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Autore: sognatrice99    17/03/2014    1 recensioni
Elena e Marco si dicono addio dopo la maturità. Hanno scelto strade diverse. Otto anni dopo si ri-incontrano in una situazione a dir poco imbarazzante:Elena si sta sposando con un altro uomo e Marco comincia a provare qualcosa di più nei confronti di Elena. Impedirà il matrimonio o si metterà da parte?Ed Elena sposerà l'uomo che ha scelto o seguirà il suo cuore?
Giulia, la sorella di Elena, è un'organizzatrice di matrimoni single e organizzerà anche il matrimonio di sua sorella. E' felice della sua vita, usa la sua laurea in Psicologia per capire i suoi clienti. Ma un incontro le farà rivalutare tutta la sua vita...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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-Complimenti!-esclamai, quando vidi Marco.
-Ciao Giulia. Immagino che tu sappia che io...-disse lui, imbarazzato.
-Che hai detto a Elena che la ami? Sì, l'ho saputo, me l'ha detto. -risposi.
-E...come sta?
-Confusa, questo è certo. -dissi, ricordando come stava mia sorella l'ultima volta che l'avevo vista.
-Ma lei lo dirà ad Andrea o farà finta che non è mai successo?
-Sai benissimo, forse più di me, che non farebbe né l'uno né l'altro. -ribattei. -Tu cosa farai invece? Interferirai col matrimonio? Non è tutto perduto: non si sono ancora sposati.
-Ma si sposeranno e tra due mesi. Aspetta, ma tu sei contro il matrimonio?-disse Marco, improvvisamente sospettoso.
-Organizzare matrimoni non consiste soltanto nell'organizzare matrimoni, credimi. Quello è soltanto superficie. Io sono una wedding planner piuttosto particolare, studio i miei clienti con attenzione, e so per certo che Elena e Andrea non sono ben amalgamati. Non sono contro il loro matrimonio, credo solo che non sia giusto.
-Elena...mi ama?-chiese Marco, che aveva afferrato il senso della frase.
-Io sono dalla tua parte, non ho detto che Elena ti ama. -risposi. Doveva capirlo da sé, Marco, se era ricambiato o meno. Non lo facevo per divertirmi, volevo seriamente che la situazione finisse per il meglio. Non volevo impicciarmi troppo nella situazione, potevo soltanto farli ragionare. 
-Ma ciò non significa che Elena non mi ami. Anche se non l'hai detto, potrebbe. -obiettò Marco. Cavolo Elena, prenditi Marco e lascia Andrea, pensai. 
-Se ami veramente mia sorella, lotta per lei. -dissi solamente. 
-Ma sa che tu la pensi così?
-No. Ora devo andare, ciao!
Raggiunsi Il vestito della sposa, entrai e vidi Barbara che si stava annoiando. Strano, di solito trovava sempre qualche modo per intrattenersi.
-Ciao. - mi salutò lei, alzandosi dal bancone.
-Ciao Barbara.
-E' successo qualcosa?
-Marco ha detto che Elena che la ama, Elena è confusa perché lo ama da sempre potremmo dire, ma ama anche Andrea e quindi non sa se vuole sposarsi ancora con lui oppure no.E credo che cambierò lavoro, perché ho una splendida laurea in Psicologia che non-sto-utilizzando!-esclamai, sottolineando le ultime parole.
-Calmati, Giulia! Di solito sei la donna più calma del mondo intero! -esclamò Barbara. -Hai un bellissimo lavoro, studi a fondo i tuoi clienti e capisci al volo le loro paure, aiutata anche dalla tua splendida laurea in Psicologia. Non dire che non utilizzi la tua conoscenza della natura umana, perché non è così.
-Ma io questo lavoro non lo volevo fare! -esplosi. - Ogni volta che organizzo un matrimonio, una parte di me mi ricorda che non ho nessuno nella mia vita. Perché devono coinvolgere altre persone? Il matrimonio dovrebbe essere una cosa intima!
-Giulia, calmati, per favore. - ripeté Barbara. Il mio sfogo improvviso era una sorpresa sia per lei che per me. - Le persone hanno bisogno di te. E riguardo al fatto che sei sola, non significa che tu non sia bella, affascinante e via dicendo. Sei sola perché al mondo ci sono solo uomini superficiali e non vanno oltre alla corazza che ti metti ogni giorno.
-Tranne tuo fratello. -dissi. Le parole mi scivolarono, senza che io potessi trattenerle.
-Come?-chiese Barbara.
-Ieri sono uscita con tuo fratello e quando ha saputo che ero ancora single, è rimasto sorpreso.
-Lui ha incontrato solo donne che pensavano solo al suo conto in banca, ecco perché è rimasto sorpreso.
-Per caso speri che io e Davide ci mettiamo insieme o cose del genere?
-Mi piacerebbe, siete le persone migliori che io conosca. Ma dipende solo da voi.

 

-Pronto?-rispose Elena al telefono, dimenticando di guardare chi la chiamava.
-Elena, sono Marco. 
-Perché mi hai chiamata?-chiese Elena, improvvisamente turbata. 
-Vorrei capire se mi ricambi oppure no.
-Vorrei ricordarti che sto per sposarmi.
-Non vuol dire niente. Non sempre ci si sposa con la persona che si ama.
-Io amo Andrea, d'accordo? -Elena disse questo tentando di essere decisa, ma proprio con questo diede un po' di speranza a Marco. - Il mio sentimento nei suoi confronti non sono cambiati. Marco, non opporti al nostro matrimonio, fallo in memoria della nostra vecchia amicizia.-E con questo chiuse quella telefonata.
-Va tutto bene, Elena?-chiese Andrea, entrando nello studio. 
Ultimamente Andrea vedeva Elena piuttosto pensierosa, distaccata. I motivi potevano essere i preparativi, ma in quel caso sarebbe stata piuttosto chiacchierona. Forse Elena la prendeva in modo diverso: era presa, ma non lo mostrava. Del resto, anche se era una ragazza gioiosa, riusciva anche a trattenersi. Ma non sembrava pensasse ai preparativi. Non erano in ritardo, da quanto aveva capito, e Giulia era un'organizzatrice di matrimoni perfetta, e questo era per esperienza personale.Anche se il matrimonio tra sua cugina e il fidanzato di allora di lei era andato male, i preparativi erano stati impeccabili. Allora cosa teneva lontano da lui la sua futura moglie? Doveva assolutamente scoprirlo. Così, quando vide Elena seduta in studio a scrivere al computer, le si avvicinò e le chiese se stesse bene. Alla sua domanda, Elena si finse sorpresa(dopo essersi ripresa velocemente dalla telefonata), anche se sapeva benissimo di essere stata silenziosa ultimamente. 
-Sì, sto bene, perché me lo chiedi?
-Ti vedo un po' strana. Da quando hai incontrato Marco, sei tesa. Spero che siano impressioni, ma poche volte mi sbaglio.
-E' solo stanchezza, non preoccuparti. Gli editori mi stanno addosso col nuovo libro, vogliono i primi capitoli entro una settimana. Mi hai già visto quando sono a corto di ispirazione, la supererò. E' che non ho mai tempo, tra il lavoro e i preparativi, a scrivere, o tentare di scrivere. E' come cercare di buttare qualche riga dal nulla, è praticamente impossibile con me, solo che non lo capiscono. Avrei dovuto tenerlo per me che stavo scrivendo un nuovo libro, come hai detto tu. 
-Ma ne hai parlato con loro? Sanno che ultimamente sei molto occupata e hai poco tempo per il nuovo libro?
-Gliel'ho detto, ma non accettano scuse. Cercherò di farmi venire in mente qualcosa.
-Ma non stressarti, non fa bene né a te e mi fa preoccupare.
-Non mi stresserò.  
-Hai scoperto perché Marco non vuole farmi da testimone?
-Il periodo in cui si celebrerà il matrimonio dovrà partire per lavoro. -mentì Elena.
-Mi dispiace. -commentò Andrea. -I preparativi come vanno?
-Perfettamente. Per fortuna Giulia conosce ciò che desidero. 
-Anche se non apparirà tutto perfetto, per me lo sarà. Mi sposerò con la donna che amo, il resto non conta.
-Andrea, non pensavo fossi così romantico!-tentò di scherzare Elena, mentre moriva dentro.
Andrea non si meritava una donna che aveva il cuore diviso a metà, non meritava una donna piena di dubbi, non meritava una donna piena di bugie.
-Sto dicendo la verità. Spero che sia lo stesso anche per te.
-Lo è. Ti amo e voglio sposarti, non sono mai stata così sicura in vita mia. -disse Elena. Ma entrambi non sapevano se credere nelle sue parole. 


Marco continuava a pensare alle parole di Giulia. "-Tu cosa farai invece? Interferirai col matrimonio? Non tutto è perduto: non si sono ancora sposati". Era rimasto sorpreso. Fino all'annuncio del matrimonio tra Andrea ed Elena, non la conosceva personalmente. Elena l'aveva sempre descritta come una ragazza riservata, sincera, studiosa, intelligente e abbastanza razionale. E, dopo averla incontrata, non sapeva con certezza se nel carattere di Giulia fosse inclusa la razionalità. L'amore non è forse irrazionale? Spesso gli uomini soffrono per amore non perché la persona amata fa soffrire, ma perché cercano di scegliere solo col cuore o solo con la testa, e quando questi entrano in collisione, il dolore e la confusione, soprattutto la confusione, sono assicurati. Siamo la causa della nostra stessa infelicità. E l'amore è soltanto una delle condizioni. L'uomo è dotato di logica ma anche di istinto, deve capire come utilizzarli entrambi per raggiungere la sua felicità. L'amore è illogico, ma a volte usare soltanto il cuore in affari amorosi porta a una sofferenza incredibile. Lo stesso se si è decisi a usare la testa. In qualunque affare amoroso, che vada in porto o ci lasci sofferenti, noi siamo le vittime: che sia piacevole o meno, dipende dai casi. Tornando a Marco, pensava costantemente al fatto che Giulia dicesse che Andrea ed Elena non erano ben amalgamati. Questo poteva dargli qualche speranza. Ma ogni speranza era negata se Elena non lo amava. Era da folli partire sapendo l'esito negativo. Ma l'amore non è folle? Folle come il destino di Marco: che gli aveva fatto capire di amara una ragazza che conosceva da tutta la vita solo quando lei stava per sposarsi con un altro. Che brutto scherzo.


Certo che il destino mi ha giocato proprio un brutto scherzo, pensò Elena. Ero sicura, quando ci eravamo separati, che non ci saremmo ritrovati più e che il mio amore non sarebbe mai stato corrisposto, non aveva speranze. Avevo deciso quindi di dimenticarmi di lui, del mio amore e degli anni trascorsi insieme. E proprio ora che ho cominciato a vedere meno nitido il ricordo degli anni passati, lui torna, portando in superficie ciò che ho inutilmente cercando di affondare. Devo parlare con lui, anche se rischierò di rovinare tutto ciò che faticosamente ho costruito. Quindi si alzò, prese la borsa e le chiavi e uscì dalla porta. Che cosa avrebbe detto, l'avrebbe scoperto più tardi.

  
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