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Autore: whereverclove    17/03/2014    0 recensioni
sentì che mi chiamava, veramente sarei voluta rimanere ma, oramai, sentivo che quello non era più il mio posto
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cato, Clove, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5. the interview







 
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Uno, due, tre.....sarò la terza. Verrò valutata dopo i cretini del Distretto 1, Ochetta Lucente e
Mr sono io il più figo. Mi danno il voltastomaco, ma sono tutti così nell 1? Voglio dire i vincitori
del loro distretto non sono un granchè ma almeno si sanno vendere.
- Distretto 1, Glimmer -
sentiamo chiamare. Io e Cato ci guardiamo negli occhi, appena prima che Glimmer entri,
dalla sala esce Marvel con un sorrisetto tutto compiaciuto e mi fa un occhiolino. 
Una morsa stringe la mia mano. Solo in quel momento mi accorgo che Cato mi tiene la
mano e fulmina Marvel con uno sguardo assassino.
- Devo piacergli davvero tanto - 
scherzo tra me e me e involontariamente mi esce un sorriso. Torno alla realtà
- Che cosa fai stupida? è un tuo avversario e ti vuole uccidere, probabilmente ti sta usando
per poi sbarazzarsi di te! Reagisci! - 
mi dice la vocina nella mia testa.... e ha ragione. Cato e io ci usiamo a vicenda probabilmente,
anzi certamente. Io però sono più furba e astuta di Cato, non ci vuole molto, ma è sempre un
vantaggio. Al momento giusto lo toglierò di mezzo e mi prenderò la gloria che ho sempre
sognato e che mi merito.
- Distretto 2, Clove -
Eccomi. Il mio momento è finalmente arrivato. 
Mi rilasso e dimentico tutto quello che mi è passato per la testa negli ultimi minuti;
lascio la mano di Cato e lui mi rivolge un ghigno di incoraggiamento, o almeno credo.
La voglia di uccidere aumenta mano a mano che vado avanti nel corridoio finchè non
arrivo ad una porta aperta nella quale entro senza indugio.
Il primo stratega mi accoglie con divertimeto e impazienza(per mia fortuna sono tra le
prime ad essere esaminata, solitamente gli ultimi sono i meno apprezzati).
Gli rivolgo un ghigno di sfida e dopo alcune raccomandazioni ed avvisi mi dirigo alla
postazione di tiro.
Sfioro i coltelli e sento i brividi lungo tutta la spina dorsale. Mi sono mancati,
mi è mancato poter conficcare uno ad uno tutti i coltelli nel petto dei manichini
- E domani li pianterai nei petti degli esseri umani...o forse nella schiena di alcuni di loro? -
ridacchio per il pensiero. Vedrò scorrere sangue e sangue e in questa scia rossa
dipingerò la mia vittoria, nessuno metterà mai più in dubbio la mia forza.
Dopo queste ultime riflessioni metto il livello più complicato di tiro a segno, i bersagli
si muovono ad alta velocità e cose così, ma per me non è un problema, adoro
uando le prede cercano di scappare, tutto è più divertente.
Non manco un bersaglio. Per dimostrare che non sono del tutto scema e che non conto
solo sul tiro scelgo alcuni esercizi di sopravvivenza. 
Dopo dieci minuti scarsi mi congedano. Hanno tutti l'aria soddisfatta....
HO CENTRATO IL BERSAGLIO.
Sono in corridoio, Cato sto arrivando. Quando ci incrociamo mi sorride e aspetta che io
faccia altrettanto, mi sta chiedendo com'è andata. Gli sorrido in modo sadico, spavalda
e fiera. Quando è esattamente fianco a me, senza che gli altri si accorgano di nulla mi
sfiora il braccio destro con il pollice e come quando toccai i coltelli, mi si propagano brividi in tutto il corpo.
Uscita da quello stanzino, prendo l'ascensore e me ne vado in camera mia: devo riposarnmi
prima dell'intervista. Dopo un po' di tempo la porta della camera si apre e chiude, lasciando
entrare qualcuno che poi si sdraia fianco a me.
Normalmente avrei direttamente tirato un coltello vicino o in testa dello sconosciuto ma
so esattamente che è: Cato.
Dopo qualche minuto di silenzio è lui il primo a parlare, io sono girata su un fianco, lui a pancia in su
- E' andata bene? -
- Si, niente di strano, tutto secondo i piani -
gli rispondo assente.
- A te com'è andata? -
gli domando poi
-Tutto secondo i piani -
risponde imitandomi e questo comincia a infastidirmi.
- Piantala, non fare il bamboccio -
-piantala non fare il bamboccio -
ripete. 
-Okay mi hai rotto - penso e mi volto per spaccargli la faccia ma lui mi blocca gli
avambracci. Ora siamo faccia a faccia.
Nessuno parla, nessuno fiata. Piano, piano però, lui avvicina la faccia con un ghigno stampato
in volto.
Non capisco cosa vuole fare, non può uccidermi e neanche toccarmi con un dito, il regolamento
lo vieta, solo nell'arena è possibile scontrarsi.
La sua espressione cambia improvvisamente, con una mossa veloce mi lascia un bacio a fior
di pelle sulla fronte ed è già fuori dalla camera.
Non riesco a capire nulla, non riesco a modellare uno schema del perchè  l'abbia fatto e del
perchè io sto povando cose simili e soprattutto che cosa siano queste strane sensazioni.
Poi inizio ad arrabbiarmi, mi ha presa alla sprovvista, mi ha immobilizzata e mi ha pure baciata
come se fossi un oggetto fragile. Se prima ero confusa ora no lo sono più, so esattamente cosa
provo: sangue, voglia di sangue caldo che scorre fuori dal cadavere di Cato.
Non faccio in tempo a continuare il mio dolce pensiero che mi chiamano gli stilisti mi interrompono
e iniziano a lavarmi, truccarmi e una serie di cose che odio fare e mi mettono di mal umore.
- Quando vincerai i giochi e qualcuno  ti proverà a fare queste cose la potrai ucciderlo senza problemi - 
mi rinfranca la mia vocina interiore con un tono malvagio.
Alla fine sembro davvero carina, indosso un abito pesca con delle speci di fiori sul seno, indosso
scarpo con tacco vertigginoso e ho i capelli parzialmente raccolti.
- Ricorda sfrutta tutta questa schifezza e fatti amico il pubblico, è questo il tuo scopo -
mi ricordo mentalmente.
Chiedo espressamente di poter scendere prima invento la scusa di volermi vantare del mio abito
e gli stilisti mi danno subito il permesso... pfh, che sprovveduti, quest'abito è spazzatura, tutte
cose inutili, non mi serve nulla a parte me stessa e i miei coltelli.
Arrivo nella sala dalla quale ci faranno salire sul palco, ho fatto bene a scendere così presto,
ho evitato Cato anche se per pochi minuti, saremo in ordine di distretto nelle interviste e Cato
viene dopo di me, quindi devo inventarmi qualcosa. La sala inizia ad affollarsi, ad un tratto
girandomi verso gli ascensori vedo Cato e Glimmer scendere insieme.
Mi viene il voltastomaco, sono furente con entrambi:
l'ochetta la odiavo gia come nessuno e tanto non mi darebbe altro che indifferenza la sua morte
ma Cato è l peggiore, lo odio come nessuno, ha fatto l'impensabile e ora si mette a civettare con
una gallina incapace? Questo pallone gonfiato non ha capito contro chi si sta mettendo ma
quando si accorgerà dei suoi errori sarà troppo tardi.
Un addetto ci ordina di metterci in fila:
la prima sara Glimmer, seguiremo Marvel,io e Cato poi la ragazza del 3, il ragazzo del 3,
la ragazza ed il ragazzo del 4, faccia di volte e il ragazzo del 5, i due del 6, poi quelli del 7,
i due del 8, i tipi del 9, i perdenti del 10, il ragazzo che avevamo invitato tra i favoriti, Tresh,
la ragazzina che vola tra gli alberi e la ragazza in fiamme, e il ragazzo biondo del suo distretto.
Quando finisco di scrutare tutti Marvel sta per concludere e mi fanno andare avanti. Cato cerca
di avvicinarsi e di toccarmi ma mi scanso e gli lancio uno sguardo minaccioso, da assassina.
Rimane sbigottito ma strafottente, sono tutti qui e non può fare quello che vuole.
Mi giro e sento Caesar Flikerman che annuncia
- dopo 1 c'è il 2! MUAHAHAHA! Diamo il benvenuto all'amazzone dei coltelli o come
la conosciamo noi..CLOVE! -
Mi stampo il miglior sorriso che so fare e mi dirigo all'esterno:
tutti applaudono e fischiano, Caeser fa uno strano movimento con la mano e fa finta di svenire
davanti a me. Io ridacchio e mi fingo lusingata: poveretto non riuscirebbe ad immaginare cosa
potrei fargli anche ora. 
Mi fa accomodare e comincia a fare il resoconto della mia vita:
- Dunque Clove - inizia
- Noi ti vediamo oggi come dolce ed innocente ma, nel tuo distretto, corre voce che tu sia una,
se non la più pericolosa tra le ragazze della tua età e anche di alcune donne con svariati anni
più di te! Gente, che dire, abbiamo una candidata perfetta alla vittoria di questi 74^ Hunger Games! -
Scoppia un applauso e tutti sono emozionati. Caesar riprende
- Ma... tu, Clove, cosa ci racconti? E' tutto vero? Eeeeh, c'è "qualcuno" di speciale che ti aspetta
al distretto? Insomma, ormai sei una ragazza adulta! -
Mi metto a ridacchiare come una scolaretta oca. 
- Guarda Caesar, è tutto vero! Potrei uccidere anche una mosca a cento metri di distanza.
Se vuoi provo subito, una sta volando proprio là! -
Cerco di scherzare. Ovviamente tutti si mettono a ridere e civettare come idioti
- Sanno fare solo quello, compatiscili -
mi dico. 
- MUAHAHAHAHAHAHAH! Clove, sei fantastica! Ma torniamo alle cose serie -mi
prende la mano, o rabbrividisco...odio che qualcuno mi tocchi!
- ma con Cato questo non lo hai sentito - mi sussurra la mia vocina.
- COSA!- quasi urlo.
- Tranquilla Clove, è solo una chiaccherata HAHAHAHAHA! -
il pubblico ride con lui e io torno alla realtà.
- Clove libera la testa e recita dannazione! Devi uccidere, non essere uccisa! -
mi dico mentalmente.
- Scusa Caesar ma domani iniziano i giochi e sono un po' ansiosa...anzi molto
hahahaha- ridacchio e lui mi rifila un "ma no cara, tranquilla!".
- Comunque - riprendo io
- Non c'è nessuno che mi aspetta o altro, mi sono allenata per i giochi in questi
anni e non mi sono interessata di queste cose... voglio colpire il bersaglio! -
Così decisa concludo l'intervista. Caesar mi fa fare una giravolta e tutti mi
acclamano, mi amano e mi invidiano.
- Povera Glimmer, non può competere con me. Verrà schiacciata. -
penso uscendo.
Entra Cato, spavaldo e sicuro di se. Caesar fa le stesse domande che ha
rivolto a me, cambiando il copione di qualche battuta.
Cato segue il suo copione, sembra un eroe agli occhi degli spettatori,
sarà difficile batterlo. 
- Ci dovrò riuscire -
mi impongo.
Sono stanca e salgo in camera, mi lavo per l'ultima volta prima dell'arena, sono
agitata e l'acqua mi calma. Metto il pigiama e prima che mi metta a letto sento
Cato che arriva. Velocemente mi infilo a letto e chiudo gli occhi... non voglio inventare
un'altra scusa e tentare di giustificarmi per qualcosa che lui non doveva fare! Sto per
alzarmi, ho voglia di uccidere qualcuno, un senza-voce non sarà un problema, nessuno
bada se ci sono o no e le regole non lo vietano, ma qualcuno apre la porta. Da come
cammina so che è Cato: ho studiato le andature di tutti e lui ha quella più pesante...
adesso cosa vuole? Ho un coltello nascosto sotto il cuscino, nel caso volesse fare qualcosa.
Aspetto che mi salti addosso tappando mi la bocca e strangolandomi ma non succede nulla. 
Arriva solo un tocco leggero, come una piuma, quasi come se non fosse esistito ma arriva
e si posa sulle mie labbra. Mi sveglio di soprassalto, cerco Cato ma tutto quello
che trovo sono le prime luci dell'alba. 
E' ARRIVATO IL MIO MOMENTO.  









- MY SPACE -
HELLO PEOPLE!                                                                
I'M FINALLY BACK! ALLORA MI SPIACE SE NON HO POTUTO AGGIORNARE MA SONO
SUCCESSE UN PO' DI COSE, SONO STATA IN AMBULANZA E LA SCUOLA ROBE COSì.          
BTW MOLTI MOMENTI CLATO SOPRATTUTTO CATO CHE CLOVE MA LA NOSTA
PICCOLETTA STA CAMBIANDO. FATEMI COMUNQUE SAPERE SE VI PIACE NELLE
RECENSIONI E ANCHE SE NON MI PIACE MOLTO L'ULTIMA PARTE QUESTO CAPITO E'
MOOLTO IMPORTANTE PER UN MOTIVO...TROVATELO, VI LASCIO QUESTO PICCOLO
INDOVINELLO, DATEMI LA SOLUZIONE NELLE RECENSIONI. ORA VI LASCIO...CIAO, CIAO A TUTTI TYSM
                                                                                                                    A TRIBUTE
  
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