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Autore: disneyanime95    18/03/2014    1 recensioni
[Disney Crossover ]
[Disney Crossover ]Non so come tu abbia fatto ad arrivare qui, ma ti do il benvenuto tra le pagine di questo libro.
In questa storia sarai tu il protagonista: sceglierai tu chi essere e cosa fare, le tue decisioni decideranno il destino del mondo Disney.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Capitolo 4 (numero 2): Perché sono qui?
                   
  “E’ stato tutto un sogno?” fu la prima cosa che “…” pensò risvegliandosi dal sonno senza aprire gli occhi, quando li aprì si accorse di essere su qualcosa di molto duro, e che c’era una buio tremendo “qualcosa non va…” pensò, di certo non era in camera sua di solito lasciava la finestra chiusa ma con le sbarre alzate per far penetrare la luce del lampione che dava per la sua camera, invece ora era buio , si stropicciò gli occhi con forza e vide una tenue luce che sbucava da una specie di finestrella, “…” corse a vedere e ora che riacquistava pienamente la vista notò che la luce proveniva da un’apertura su una porta che dava a un corridoio di pietra e che quella luce era una torcia accesa. Quel posto sembrava una prigione come quella dei castelli, “…” cominciò ad avere paura, “Ma dove mi trovo? Dove sono gli altri?” pensò tenendo la testa bassa solo allora si accorse che c’erano delle guardie alla sua porta, due piccole guardie, che riconobbe in un lampo: Pena e Panico, i due diavoletti apparsi nel film della Disney Hercules, erano gli aiutanti di Ade il cattivo del film, Pena era grasso e rosa, Panico era magro, verde e con lunghe corna. Ripensando a quello che prima sembrava un sogno, “…” sentì un forte dolore alla tempia, massaggiandola si accorse che c’era una lunga ferita, anche piuttosto spessa, che si stava rimarginando “No, non è un sogno, altrimenti mi sarei già svegliato/a”. Ridando attenzione su i due guardiani, “…” si accorse che sembravano addormentati e decise di svegliarli per farsi dire dove si trovava, se c’erano loro voleva dire che poteva essere negli inferi ma quel posto non sembrava l’oltretomba, lui/lei ricordava come era quel posto nel film e non era il posto dove si trovava ora – Ehi scusate…- disse “…” per svegliare i due diavoletti, vedendo che non era efficace urlò – EHI!!!! – facendo sbalzare in aria Panico per la paura, che finì a testa in giù, infilando le sue corna nel sedere di Pena, che si svegliò e cominciò a urlare per il dolore, “…”, girando, gli occhi cominciò a ridacchiare per la scenetta, - Panico, ma che cosa cavolo fai?? – lo rimproverò Pena – Scusa Pena, mi sono spaventato e quindi… - si giustificò l’altro, all’improvviso si sentì una voce che “…” non riconobbe  – che sta succedendo qui? – da chissà dove apparve un corvo con il becco giallo e l’aria cattiva – E’ colpa di questo scemo Diablo! si è buttato sul mio popò… - Si difese Pena – Non è colpa mia!! – giustificò Panico , “…” però interruppe la discussione  – Scusate, potreste dirmi dove ci troviamo? – i tre ruotarono le teste e videro che la prigioniera si era svegliata, questa volta fù il corvo a prendere la parola – Ah! Ben svegliato/a, al momento giusto, la mia padrona ti starà aspettando – “padrona?” pensò “…”, poi gli tornò in mente Malefica, la celeberrima antagonista de “La bella addormentata del bosco” e capì che quel corvo così superbo era il più fedele servitore di quella strega. “Ma non dovrebbe essere diventato pietra da Serenella, la buona fata blu?” prima che potesse chiedergli perché parlava, visto che nel film non aveva mai proferito parola, quello gli/le portò dei vestiti – Vestiti, sei lurido/a come un maiale – disse solamente. “…” si sentì un pochino offeso/a da quelle sue parole, ma guardandosi i vestiti si accorse che erano pieni di polvere e fango “ Quando si sono sporcati così tanto?” si chiese…        
            Scelte:
1)    Completo arabo color nero in contrasto con il rosso (all’altezza del petto è scollato)
2)    Tunica (corta se il vostro personaggio è un ragazzo, lunga se è una ragazza) grigio scuro, con saldali “incorporati”
3)    Smoking viola con i bordi blu chiaro


Dopo essersi vestito/a “…” finalmente uscì da quella cella, dopo che la porta gli fù aperta dai due diavoletti che lo/la scortarono insieme a Diablo  lungo i corridoi di quel maniero. Più avanzava e più si accorgeva che il castello era molto familiare: quelle scale di pietra, i cunicoli buoi ed inquietanti e le guardie con l’aspetto animale, tutto faceva pensare al castello sulla montagna proibita il luogo più oscuro e inesplorato del regno de “La bella addormentata”; dimora di Malefica, la signora di ogni male, impulsiva e decisamente isterica. Dopo qualche minuto di scale e salite si ritrovò davanti a un varco grande quanto una porta, che portava in un’altra stanza – Aspetta qui…- gli/le intimò Diablo e attraversò il varco con Pena e Panico, “…” essendo molto curioso/a drizzò le orecchie per sentire chi c’era – Alla buon ora, si è svegliato/a? – disse una voce dal tono ironico – Si signore! – risposero le voci di Pena e Panico all’unisono – Fallo/a entrare mio Diletto – disse una voce femminile, il corvo ritornò immediatamente da “…” e lo fece entrare nella grande sala del trono delle perfida strega Malefica. Ed eccola lì fiera e malvagia sul suo trono che accarezzava affettuosamente il suo uccello, e insieme a lei Ade il dio dei morti e degli inferi, il cattivo del film “Hercules”, era una figura con il sorriso beffardo e i capelli composti da una fiamma blu, che prende la parola – Bene, bene, bene, a quanto pare il nostro fondatore aveva fatto un centro perfetto con la sua ultima freccetta – “…” era ancora sbalordito/a da quello che vedeva che era rimasto/a con la bocca spalancata – Non parli molto vero? – Proseguì Malefica – Con quella bocca così spalancata sembra davvero un merluzzo e con la faccia che si ritrova non mi sorprenderebbe se fosse un/una parente della sirenetta – disse il dio ridendo della sua battuta, “…” si diede un’ultimo pizzicotto sulla guancia e dopo essersi assicurato/a che non era un sogno,  gli/le tornò in mente che cosa voleva chiedere cominciò a parlare – io sono “…”, vorrei sapere dove si trova la mia famiglia – Ade rivolse uno sguardo strano alla strega e poi ricominciò a parlare a “…” – per caso sono; un uomo con la barba così folta che neanche quel vecchio Matusa di Mago Merlino ha, una donna che sembra appena uscita da una pensione dove tutti piangono, e un ragazzo sui 20 anni?? - - Sì esatto, dove sono? Non ditemi che le iene li hanno mangiati… - rispose “…” – No, stanno bene, sono con i nostri rivali – disse Malefica fredda, prima che il/la ragazzo/a potesse chiedere qualcosa apparve al centro della sala, una grande nuvola nera, da dove apparvero due occhiacci gialli, “…” ebbe degli inspiegabili brividi e non appena vide quegli occhi capì perché e pronunciò una solo e singola parola, che fece diventare la stanza fredda come il ghiaccio – Cernabog… - .  
   
 
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