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Autore: Sleepingalone    17/03/2014    2 recensioni
La vita di Zayn è come una partita a domino priva di tasselli che permettono al gioco di proseguire. E la verità è che lui si sente un’anima sola, dal momento in cui l’unica ragazza, della quale era riuscito a innamorarsi sinceramente, è morta.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Occhi Rossi
 

‹‹Gli occhi nocciola che oscillano dal compito di fisica, poggiato sul banco verde, all’orologio da parete che segna le undici e cinquanta.
Zayn si massaggia le tempie, poi deglutisce e decide di consegnare quella verifica a dir poco complessa in bianco, come è suo solito fare. Dunque, si reca in corridoio, ove ritira il suo saccoccio nero da dentro l’armadietto in ferro chiaro e si precipita fuori dall’edificio scolastico, andando contro Niall, il suo migliore amico, che gli urla di non andare, anche se inutilmente: dacché Zayn approda giù dalle scale e raggiunge la moto color avorio che il padre Yaser gli ha comperato da poco. I suoi genitori, dopotutto, gli infondono fiducia. ‹‹Devi studiare››, gli ripetono, facendolo andare fuori di senno.
Tuttavia lui sa di sbagliare ogni volta che dissipa la loro grana e ogni volta che tradisce la loro fiducia. Però, nessuno riesce a comprendere quanto lui sia effettivamente spezzato.
Mette in moto e, senza neanche indossare il casco, sfreccia verso la stazione della sua città. 
È stanco e sottovalutato per tutto: lo studio complicato, la famiglia opprimente e le amicizie monotone. La vita di Zayn è come una partita a domino priva di tasselli che permettono al gioco di proseguire. E la verità è che lui si sente un’anima sola, dal momento in cui l’unica ragazza della quale era riuscito a innamorarsi sinceramente è morta.
 
Fresia fluttua in aria come un aeroplano in carta modellabile.
Si libra nella volta celeste mediante fare armonioso e leggiadro, e riposa laddove gli astri l’hanno accolta, beandosi di possedere l’intero universo.
É un angelo speciale, lei.
Un angelo esageratamente bello, che ha le ali ancorate alla terra a causa di un conto lasciato in sospeso sul pianeta: il suo amore perduto, Zayn Malik.
Ogni notte Fresia raggiunge la camera del suo amato e si sdraia inerme accanto a lui. A volte lo accompagna nella lettura, abbracciandolo per le spalle, a volte lo scruta dormire beatamente.
In fondo, lei percepisce ancora l’amore di quel ragazzo dai capelli ebano che, malgrado ciò, ha la vita in frantumi. E lei si ritiene responsabile del dolore che avverte in Zayn; perché se lui non si fosse innamorato di lei, vivrebbe in modo sereno.
Eppure lei gliel’aveva detto di non innamorarsi, ma lui aveva risposto con un ‹‹La voce del cuore non può essere soffocata››, la voce di quel cuore che adesso ha assorbito un colore corvino e che è ormai intorpidita.
Ci sono volte in cui Fresia soffia alle orecchie del ragazzo e lui si ritrae d’istinto, domandandosi il motivo di quell’azione improvvisa. Volte in cui lei lo segue sotto la doccia, o sotto le lenzuola e, per qualche sacra o strana ragione, lui avvampa ancora in viso.
Di tanto in tanto Zayn guarda Ghost e piange, logorandosi internamente e lasciando scivolare lacrime terse sulle sue goti, non preoccupandosi neanche di asciugarle con i palmi delle mani perché - sebbene non riesca a spiegarselo - s’inaridiscono ancor prima di arrivare ai contorni delle labbra martoriate da morsi. Lui non può sapere che Fresia tampona quei piccoli getti salati con dei baci soavi, i quali una volta avevano il sapore della mandorla.
In ogni caso, Zayn non può né vedere, né sentire la piccola Fresia. Eppure, tutti i pomeriggi, si chiude all’interno della sua stanza e resta immobile dinnanzi allo specchio, al fine di scorgere l’immagine sottile della ragazza che ama tutt’ora, magari sotto forma di spiraglio, magari sotto forma di fantasma.
Però non accadrà mai e lui lo sa.
Lei, ciononostante, è proprio lì - accanto a quello specchio appannato sul quale Zayn incide vocaboli tristi e malinconici - e, simultaneamente, prova a rendersi visibile scuotendo la cascata di capelli dorati che le adorna la nuca, sbattendo le palpebre carnicine che, in passato, custodivano un paio di smeraldi verdi come foglie di primavera, e volteggiando nella sua veste bianca mediante grazia e armonia.
Ma lui non la vede e lei si dispera. 

Zayn è seduto su una panchina alquanto malmessa della stazione inagibile di Bradford. Sembra come se stesse guardando davanti, ma in realtà guarda indietro.
Guarda il volto pallido di Fresia, il fisico sciupato dai medicinali, le occhiaie scavate sotto quegli occhi che, nonostante tutto, brillavano d’amore.
Lei era troppo per lui.
Ma, peraltro, in amore va così: ci si sceglie sempre tra sbagliati, per il semplice motivo che l’amore è sbagliato.
Fresia è assettata accanto a Zayn, e gli stringe la mano con dolcezza.
È arrivato tempo per lei di retrarre le ali da terra, e volare via in Paradiso.
‹‹Se non ti avessi mai conosciuto, non avrei provato questo amore. In te, Zayn, avevo trovato la parte mancante di me, ma la vita è andata in questo modo e non possiamo far altro che accettarla.
E ti prego di non cedere a questo mondo pieno di bugie, rabbia e paura. Tu sei speciale, e io riesco a vedere la verità all’interno dei tuoi occhi, che ho asciugato per davvero tanto tempo. I giorni sono passati troppo in fretta, e il mio corpo è sempre meno nitido.
Dunque sono persa per sempre e devo andare. Ti amo››.
Lei non sarà più incapace al volo. Quindi, donando tranquillità al cuore dell’amato ragazzo, scompare viaggiando verso l’aldilà.
Zayn tira su con il naso, respira ad ampi polmoni, si volta verso destra con nonchalance e intravede la conformazione di una ragazza dai capelli castani, che prende posto sulla panchina accanto alla sua.
Ha gli occhi rossi e velati, proprio come i suoi.
‹‹Hai una sigaretta?››, chiede lei, mostrandosi fragile e, al contempo, tenace al cospetto del bellissimo ragazzo che gratta, nervoso, le mani sui jeans consumati.
‹‹Sì››, risponde lui, alzandosi e sedendosi accanto a quella giovane donna infelice che mira alle nuvole. Pertanto, estrae una Lucky Strike dalla tasca interna del suo cappotto e titubante la consegna alla ragazza, che in segno di gratitudine, sorride.
Lui si sente mancare, perché quel sorriso le ricorda tanto quello di Fresia. ‹‹Come ti chiami?››, le chiede, senza preavviso.
‹‹Primrose››, risponde lei, boccheggiando.
Zayn, a quel punto, viene scosso da brividi forti.
Poiché Fresia possedeva il nome di un fiore candido che trapela “amore platonico” e Primrose - ossia la primula -, invece, il nome di un esemplare violaceo che indica “rinascita”.
Lui conosce il significato di ogni fiore grazie alla madre, la quale si occupa di giardinaggio sin da bambina e ha, perciò, insegnato ai figli la bellezza che la natura ha voluto comunicare al mondo attraverso i fiori e le piante.
Lui sa che non potrà mai più amare Fresia fisicamente a causa delle circostanze, ma lo farà platonicamente attraverso la rinascita. Quindi dondola avanti e indietro a mani incrociate sulla panchina, chiedendosi per un momento se Primrose potesse essere la sua rinascita.
Accidentalmente, scaccia via quel pensiero dalla mente, perché troppo prematuro e affrettato. Ma Prim gli rivolge ancora una volta la parola e il suo cuore corvino torna rosso cremisi.
 

Un altro fiore è entrato a far parte della vita di Zayn.
 
 
 

 


Angolo autrice
Salve, lettrici e lettori :) 
volevo dirvi che ho scritto questa os dirimpetto ed è proprio brutta.
Senza una forma, senza un senso completo, comunque, magari recensite e mi fate conoscere le vostre opinioni a riguardo - sia belle che brutte -.
Baci, 
Sleepingalone. 



PS: attualmente sto procedendo con una long 'Maria', con Harry Styles come protagonista. Cliccate sul banner se volete leggerla!
 

 
   
 
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