No sai, è che a volte è così stupido. Che poi mi ritrovo a perdermi in fiumi d'inchiostro, quando poi, io lo so, tu lo sai, le lacrime evaporano e perdono sapore. E poi perchè ricordare? Il dolore è dolore, non certo una gita al mare. Mi hai sentito? Il mare. Il mare è limpido e ci sono le correnti e i coralli e i pesci e la sabbia e i bambini e le spiagge e i baci al tramonto che sanno di sale e di sogni. Ma io ti guardo e penso ad una montagna perchè profumi di pini e perchè le caprette ti saltano in testa, o forse hai la testa di una capra che poi a me non importa, io in testa ho te, ed è meglio e peggio delle caprette. Ma non lo so, non sono mai arrivata in cima e perchè arrivarci già lo so come sei, l'ho visto nelle foto, l'ho visto nel tuo respiro perchè tu non dici niente ma parli sempre e non ascolti non ascolti non ascolti. Ma anche questo è colpa mia, e non so cosa stavi guardando, perchè poi hai riso, ridevi e mi parlavi e io ascoltavo e reprimevo nausea e rabbia, e il cuore pompava acido e la gola bruciava e non ti vedevo, ma ti sentivo lo stesso un fiore secco e marcio tra le labbra. E mi chiedo perchè io e te ci guardiamo così io un cane che morde il padrone tu un bambino che ammira e sporca la neve, poi lascia che si sciolga sola e impura sul ciglio di una strada triste.