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Autore: Ma_AiLing    17/03/2014    3 recensioni
E se a Villa Malfoy Harry non avesse rubato la bacchetta a Draco?
Questa storia ha partecipato al contest "Destini Diversi" indetto su GiratempoWeb classificandosi quinta.
***
“Hanno ucciso Harry Potter
Chi sia stato? Eccomi qua!
Sono il Signore Oscuro
Ora son io a comandar
Hanno ucciso Harry Potter
Solo io so il perché
Era solo e disarmato
È stato molto facile”
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Kreacher, Lucius Malfoy, Nagini, Voldemort
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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La “rivincita” di Voldy e Naggy

Il Signore Oscuro stava giocherellando con la Bacchetta di Sambuco, seduto davanti al caminetto nel salone di Villa Malfoy.
«Cosa faccio, Nagini?» chiese in Serpentese al rettile accoccolato al suo fianco.
«Mi dai un topo?» chiese il serpente speranzoso, stanco di mangiare sempre umani.
«No, no, no! Chiedimi ancora una volta dei topi e ti nutro solo di rane! Ti ho chiesto un consiglio! I Malfoy si sono lasciati sfuggire il ragazzo!» esclamò affranto. Avendo sentito un fruscio alle sue spalle, si voltò, e vide una delle cause del suo malessere.
«Ancora qui, Lucius? Ricordami perché non dovrei darti in pasto a Nagini».
«Si-signore, i Malfoy sono sempre stati di grande supporto ai vostri piani...»
«Sì, sì, sì» lo interruppe Voldemort sbrigativo. «Ma siete degli incompetenti! Dove lo trovo ora Potter, eh?»
«Mio signore, se posso...» provò a dire Lucius.
«No, non puoi!» lo interruppe di nuovo Voldemort. Eh, il Signore Oscuro è un tipo autoritario, si sa.
«Ma mio signore...»
«No, zitto e muto devi stare! Sai dov'è Potter?» chiese retorico.
«Sì»
«No, quindi silenciati» continuò imperterrito. Poi si rese conto di cosa gli aveva risposto il suo servitore. «Che cosa hai detto?»
Lucius, contento di avere finalmente la possibilità di parlare, rispose: «Mio signore, una voce... L'autrice di questa “What if”, in effetti...»
«“What if”? Lucius, di che blateri?»
«Mio signore, mi è stato detto di riferirvi che il ragazzo si trova a Villa Conchiglia».
Voldemort era incredulo. «E tu che aspettavi a dirmelo?» sbottò. «Davvero, dovrei darvi tutti in pasto a Nagini» bofonchiò prima di smaterializzarsi per riapparire davanti al cancello di una villa sul mare.
Ora voi vi chiederete come facesse Voldemort a conoscere l'ubicazione dell'edificio, dal momento che era protetto dall'Incanto Fidelius. Gente, lui è il Signore Oscuro! Lui può. Perciò, sì, entrò come se niente fosse nella villa chiedendo di Potter e uccidendo chi non gli rispondeva. Data la fedeltà con cui tutti proteggevano Harry, si ritrovò con Ron come ultimo superstite da interrogare.
«Ehi, Rosso, dov'è il tuo amico?» gli chiese, sorprendendolo di spalle.
«Oh, miseriaccia!» esclamò quello, poiché non si era accorto del suo arrivo.
«“Miseriaccia” non è un posto, Rosso» sbuffò Voldemort. «Andiamo, prima di morire renditi utile!»
Ma Ron restò in silenzio davanti al mago oscuro, non lasciando a Voldemort altra scelta se non quella di ucciderlo.
«Andiamo, Nagini, vediamo se Potter è fuori» disse uscendo.
Lo trovò intento a scavare in fondo al giardino.
«Potter, finalmente!» esclamò Voldemort allegro. Il ragazzo si voltò, le guance coperte di lacrime, lo sguardo sconvolto. E preso da una rabbia cieca si avventò su Voldemort. Ma lo sanno tutti che non c'è niente di più veloce di un incantesimo ben piazzato, difatti l'Avada Kedavra lo raggiunse e lo colpì in pieno. Così morì Harry Potter, il bambino-che-era-sopravvissuto. Ma a Voldemort non importava come fosse morto: finalmente l'aveva ucciso, finalmente era diventato imbattibile! Era in estasi. Se ne andò canticchiando fra sé, con Nagini al suo fianco.

Dopo qualche settimana Lord Voldemort era di nuovo seduto davanti al camino, sempre a giocherellare con quella bacchetta che non sapeva non essere sua, e a lamentarsi con Nagini.
«Naggy, mi annoio. Che posso fare? Ho già imposto Serpeverde come unica Casa a Hogwarts, sono diventato il Ministro della Magia e tutti mi adorano come un Dio (perché altrimenti li uccido). Ho anche aperto la Caccia ai Babbani ma poi ho dovuto creare delle zone protette perchè sono in via d'estinzione!»
Voldemort era stanco. No, stanco è riduttivo: era esausto. Per non parlare dell'infelicità che lo pervadeva: essere il re del mondo non era una pacchia, tutti chiedevano di lui in continuazione e non aveva ormai più un minuto di relax. Per non parlare dell'assenza di Potter, che gli pesava più di quanto fosse disposto ad ammettere.
«Allora, Naggy, mi degni di una risposta? Possibile che tu non abbia idee?»
«Mangiamo qualche topo?»
Lord Voldemort sprofondò nella poltrona, più affranto di prima.
«Se solo ci fosse un'altra profezia da sgominare» sospirò l'Oscuro Signore. «Aspetta! Io sono il capo assoluto, giusto Naggy?»
«Giusto Voldy!»
«Chiamami ancora Voldy e vedrai solo rane» disse tagliente, per poi riprendere estasiato il suo discorso. «Se sono il capo assoluto, posso pretendere che vengano create nuove profezie. Oppure posso imporre che sia luglio tutto l'anno e obbligare giovani coppiette a sfidarmi! Nagini, andiamo: dobbiamo riformare il calendario!» esclamò Voldemort giulivo, dirigendosi verso l'uscita. Notando che il serpente non lo seguiva, si voltò a guardarlo interrogativo. «Che aspetti?»
«Poi avrò i miei topi?» chiese il rettile speranzoso.
Nagini si ritrovò con una rana spiaccicata sul muso.

E fu così che Luglio diventò un mese di 365 giorni. Ma si sa che i dittatori fanno una brutta fine, prima o poi.
Preso com'era a crearsi nuovi nemici, Lord Voldemort non si era accorto che un Elfo Domestico aveva agito nell'ombra e aveva sparso la voce dell'esistenza degli Horcrux. Guidati da Kreacher, gli Elfi li distrussero uno dopo l'altro grazie a del veleno di Basilisco conservato dallo stesso Kreacher a casa Black. Anche Nagini morì, dopo un'ultima cena a base di roditori, che gli Elfi, gentili come solo loro sanno essere, le concessero.
E Voldemort? La verità è che tra nuovi Prescelti ed Elfi Domestici agguerriti da fronteggiare, la morte fu per il Signore Oscuro una liberazione. Ma non ditegli che l'ho scritto, o è capace di uscire dalla tomba e venirmi a cercare!
   
 
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