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Autore: dramioneis_real    17/03/2014    2 recensioni
Sogno o Realtà? Scopritelo voi.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Indossavo un vestito stile impero e tra i capelli avevo fiori rosa cipria. Stavo camminando da ore su un prato verde smeraldo con tanti fiori blu a me sconosciuti, era un blu intenso come il mare d’estate. Poco lontano da dove mi trovavo c’era un bosco con alberi alti e scuri. Questi alberi alla vista sembravano guardiani di un oscuro segreto. Al mio arrivo nella boscaglia uno stormo di corvi si alzò in volo gracchiando. Mi inoltrai in quel posto a me sconosciuto camminando su strati di terra misto a rami che al mio passo scricchiolavano. Rabbrividii come se uno spettro avesse attraversato il mio corpo. Mi girai di scatto sentendo un rumore che non apparteneva a questo mondo. Un odore nauseabondo si levò dal terreno.                                                                                                                                                                            
Morte misto Sangue.                                                                                                                                                  
Dietro di me non vidi nulla, cosi mi rigirai. Pessima mossa.                                                                                                                                                          
Una specie di mostro si innalzava dinnanzi a me. Pelle squamosa, denti affilati ed artigli sporgenti. Il tanfo che emanava era tanto famigliare a dei rifiuti in decomposizione. L’unica cosa che riuscii a fare fu gridare. Iniziai a correre finche non mi accorsi di star correndo in tondo, stesse rocce, stesse piante, tutto uguale. Era come un incubo, o forse lo era veramente. Notai con felicità che non c’era traccia dell’essere di prima. Intorno a me notai piante rosse, completamente rosse. Rami, radici, foglie e petali, tutto. Ero incantata da quel fiore che emanava un profumo così dolce da sembrare finto. Raccolsi uno di questi fiori e appena le mie dita raggiunsero i soffici petali, questi esplosero ed un liquido rosso fuoriuscì macchiandomi il vestito bianco.                                                                                        
Sangue, sangue ovunque.                                                                                                                                           
E fu così che persi i sensi.
 


Mi svegliai sdraiata sul pavimento di una piccola stanza. Era arredata con mobili di legno vecchio stile. Una sedia giaceva vicino a me attaccata al pavimento con dei chiodi enormi. Cercai di alzarmi in piedi e mi accorsi di essere incatenata con delle catene che uscivano direttamente dal pavimento. Però erano abbastanza lunghe per raggiungere il balcone che si trovava dall’altra parte della stanza. Mi affacciai al balcone. Pioveva e c’era vento. Quei due fattori componevano una sinfonia armoniosa, una danza tra i due elementi. Faceva freddo, ma non mi importava, indossavo ancora il vestito bianco macchiato di sangue e i fiori che portavo tra i capelli erano appassiti. Mi concentrai a guardare quel paesaggio, lasciandomi trasportare da quel suono soave che mi liberava la mente. Il balcone si affacciava su un monte. La vegetazione che lo ricopriva era verde scura con macchie più chiare. La punta della montagna era color ghiaccio. Fissavo la montagna stregata come una sorta di incantesimo. Però continuando a fissarla i suoi contorni cominciarono a sbiadire sotto il mio sguardo. Le catene erano sparite ed io precipitavo giù dal balcone ormai in balia del vento che mi trasportava. Un attimo prima di schiantarmi al suolo venni respinta in alto, ed iniziai a volare sotto la pioggia che lavava via dal vestito il sangue secco e faceva risbocciare i fiori sul mio capo.                                                     
In un attimo iniziai a sciogliermi anch’io sotto la pioggia.
  
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