Ecco. Questa è la mia prima Dramione. Non so cosa ne è uscito
spero però che vi piacerà.
Il pezzo della canzone qui sotto
citata è tratto da “Here without you”
dei 3 Doors Down.
Buona lettura, un bacio.
A hundred days have made me older
Since the last time that I saw your pretty face
A thousand lies have made me colder
And I don't think I can look at this the same
But all the miles that separate
Disappear now when I'm dreaming of your face.
La Luna era
alta in cielo. Quel giorno era particolarmente luminosa. Quel colore giallo intenso che oggi la
caratterizzava la rendeva ancora più bella, ma non tutti lo notavano, non tutti
si soffermavano a osservare quel corpo che sempre
aveva affascinato per l’alone di mistero che lo circondava e che era stato più
volte sfondo di incontri amorosi.
I raggi
lunari filtravano attraverso le tende di un imponente maniero, che appariva
così elegante, ma osservandolo meglio appariva tetro e
freddo.
Draco Malfoy si alzò stizzito ed andò a sistemare quelle tende
che gli impedivano di bearsi totalmente di quel buio che non gli permetteva di
osservare meglio la sua figura.
L’ex-Serpeverde, che un tempo era così vanitoso da passare
ore davanti allo specchio a contemplare il suo divino aspetto, da giorni
evitava di guardarsi allo specchio o su qualsiasi superficie che potesse
riflettere il suo viso ancor più pallido del normale, gli occhi infossati ed
ancor più freddi che sembravano due lastre di gelido acciaio.
Allungò una
mano sul tavolino vicino alla poltrona su cui era seduto per afferrare il
pacchetto di sigarette poggiato poco più in là. Ormai quello era l’unico
piacere che ancora si concedeva. Prese una sigaretta e la accese, dando due
abbondanti boccate rigettandole in aria e formando nuvole di fumo grigiastro.
Chiuse gli occhi e reclinò il capo all’indietro, godendo
della nicotina che circolava nelle sue vene. Finì la sigaretta in poche
boccate, spengendola nel posacenere ormai pieno di cicche che Draco svuotò con un elegante gesto della bacchetta.
Un rumore
fastidioso impedì quel momento di relax del biondo: qualcuno avevo
bussato.
-
Ancora
quell’elfo- sibilò il ragazzo, alzandosi e
dirigendosi verso la porta, pronto a punire quel sudicio essere.
Spalancò la
porta facendo comparire sul suo viso un’espressione truce.
Ma non era
un elfo la figura davanti la porta, bensì un ragazzo elegante con due profondi
occhi neri come pece che riuscivano ad invaderti
l’anima.
-
Cosa vuoi, Zabini?- chiese sgarbatamente Draco- Sono impegnato. Vattene.-
Il moro
sembrò quasi non fare caso alla risposta del suo
ex-compagno di casa e si lasciò sfuggire addirittura un sorriso.
-
Noto-
rispose tranquillamente- Com’è buia questa stanza:
stai intrattenendo un colloquio con un vampiro?-
Draco non
sembrò apprezzare la battuta poiché il suo sguardo si
fece ancor più gelido.
-
Non
ho tempo da perdere con te.-
E detto ciò
fece per chiudere la porta che però Blaise bloccò prontamente con il piede.
- Non fare
così. Sono venuto a farti visita. Sono venuto in pace.-
Aprì
completamente la porta, non facendo sparire dal suo viso il sorriso. Draco si dovette rassegnare e lasciò entrare l’amico
allontanandosi dalla porta e lasciandosi ricadere sulla poltrona.
Blaise
con la bacchetta illuminò un po’ quella stanza scura.
Quel gesto
inaspettato costrinse Draco a serrare gli occhi infastidito, borbottando qualche maledizione
contro il giovane Zabini.
-
Sembri
un drogato in crisi di astinenza- disse Blaise osservando le pessime condizioni fisiche in cui si
trovava Draco.
Il biondo
si lasciò sfuggire un amaro sorriso. Sì, un drogato:
lei era la sua droga, lo aveva sempre detto.
-
Era la mia droga ed ora non c’è più- si limitò a rispondere il
biondo.
Blaise
sospirò, prese una sedia e la mise davanti alla poltrona dell’amico.
-
Non
puoi andare avanti così. Ti stai distruggendo. Lei non tornerà comunque.-
-
Non
c’è bisogno che me lo dica tu- rispose gelido Draco.-
-
E allora perché non provi a reagire. Cazzo sei un Malfoy! Sei riuscito a superare tutto. Riuscirai ad
accettare anche questo.-
Draco si
lasciò andare in una risata gelida che colse Blaise
di sorpresa.
-
E’
facile per te. La donna che ami è al tuo fianco. La
mia è..-
Sbatté un
pugno sul bracciolo della poltrona. Non riusciva neanche a pronunciare quella parlola
-
Lo
so Draco, ma..-
-
Ma che cosa? – lo interruppe Draco urlando- Lei.. lei è andata via. Per sempre. Sai di
cosa vivo ora? Di sigarette e del suo ricordo.-
Malfoy
volse lo sguardo verso la finestra ed iniziò a ripensare ai suoi boccoli color
cioccolato, ai suoi occhi dorati, alla sua pelle
candida e al suo fisico snello ma terribilmente attraente.
Alzò lo
sguardo sul ragazzo seduto davanti a lui.
-
Mi
manca- riuscì solamente a dire.
Uno strano
pizzicore colpì gli occhi di Draco che si velarono di
lacrime, privandolo per un attimo di quello sguardo gelido.
Alzò gli
occhi al soffitto, volendo impedire all’amico di vederlo in quello stato, anche
se inutilmente.
-
Draco- disse Blaise poggiando una mano
su quella del biondo- Forse non posso capire quello
che provi tu, ma devi reagire. -
-
E come? – chiese Draco fissando le sue iridi
argentate in quelle nere.
-
Non
lo so, ma provaci. Rinchiudersi in una camera buia non porta a nulla. Non puoi
sperare di alzarti una mattina e trovartela di nuovo in giro per casa.-
Draco sorrise ricordando quelle mattine
d’estate in cui Draco si svegliava tardi e trovava Hermione in biblioteca a leggere, contemplando quei
manoscritti che adorava. Quel profumo di miele che si mescolava con l’aria pesante e polverosa
della biblioteca era stranamente piacevole, gli
inebriava i sensi facendolo andare in estasi. Quei piccoli baci posati sul collo di lei che la facevano rabbrividire e le sue gote che
acquistavano un colore purpureo, quei piccoli gesti che gli facevano battere il
cuore a mille.
-
Lei
era la mia ragione di vita ora. -
-
Lei
non vorrebbe vederti così. Non eri tu quello che diceva
che non bisogna abbandonarsi alla disperazione? -
-
E’
diverso. -
-
No,
è difficile ma ci puoi riuscire. Io starò sempre al
tuo fianco. Sai che per ogni problema io ci sono vero? -
Draco
annuì.
-
Sì.
Grazie.
-
Bene
– disse Blaise sorridendo- Vieni
a cena da me stasera? –
-
No.
Sono stanco. E poi non vorrei spaventare tua figlia.
Grazie comunque-
-
Giusto
– disse Blaise sorridendo – Quando
il tuo aspetto tornerà decente vieni a trovarmi. Sai dove abito. –
Detto ciò
si alzò , diede una pacca sulla spalla dell’amico ed
uscii.
Draco
sospirò e chiuse gli occhi, permettendo alle sue lacrime di scorrere sulle sue gote.
Nel mondo
ci sono miliardi di persone: perché noi abbiamo sempre bisogno di una persona
sola?