questo è quello che conta.- 
Per tutta risposta, Matt le lasciò un bacio sulla fronte e le augurò la buonanotte. Si addormentarono poco dopo. Lui ancora con le dita tra i suoi capelli, e lei con le mani sopra il suo petto. 




 

Buon pomeriggio a tutti! Come state? Che ve ne pare di questo capitolo? David fa soltanto una piccola comparsa ma ci tenevo a dare un po' di spazio anche a Matt. Che ne dite? Vi piace la sua amicizia con Mini? Per eventuali consigli o critiche, recensite pure, mi raccomando. ;)
Buona domenica a tutti voi e un bacione!
Vic 
  
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