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Autore: ljamscap    16/03/2014    5 recensioni
La mancanza di amore è la tortura più crudele che qualcuno possa subire, ma se la tortura si trasformasse in una condizione che persiste sino alla fine dei nostri giorni?
Paura, dolore, follia, depressione e pazzia susseguiti in continuazione fino ad uccidere la persona che siamo.
***
'Il nostro amore è più forte della distanza e del tempo che ci separa, ricordatelo.'
'Resterai per sempre con me?'
'Le stelle ci stanno aspettando.'
***
'Conteremo ancora le stelle insieme?'
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cos'è più forte di ogni altra cosa? Dell'invidia, dell'odio e dell'avarizia?

Qual è l'unica cosa che può abbattere le mura dell'insicurezza e la corazza che una persona si costruisce intorno? L'unico sentimento capace di nascondere tutto il male e mostrarci solamente un mondo dove esiste solo la bellezza delle cose? Dove la lontananza è l'unico confine a separarvi e a dividervi da ciò che più desiderate.
La cosa più forte esistente al mondo ti può ridurre in cenere e lasciarti solo un amaro ricordo di ciò in cui hai creduto e sperato per tutta la vita.
Alla fine i ricordi sono l'unica cosa che ci rimane, ma sono anche gli unici che possono distruggerci fisicamente e mentalmente. La mente continua a pensare ai momenti più belli della nostra vita, ma se quelli sono ciò che ci fanno più male? L'autodistruzione consiste nell'abbattere la propria anima fino a svuotarci completamente.
Paura, dolore, follia, depressione e pazzia susseguiti in continuazione fino ad uccidere la persona che siamo.
La mancanza di amore è la tortura più crudele che qualcuno possa subire, ma se la tortura si trasforma in una condizione che persiste sino alla fine dei nostri giorni?
L'unico modo per liberarsene è cedere e abbandonarsi ad una vita senza emozioni, rinchiusi in se stessi, senza alcuna via d'uscita.



-Le stelle sono corpi celesti che brillano di luce propria.- disse lui immerso con lo sguardo nel cielo stellato che si ergeva sopra le nostre teste. Mentre Louis scrutava interessato quelle meraviglie lucenti, io ero concentrata a giocare con i suoi capelli, la mia distrazione preferita.

I miei occhi si spostavano dal cielo al suo profilo, osservando  il viso illuminato dal lieve chiarore della luna. Guardai i suoi occhi azzurri come il  cielo più limpido che si sia mai visto, le sue soffici labbra fini, la sua mascella scolpita. Per me lui era il prototipo di perfezione, troppo per questo mondo e troppo per me.
-Dicono che il sole è la stella più vicina alla Terra.- esclamò lui ancora impegnato a scrutare quel cielo, pieno di centinaia di punti luminosi che illuminano l'universo, mostrandoci quello spettacolo così affascinante.
-Io non sono d'accordo.- obiettò sorridendo come solo lui sapeva fare. Ogni volta che lo faceva il mio cuore si scioglieva e accelerava di un battito.
Voltò la testa verso di me e mi guardò negli occhi. Quell'intreccio di sguardi mi faceva contorcere lo stomaco, l'effetto che aveva su di me era allucinante. Mai in vita mia avevo provato sentimenti più forti di quelli. Amore, passione e desiderio erano ciò che sentivo ogni volta che stavo con lui.
Osservai i suoi occhi, immersa in quelle iridi così profonde che sembrava di poterci cadere dentro. Sorrisi a mia volta, ormai era l'unica cosa che facevo da quando ci eravamo conosciuti.
-Per quanto tu sia intelligente, penso che ci siano persone più qualificate di te nel campo dell'astronomia.- dissi io riprendendo a giocare con i suoi capelli, così morbidi e soffici al tatto. Le mie mani si muovevano senza sosta sulla sua testa quando lui si alzò sui gomiti e avvicinò il suo viso al mio. Ora la distanza che separava le mie labbra dalle sue era minima, altre emozioni nacquero dentro di me.
Ogni suo bacio era pura estasi, indispensabile per me come lo è l'acqua per i pesci e il miele per le api.
Inghiottii la saliva nel tentativo di calmare i miei pensieri ed il mio cuore, che aveva iniziato a battere sempre più forte.
-Invece penso di aver ragione.- ribatté lui in un sussurrò provocante. Il suo sguardo ora saettava dai miei occhi alle mie labbra, desiderose di un contatto maggiore.
Si mise a sedere e si porse su di me, poggiando le sue mani sui miei fianchi e indugiandoci qualche secondo. Alla fine le spostò un po' più in basso fino a toccare un punto nudo della mia pelle. Il suo tocco sulla mia pelle bruciava come carbone ardente, una sensazione così piacevole e dirompente.
-La stella più luminosa e più bella si trova su questo pianeta e io sono l'unico che gode del privilegio di poterla osservare in questo momento.- dichiarò lui leccandosi le labbra e avvicinandosi ancora di più. Le distanze ora erano minime, bastava che io mi sporgessi un po' di più e le nostre labbra sarebbero entrate in diretto contatto.
Stesi le mie labbra in un sorriso che scopriva i denti. Ogni cosa che diceva era capace di rendermi felice, come solo poche cose al mondo riuscivano a fare. Non avevo mai incontrato un ragazzo come lui, e mai lo avrei incontrato.
Siete mai stati innamorati? Avete mai sperimentato questo grande sentimento? Io mai, non prima di incontrare lui.
Dopo non molti secondi le nostre labbra si scontrarono in un casto bacio ma che ben presto si trasformò in uno focoso e passionale. Le mie braccia andarono ad incrociarsi dietro la sua nuca e le sue mani avevano iniziato a vagare liberamente sui miei fianchi, provocandomi brividi su  tutta la schiena.
Mi spinse leggermente all'indietro fino a farmi poggiare sull'erba umida e morbida. Le uniche cose che c'erano in quel momento eravamo io, lui e le stelle che testimoniavano il nostro amore.
Il suo profumo mi inebriava completamente trasformandomi solamente nella schiava del suo amore. Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa volesse e io non mi sarei mai tirata indietro, perché stare con lui mi faceva sentire sicura e positiva. Lui offuscava il male del mondo trasformandolo in bene, ogni cosa che ci circondava era bella perché lui era capace di renderla tale.
Continuammo a baciarci, immersi nella nostra nuvola d'amore, fin quando non restammo senza fiato in corpo. Aprii lentamente gli occhi e non vidi più il cielo stellato, ma uno spettacolo migliore: due occhi azzurri illuminati dalla passione e dall'amore di quel momento.
Quel viso angelico poteva provenire solamente dal paradiso, non c'era altra spiegazione. Una persona così non poteva essere reale, era forse frutto della mia immaginazione?
No, lui era di fronte a me, in carne ed ossa, ansimante per il bacio che ci eravamo appena dati.
Lentamente si stese accanto a me e mi sollevò la testa per poggiarla sul suo petto.
Avvolsi il suo busto con le mie esili braccia e restai nel dolce ascolto del suo respiro irregolare e del suono del suo cuore, che batteva velocemente nella dolce melodia della vita. Della sua vita, legata alla mia fino a formare un intreccio di ricordi e momenti passati insieme.
Restammo così per parecchi minuti: la sua mano che mi accarezzava lentamente i capelli, la mia che stringeva la sua maglietta come a non volerlo lasciar andare e i nostri occhi rivolti verso l'alto, impegnati a contare le stelle che si protendevano nel cielo notturno.

-Devi proprio?- chiese lui con voce vuota e senza rivelare alcuna emozione.

-Devo proprio, cosa?- domandai a mia volta con voce flebile, temendo di rovinare quel momento di pace assoluta. Niente sarebbe potuto essere più perfetto che stare insieme alla persona che si ama.
-Partire.- quella voce sofferente mi pugnalava direttamente al cuore, ferendomi più di ogni altra cosa.
-Si. Devo finire quel corso di scrittura creativa, lo sai.- dichiarai con voce spezzata, a causa della consapevolezza di dover stare lontana dall'unica persona che avrei mai voluto avere al mio fianco.
-Tornerò, te lo prometto.- gli promisi stringendolo di più tra le mie braccia, volevo sapere che fosse sicuro di quello che avevo appena detto. Come risposta lui mi baciò la testa, indugiando un po' una volta poggiate le labbra sui miei capelli.
Passammo così quella sera: a farci promesse sul nostro amore con la sola compagnia della notte. Mi addormentai sdraiata su di lui, intenta a contare le stelle perché esse sarebbero state le uniche superstiti del nostro amore.

***

Settembre.
'Mi manchi così tanto.'
'Ti ho sognato, è stato bellissimo rivederti anche solamente in un sogno.'
'La tua mancanza mi svuota dentro.'

Ottobre.
'Tra due settimane sarà il tuo compleanno ed io non potrò fare altro se non farti degli stupidi auguri senza poterti vedere, baciare o coccolarti in qualche posto un po' più nascosto dal resto del mondo.'
'Vorrei essere lì con te.'
'Ti ho sognata di nuovo.'

Novembre.
'Mantieni il nostro ricordo intatto.'
'Non puoi neanche immaginare quanto io abbia bisogno dei tuoi baci, di te.'
'Buona notte principessa, sogna noi due insieme perché io ormai lo faccio ogni notte.'

Dicembre.
'Vorrei mollare tutto e venire da te.'
'Oggi ho litigato con i miei genitori, volevo abbandonare ogni cosa e raggiungerti.'
'Mantieni ancora il nostro ricordo?'

Gennaio.
'Sto guardando le stelle e pensando a te: la più bella stella che si trovi sotto questo cielo.'
'Sto impazzendo, ho bisogno di vederti.'
'Mi ami ancora?'

Febbraio.
'I ricordi e l'amore sono l'unica cosa rimasta di te.'
'Vorrei abbattere questi muri invisibili che ci separano.'
'Hai mai l'impressione che ti manchi qualcosa? Io si, mi manca una parte indispensabile: te.'

Marzo.
'Ti amo, ora e per sempre.'
'Resterai per sempre con me?'
'Sei la cosa più importante nella mia vita.'

Aprile.
'Stare senza di te è la cosa peggiore che io abbia mai provato.'
'Non dubitare mai del mio amore per te, anche se non siamo insieme fisicamente ricordati che il mio cuore appartiene a te.'
'Il tuo cuore appartiene ancora a me? E i tuoi pensieri sono ancora rivolti a me?'

Maggio.
'Sapere che in questo momento potrei stare con te quando invece sono qui, mi distrugge.'
'Sarai mia per sempre?'
'Ti penso continuamente.'

Giugno.
'Finalmente è arrivato il mese in cui ci vedremo.'
'Tra qualche giorno sarai di nuovo qui.'
'Le stelle ci stanno aspettando.'


***

'Il nostro amore è più forte della distanza e del tempo che ci separa, ricordatelo'

Un giorno al nostro incontro. Il giorno che stavo aspettando da un anno, finalmente era arrivato ed io ero scossa dal desiderio di ritrovare la persona che aveva occupato la mia mente per tutti quei mesi. La mattina presto dell'alba seguente, avrei preso il volo per l'Inghilterra e lo avrei raggiunto.

Il mio cuore non ne voleva sapere di rallentare, ero sdraiata sul letto ad immaginarmi il mio incontro con Louis, come sarebbe stato rivederlo, abbracciarlo di nuovo e baciarlo finché le mie labbra non avrebbero chiesto pietà.
Il momento tanto atteso e desiderato stava per arrivare.. Dopo tanta sofferenza provocata dalla distanza e dalla sua mancanza, un'altra emozione sarebbe prevalsa: la felicità.
Solo io potevo sapere quante notti avevo passato insonne, con i ricordi che rigiravano nella mia testa e che mi turbavano a tal punto da farmi scoppiare in un pianto isterico. Quante volte mi ero addormentata con la sensazione di bruciore sul viso, causato dalle troppe lacrime versate? Con il gusto salato sulle labbra e con un urlo sfogato nel cuscino? Non penso esista tortura peggiore di quella.
Ma ora non avevo più questo problema, ci sarebbe stato lui, l'unica persona che sarebbe stata capace di confortarmi e darmi ciò di cui avevo bisogno: il suo amore.

Fu difficile dormire quella notte, essendo consapevole del fatto che tra qualche ora avrei rivisto  Louis. Riuscii a chiudere gli occhi giusto per un paio di ore, perché quando mi svegliai era già quasi l'alba.

Il viaggio fu lungo e stancante e quando rimisi piede sulla terra, uno stato di euforismo si impadronì di me. Le distanze che mi separavano da lui erano minime e tra breve tempo lo avrei rivisto.

Arrivata a casa di mia zia, salii nella camera in cui avrei alloggiato l'estate intera e iniziai a svuotare le valigie con il sorriso stampato sul volto. Ancora poche ore.

'Ci vediamo sulla nostra collina tra un paio di ore?'
'Sulla nostra collina'. Mi piaceva come suonava. Quello era un posto in cui avevamo condiviso  così tante promesse e dichiarazioni che ormai lo consideravamo nostro.
'A dopo allora. Non vedo l'ora, ti amo.'
Digitai velocemente ed inviai.
La risposta non tardò ad arrivare.
'Ricordati che le stelle ci stanno aspettando. Ti amo.'
Le stelle erano il legame che ci teneva insieme anche quando eravamo lontani. Quando la notte non riuscivo a dormire, bastava che io mi affacciassi alla finestra e guardassi il cielo, lui era sempre con me. Le stelle erano messaggere di consigli ma soprattutto riportavano alla mente vecchi ricordi che tenevo stretti come il mio più grande tesoro.

Nonostante fosse passato tanto tempo, la strada per la collina me la ricordavo ancora bene. Quante volte non l'avevo percorsa per incontrarmi con Louis? Quello era il nostro punto di incontro, il nostro nido d'amore. E' lì che avevamo passato la maggior parte del tempo, un posto tutto nostro dove poter non essere disturbati.
Mentre camminavo tremavo per l'emozione, non vedevo l'ora di stringerlo di nuovo tra le mie braccia. Mi mancava tutto di lui: il suo profumo, le sue labbra, i suoi capelli..
Quando arrivai in cima alla collina, lui non era ancora arrivato perciò mi sdraiai sull'erba. Puntai il mio sguardo in alto, sul cielo stellato. Se ci fosse stata una cosa che non sarebbe mai cambiata, sarebbe stata proprio quella: il cielo e le sue stelle.
Iniziai a contarle, aspettando il suo arrivo.
Aspettai con pazienza, non sapevo che ore fossero ma io restai nell'attesa del momento in cui lo avrei visto valicare la collina.
Ma lui non arrivò e io restai a contare le stelle, ricominciando ogni volta che mi perdevo. Fu così che mi addormentai sola, nel freddo pungente della notte.
Quando mi svegliai era appena sorto il sole, che mi riscaldava il viso con i suoi raggi. Le stelle non c'erano più e così neanche lui.
Tornai a casa amareggiata, delusa, triste e arrabbiata con il mondo. Non era venuto, non potevo credere che si fosse dimenticato di presentarsi. Possibile che fosse così sbadato e menefreghista? Non era cosa da lui.

Quando varcai la soglia di casa, mia zia si precipitò da me con occhi lucidi e sguardo serio.
-Zia so che non essere tornata la notte ti ha fatto preoccupare e mi dispiace tanto, ma dev..- iniziai a dire con tono di scuse, ma fui bloccata dal suo gesto che interpretai come ordine di tacere.
Più confusa che mai la guardai aspettando delle spiegazioni, ma l'unica cosa che ricevetti fu un suo cenno del capo che mi invitava a seguirla. Senza obiettare ancora, la guardai girarsi e incamminarsi verso il salotto, dopo di che la seguii a ruota. Quando misi piede nel salotto trovai una signora che veniva abbracciata da una ragazza più giovane.
Erano la madre e la sorella di Louis.
-Signora Tomlinson, che ci fa qui?- chiesi con tono interrogativo e avvicinandomi alla donna in lacrime.
Sentendo la mia voce, pose lo sguardo su di me e si alzò per stringermi in un abbraccio così forte che mi chiesi da dove avesse preso tanta forza una donna tanto esile.
-Cosa sta succedendo?- chiesi nuovamente spazientendomi. Guardai prima mia zia che manteneva lo sguardo sulle piastrelle del pavimento e poi lo poggiai sulla ragazza seduta sul divano, anche lei in lacrime.
La donna si allontanò da me e si passò le mani sugli occhi per asciugarsi le lacrime che scivolavano sulle sue guance.
-Oh cara.. Louis..- cercò di dire tra un singhiozzo e l'altro. Non capivo cosa potesse centrare con tutto questo, aveva a che fare con la sua assenza di ieri sera?
-Louis cosa? Mi dica cosa sta succedendo, la prego!- quasi gridai, esasperata da quella situazione così straziante.
-Karen!- mi riprese mia zia per il tono di voce che avevo usato con la signora Tomlinson.
Non le diedi retta, mantenni invece lo sguardo fisso sulla signora di fronte a me.
-Louis.. ha avuto un incidente.- sgranai gli occhi incapace di assimilare un'informazione del genere. I nostri piani, le nostre promesse e i momenti passati insieme, infranti da una notizia del genere.
Mi voltai ed uscii di casa correndo, lasciandomi alle spalle mia zia che urlava il mio nome e che mi pregava di tornare indietro.
Sentii di nuovo quell'odioso e ormai familiare gusto salato sulle labbra, ancora altre lacrime.
Il mio intento era quello di raggiungere l'ospedale del paese per cercare Louis  e dirgli che ero con lui. Non sapevo quanto grave fosse la situazione, sapevo solo che dovevo precipitarmi verso di lui, aveva bisogno di me ed io di lui.
Ero stata una stupida a pensare che si fosse dimenticato di me, come avrebbe potuto dopo tutte le cose passate insieme?
Mi chiedevo se le stelle avrebbero ricordato anche quel momento, il momento di disperata ricerca della propria anima gemella.

***

-Cos'è successo dopo? E' riuscita a incontrare di nuovo il suo amore?- mi chiede la bambina seduta accanto al mio letto, che fino ad ora era immersa nell'attento ascolto del mio racconto.
-Si, lo incontra tuttora ogni notte quando dorme, nei suoi sogni, e quando guarda le stelle.- le spiego sorridendole. In questo momento mi sta guardando con fare interrogativo, non capendo il significato di ciò che le ho appena detto.
-Le stelle?- mi chiede corrugando le sopracciglia con fare divertente. Tutto di quella bambina è divertente, è l'unica persona che mi tiene compagnia durante il giorno.
-Si, le stelle. Esse portano con sé il ricordo di mille momenti e segreti mai rivelati.- le spiego pazientemente, come a farle capire il significato di quella storia da cui è tanto interessata.
-Lucy, dobbiamo andare.- dice la voce di una donna affacciata allo stipite della porta, la madre della bambina se non ricordo male.
-A domani signora Lewis.- dice la bambina alzandosi dalla sedia e avvicinandosi per abbracciarmi.
-A domani piccola.- le dico, dopo aver risposto all'abbraccio, e la guardo camminare con quella sua andatura bizzarra e quasi salterina.
Una volta che la bambina è uscita, mi alzo dal letto in cui passo la maggior parte del mio tempo e mi dirigo verso la finestra, appoggiandomi ai mobili e alle pareti che incontro nel breve tragitto per non rischiare di cadere.
Una volta arrivata di fronte, alzo lo sguardo verso il cielo, posando i miei occhi sulle stelle che ricoprono quell'immenso blu.
-Ho mantenuto la promesso fatta: il tuo ricordo è intatto nella mia mente come lo sono le stelle nel cielo. Credi ancora che il nostro amore sia più forte della distanza e dello spazio? Perché dopo sessantacinque anni sto iniziando a dubitarne. Il mio amore è restato intatto in tutti questi anni ed il mio pensiero è rimasto fisso su di te. Hai popolato i miei sogni per così tanto tempo che la tua immagine è ancora intatta nella mia testa. Mi manchi così tanto che non puoi neanche immaginare, sai? Spero di raggiungerti al più presto, questo mondo non ha più posto per me ma il tuo cuore sì. Conteremo ancora le stelle insieme? Ci faremo ancora promesse e dichiarazione sotto il cielo notturno? Per sempre ho promesso e per sempre sono rimasta, fino alla fine dei miei giorni. Buona notte amore mio.- questo è il messaggio che dedico al mio unico amore, con le lacrime agli occhi e la voce tremante sia per la vecchiaia sia per le emozioni troppo forti.

Quella fu la notte in cui incontrai di nuovo la persona che più amavo. Da quella volta restai con lui per sempre e riuscii a contare di nuovo le stelle con la compagnia dell'unica persona che desideravo.



Angolo autrice
Ciao a tutti!
Eccomi qui con la mia prima one-shot. Ho iniziato a scriverla ieri sera colpita da un'improvvisa voglia di stendere questa storia.
Sono consapevole del fatto che il testo non sia uno dei migliori, ci saranno sicuramente degli errori quindi chiedo già perdono.
Poi niente, apprezzerei moltissimo se mi lasciaste delle recensioni per dirmi cosa ve ne pare. Accetto consigli, pareri, e critiche basta che non mi insultate lol.
Ok, ora vi saluto.
Ringrazio chi ha speso parte del proprio tempo per leggere questa os.
A presto :)

@ljamscap su twitter.

  
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