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Autore: _Almach_    16/03/2014    0 recensioni
Long-fic dedicata a Micchan e ai bei pomeriggi passati a ruolare con lei ^^
[...]Tra i nuovi arrivi si scorgono due ragazzi che chiaccherano allegramente su quanto sarà eccitante da oggi in poi frequentare una nuova scuola.
In particolare, il ragazzo dai capelli rossi, era talmente eccitato che non si accorse involontariamente di aver dato una spallata a una ragazza che proprio in quel momento stava camminando in quella direzione.
“Ops…scusami!” Disse lui seriamente dispiaciuto.[...]
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Mark/Mamoru, Nathan/Ichirouta, Xavier/Hiroto
Note: OOC | Avvertimenti: Gender Bender
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Fu Hiroto che nemmeno un ora più tardi si svegliò, ma non lo fece perché aveva appena recuperato le sue forze dopo il rapporto ma perché aveva sentito dei rumori strani e la voce della madre della sua ragazza gli arrivò subito alle orecchie facendolo andare completamente nel panico.
Si girò verso la turchese e prese a scuoterla con vigore.
“Ichi… Ichi svegliati”
La giovane mugolò palesemente infastidita per poi aprire leggermente gli occhi e incontrare quelli visibilmente preoccupati del suo fidanzato.
“Hiro, che è successo?”
“Tua madre, tua madre è qui!” sussurrò lui, e quelle parole fecero scattare seduta la giovane ormai del tutto sveglia, era impossibile che sua madre fosse qui visto che doveva stare via tutto il giorno a causa del lavoro.
“Impossibile!” Disse per poi scattare in piedi per rivestirsi in fretta e furia. “Tu stai qui, io vado a vedere perché è qui.”
Hiroto annuì per poi alzarsi per rivestirsi a sua volta mentre Ichì uscì dalla sua camera chiudendo la porta e scese le scale vedendo sua madre e purtroppo per lei una figura a lei nota… Mamoru! Chissà che diamine ci faceva a casa sua.
“Oh tesoro, mi sono preoccupata, ho incontrato Mamoru per strada e mi ha detto che non ti ha visto a scuola oggi come mai? E perché non mi hai avvertito, di solito lo fai sempre” Disse sua madre avvicinandosi a lui mentre Endou ghignava soddisfatto alle sue spalle, ghigno che venne notato da Ichi e di sicuro non gliela avrebbe fatta passare liscia questa volta.
“Oh niente di grave, semplicemente mi fa male la pancia, mi sa tanto che mi sta per venire il ciclo. Tu puoi tornare a lavoro non occorre che resti qui.” Meno male che nei casi più estremi l’essere ragazza della giovane Kazemaru poteva in qualche modo coprirla, ma questo non era sufficiente in questo sua madre si mise le mani sui fianchi e la guardò con rimprovero.
“Avrei comunque desiderato essere avvertita, te l’ho sempre detto Ichi”
“Lo so mamma, ma tu avevi una riunione importante, e poi sto bene adesso, quindi puoi ritornare a lavoro”
“No sto qui, ho avvertito che non sarei andata alla riunione, non voglio lasciarti da sola se stai male.” Disse la donna sbuffando e incrociando le braccia al petto, mentre Endou da dietro continuava a ridersela allegramente visto che Ichi non sapeva più che pesci prendere e lui la conosceva bene sapeva che non sapeva mentire troppo a lungo.
“Mamma io sto bene, puoi tornare a lavoro, tanto fra poco arriverà Ichirouta quindi non starò più da sola quando starò male.”
“Stai per caso nascondendo qualcosa Ichi?” Chiese la donna alzando un sopracciglio evidentemente sospettosa, la conosceva sua figlia e questa era la prima volta che si comportava in questo modo.
“Non sto nascondendo niente mamma, comunque torno in camera mia è inutile parlare ancora” Rispose e senza aspettare le parole di sua madre ritornò su in camera sua, con questo suo atteggiamento adesso si che sua madre non se ne sarebbe tornata a lavoro… Ichi era troppo strana oggi e doveva scoprire il perché.

Nel frattempo la turchese tornò in camera richiudendosi la porta alle spalle e andò tra le braccia del suo fidanzato raccontandogli il perché sua madre fosse tornata così presto a casa e nel sentire il nome di Endou, Hiroto strinse i pugni visibilmente incavolato, poi però cercò di calmarsi e sbuffò sonoramente.
“Ci lascerà mai in pace?”
“No… e io che volevo passare una giornata da sola con te” Disse Ichi con aria da cucciolo abbattuto.
“Dai Ichi, avremo sicuramente altre occasioni” Disse Hiroto sorridendole e appoggiò le labbra sulle sue attirandola in un tenero bacio, bacio che fu ampiamente ricambiato e che fece, almeno per il momento, ritornare il buonumore alla giovane turchese.
“Ti amo Hiroto”
“Anche io piccola mia…ma che facciamo adesso? Non posso uscire dalla tua camera senza che tua madre mi veda” Disse il rosso abbassando di molto il tono di voce per evitare di essere sentito.
“Non lo so Hiroto, ma di sicuro troveremo un modo… magari possiamo approfittare di un suo momento di distrazione!”
In quel momento però sua madre salì le scale, dopo aver salutato Endou, e passò davanti alla porta della camera di Ichi e si bloccò quando sentì anche una voce maschile insieme a quella della figlia, aggrottò quindi le sopracciglia ed aprì la porta scoprendo il rosso seduto sul letto della figlia.
“Hiroto? Che cosa ci fai qui?” Ichi subito sbiancò visibilmente, ma non era il momento di farsi prendere dal panico, doveva cercare di trovare una soluzione per salvare questa giornata già visibilmente rovinata.
“M-mamma è venuto a trovarmi.”
“E’ venuto a trovarti? È per questo che non mi volevi a casa?” Chiese lei mentre tutti i suoi tasselli mentali cominciavano ad andare nel loro esatto posto.
“N-no…ecco io…” Ichi stava entrando in panico, e sua madre se ne accorse e non poteva assolutamente crederci.
“Credi che io sia nata ieri?”
“No mamma non lo penso.”
“Credi che non abbia capito che cosa stavate facendo qui? Mi stupisco di voi due…” Disse sempre più sconvolta
“Mamma noi ci amiamo, Hiroto è tutta la mia vita”
Sussurrò Ichi ormai sull’orlo di una crisi di nervi e ci mancava poco che non scoppiasse a piangere.
“Voi… vi amate? E da quando?” La donna spalancò gli occhi come se la parola “amore” fosse una cosa assolutamente proibita e chi la pronunciava finire per commettere il più grande dei peccati.
“Da quando ci conosciamo, ma solo ultimamente abbiamo capito il sentimento che abbiamo per l’altro.” E Ichi a quel punto strinse la mano di Hiroto come una muta richiesta di aiuto, non doveva lasciarla sola in un momento come questo, doveva assolutamente dire qualcosa e infatti finalmente il rosso si decise a parlare.
“Ci dispiace di averglielo tenuto nascosto.”
Non appena aprì bocca la madre della turchese le rivolse uno sguardo scioccato per poi spostarlo nuovamente sulla figlia, era lei che più di tutti l’aveva delusa.
“Non posso credere che tu mi nascondessi una cosa del genere, addirittura saltare la scuola per stare da sola con lui!”
“Scusami…ma avevo paura che mi dicessi di lasciarlo!” Sussurrò lei mentre le prime lacrime cominciavano a solcarle le guance.
“Io non ho proprio parole. Mi hai deluso profondamente, e anche tu Hiroto!” Disse arrabbiata mentre finalmente il suo sguardo si posava sul rosso, ma Ichi non riuscì questa volta a ribattere in quanto il suo corpo era vittima dei tremori causati dal pianto.
“Abbiamo sbagliato è vero, ma la prego di perdonarci e non se la prenda con Ichi” Disse Hiroto alzandosi dal letto per rivolgere un profondo inchino in segno di scuse.
Ichi ancora non capiva perché sua madre dovesse reagire così, infondo lei alla sua età faceva le peggio cose con suo padre e per quanto si ricordasse aveva perso la verginità un anno prima di lei, quindi non capiva come un gesto tanto naturale per ogni essere umano potesse risultare come la più imperdonabile tra le condanne, per questo la giovane cominciava davvero a sentirsi male e Hiroto se ne accorse in quanto sciolse l’inchinò e la abbracciò forte cercando di consolarla sussurrandole parole dolci all’orecchio, gesto che non passò inosservato agli occhi della madre della Kazemaru.
“Che non ricapiti più!” Disse semplicemente per poi lasciare la stanza.
E non appena se ne andò Ichi si lasciò andare ad un pianto disperato sul petto del suo fidanzato, sapeva benissimo che lui odiava vederla piangere ma al momento non poteva proprio farci niente.
Hiroto quindi la strinse forte a se cullandola dolcemente per farla calmare. “Shh tranquilla, tua madre ha capito che ci amiamo, vedrai che le passerà.”
Ichi finalmente si calmò e si asciugò le lacrime con la manica della camicetta scolastica. “ Lo spero Hiro, io non ti voglio assolutamente perdere.”
“Non mi perderai, anche se dovessero dirmi di lasciarti io non rinuncerò mai al mio amore.”
Ichi sorrise per poi baciandolo sulla guancia e abbracciandolo forte, ma una cosa era certa di certo avrebbe preso a pugni quel viscido verme di Endou, cominciava davvero ad odiarlo.
“Direi che per un po’ sarà meglio non saltare la scuola” Ridacchiò Hiroto dopo un po’.
“Già… comunque voglio provare a pensare positivo, domani arriva mio fratello e non vedo l’ora di vederlo. Vieni con me alla stazione?”
“Certo Ichi ti accompagno dove vuoi.”
“E pensi che Ryuuji potrà venire?” Chiese, si perché affinchè il suo piano possa avere successo Ryuuji deve incontrare Ichirouta proprio alla stazione.
“Penso di si, la caviglia dovrebbe essersi sgonfiata ormai” Disse semplicemente Hiroto alzando le spalle.
Ichi sorrise felice e dopo essere stati un altro po’ insieme, Hiroto se ne ritornò al sun garden mentre Ichi provò quella stessa sera a parlare con sua madre ma lei non voleva saperne più niente ormai e si limitò a non risponderle ne a guardarla, possibile che si vergognasse di lei in questo modo.
Lei però era decisa a non piangere più per questa storia e così se ne andò in camera sua dove si addormentò quasi subito, la contentezza di risvegliarsi domani e andare a prendere suo fratello era tale che le aveva fatto venire sonno prima.
Ma prima di addormentarsi sapeva di aver perso per sempre un rapporto importante, rapporto che non tornerà mai più solido come prima.






Angolo Autrice: Ed ecco che ho ripreso ad aggiornare anche questa fic, e un pò mi vergogno perchè in cinque mesi avrei voluto portarla avanti tantissimo e invece ho scritto solamente 4/5 capitoli.
In questo capitolo i nostri protagonisti sono stati bellamente sgamati e vi ricordate quello che ho detto nel precedente capitolo? beh Ichi e sua madre avranno una incrinatura incredibile nel loro rapporto, tanto che litigheranno spesso nel corso della storia, fortuna che Ichi non è sola perchè ha Hiroto, Ryuuji e suo fratello che sono ormai la sua famiglia.
Nel prossimo capitolo vedremo i tre che andranno a prendere il fratellone alla stazione, e vi anticipo già che i colpi di fulmine purtroppo esistono quindi non fissatevi subito sul fatto di Ryuuji e Ichirouta.
Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto, a presto ^^
   
 
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