Attenzione: i personaggi non mi appartengono, questa fic non è scritta a scopo di lucro.
Autrice: Misako_chan
Genere: fluff~
Coppia: BanGaze
Parole: 320 parole secondo word.
Tipo coppia: shonen-ai, ma talmente poco accennata che forse "shonen-ai" nemmeno è...
Note autrice: in fondo.
Bolle di sapone
A Suzuno piacevano quelle sfere che riflettevano tutti i colori dell' iride. Gli piaceva guardarle mentre, leggere, salivano su nel cielo.
Però gli dispiaceva quando scoppiavano, o quando un certo qualcuno le faceva scoppiare.
Nagumo non pareva proprio capire il significato che quelle bolle avevano per l' albino. Questo, infatti, le faceva nascere con il desiderio che, almeno loro, potessero essere libere.
"Nagumo, smettila!" Suzuno si arrabbiava ogni volta, ed ogni volta il rosso non gli dava retta.
"Eddai ghiacciolo, divertiti!" gli rispondeva di rimando, senza smettere di far scoppiare le bolle di sapone.
"Ti ho detto di smetterla!" ma in risposta ottenne una risata divertita. Suzuno mise il broncio, che in breve tempo si trasformò in una smorfia triste. Quando il rosso se ne accorse, corse verso il compagno e, strappandogli il barattolino con il sapone dalle mani, prese a fare ciò che l' albino aveva interrotto.
"Non ti sai proprio divertire, eh ghiacciolo?" gli rise in faccia quando una bolla scoppiò dopo essere venuta a contatto con il naso di Suzuno.
Quanto tempo restarono lì a giocare?
Non si sa, ma quando furono totalmente esausti si buttarono a peso morto per terra, con un sorriso smaliante stampato in faccia.
"Mi sono divertito." Suzuno era sincero, quella era una delle poche volte in cui faceva un vero sorriso.
"Era ora!" Nagumo pareva soddisfatto "E per questo meriti un premio!" alzandosi appena, poggiò le labbra sulla guancia dell' albino, che arrossì lievemente.
"Stupido tulipano..." non diceva seriamente, anzi, gli era piaciuto, ma non lo avrebbe mai ammesso.
In realtà Nagumo conosceva bene il significato che quelle bolle avevano l' amico. Lui le faceva scoppiare, non per dispetto, ma perché non voleva che Suzuno diventasse libero, e perciò che si allonatanasse da lui.
Quello era il suo ghiacciolo, suo e di nessun altro. Nemmeno della libertà.
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