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Autore: ___Mery    17/03/2014    9 recensioni
Il mio nome è Mery Santiago.
Le persone che mi incontrano per strada possono pensare che sono una ragazza normale, ma non sanno che io nascondo tanto dolore in un corpo che ora è abbastanza piccolo.
Grazie a persone che mi hanno fatto del male io sono diventata un autolesionista, bulimica.
Molte volte ho cercato di farla finita, ma il mio idolo mi ha salvata, lui è Justin Bieber.
Grazie a lui ho un sogno, cantare.
Tutto quello che voglio è salire su un palco e fare musica ma per ora posso solo dire:
Grazie di avermi salvata idolo.
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=-FZ0hRGNucc&feature=youtu.be
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Scooter Braun
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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9. The brother.

Amore.
La sensazione più bella del mondo!
Dopo quella sera tutti i presenti al mio compleanno erano venuti a conoscenza di noi, del nostro amore, anche se non eravamo pronti a farlo sapere al mondo.
Comunque Justin mi disse di postare su instagram una nostra foto che era magicamente sbucata sul mio telefono dopo la festa.
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MarySantiago: Love the way you make me feel... yes, I love it.
@justinbieber my big bro!
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Era decisamente la nostra foto più bella, beh, una delle poche che avevamo.
La misi anche come sfondo del cellulare tanto che l' amavo.

Alle 16 eravamo comodamente seduti sul divano, faceva freschetto, io avevo un plaid sulle gambe che erano comodamente appoggiate su quelle di Justin.
-a proposito, non ti ho ringraziato per le scarpe che mi hai regalato- dissi io a Justin
-ma lui non ti ha regalato delle scarpe!- esclamò Ryan
-come no?- chiesi io guardando Justin che sembrava confuso
-ieri ha ricevuto un pacco con delle scarpe di swaroski e c'era un bigliettino, noi abbiamo subito pensato a te- disse Emily
-ma l'unica scarpa che ti ho regalato è quella del ciondolo!- esclamò Justin, era confuso tanto quanto me.
-aspetta ora ti faccio vedere quello che mi è arrivato- mi alzai e salii al piano superiore a prendere la scatola dove c'erano le scarpe e il bglietto.
-vedi?!?!- dissi porgendo la scatola a Justin, lui lesse il biglietto ad alta voce ma nessuno ne sapeva niente, il che era strano.
-forse un ammiratore segreto- disse Chaz per scherzare
-ma quale ammiratore segreto- lo risposi ridendo
-bha!- affermò Justin un tantino disturbato.
nonostante il dubbio passammo il pomeriggio tra risate e chiacchiere, dopo un po' c'eravamo scordati delle scarpe, fino ad una settimana dopo quando mi arrivò una lettera che sconvolse tutti in casa.
La lettera diceva:

Cara Mery,
sono passati anni dall' ultima volta che ci siamo visti, forse io e te non ci siamo mai visti, ma c'è qualcosa di più forte che ci lega.
Scusa se al tuo compleanno non ho avuto il coraggio di venire a darti il pacco di persona, sono stato un codardo ma ho deciso di mandarti questa lettera per farti capire che ho la necessità di parlarti, di vederti, credimi non te ne pentirai, questa è una cosa importante per me quanto per te.
Ti chiedo di incontrarci questo sabato
alle nove del mattino
al ristorante sulla sessantasettesima, il nome del ristorante è The Russo.
Ti prego è importante che tu venga.
Con affetto, il codardo.

Non era lunga, più che una lettera era un messaggio, ma decisi di andarci, Justin e Kenny sarebbero venuti con me, non correvo alcun pericolo ma volevo scoprire l' identità di questo tizio che mi faceva regali e chiedeva di vedermi, che c'era di così importante da farmi sapere?

Il sabato arrivò in fretta e alle nove del mattino noi tre eravamo lì.
Vidi un ragazzo con dei capelli biondi tinti, si vedeva da lontano un miglio che erano tinti, lui si avvicinò a noi e si presentò
-Io sono Frankie Santiago, è un piacere conoscerti sorellina- affermò, io rimasi di sasso e lo stesso Justin
-c-c-ccosa?- balbettai senza parole
-siamo fratelli, tua madre è mia madre, abbiamo lo stesso sangue che scorre nelle vene, chiaro adesso?- sorrise dolcemente
-scusa ma non so che dire- mi sedetti ancora scioccata, lo stesso fecero lui, Kenny e  Justin che non aveva ancora detto una parola,
-potresti spiegarmi come facciamo ad essere fratelli se non ci siamo mai visti?- chiesi
- semplice, nacqui io, nacesti tu e i nostri genitori divorziarono, e ci divisero, se non mi credi posso fare il test del DNA con tua madre, ma credimi, non ti sto mentendo Mery- disse
-scusa se mi intrometto Mery ma non ci vuole molto a capirlo, vi assomigliate davvero tanto- disse Kenny, mentre Justin se ne stava zitto ad osservare tutto quello che succedeva.
-e io ho un padre?- chiesi
-si- mi rispose Frankie
- e tu sapevi di me all' inizio?-
-no sono venuto a conoscenza di te quando ti abbiamo visto all ellen show e papà si è messo a piangere appena ti ha visto, quindi, qualcosa sbotta a quel punto, gli ho chiesto di quella bella ragazza con quella bella voce e lui ha ceduto e mi ha raccontato tutto- stetti per qualche minuto a riflettere, cominciarono a salirmi le lacrime agli occhi e mi si presentò quel fastidioso nodo alla gola che si forma quando ti viene da piangere ma non vuoi, pensai a mia madre, perchè non mi aveva raccontato di mio fratello, di mio padre, insomma, lei sapeva che ne avevo bisogno, eppure mi ha guardata soffrire!
-è stato un piacere conoscerti Frankie, ma devo andare, scusami- mi alzai e corsi fuori dal locale, aspettai Justin e Kenny che ci misero ore per uscire, cioè una buona mezz'ora la persero lì dentro.

Appena arrivammo a casa corsi da mia madre piangendo, la sua faccia era sconvolta
-Mery che cos' è successo?- chiese preoccupata
-perchè non mi hai mai detto che avevo un fratello? Che avevo ancora un padre?- dissi
- cosa?-
-e non dirmi che era per il mio bene, perchè tu e papà avete pensato solo ai fatti vostri, separandoci, diciassette anni senza sapere di avere un fratello, è una vergogna!- dissi per poi salire nella mia stanza, facendo una sceneggiata di fronte a tutti.

Dopo un po' di tempo Justin entrò nella mia camera, io avevo smesso di piangere ma ero rimasta comunque a pancia sotto, sentii i suoi passi farsi sempre più vicini e poi una parte del letto si abbassò, capii che si era seduto, cominciò a passarmi la mano dietro la schiena, d' un trattò si fermò e e si alzò, io non mi girai, improvvisamete un sentii un peso su di me, si stese letteralmente a pancia sotto su di me e arrivò a darmi un bacio sulla guancia
-dovresti ascoltare la versione dei fatti di tua madre invece di scappare via piangendo, ma se ora vuoi che ti ricopra di baci non c'è problema- disse lui dolciosamente nella sua dolcezza
-non ho voglia di parlarle ora e dei tuoi baci non so che farmene- affermai ridacchiando, girandomi a pancia all' aria, decisi di stuzzicarlo un po'
-ah, è così? Dei miei baci non sai che fartene?- disse ridendo mentre io annuii
-sai che io ho un' arma segreta?- dichiarò sorridendo maliziosamente
- ah si è quale Bizzle?- chiesi
- il solleticooooo- in un attimo me lo ritrovai sopra di me a farmi il solletico e mi fece ridere così tanto che dopo mi facevano male le mascelle.
Ribaltai la situazione, mi misi a cavalcioni su di lui e lentamente ci baciammo. Lo amavo tanto.
Justin Bieber è stato creato per salvarmi la vita, per rendermi felice, ora ne ero convinta.









  
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