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Autore: Rosalie97    16/03/2014    5 recensioni
Cosa avrebbe detto Mike se l'avesse vista? Zoey era sicura che l'avrebbe odiata, guardata per sempre con disprezzo. Ma ora Mike non c'era più, ed a lei non restava che il suo peggior nemico.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Gwen, Heather, Mal, Zoey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Zoey camminava a passo veloce, diretta verso il fast-food dove lavorava, si guardava intorno, spaventata di essere seguita, ma dato che non vedeva nessuno, credette di essere in salvo. In realtà era tutt’altro che al sicuro. Mal la seguiva, con discrezione, ma la seguiva comunque. Indossava pantaloni, felpa e scarpe nere, il cappuccio alzato sulla testa. I suoi occhi marroni la guardavano malevoli, cattivi come il sorriso inquietante che aveva sul volto.
<< Ehi, ciao >> la voce di una ragazza lo chiamò, e si sentì afferrare per un braccio. Come diavolo osava? Se la ritrovò davanti. Poteva dire che fosse carina: aveva capelli castani lunghi fino alle spalle minute, una bocca piccola e rosa, occhi grandi e profondi, di un bel colore castano, simili a quelli di Zoey, ma mai belli come quelli di Zoey.
<< Chi sei? >> Disse, con la sua voce cattiva e malevola, che fece sorridere la ragazza.
<< Io mi chiamo Micaela, piacere >> gli sorrise, provocante, e lui tenne a stento un conato di vomito, anche se sarebbe stato divertente vederla correre via piangente. Adorava spezzare il cuore alla gente; bè, oltre che le ossa, era chiaro.
<< Il piacere è tutto tuo, ma ora scusami, devo andare >> si scansò, e tornò indietro in tempo per vedere Zoey attraversare la strada. Sorrise, era troppo facile, non si divertiva nemmeno più a giocare con lei come gatto e topo.
<< Ehi, dove te ne vai? >> La ragazza ricomparve e gli si accostò, stringendogli un braccio.
<< Non sono fatti tuoi >> la voce di Mal era talmente cattiva che avrebbe spaventato chiunque, così come i suoi occhi che mandavano fiamme di rabbia.
<< Oh andiamo >> Micaela rise come un’oca giuliva, stringendo ancora di più il suo braccio. Lo stava trattenendo, lui doveva seguire la sua preda, osservare con attenzione tutti i suoi movimenti, non aveva tempo da perdere con quella stupida ragazza. << Io ho fame >> lo guardò negli occhi << ti va di andare a mangiare qualcosa? >>
Un’idea si illuminò, simile ad una lampadina che irradia di luce una stanza buia, come lo era ora la sua mente, senza la presenza ed i continui sussurri delle altre personalità. Le aveva fatte fuori tutte, ma si era divertito di più con Mike. Svetlana pianse solo, cosa che lo annoiava, Vito aveva cercato di fare il duro, ma anche lui era stato schiacciato come una mosca fastidiosa, Chester non s’era nemmeno reso conto di cosa stava succedendo, talmente era occupato a parlare tra sé come sempre. Manitoba aveva cercato di scappare, ma non poteva niente contro la grandezza di Mal, lui era più forte di tutti loro, ed alla fine era riuscito a sbarazzarsi della loro presenza.
<< Certo, dove vuoi andare? >>
<< Conosco un fast-food dove ci si può anche fermare a mangiare.. Ordiniamo un tavolo per due? >> Micaela ricordava di aver visto il ragazzo seguire la ragazza dai capelli rossi che lavorava al fast-food. Probabilmente c’era qualcosa tra di loro, perché vedeva come era impaziente Mal di seguirla, e siccome a lei piaceva molto, non avrebbe permesso a quella stupida ragazza di portarglielo via. Lei era molto più bella.
<< Ma certo >> Mal le sorrise, ed insieme a lei si avviò verso il fast-food. Dopotutto, forse, poteva usarla prima di sbarazzarsi di lei.
 
Zoey stava scrivendo sul block-notes le ordinazioni della donna davanti a lei, una cinquantenne sovrappeso dai capelli rossi e riccioluti, che stonavano incredibilmente con il viso. Aveva non tre menti, ma ben quattro, e la bocca era larga e scura. Quella donna incuteva timore, sembrava la strega di Hansel e Gretel, pronta a divorarsi, oltre che agli hamburger e le patatine fritte, anche Zoey.
<< Certo signora, arrivano subito >> disse Zoey mentre, dopo aver fatto un cenno del capo, la donna si allontanava. La ragazza si voltò e consegnò il foglietto a Shai, una ragazza bassa e magrissima dai capelli biondi che passava proprio in quel momento. Quando si voltò di nuovo, si ritrovò davanti una ragazza di media altezza dai capelli castani e dagli occhi marroni, che teneva stretto accanto a sé un ragazzo incappucciato.
<< Ciao! Cosa volete ordinare? >> Le toccava sempre fare la parte della dolce e gentile ragazza del fast-food che ordina il cibo dei clienti.
<< Hamburger ed una bibita.. Preferibilmente Coca-cola, grazie >> rispose la ragazza. La sua voce aveva qualcosa di fastidioso, come quando si ha un prurito sottocutaneo e non si riesce a farlo passare. << E tu, amore? >> Disse rivolgendosi al ragazzo avvolto nella felpa nera.
<< Io.. Prendo lo stesso che prende lei >> rispose una voce che Zoey conosceva bene e che le fece gelare il sangue nelle vene. Dalla sera prima erano cambiate molte cose. Certo, in parte lo trovava ancora attraente, ma adesso si rendeva conto che lui non era buono. Questo era il punto fondamentale che lei aveva dimenticato. Mal. Non. Era. Buono. Lo sapeva, ma non riusciva ad imprimerlo a fuoco nella mente perché quando ci provava, a tagliare via i ponti con i strani sentimenti che sentiva per lui quando lo pensava, sentiva una stretta al cuore e ricordava il lampo di dolore che aveva visto nei suoi occhi. Anche Mal era umano, seppur fosse uno tra i peggiori, un criminale, provava sentimenti. Provava dolore, aveva provato dolore, e Zoey non poteva dimenticarlo. Anche lei aveva sofferto in passato.
<< Cosa.. >> Balbettò, mentre Mal abbassava il cappuccio e scuoteva piano la testa, sorridendo cattivo come al solito.
<< Avanti, non servi i clienti? Devo chiamare il tuo superiore? >> Disse Micaela, ma Zoey non la sentiva, era troppo occupata a perdere lo sguardo negli occhi malvagi di Mal. Era talmente bello che le si stringeva il cuore, Mike non sarebbe mai stato così attraente come Mal. E Zoey sapeva benissimo perché. A rendere Mal così incredibilmente affascinante c’era l’aura di mistero e malvagità che lo circondava. Se Mike sembrava un dolce ragazzino, buono e gentile, Mal sembrava uscito da un film thriller, il classico assassino, che ti immagini lì davanti a te in una buia notte, armato di coltello e di un abbagliante e cattivo sorriso.
Micaela vedeva come la ragazza guardava Mal, e non poteva fare a meno di guardarla in malo modo, come si permetteva? Ora lui era lì con lei, avrebbe dovuto rinunciarci, lasciarlo alle spalle, qualsiasi cosa ci fosse stata tra loro due.
Ma Zoey non si accorgeva di nulla, era troppo occupata a guardare Mal alternando disgusto e odio a piacevole sorpresa.
<< Ehi, allora? Questa ordinazione? >> Micaela era stanca di quella ragazza. Lo aveva adocchiato lei Mal, non poteva comportarsi così. E poi, chi era lei? Una semplice cameriera in un fast-food, non avrebbe mai raggiunto il suo livello.
<< Si, scusatemi >> Zoey si riscosse, distogliendo gli occhi da quelli di Mal, per quanto erano rimasti a fissarsi? Lei non sapeva dirlo, ma per più di un minuto per certo. Scrisse le ordinazioni sul block-notes e le consegnò a Beck, un ragazzo alto e dagli scuri capelli neri con cui passava le pause pranzo.
<< Ecco, grazie di.. >>
<< Si, si, poche storie >> replicò Micaela, fredda ed arrabbiata.
<< Grazie >> disse la voce di Mal mentre i due si allontanavano per andare a prendere posto.
A Zoey pareva di essere in incubo.
 
<< Cavolo, quel ragazzo la sta ancora seguendo? >> La voce di Courtney era preoccupata al massimo, mentre la ragazza si posava una mano davanti alle labbra, spaventata.
<< Si, e lei è talmente stupida da cadere nella sua trappola. Dio, a volte giuro che prenderei Zoey a schiaffi, se solo potessi. >> Heather era furiosa, non poteva credere che Zoey fosse così sciocca. Come poteva credere anche solo ad una singola cosa di ciò che diceva Mal? Era forse impazzita? Lei credeva proprio di si.
<< Ma perché non va dalla polizia? >> Chiese Gwen con le mani tra i capelli verdi e neri.
<< Per lo stesso motivo per cui non ci è andata finora. Sappiamo tutti com’è Mal, cattivo fino al midollo. Se lo fermano e lo chiudono al fresco e poi riesce a scappare cosa credi che farà come prima cosa? La cercherà e la eliminerà. >>
<< Ma non può vivere così per il resto dei suoi giorni! È una cosa impensabile! >> Gwen era praticamente spaventata a morte.
<< Già, Gwen ha ragione, non può vivere così. Dobbiamo fare qualcosa. >>
<< Mi vuoi spiegare, Courtney, cosa possiamo fare noi? >> Replicò Heather in modo odioso. << Quello ucciderà anche noi! >>
<< E allora lasciamo che elimini solo lei? >>
<< No, certo che no! Zoey è la mia migliore amica. E poi >> Heather guardò Courtney, << pensaci, finora è riuscita a restare viva. Io credo che Mal non voglia ucciderla, altrimenti l’avrebbe già fatto. >>
<< E allora cosa sta facendo? Cosa vuole? >> Gwen era poggiata con le braccia al pianale di legno che divideva a metà la cucina, esasperata.
<< Sta giocando con lei, non ha intenzione di ucciderla, almeno per ora. Lui >> Heather parlava con completo disprezzo nella voce << si sta divertendo. >>
<< Ma non possiamo lasciarglielo fare! >>
<< Lo so, ma non possiamo fare niente se non sperare che lui continui a divertirsi. >>
Le tre ragazze si guardarono, in silenzio, più preoccupate che mai.
 
Nel frattempo Zoey stava tornando a casa, mentre il sole ormai si avviava a tramontare.
<< Ehi, Zoey >> esordì la voce di Beck.
Si voltò e se lo trovò davanti, sorridente. << Beck.. >>
<< Ti dispiace se ti accompagno a casa? >>
<< Ehm.. No.. >> Zoey sorrise, anche se non avrebbe dovuto accettare.
Si avviarono fianco a fianco. Ogni tanto Zoey gli lanciava occhiate: Beck aveva capelli neri legati in una lunga treccia, pelle olivastra ed occhi profondi ed azzurri; per metà era cherokee.
<< Conoscevi quel ragazzo? >>
<< Quale ragazzo? >> Zoey deglutì a fatica, non poteva parlargli di Mal, lo stava già mettendo in pericolo permettendogli di accompagnarla, ma poiché voleva almeno l’illusione di essere al sicuro, aveva accettato, comportandosi da egoista.
Nel frattempo, Mal li seguiva, osservando bene ogni loro mossa. Si sentiva strano, sentiva il bisogno di allontanare quel ragazzo da Zoey, e quasi andò da loro. Riuscì a trattenersi, ma in quell’esatto istante Zoey si voltò: erano arrivati davanti al suo condominio. Di fretta andò a nascondersi. Nemmeno lui sapeva come era riuscito a sbarazzarsi di Micaela, l’importante era che ora non gli dava più fastidio. Purtroppo non era riuscito ad ucciderla, ma faceva niente.
Zoey salutò di fretta il ragazzo e corse dentro al condominio.
Mal, dopo un’attenta occhiata a Zoey, decise di seguirlo.
  
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