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Autore: Keyra96    16/03/2014    2 recensioni
Isobel figlia della perfida strega Bianca, ma completamente diversa dalla madre... cosa succede se la giovane e bella strega scappa dalle grinfie della madre e combatte al fianco di Aslan per distruggere la madre? E se ella s'innamorasse del giovane e bel Peter? Cosa accadrà fra i due?
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Allora premetto che questa è la prima volta che scrivo una FanFiction su le Cronache di Narnia, per cui spero che siate clementi con me, e che passerete a dare un'occhiata.. so che il titolo non è originale ma francamente non sapevo cosa mettere... vi dirò anche che ci sarà il continuo ovviamente con il Principe Caspian... beh spero entrerete a leggere....
La storia l'ho rivisitata un po' da che l'ho pubblicata e ne ho anche fatto una specie di trailer/video su youtube questo è il link: https://youtu.be/yVaIacAMP08
Spero lo vedrete e leggerete la storia :D
Genere: Fantasy, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Peter Pevensie, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Isobel si svegliò prima di tutti e un rumore fuori dalla grotta la fece scattare. Si alzò velocemente, attenta a non svegliare nessuno. Lentamente uscì fuori dalla grotta e nascondendosi fra i rami, riuscì a scorgere le figure di quattro lupi.

- Sento odore di umani – annusò l'aria quello col pelo rossiccio.

- Sì, hai ragione – lo imitò il capo.

- Ma non solo, c'è qualcosa di strano nell'aria, un odore misto tra umano e non so cos'altro – continuò ad annusare l'aria Maugrim . La ragazza capì immediatamente che si trattava di lei e se non avesse fatto qualcosa subito i lupi gli avrebbero scoperti. Isobel non era una strega pura come la madre, poiché il padre era umano, il suo sangue era misto. Nonostante tutto però possedevo dei poteri, non forti come quelli della Strega Bianca, ma abbastanza potenti da confondere le nostre tracce a quei cagnacci. Lentamente raccolse un pugno di neve e stando attenta a non farsi scoprire, ci soffiò sopra e la neve si trasformò in fiocchi danzanti che man mano si facevano sempre più numerosi dando vita ad una vera e propria bufera. I lupi, vedendo il maltempo furono costretti a ritirarsi. Non appena la ragazza fu certa che fossero abbastanza distanti, pose fine alla bufera sorridendo soddisfatta.

- È stato... magico – Isobel si voltò, trovando la piccola Lucy stretta nella sua pelliccia, con i capelli scombinati e pieni di fiocchi di neve. Le sorrideva teneramente, le guance rosse, per via del freddo, erano in contrasto con la sua pelle chiarissima. Le sorrise aggiustandole i capelli.

- Sei stata magnifica! – allargò ancora di più il suo sorriso la piccola.

- Grazie! – la ragazza le lasciò un bacio sulla guancia.

- Che fate l'ha fuori, potrebbero vedervi! – starnazzò il signor Castoro.

- Non credo. Isobel ha cacciato via i lupi – disse Lucy voltandosi verso gli altri, che si erano alzati.

- I lupi? Erano qui? – domandò impaurita la signora Castoro.

- Sì, li ho sentiti arrivare, avevano annusato odore di umani e non solo, così li ho cacciati – spiegò la giovane strega.

- Hai affrontato i lupi? Ma come? – chiese Susan.

- No, in realtà non li ho affrontati, ho semplicemente fatto una piccola magia per allontanarli – fece un mezzo sorriso, leggermente imbarazzata.

- Tu fai magie? – fu Peter a chiederlo. Per un attimo i loro occhi si incontrarono e la ragazza si sentì le guance in fiamme.

- Beh, sì. Mia madre è pur sempre una strega. Il suo sangue scorre nelle mie vene. Non sono forte quanto lei, ma ho anch'io la mia dose di poteri – spiegò cercando di non soffermarsi a fissare il giovane Pevensie.

- Quella non mi sembrava una piccola dose – sorrise Lucy. - Ha scatenato una bufera, così che i lupi non potessero più vedere, ne annusare niente – spiegò la piccola, con fare orgoglioso.

- Tu ci hai salvati – disse la signora Castoro avvicinandosi ad Isobel.

- Sì – annuì sorridendo.

- Visto signor Castoro, non dobbiamo temerla, lei è una di noi! – si rivolse al marito, che rispose con un grugnito, incrociando le zampe al petto. Isobel sentiva lo sguardo di Peter addosso, guardarla dall'alto verso il basso e la cosa le faceva uno strano effetto. Sentiva dei brividi lungo la spina dorsale, ma non erano per il freddo, non sapeva spiegarli.

- Bene ora che i lupi sono lontani, possiamo riprendere il cammino! – disse autoritario il signor Castoro, prendendo a camminare.

- Forza, muovetevi! – quasi urlò e tutti scattarono come soldati, mettendosi in marcia.

Camminavano ormai da ore e nessuno ce la faceva più tranne il signor Castoro che continuava imperterrito a urlare di muoversi. Stavo iniziando ad odiarlo. Lucy si fermò a riposare un attimo troppo stanca per proseguire, infondo era solo una bambina.

- Non ce la faccio più, possiamo fermarci un po'? – domandò la piccola.

- Lucy anche volendo, non possiamo siamo esattamente al centro del lago. Cosa vuoi fare, sederti sul ghiaccio? – le disse Susan. Peter le si avvicinò e se la caricò in spalla. Isobel sorrise a quella scena, erano veramente teneri. Erano una famiglia. Chinò il capo avvolta dallo sconforto del sentirsi sola, senza nessuno a cui essere particolarmente legata, tranne il padre che ormai considerava morto.

- Andiamo, vi volete muovere. La Tavola di Pietra non dista ancora molto! –urlò il signor Castoro riportandola alla realtà.

- Giuro che lo trasformo in un cappello se ci da di nuovo degli ordini! – disse Peter ridendo e ricominciando a camminare.

- Muovetevi! – urlò l'animale che era più avanti. Si bloccarono di colpo, sentendo il rumore di campanelli in lontananza. La ragazza si voltò vedendo all'inizio del lago, un slitta bianca che si avvicinava sempre di più.

- Correte! È la Strega Bianca! – urlò il signor Castoro. Peter mise giù Lucy prendendola per mano, cominciando a correre a più non posso. "È finita! Mi ha trovata! Ci ha trovati!" Pesò la giovane, mentre correva a per di fiato. Si infilarono nel bosco e si nascosero in una rientranza del terreno, sotto un grosso albero. Sentirono la slitta fermarsi proprio sopra le loro teste. Nessuno osava respirare. "Moriremo, ne sono sicura!"

- Vado a dare un'occhiata, non muovetevi di qui – bisbigliò il signor Castoro. La moglie gli implorò di restare nascosto ma lui non le diede ascolto. Isobel stringeva forte la mano attorno a qualcosa, vi posò lo sguardo notando fosse la mano di Peter. I due si guardarono negli occhi arrossendo entrambi e mollando velocemente la presa. Poco dopo, il signor Castoro sbucò di colpo da sopra il terreno facendo urlare Lucy.

- Potete uscire, abbiamo visite – sorrise. Straniti tutti uscirono dal nascondiglio risalendo sul terreno. Accanto alla slitta c'era un uomo panciuto vestito con una maglia rosso fuoco e una pelliccia scura. I lunghi capelli bianchi si univano alla folta barba formando un tutt'uno.

- Salve ragazzi – salutò l'uomo.

- Buon Natale signore! – disse Lucy avanzando verso l'uomo, con un dolce sorriso sul viso.

- Lo sarà di certo piccola Lucy, adesso che ci siete voi – sorrise l'anziano signore.

- Senti io ho accettato molte cose da quando siamo qui ma questa.... – iniziò Susan ma Peter la interruppe.

- Pensavamo fosse la Strega Bianca – disse il ragazzo.

- Sì beh, ma io porto una slitta da ben più tempo della Strega Bianca. – rispose l'uomo ridendo.

- Credevo non ci fosse il Natale a Narnia – disse Susan.

- No, ma la speranza che avete portato vostre maestà, infine, inizia ad indebolire il potere della strega – e aveva ragione, Isobel stessa sentiva qualcosa di diverso.

- Tutta via, credo che questi vi saranno utili. Vi ho portato dei doni speciali, usateli con molta cura – disse prima di prendere l'enorme sacco che aveva sul di dietro della slitta e aprirlo. Si chinò su Lucy dandole una boccetta piena di un liquido amaranto.

- Lucy questo è l'elisir estratto dal fiore di fuoco, serve a guarire le ferite. Usalo con cura e non sprecarlo – disse per poi porgerle un piccolo pugnale. - Questo spero tu non debba mai usarlo –

- Grazie signore, ma io penso di essere abbastanza coraggiosa – sorrise Lucy.

- Lo penso anch'io, ma le battaglie sono orribili faccende. – disse l'uomo. Per poi rivoltarsi verso il sacco e estrarne un magnifico arco e una faretra piena di frecce dalle piume rosse.

- Susan, fidati di questo arco e difficilmente fallirà.– le consegnò in mano le armi.

- Sbaglio o le battaglie sono orribili faccende? – domandò la ragazza facendo ridere il vecchio. Poi le porse un corno d'avorio magnificamente lavorato con la forma di un leone che ruggisce.

- E anche se non mi sembra che tu abbia difficoltà a farti sentire, soffia dentro questo corno e ovunque tu sei, avrai un immediato appoggio – le sorrise per poi passare a Peter.

- Peter, il momento di usare questi forse è vicino - gli porse una spada semplicemente magnifica e possente. Sembrava essere molto pesante e la mano inesperta di Peter tremava nel reggerla.

- Grazie signore –

- Sono strumenti non giocattoli usali con giudizio! – disse. Assieme alla spada gli diede uno scudo con lo stemma di Narnia. Un leone rosso che ruggisce in piedi sulle zampe posteriori.

- Isobel, hai avuto molto coraggio nel fare la tua scelta. So che tu sei un ottima tiratrice e te la cavi con la spada. Per te ho portato questi – disse porgendole una spada un po' più piccola rispetto a quella di Peter, ed uno splendido arco di legno finemente lavorato, assieme alla faretra di frecce uguali a quelle di Susan.

- Ora devo andare ho cento anni da recuperare, il potere della Strega Bianca si sta indebolendo. Spero vivamente farete buon uso dei miei doni a presto ragazzi. Lunga vita ad Alsan e buon Natale– disse risalendo sulla slitta.

- Grazie mille signore – disse Isobel. Lui sorrise per poi strattonare le renne e farle partire.

- Su coraggio dobbiamo riprendere il cammino! – tornò alla carica il signor Castoro. "Inizio ad odiarlo!"

- Ha detto che l'inverno è ormai finito – disse Peter. - Sapete che significa? – si voltò a guardare tutti. - Niente più ghiaccio – affermò. Si avviarono velocemente verso il fiume vedendo il ghiaccio iniziare a staccarsi in grossi pezzi portati dalla corrente.

- Tu puoi aiutarci? – Lucy si voltò verso la giovane strega.

- Non so, anche i miei poteri si stanno indebolendo, ma potrei provarci – rispose la ragazza. Scesero fino alla sponda del fiume, dove si fermarono. Isobel chiuse gli occhi e allungò le mani verso l'acqua. Provo a formare una lastra per permettere il passaggio.

- Visto ci sei riuscita – sorrise Lucy, ma subito la lastra si spezzò sciogliendosi nell'acqua.

- Non direi – rispose sconfortata. - Mi dispiace, ci ho provato – disse, sentendosi debole.

- Non fa niente – le mise una mano sulla spalla Susan.

- Proviamo a camminare sul ghiaccio ancora attaccato – disse Peter, mettendo un piede sulla lastra, ma questa si mosse, e Peter tornò indietro.

- Aspettate, forse è meglio che vada prima io – fece il signor Castoro. Salì sulla lastra di ghiaccio iniziando a tastarla. Subito dopo di lui salirono gli altri.

- Fate attenzione – disse Peter. Lucy lanciò un urletto afferrandosi al fratello.

- Il ghiaccio cede ad ogni passo che facciamo – disse Isobel preoccupata.

- Oh no! – urlò Lucy indicando la cima della cascata dove c'erano i lupi.

- Correte – ordinò Peter ma Maugrim saltò sul ghiaccio piazzandosi d'avanti al gruppo.

- Salve maestà, sono lieto di vedere che è ancora viva – sghignazzò i lupo, verso di me. Peter estrasse la spada puntandola contro l'animale.

- Mettila giù ragazzino, potresti farti male – disse il lupo, mentre il suo compagno teneva stretto il signor Castoro. - Vattene ora finché sei in tempo e tuo fratello verrà con te – continuò ad avanzare verso di noi.

- Peter forse dovresti ascoltarlo – fece Susan. Isobel sorpassò Lucy e la signora Castoro affiancando Peter e sguainando la spada.

- Credevo fosse fedele a sua madre, principessa – disse il lupo.

- Io sono fedele ad Aslan – ringhiai puntando la spada contro.

- Forsa Peter trafiggilo – incitò il castoro.

- Oh andiamo questa non è la vostra guerra ragazzo – Maugrim mostrò i denti aguzzi.

- Senti Peter, solo perché un uomo vecchio e barbuto ti regala una spada non è che tu diventi un eroe. Buttala via – insistette Susan.

- No! Peter Narnia ha bisogno di te, uccidilo – urlò il castoro

- Allora che hai deciso figlio di Adamo, il ghiaccio non reggerà ancora per molto – disse Maugrim.

- Peter! – urlò Lucy. Dalla parete della cascata l'acqua iniziò a rompere il ghiaccio.

- Tenetevi a me! – urlò Peter che conficcò la spada nel ghiaccio e di colpo vennero sovrastati da un'onda gelata, che li buttò in acqua. Isobel si staccò dal gruppo, finendo sott'acqua iniziando a faticare per mantenersi a galla, ma riuscì a riemergere vicino alla riva. Uscì dall'acqua togliendosi la pelliccia fradicia e buttandosi a terra, tossendo l'acqua ingoiata. Poco dopo venne raggiunta dai ragazzi e i castori, solo che mancava Lucy.

- Cosa hai fatto? – domandò Susan al fratello vedendolo con in mano la pelliccia della piccola. Tutti iniziarono ad urlare il nome di Lucy, e poco dopo la piccola spuntò fra i rami infreddolita.

- Qualcuno ha visto la mia pelliccia? – chiese sorridendo.

- Non credo che vi serviranno ancora per molto – disse il signor Castoro facendoli voltare verso la foresta. La neve si stava sciogliendo. Isobel cercò di alzarsi ma si sentì debole e ricadde al suolo.

- Isobel!– dissero con tono preoccupato Lucy e Peter raggiungendola.

- Che ti prende? – le chiese il ragazzo aiutandola ad alzarsi. La ragazza divenne rossa per il gesto.

- L'inverno sta finendo e mi sto indebolendo sempre di più – rispose. - Finalmente posso vedere la vera Narnia! – disse sorridente.

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Angolo autrice

Ehi finalmente aggiorno, vogliate perdonarmi per la lunga assenza ma ho avuto da fare, comunque finalmente il 4° capitolo, che ne dite? Anche Isobel riceve dei doni da babbo Natale, fra un po' vedremo qualche momento Isober e spero vi piacciano ora scappo a studiare ciaoooo.

  
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